CORSO DI DIRITTO UMANITARIO INTERNAZIONALE AI MILITARI DI SIGONELLA

Foto di gruppo (2)SIGONELLA (LENTINI) – Nel periodo dal 9 al 20 maggio 2016, grazie alla collaborazione del Comitato di Catania della Croce Rossa Italiana (CRI), si sono svolti a Sigonella il 48° e 49° corso di Diritto Internazionale Umanitario (DIU) per Operatori Internazionali. Le lezioni, tenute da docenti universitari, tra i quali il prof. Sapienza dell’Ateneo di Catania, e da Istruttori di Diritto Umanitario della CRI, hanno riguardato le diverse tematiche del Diritto Internazionale Umanitario dei Conflitti Armati. A coordinare le attività il Direttore del corso sorella Katia Liuzzo, con la collaborazione dei volontari CRI Giuseppe Palazzo ed Erika Giordano, il Capitano Carlos Lorenzo Musso e la sorella Lilla Verdone. A chiusura di ciascun corso, sono stati consegnati gli attestati a tutti i neo qualificati Operatori Internazionali ed è stata evidenziata l’importanza di questa attività ai fini della preparazione del personale militare di Sigonella, sempre più spesso chiamato a partecipare ad operazioni fuori dai confini nazionali, dove la competenza diventa determinante non solo per il buon andamento delle attività e per la salvaguardia della propria vita.

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Tullio Del Sette, in visita a Sigonella

Visita a Sigonella del Gen. Del Sette (9)SIGONELLA (LENTINI) – Lunedì 23 maggio 2016, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, ha visitato l’Aeroporto e il 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare (AM) di Sigonella, comandati dal Colonnello Pilota Federico Fedele. L’Autorità, accompagnata dal Comandante Interregionale Carabinieri di Messina, Generale di Corpo d’Armata Silvio Ghiselli, al suo arrivo nella Base Siciliana è stato accolto dal Colonnello Fedele che gli ha illustrato le attività dell’Aeroporto, dettagliando i vari compiti e funzioni, e in particolare quanto svolto dallo Stormo a mezzo del velivolo BR-1150 Atlantic che, seppur “datato” e vicino alla pensione, continua ad essere un binomio di operatività ed efficacia per l’intera Forza Armata, in particolare quando si tratta di salvaguardare la vita umana nelle operazioni di sicurezza e ricerca nei nostri mari.La visita guidata è proseguita ad alcune infrastrutture della Base tra le quali il nuovo hangar con dentro l’Atlantic in fase di manutenzione e quelle legate alle attività dei velivoli a pilotaggio remoto (APR) “Predator” tramite i quali l’AM da Sigonella complementa e rafforza il dispositivo di difesa nazionale. Dunque un breve tour alla parte dell’Aeroporto dove è ospitata la Naval Air Station della Marina degli Stati Uniti d’America e il saluto al proprio Comandante, il Captain Brent Trickel. Dopo aver toccato con mano sia l’attuale realtà che le prospettive future di Sigonella, il Generale Del Sette ha visitato la locale Compagnia Carabinieri per l’AM e lì incontrato e salutato tutto il personale a cui ha voluto stringere la mano ad uno ad uno e fare i complimenti per l’instancabile attività al servizio della Collettività. Gesto quest’ultimo di vicinanza e di fiducia molto apprezzato dai militari dell’Arma. Prima di lasciare Sigonella, il Generale Del Sette ha ricevuto dal Colonnello Fedele il crest dell’Aeroporto. Gesto ricambiato con il crest dell’Arma dei Carabinieri. Ha dunque firmato l’Albo d’Onore del 41° Stormo, sul quale – nel sintetizzare le poche ora passate a Sigonella e nel rivolgersi al personale dell’AM – è rimasta la testimonianza dell’evento con la dedica: “… uno Stormo, una realtà delle Forze Armate Italiane importante anche per gli Alleati della NATO, un punto di forza della difesa nazionale e del mondo occidentale….il nostro mondo. Un’efficiente struttura dell’AM e della difesa con un importante passato, un bel presente e uno splendido futuro. Complimenti e fervidi auguri a Voi tutti”.

