AUGUSTA, AUTORITA’ PORTUALE COZZO ESCE, ENTRA IL COMANDANTE DONATO. DA GIUGNO 2016 TRAGHETTO AUGUSTA-MALTA

Cte Donato al centroAUGUSTA/ Com’era prevedibile, Alberto Cozzo non è stato confermato quale commissario dell’Autorità portuale di Augusta. Cozzo, di ricente, è  divenuto famoso per un  “rutto libero” in una conviviale a Brucoli, “rutto libero” di cui s’era vantato durante una telefonata intercettata dalla Procura di Potenza, che ancora indaga sull’”affaire” “Tempa Rossa”, con risvolti augustani e siracusani, in un caso che abbiamo definito “Gemellopoli”. Alberto Cozzo lascia e gli subentra l’attuale comandante della capitaneria di porto di Augusta, Antonio Donato (al centro nella foto). Con Decreto n° 170, in data 16 maggio, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha formalizzato la nomina del Capitano di Vascello (CP) Antonio Donato, attuale Comandate della Capitaneria di Porto di Augusta, a Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Augusta, per la durata di sei mesi, mantenendo contestualmente l’incarico di Comandante del porto. ll  Comandante Donato, di origine messinese, è un ufficiale superiore del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera: ha prestato servizio nelle Capitanerie di Porto di Catania, Reggio Calabria e Palermo, nelle Squadriglie della Guardia Costiera di Bari e di Brindisi, ed è già stato comandante dei porti di Porto Santo Stefano e Pozzallo.  In una conferenza-stampa il giorno dopo la nomina, ha annunciato l’attivazione entro il prossimo mese di giugno,  di un servizio quotidiano di traghetto Augusta-Malta e viceversa.

AL CIRCOLO UFFICIALI AUGUSTA, ILLUSTRATA L’IMPORTANZA DEL GNL QUALE COMBUSTIBILE DEL FUTURO PER LE NAVI MILITARI E PER IL…RESTO!

Il solo porto di Augusta ne potrebbe utilizzare per 500 mila tonnellate. Anche pensando a un 10% di trasformazioni all’anno si giustifica un deposito da 5-10 mila metri cubi di capacità, che avrebbe un costo abbastanza contenuto, sui 30-40 milioni di euro. Un deposito che poi potrebbe alimentare anche il traffico terrestre pesante dell’isola, altre 500 mila tonnellate potenziali. Allora sì che si potrebbe parlare di Sicilia “verde”nel cuore del Mediterraneo.

