PRESTO IN ARRIVO A SIGONELLA IL P-72°, IL NUOVO VELIVOLO DELL’AERONAUTICA MILITARE

Equipaggi del 41° Stormo hanno già concluso i primi corsi di transizione sul nuovo sistema d’arma.

P72 (1)Il P-72A del 41° Stormo (1)SIGONELLA (LENTINI) – Si è conclusa, con grande soddisfazione per le enormi potenzialità riscontrate nel nuovo velivolo, la transizione per i primi equipaggi di P-72A nello stabilimento Alenia/Finmeccanica di Torino Caselle. Il primo corso di transizione, suddiviso tra naviganti e personale tecnico manutentivo provenienti dall’88°Gruppo, dall’86°Centro Addestramento Equipaggi e dal Gruppo Efficienza Aeromobili, tutte Articolazioni del 41° Stormo Antisom di Sigonella, ha evidenziato l’evidente salto generazionale che vedrà interessata l’intera Aeronautica Dalla cabina del P72 in fase di atterraggioMilitare (AM) nell’immediato futuro. Per quanto concerne il personale navigante, l’iter di addestramento che ha preso il via lo scorso mese di dicembre 2015, ha visto i piloti impegnati presso l’ATR Training Center di Tolosa in Francia per l’acquisizione della qualifica sul velivolo ATR 72-600 civile da cui il P-72A deriva. In seguito, la transizione si è conclusa presso l’Aeroporto di Torino Caselle dove, con alcune lezioni frontali e voli di ambientamento, i piloti hanno potuto valutare le specifiche che caratterizzano il nuovo velivolo apprezzandone maneggevolezza e versatilità nel volo a media e bassa quota.  L’iter addestrativo degli equipaggi di volo, dei Mission System Operators (MSO) e degli On Board Tecnicians (OTB) si è svolto invece presso la sede di Alenia suddivisione Sistemi Avionici e Spaziali con un corso dedicato ed un “On Job Training” specifico per ogni apparato e sensore del velivolo. I corsi inerenti la manutenzione velivolo si sono svolti inizialmente a Sigonella e successivamente presso l’azienda di produzione permettendo così l’ottimizzazione costi e la contestuale elevata standardizzazione del personale. L’iter addestrativo continuerà per tutto l’anno 2016 con il restante personale da abilitare. Nel frattempo, il velivolo P-72A, in arrivo al 41° Stormo nell’anno in corso, potrà iniziare la propria vita operativa unitamente al velivolo BR-1150 “Atlantic”.

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L’ AUGUSTANA GIORGIA CACCIAGUERRA, DALLA PARROCCHIA A X FACTOR

Cacciaguerra a AntennaSiciliaAUGUSTA. Domenica 8 maggio è stato il giorno in cui una  giovanissima stella nascente di Augusta, la diciannovenne Giorgia Cacciaguerra, ha deliziato con la sua splendida voce e con la sua bella presenza i parrocchiani di San Giuseppe Innografo, l’unica chiesa e l’unica a parrocchia  della vastissima zona extraurbana denominata “Monte”. Non è la prima volta che la diciannovenne Giorgia è apprezzata dal pubblico più o meno folto, fisicamente presente. Giorgia è stata invitata a esibirsi a “Insieme, l’ormai famoso programma tv irradiato da Antenna Sicilia su scala regionale. Ha partecipato a diversi concorsi canori sia a livello regionali che nazionali, fra cui il “Cantagiro” e “Io canto”. Ha partecipato ad alcuni format televisivi  provinciali come “Avanti tutta” di Happy Tv Sicilia” o  regionali come “Una stella sta nascendo” a  Top star tv.  Giorgia Cacciaguerra  frequenta il V anno ragioneria turistica “Arangio Ruiz” di Augusta. Studia canto da sei anni ed è attualmente seguita dall’insegnante Mariella Arghiracopulos. Qualche giorno fa è andata a Roma per sottoporsi alle selezioni per partecipare al popolare talent show “X Factor” Attualmente sta intraprendendo l’attività di makeup a livello professionale.