   Carmelo SAVOCA 

LE NAVI BETTICA E BERGAMINI DELLA MARINA MILITARE IN SOCCORSO A UN BARCONE CAPOVOLTO

DSC_0019AUGUSTA – Il pattugliatore Bettica della Marina Militare, durante l’attività di sorveglianza e sicurezza marittima nel Canale di Sicilia, ha individuato al largo delle coste libiche un barcone in precarie condizioni di galleggiamento con numerosi migranti a bordo. Poco dopo il barcone si è capolvolto a causa del sovraffollamento e dell’instabilità dovuto all’elevato numero di persone a bordo. Nave Bettica, giunta nelle immediate vicinanze, ha lanciato zattere di salvataggio e salvagenti, mentre la fregata Bergamini, anch’essa in zona, ha inviato il proprio elicottero e mezzi navali in soccorso. Al momento sono stati salvati circa 500 migranti e recuperate 7 salme, a bordo di nave Bettica. Continuano le operazioni di recupero.

AUGUSTA, ULTIMI FUOCHI PER SALVARE L’OSPEDALE? VILLA SALUS SBARACCHERA’ ? di Giorgio Càsole

Iniziative “per la vita”  il 28 e il 30 maggio: una il 28 e  due il 30

muscatelloAUGUSTA. “Chi ha buona memoria ricorderà che  fu sancito, nero su bianco, il trasferimento dei reparti di ginecologia-ostetricia e pediatria dal “Muscatello” a Lentini, ma con la contemporanea – attenzione all’aggettivo – attivazione  al “Muscatello” di oncologia e di neurologia.  Per calmare gli animi, dopo le proteste dei cittadini per l’inaudito ‘scippo’ dei due reparti, furono lasciati 4 posti di pediatria, ma contemporaneamente non è stata attivata l’oncologia e, per quanto riguarda la radiologia è stato impiegato un medico a mezzo servizio. I due reparti, ripeto non attivati, risultano, però, sulla carta, cosicché a Palermo risultano 122 posti letto nella pianta organica del “Muscatello”. Ma noi sappiamo che non è così.  I 4 posti di pediatria sono stati completamente sottratti a partire dal 19 maggio. Il nostro ospedale, oggi, è vuoto per metà, proprio perché non ci sono i due raparti, specialmente quello di oncologia che dovrebbe servire come punto di riferimento addirittura regionale. Come fa esserlo se non c’è di fatto, ma solo sulla carta? Più che battersi per i posti di pediatria persi, occorre battersi per questi due reparti, soprattutto per quello di oncologia, visto che abbiamo la morbilità e le patologie derivanti dai tumori? Il centro provinciale per i talassemici è di fatto a Siracusa, quello regionale per i malati oncologici è sulla carta ad Augusta. Il sindaco, primo responsabile della  sanità comunale, dovrebbe battersi per questo e con lui tutti gli altri soggetti che, politici e volontari, si preoccupano per le sorti del “Muscatello”, la cui sorte potrebbe essere non segnata se si colmassero le omissioni, si superassero le divisioni e i personalismi e si vincesse l’atavica indifferenza.” Questa, in buona sostanza, è la trascrizione senza soluzione di continuità, d’un’intervista (da cui, per brevità, ho tolto le domande), rilasciatami da un medico che lavora all’interno del nostro ospedale civico.  In questi giorni  si stanno organizzando alcune iniziative  concomitanti per l’estremo (?) tentativo di salvare l’ospedale civico,  obiettivamente in pericolo, com’è a rischio Villa  Salus, l’ospedale privato convenzionato, che potrebbe essere trasferito altrove, vicino a Siracusa, come se quel Comune ne avesse bisogno.  Villa Salus, però, è una struttura privata, il Muscatello no. Come augustani abbiamo fatto male a non esserci adeguatamente opposti allo  “scippo” che ha favorito il nuovo  ospedale di Lentini. E’ stata una miserabile guerra tra poveri che ha visto primeggiare Lentini, città che non ha certo né il retroterra né le problematiche che ha Augusta, al centro di un polo petrolchimico denso e intenso, sede d’una base militare depauperata anch’essa dell’ospedale, città dove insiste un carcere di massima sicurezza con una popolazione non indifferente di reclusi e di guardiani. Abbiamo perso la guerra con Lentini. NON  possiamo permetterci di perdere la guerra contro  il tempo e contro la burocrazia. Facciamo che la realtà vera corrisponda a quella cartacea. Dopo, sarà troppo tardi. Dopo, non possiamo più lamentarci se dobbiamo andare fuori città anche per il pronto soccorso. Svegliamoci e partecipiamo il 28 pomeriggio alla marcia che partirà dal cimitero alle 16,30 per protestare pacificamente davanti al Muscatello; in quell’occasione don Palmiro e i suoi leggeranno ancora la litania dei morti per cancro per dare risalto alla vita, il 30 maggio alle 10 del mattino consiglio comunale monotematico aperto sull’ospedale e alle 18 assemblea pubblica all’istituto Ruiz di Via Catania sulle prospettive del Muscatello, organizzata dal Tribunale dei Diritti del Malato (TDM) Già in autunno fu convocato un consiglio monotematico e aperto sullo stesso tema. Il TDM ha già organizzato assemblee pubbliche, prima e dopo le elezioni. Il tempo delle passerelle e delle parole ormai è agli sgoccioli.