GNL 2Augusta. 13 maggio 2016. Il GNL è l’energia di un futuro molto più vicino di quanto possa sembrare, in cui la Sicilia e l’Italia giocheranno un ruolo importante. È quanto emerso dal workshop “Italia hub del gas naturale, opportunità GNL per il Mediterraneo”, organizzato da Conferenza GNL in collaborazione con il  Circolo Ufficiali della Marina Militare . Alla presenza di istituzioni, imprese, operatori, esperti del settore e media è stato fatto il punto sulle eccellenti prospettive che il GNL (gas naturale liquefatto), combustibile  verde del futuro, offre non solo per il porto di Augusta e per l’economia del mare ma per l’intera economia dell’isola e, in prospettiva, del Paese. Durante l’evento, organizzato sotto l’egida della Marina Militare, è stato anche illustrato il programma “Flotta verde” che prevede progetti di sorveglianza e manutenzione costiera effettuati con navi “pulite” alimentate a GNL. Maria Concetta di Pietro, sindaco di Augusta, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza in prospettiva del GNL per Augusta: “Per il nostro territorio questa nuova tecnologia è molto importante per le possibili ricadute positive, per questo motivo la stiamo monitorando con grande attenzione”. Intervenuto all’evento, il contrammiraglio Nicola de Felice, Comandante Marittimo Sicilia, ha presentato il nuovo progetto a tutela del mare delle Unità della Marina Militare di Augusta: “La flotta verde è una sfida importante che la Marina si pone in qualità di Forza Armata promotrice di innovazione: il progetto di un combustiile alternativo a quello fossile. È un progetto che prevede tra l’altro la possibilità di utilizzare i motori delle nostre navi anche con il GNL, energia pulita a basse emissioni che ci consente di confrontarci nel breve periodo con il problema dell’inquinamento marino”. Durante i lavori, Paolo d’Ermo, Direttore WEC Italia, ha tenuto a sottolineare il contesto mondiale favorevole all’impiego del gas naturale e in particolare del GNL: “C’è ampia condivisione a livello internazionale sul fatto che il Gas Naturale sia la fonte fossile che accompagnerà la transizione dei sistemi energetici verso la “decarbonizzazione”, trend per altro già in atto. L’Unione Europea, confermando la sua leadership in campo ambientale, sta promuovendo gli utilizzi del gas anche in settori non tradizionali, come i trasporti terrestri e marittimi attraverso l’impiego diretto di GNL. Le performance ambientali del gas naturale liquido assicurano una riduzione degli inquinanti atmosferici globali (CO2) e locali (zolfo, azoto, polveri sottili), in linea con le politiche di tutela ambientale di lungo termine sottoscritte dai maggiori governi a seguito della COP 21 di Parigi”.Diego Gavagnin, coordinatore scientifico di Conferenza GNL, ha invece tracciato una stima delle ricadute della filiera GNL: “Le analisi sul potenziale di mercato del GNL nel Canale di Sicilia sono davvero confortanti. Il solo porto di Augusta ne potrebbe utilizzare per 500 mila tonnellate. Anche pensando ad un 10% di trasformazioni all’anno si giustifica un deposito da 5-10 mila metri cubi di capacità, che avrebbe un costo abbastanza contenuto, sui 30-40 milioni di euro. Un deposito che poi potrebbe alimentare anche il traffico terrestre pesante dell’isola, altre 500 mila tonnellate potenziali. Allora sì che si potrebbe parlare di Sicilia green nel cuore del Mediterraneo. ”Samuele Furfari, consigliere Direttore Generale Energia della Commissione Europea, è intervenuto in videoconferenza da Bruxelles, sottolineando l’importanza dell’evento:

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AUGUSTA/ “IL RACCONTO DELLE 5 PAROLE”, L’ESPERIENZA IN UNA SCUOLA VENETA DEL MAESTRO AUGUSTANO MASSIMILIANO SCUDERI

Massmo ScuderiAUGUSTA. Nell’àmbito dell’attività di potenziamento in classe seconda elementare di Caorle (Ve), il maestro Massimiliano Scuderi, augustano da dicembre 2015 con contratto a tempo determinato, ha proposto alla collega titolare della classe  un lavoro di classe rientrante nell’attività di brainstorming (letteralmente cervello in tempesta), una dinamica di gruppo molto coltivata negli Stati Uniti non solo nelle aule scolastiche. In pratica, il maestro ha proposto, e realizzato grazie al benestare della collega più esperta, un’ attività che ha denominato “Il racconto delle 5 parole”. I bambini, suddivisi in 4 gruppetti da 5, nella completa modalità di cooperative learning (apprendimento cooperativo), esteso ormai in quasi tutte le classi, abbandonando così il classico tipo di lezione cosiddetta “frontale”, avevano a disposizione un foglio con 5 parole diverse per ogni gruppetto. Parole slegate tra loro (es. RANA, GOMITOLO, FEDERICA, FINESTRA, ABBRACCIO) ma che con il lavoro di gruppo i bambini dovevano concatenare all’interno di un racconto fantastico/realistico. Ogni gruppo, seguito a distanza dai docenti, sceglieva un responsabile della scrittura in brutta delle varie frasi ideate e scelte da ognuno degli alunni, e , dopo un consulto tra loro, ognuno scriveva nel proprio quaderno il raccolto prescelto assieme, ovviamente identico per tutti i bambini di ogni gruppo. Le 5 parole inserite all’interno del racconto, che era lungo circa una pagina di quaderno, venivano sottolineate in modo da non dimenticare nessuna, poi lo stesso racconto veniva prima riletto da un altro bambino indicato dal gruppo medesimo, quindi letto a turno ad alta voce assieme agli altri 3 racconti degli altri gruppi e poi corretto, in caso di errori,  dai docenti. In perfetto stile di coperative learning i bambini avevano un ruolo ciascuno all’interno dei gruppi: oltre ai già citati “scrittore in brutta”, “lettore a bassa voce” cioè per il proprio gruppo e “lettore ad alta voce”, cioè colui che leggerà poi a tutta la classe il lavoro svolto, gli altri due bambini avevano il ruolo di “responsabile del materiale” uno, cioè di penne, matite, gomme e fogli assegnati, e “responsabile del silenzio” cioè colui o colei che deve far rispettare il silenzio del proprio gruppo.