   Giulia Casole

13 MAGGIO 1943: NON LIBELLULE, MA ALATI MOSTRI D’ACCIAIO

13 MAGGIOAUGUSTA – Oggi, 13 Maggio 2016, Augusta conta 73 anni di memoria di quel clima freddo, quasi innaturale, di una “tragica giornata” di tempo di guerra per la città. Nulla di eccezionale era accaduto nei primi tre anni del conflitto (40-43) in Augusta, sebbene piazzaforte militare di prima linea. In effetti, non si avvertiva tanto il fremito di guerra, se non il quotidiano tirare avanti, stringere la cinghia e pensare a quei 200 grammi di pane che cambiava colore di giorno in giorno, ovvero a quei 300 grammi di carne di basso macello che il Regime si compiaceva di concedere una volta al mese. E ciò, in una Sicilia ricca di grano e di mandrie di bovini sbrancati all’interno dell’Isola. Eppure quelle ventiduemila anime che per un verso o l’altro, soggiornavano nel territorio augustano, pazienti e rassegnate, sopportavano le diuturne angosce, nel correre, affannarsi verso quei ricoveri antiaerei ritenuti luoghi di salvezza…..se tali possono dirsi! Ma per la piccola e dignitosa Augusta, il “redde rationem” era, già, scritto. Infatti, tutto, e tutto in una sola volta, avvenne in quella infausta giornata del 13 MAGGIO 1943. Era un Giovedì uggioso, con nuvole sparse, capricciose. Il sole, a tratti, vi faceva capolino, iridando la città di luce diffusa. A dirsi, una giornata come le tante altre trascorse che, quasi, nulla faceva prevedere che allo scoccare del mezzogiorno, un inferno di fuoco si doveva abbattere su uomini e cose. A questo punto, per onor del vero, vale riportare l’episodio del pomeriggio del 12 Maggio. Alle ore 15:45, improvvisamente, una pioggia di volantini inondò la città. Un gesto umano del nemico? Forse, anche se, in tempo di guerra i sentimenti sono repressi e distaccati. Tuttavia bisogna riconoscere che quei “foglietti” di invito alla popolazione a lasciare la città, valse ad evitare il giorno successivo un massacro di vaste proporzioni. Molti accolsero l’avvertimento e lo stesso pomeriggio lasciarono il paese, diradandosi nelle campagne, ovvero raggiungendo, a piedi, i paesini viciniori. Restarono solo, quelli che non credevano, e chi non poteva, non sapendo dove andare. Intanto il giorno del dolore scandiva le ore, i minuti dell’inesorabile evento. Alle ore 12:30 l’ululare assordante delle sirene tutte insieme, guarda caso, a confondersi col tradizionale rintocco dell’orologio della Chiesa Madre.  Appena, pochi minuti, le 12:46 il cielo sembrava coperto da un rumore cupo, immenso, pauroso. Un rombo di motori che chi ha sopravvissuto a quell’inferno, non dimenticherà mai, e sussulterà, ogni qualvolta lo risentisse. Trenta bombardieri USA, famosi o famigerati, Liberators, come uccelli rapaci, s’avventarono sulla preda, la città, scaricando il mortale carico. Furono diciassette minuti di inaudita violenza, di ferro e di fuoco, consumando in sì breve tempo, il più sanguinoso olocausto cittadino. Mentre ancora il dolore e l’angoscia per i numerosi morti si diffondeva per la città, una seconda ondata di altri trenta aerei dalla carlinga stellata, completarono la distruzione di quasi il 70% dell’abitato, trascinando sotto le macerie altri inermi cittadini. Seguì, poi, un silenzio irreale, rotto solo dal sibilo delle sirene dei mezzi dei soccorritori, e dal fragore di facciate di case sventrate, rimaste in bilico, che rovesciavano al suolo. Malgrado l’aria impregnata di polvere, dall’aspro ed irritante odore di cordite e metallo fuso, si scavava, anche a mani nude, marinai, militi, vigili del fuoco, volontari, allineando i corpi estratti dalle macerie, straziati dalle esplosioni, lungo i margini della strada. Una gara di solidarietà durata sino al tramonto, quando il buio, come l’immensa ombra scura della morte, s’impossessò di una città, ridotta a montagne di macerie, laddove, sicuramente, giacevano altre vittime, che, mai recuperate, un destino amaro, negherà loro persino, il diritto ad un nome e ad una tomba.  Così si chiudeva il giorno più lungo per Augusta, ma anche quello più breve, perché in soli 45 minuti, divorò la vita di 70 cittadini, ed annientò quasi l’intero tessuto urbano. Quel triste 13 Maggio ’43, per Augusta, fu l’ultimo bagliore di una guerra infausta, ed infame. Ebbene, quest’anno, il 73° anniversario trova il favore dell’Amministrazione Comunale, anche nel rispetto della Delibera n° 32 del 15/02/2011 che sancisce il 13 MAGGIO ’43, “GIORNATA DELLA MEMORIA”. Sarà officiata presso la Chiesa di San Domenico alle ore 18:30, una solenne messa in suffragio delle vittime, dal Rev. Don Palmiro Prisutto, Arciprete della Chiesa Madre, alla presenza di autorità militari e civili e la partecipazione dei cittadini. A seguire, la deposizione di una corona d’alloro, a margine di un ceppo marmoreo collocato a lato della Chiesa di San Domenico. Queste testimonianze commemorative, devono rappresentare un segno di orgoglio e gratitudine della nostra COMUNITA’, verso quei cittadini che, pur non impugnando le armi, sono caduti incolpevolmente. E ricordiamo, infine, che questo segmento di MEMORIA e di Storia Patria, che il simbolo di questa giornata, non appartiene al singolo, né ad alcun sodalizio, neanche a coloro che l’hanno vissuta e sofferta. Essa appartiene, solo e solamente, alla città e a chi la rappresenta, che la deve custodire come in un sacrario, mantenerla viva nel tempo, perché è giusto che la MEMORIA delle vittime del 13 Maggio, rimanga collocata, per sempre, nella storia cittadina.