Giorgio Càsole

Alla chiesa del Carmine gremita di fedeli, curata da Marcella Spanò, le corali polifoniche l’Anthea Odes e Anthea Iuvenes e Giorgio Càsole animano la celebrazione del “Transito”

Con le corali polifoniche  l’Anthea Odes e  Anthea Iuvenes e con Giorgio Càsole, voce recitante

me stesso al Carmine il 21 maggio 2016 con Martina Di Gaetano, Marcella Spanò, Mariagrazia Morello

AUGUSTA. Margherita Lotti, fattasi monaca agostiniana dopo l’uccisione del marito e la morte dei due figli gemelli, dalla Chiesa cattolica è stata elevata agli onori degli altari ed è ricordata con il nome di Santa Rita da Cascia, il cui culto è molto sentito in Italia. Ad Augusta , tradizionalmente, la santa (nata nei pressi di Cascia, in Umbria, nel 1381) viene festeggiata nella Chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo, attraverso un denso programma. Come lo scorso anno, anche quest’anno la messa, con la relativa omelia, è stata celebrata dall’ex vicario della diocesi di Siracusa, mons. Giuseppe Greco, direttore della Biblioteca alagoniana.  Il rettore della chiesa è don Palmiro Prisutto, arciprete della Chiesa madre, in cui, per ragioni di spazio, dato l’alto numero di partecipanti è stata celebrata la festività della santa con particolare solennità il 22 maggio. Il giorno prima, invece, la tradizionale celebrazione del “Transito” è stata all’interno della chiesa del Carmine, gremita di fedeli. Il “transito” , per i cattolici, non è altro che il passaggio da questa vita terrena a quella beata del Paradiso. Per rendere particolarmente solenne la celebrazione, curata da Marcella Spanò, sono state invitate le corali polifoniche cittadine Anthea Odes, diretta da Maria Grazia Morello, e Anthea Iuvenes, diretta da Martina Di Gaetano, e Giorgio Càsole,  da qualche tempo di casa nella chiesa del Carmine per occasioni solenni. I canti eseguiti dalle due corali e i testi interpretati da Càsole sono stati scelti come omaggio alla Madonna, di cui santa Rita era devotissima, anche perché, com’è noto, il mese di maggio è il mese che i i cattolici dedicano proprio a Maria. Marcella Spanò, che ha presentato brani e interpreti, si è congratulata pubblicamente con le corali e con Giorgio Càsole, verso il quale può essere utile come segno di professionalità riportare il giudizio dell’ing. Ciccio La Ferla, il  quale aveva assistito, qualche mese fa, a un’analoga celebrazione nella stessa  chiesa, presenti pochi fedeli: “Càsole nel recitare ha messo lo stesso impegno oggi come quella sera quando c’era poca gente”.

Mariangela Scuderi –   nella foto: da sin. Giorgio Càsole, Martina Di Gaetano, Marcella Spanò, Maria Grazia Morello