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AUGUSTA. LA GUARDIA COSTIERA SEQUESTRA 1500 RICCI E MULTA I CONTRAVVENTORI CON UN’AMMENDA DI 4.000 EURO

ricci sequestratiAUGUSTA. Nel corso della mattinata di mercoledì 18 maggio gli uomini della Capitaneria di Porto di Augusta hanno eseguito il  sequestro, l’ennesimo, di ricci di mare:  circa 150 ancora vivi.  Sono stati  gli uomini della Guardia Costiera ad avvistare alcuni pescatori intenti a raccogliere i ricci. Nel momento dello sbarco dei contravventori nei pressi dell’ex  piscina comunale “Gigi Turchio”, i militari hanno proceduto al sequestro e al rigetto in mare  del pescato  e hanno  multato i contravventori con un’ammenda di quattromila euro. E’, dunque,  sempre viva  l’attenzione della Capitaneria di Porto nei confronti della tutela delle risorse ittiche,  attraverso mirati servizi di sorveglianza che, specie in questo periodo,  sono rivolti soprattutto alla repressione della pesca illegale del riccio di mare, consentita solo nei limiti di 50 unità per persona e al di fuori dei mesi di maggio e giugno in cui permane il divieto assoluto di cattura, giacché è il  periodo riproduttivo dei ricci, molto apprezzati. come si sa, dalle nostre parti, tanto che nei ristoranti locali la pasta con la polpa di ricci è una delle più pregiate.

M. S.

 

AUGUSTA , ELISIR D’AMORE PER LE SCUOLE. L’OPERA LIRICA PRESENTATA AI BAMBINI

elisir per le scuoleAUGUSTA. Continua il percorso di avviamento alla lirica firmato YAP (con la direzione artistica di Marcello Giordani). La prima tappa, con il “Barbiere di Siviglia”, è stata a gennaio. Lo spettacolo ha visto la partecipazione di tutti gli istituti comprensivi di Augusta. A maggio l’Elisir d’Amore”, lavoro diverso, corale e giocoso. Prima dello spettacolo i bambini sono stati coinvolti con un “face painting “, pittura del volto, realizzato da Clara Passanisi (la quale ha realizzato le statue dei protagonisti con la tecnica della baloon art). La regia è stata affidata alla brillante Patrizia Gula che si è personalmente occupata dell’adattamento. In scena nei panni di Adina la soprano Gaia Gallitto, Nemorino il tenore Riccardo Palazzo, Belcore il baritono Salvatore Terrazzino e dulcis in fundo Giovanni Di Mare è stato il famoso millantatore Dulcamara.  Scene e costumi sono di Tiziana Armellini, Ivan Manzella è stato il M° accompagnatore (sotto il coordinamento musicale del M° Michele Netti). Oltre ai cantanti in scena anche gli attori della compagnia RediCuore.  Patrizia Gula per confezionare uno spettacolo che fosse quanto più possibile a misura di bambini ha interpellato la nipotina Carola coinvolgendola in prima persona. Lo spettacolo, infatti, si è aperto con Carola che è entrata in scena con un tablet, un po’ riluttante all’esperienza lirica. “I bimbi quindi nella voce di Carola sono parte attiva, Lei è il loro pensiero, i loro gesti, la loro semplicità – continua Patrizia – Per cui la mia scommessa è: La storia la coinvolgerà? Carola lascerà il suo tablet? Se ciò avverrà, il mio Elisir d’amore non riguarderà solo Adina e Nemorino ma sarà la pozione magica che farà lasciare per un’ora la tecnologia da parte ai bambini e li rapirà grazie alla magia del teatro!”. L’esperimento può dirsi più che riuscito, i bimbi hanno applaudito e si sono divertiti, hanno partecipato attivamente seguendo con vivo interesse uno spettacolo composito dove recitazione, canto e danza hanno fatto squadra. Commenta Giordani a fine spettacolo: “Ho visto bimbi felici e divertiti, la lirica che sembra a molti così lontana oggi è stata così vicina da portela quasi toccare.”

M. I.

AUGUSTA/CONSIGLIO COMUNALE AL CALOR BIANCO PER LA QUESTIONE “FARO”, OPPOSIZIONE: “FAVORITE IL VICESINDACO”, L’AMMINISTRAZIONE: “BIECHE ACCUSE!”

Consiglio comunale  veduta maggioranzaAUGUSTA. Consiglio comunale al calor bianco, cioè caldissimo, e non per via delle condizioni climatiche (anche se si fanno sentire le avvisaglie del gran caldo). E’ durato circa otto ore la seduta del massimo consesso civico convocato per le 18 di lunedì 16 maggio. Tanti i punti all’ordine del giorno, alcuni di  enorme importanza. La querelle sul parcheggio in contrada Sant’Elena Faro Santa Croce è stata quella che ha fatto diventare rovente la tensione per via dei due fronti opposti: quello dell’Amministrazione Di Pietro, sostenuta dai 18 consiglieri pentastellati e quello dei dodici consiglieri uniti nell’opposizione all’Amministrazione. L’opposizione s’è mossa compatta seguendo varie strade perché la contrada “Faro” è quella più “gettonata” dagli augustani, non solo per la bella scogliera e l’acqua profonda e pulita, ma perché è, da anni, l’unica area balneabile, a causa delle acque inquinate  in altri siti, tanto che Augusta è, paradossalmente, “un’isola senza mare”. L’opposizione ha accusato l’Amministrazione di voler favorire il vicesindaco Schermi, proprietario di un terreno, negli anni scorsi utilizzato quale area di parcheggio e che i commissari prefettizi volevano espropriare. Terreno, da espropriare o no, indispensabile quale area di parcheggio, osservano gli oppositori, perché il sindaco di Pietro ha fatto installare paletti per evitare l’accesso delle auto sulle due piazzette realizzate anni fa, dove, fino allo scorso anno, le auto stavano in sosta.  Su questo “scottante (è il caso di dirlo) argomento cruciale, l’Amministrazione ci ha fatto pervenire questa nota: “E’ stata votata la mozione, con i soli voti della maggioranza, che impegna l’Amministrazione a trovare, dopo decenni, la soluzione definitiva per usufruire della zone del Faro Santa Croce. La mozione, presentata dalla minoranza, veniva emendata dalla maggioranza 5 Stelle perché, cosi come scritta era inammissibile, in quanto non presentava un mero indirizzo politico ma introduceva delle specificità che potrebbero prefigurare degli interessi personali e non poteva, quindi, essere discussa in Consiglio; ciononostante, la compagine di maggioranza non si è sottratta al confronto dal quale si è palesato quali erano i reali fini della mozione cosi formulata; colpire l’Amministrazione attraverso il Vicesindaco utilizzando biecamente una problematica tanto sentita in città. Gli emendamenti presentati non solo riportavano nell’alveo del regolamento comunale la mozione ma prevedono che l’Amministrazione si impegni a:prevedere un area di sosta stagionale da giugno a settembre al fine di rendere fruibile l’area e mantenere il divieto di sosta sulle piazze, nel rispetto del codice della strada; trovare una soluzione definitiva attraverso l’espropriazione di terreni in zona Faro Santa Croce. Il gruppo consiliare ha così dimostrato con i fatti ciò che mesi ha dichiarato;  che è intenzione del Movimento 5 Stelle trovare la soluzione che le passate amministrazioni hanno cercato invano, al contrario la minoranza, votando contraria sia agli emendamenti che all’intera mozione, ha palesato senza alcun dubbio, che il loro scopo non era trovare una soluzione per dare la fruibilità del Faro, bensì attaccare l’Amministrazione.E’ quindi oramai chiaro come la luce del sole l’atteggiamento di totale chiusura e strenua contrapposizione della minoranza, per certi versi di confusione politica, sicuramente dovuta alle varie anime politiche che la compongono, unite solo per far cadere questa Amministrazione, così come apertamente dichiarato da alcuni loro componenti.Non ci resta che prendere atto di tali atteggiamenti, che per quanto deleteri delle vita democratica in Consiglio e veicolo di pesanti illazioni al di fuori dello stesso, attraverso la sistematica campagna di disinformazione messa in atto dalla minoranza, non ci vedranno comportarci di conseguenza. Continueremo a cercare il dialogo e la collaborazione che abbiamo dimostrato fin ora, votando tante delle proposte della minoranza, e fornendo sempre informazioni chiare e soprattutto veritiere”. L’argomento è di quelli che servono a rinfocolare le polemiche. Speriamo siano costruttive.

G. C. 

AUGUSTA/CONTRADA FARO SANTA CROCE

M 5 S REAGISCE: “LE TANTE FALSITÀ CHE SONO STATE MESSE IN CIRCOLAZIONE”

SCOGLIERA FARoAUGUSTA. Abbiamo riferito delle proteste di molti augustani riguardo alla fruibilità della scogliera del Faro Santa Croce e dell’accesso a essa.  Dell’argomento s’è parlato nel consiglio comunale di lunedì, un consiglio a tratti molto teso e durante il quale sono state ribadite le posizioni dell’Amministrazione pentastellata, che sono le seguenti: “Da qualche giorno in città circola una petizione, piena di informazioni false e fuorvianti, riguardo la volontà dell’Amministrazione sulla fruibilità del Faro Santa Croce. La petizione, che circola anche nelle scuole durante gli orari di lezione, nei supermercati e per le vie cittadine risulta mancante delle informazioni fondamentali che la renda una raccolta firme realmente efficace: promotori, destinatario, legge sulla privacy e informazioni corrette e veritiere sulla motivazione della stessa. Pertanto serve esclusivamente a prendere in giro la cittadinanza. Questo è ciò che l’Amministrazione ha già largamente dichiarato e che sta attuando: A) I terreni di proprietà privata precedentemente utilizzati dal Comune come parcheggio dal 2012 sono sottoposti a vincolo del Piano Paesaggistico ed è quindi impossibile ad oggi qualsivoglia utilizzo dei suddetti terreni, sia per utilizzo pubblico che privato. B) L’Amministrazione non è mai stata contraria all’idea di poter utilizzare le aree limitrofe al Faro Santa Croce come zone di sosta per le autovetture durante la stagione estiva, ma finora sono mancati i pareri necessari a farlo. C) L’Amministrazione ha già richiesto agli Uffici competenti della Regione tanto la possibilità di realizzare un posteggio pubblico in variante al PRG vigente, quanto di utilizzare, in via temporanea, i terreni privati come posteggio; pertanto, se la regione rispondesse positivamente, non ci sarebbe nessuna difficoltà a richiederne l’apertura ai proprietari e realizzare, quindi, un posteggio in via temporanea per la imminente stagione estiva. D) Per fruire di quella splendida area l’Amministrazione ha pubblicato una indagine di mercato per un servizio sperimentale di navette da e per il Faro Santa Croce; questo non significa che non possano coesistere sia un bus navetta che la possibilità di posteggiare. E) L’Amministrazione ha fatto installare dei paletti sugli scivoli delle piazzette in quanto la sosta delle autovetture su di esse è totalmente in contrasto con le più basilari regole di circolazione e di sicurezza stradale; inoltre adesso le piazzette potranno essere utilizzate esclusivamente allo scopo per il quale sono state realizzate, ovvero ad uso dei pedoni.” Ovviamente queste considerazioni non hanno convinto e non convincono i 12 consiglieri dell’opposizione né convincono molti augustani, desiderosi di poter fare il bagno al Faro.

   D. C.

AUGUSTA/PRECARI, ILCOMUNE DOVRA’ DARE LORO PIU’ DI UN MLN DI EURO

pendolariAUGUSTA – Il Comune è stato condannato da Filippo Favale, giudice del lavoro del tribunale di Siracusa, a risarcire i sessanta dipendenti precari con una somma superiore al milione di euro. Il Comune, negli anni scorsi ha fatto ricorso a “un reiterato  ed eccessivo utilizzo dello strumento del contratto a termine”. Nel 2013 i precari, rappresentati dall’avv. Antonio Barone, fecero richiesta di   risarcimento danni, che sono stati quantificati dal giudice aretuseo in 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, oltre alla rivalutazione monetaria e gli interessi, per un esborso complessivo di oltre un milione di euro.

Giulia Càsole  

AUGUSTA/ PEDIATRIA, ADDIO! C’E’ CHI PIANGE, CHI SI DISPERA, CHI IMPRECA

“Un’altra mossa  per smantellare l’ospedale Muscatello”/Il TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL  MALATO   sta organizzando un’assemblea pubblica per il 30 maggio

muscatelloAUGUSTA. “E’ un disegno preordinato!” Quale? “Quello di chiudere il Muscatello quale ospedale indispensabile in un’area ad alto rischio di crisi ambientale, qual è quella di Augusta, che abbraccia Priolo e Melilli”.  “La colpa è di quel sindaco che, a suo tempo, non ha voluto mettere la fascia e guidare una vera protesta  in difesa dell’ospedale”. “E’ un’altra mossa per smantellare l’ospedale di Augusta e favorire quello di Lentini”. Le frasi virgolettate sono state pronunciate da alcune donne augustane  madri di famiglia alla notizia dell’ultima decisione di Alfio Spina, il direttore sanitario del distretto ospedaliero SR2, di cui fa parte il nosocomio cittadino , il “Muscatello”, appunto. Spina ha deciso che, a partire da mercoledì 18 maggio 2016, sono sospesi a tempo indeterminato i ricoveri  pediatrici nell’ospedale Muscatello. Appresa la notizia all’improvviso la signora M.G., molto attiva da sempre in difesa dell’ospedale s’è messa a piangere. Un’altra signora, N.Z., con una figlia talassemica ha imprecato contro una burocrazia contorta e contro una classe politica incapace o faziosa. “Ci hanno tolto tutto”, dice, sconsolata, un’altra signora, che continua:  “ Ci stanno togliendo l’ospedale a poco a poco”. Per evitare che il Muscatello sia ridotto al rango di P.T.A, presidio territoriale ambulatoriale, il Tribunale dei diritti del malato, presieduto da Domenico Fruciano, ha deciso di organizzare un ultimo incontro, ultimo se verrà poca gente, il giorno 3o maggio alle ore 18,oo nell’aula magna dell’istituto “Ruiz” in Via Catania. “Fruciano conferma: “Se il pubblico sarà scarso, non continueremo con il nostro programma”.

  Giulia  Càsole                                   

AUGUSTA/ “L’ARTE MI FA USCIRE DAGLI SCHEMI”, DICE LO SCENOGRAFO DELLA CASA DI RECLUSIONE

INTERVISTA A VINCENZO SCUDERI, L’ATTREZZISTA DELL’”ELISIR D’AMORE”, CHE ANDRÀ IN SCENA IL 29 MAGGIO A “CITTÀ DELLA NOTTE”

Vincenzo ScuderiAUGUSTA. L’ “Elisir d’Amore” (produzione YAP, regia di Enrico Stinchelli, che andrà in scena il 29 maggio a “Città della Notte”) sta registrando  la collaborazione della casa di reclusione di Augusta. Uno degli ospiti,  Vincenzo Scuderi,  ha realizzato tutta l’attrezzeria disegnata dalla scenografa Tiziana Armellini. Vincenzo ama l’arte, dipinge sempre, si è laureato all’Accademia delle Belle arti con un tesi sull’iconografia bizantina,  conquistando un bel 106/110. Vincenzo, per motivi legati alla sua condizione di recluso , non potrà vedere la messa in scena dello spettacolo,  ma la gloria, che merita, può arrivare anche grazie a  un articolo che racconta la sua esperienza.  Parlami della tua passione per l’arte. Quando hai iniziato a dipingere? Che tecnica preferisci? Cos’è per te l’arte e chi è il tuo pittore preferito? “Dipingo da sempre, ma quando sono “cresciuto” ho staccato, per tanti motivi, per poi riprendere da 15 anni circa. Mi piacciono molte tecniche,  ma quelle che preferisco sono l’acquerello e l’olio da circa dodici anni ho scoperto una tecnica che si usa nell’iconografia bizantina, su cui ho discusso la tesi di laurea. Per me l’arte ha un grande valore, anzi tanti valori, perciò l’arte mi fa uscire spesso dagli schemi senza che ciò possa farmi incorrere in situazioni spiacevoli. Il mio pittore preferito è Claude Monet, ma senza che ciò possa oscurare minimamente i grandi del Rinascimento.” Qual è il  tuo sogno nel cassetto legato all’arte? “Riuscire a lasciare ai posteri anche una sola opera che faccia ricordare in modo positivo un uomo qualunque: me!” Sei appassionato anche di teatro? “Da circa 6 anni faccio parte di una compagnia teatrale attiva dentro la casa di reclusione di Augusta “Voci dal palcoscenico” dove,  oltre a recitare piccole parti,  mi occupo delle scenografie e da quel che mi si dice lo faccio in modo discreto.” Com’è stata per te questa collaborazione? “Collaborare per quest’opera teatrale è stata un’esperienza nuova e vorrei tanto continuare su questa strada collaborando a un altro spettacolo in prossimo futuro. Ho conosciuto alcune persone anche se sono passate molto velocemente”. Descrivimi quali materiali hai utilizzato e come hai realizzato i leccalecca giganti. “Per realizzare questi gadget ho utilizzato carta di giornali, cartone, colla vinilica, carta gommata, colori e tanta pazienza.  Per realizzare i leccalecca ho cominciato con il prendere due dischi di cartoni, su uno ho incollato dei bicchieri da caffè (usati) usando la vinilica e bloccandoli con della carta gommata e poi ho incollato su l’altro disco di cartone. Con del giornale arrotolato e quindi appiattito (a mo’ di cintura) ho rivestito le estremità dunque vi ho incollato un tubo di cartone creando così il bastoncino, infine ho ricoperto tutto con una miscela di colla acqua e carta di giornale. Ho lasciato asciugare e ho colorato il tutto.” Qual è il lavoro di cui sei più orgoglioso? “Il quadro che serbo nel cuore si ispira un po’ a Chagall. È onirico, metaforico, surreale. È verde su verde, contiene dei simboli di Catania: gli archi della Marina, l’elefante, l’obelisco, il Fortino. Nel quadro ci siamo anche io e mio figlio, ci teniamo per mano e siamo liberi come un palloncino. Mio figlio è in sedia a rotelle,  ma grazie al suo cavallo può volare.”

Michela Italia