   Francesco Migneco

AUGUSTA/13 MAGGIO 1943, UN GIORNO DA NON DIMENTICARE – di Giorgio Casole

L’ennesimo appello dell’avv. Francesco Migneco, sopravvissuto al bombardamento

Migneco intervistato.AUGUSTA. Da oltre  un decennio si batte perché il 13 maggio 1943 sia una data nella memoria collettiva della gente di Augusta: è l’85enne Francesco Migneco, avvocato di professione, già pretore onorario, consulente di Marisicilia quale storico militare. “Quella data riappare alla memoria degli augustani” – ricorda Migneco – “per  onorare il sacrificio degli oltre sessanta  cittadini dilaniati dalle esplosioni del bombardamento e inghiottiti dalle macerie. Abbiamo il dovere di ricordare quella memoria perduta, tremendamente dimenticata oltre settant’anni fa, come se a perdere la vita fossero stati animali e non esseri umani”. Sull’ argomento Migneco ha pubblicato  un libro, di oltre 160 pp., uscito nel 2009,  dal titolo “Augusta, 13 maggio 1943, l’inferno scese dal cielo”. Dal 2009, Migneco non s’è fermato . Ha continuato a tenere desta l’attenzione della gente, soprattutto dei giovani, attraverso interviste, conferenze nelle scuole e/o nei circoli , spesso con la collaborazione dell’autore di queste righe. L’ultima occasione è stata nel mese di maggio  2014 al Circolo Ufficiali. Migneco ritiene che non si tratta più di una memoria da celebrare per il rispetto dei morti in quel giorno, morti innocenti, ma di un argomento da considerarsi a tutti gli effetti, “oggetto di Storia patria”, come tiene a sottolineare Migneco che è riuscito, con la sua tenacia,a  far istituire dall’Amministrazione comunale, sindaco Carrubba, nel febbraio 2011, un giorno del ricordo per onorare i morti caduti sotto i bombardamenti furiosi, essendo Migneco stesso un sopravvissuto alla furia dei “Liberators”.. Migneco sferra un attacco contro “storici o pseudo tali, praticoni e facinorosi in cerca solo di pubblica scena” che non hanno preso nella dovuta considerazione questa sofferta pagina di storia cittadina. 

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LA MARINA MILITARE ADERISCE AL WORKSHOP SUL GAS NATURALE E IL GNL PER I TRASPORTI NEL MEDITERRANEO E CANALE DI SICILIA

augusta-marina-1024x685AUGUSTA. Si svolgerà stasera, 13 maggio, al Ufficiali della Marina Militare “Vandone” di Augusta, il workshop: “Italia hub del gas naturale, opportunità GNL (gas naturale liquefatto) per i trasporti marittimi nel Mediterraneo”. La collaborazione tra Marina Militare e Conferenza GNL per questo evento segue quella del workshop del 21 Novembre 2013, nel quale si affrontò il tema dell’uso del gas naturale per la propulsione marittima militare nei suoi aspetti tecnici, ambientali e di sicurezza generali. L’evento promosso ed organizzato da Conferenza GNL, vedrà la partecipazione del Comandante Marittimo Sicilia contrammiraglio Nicola de Felice  quale rappresentante della Marina Militare. La Marina Militare peraltro ha avviato e implementato il programma “Flotta Verde” con l’obiettivo strategico di assicurarsi la disponibilità di combustibili alternativi a quelli derivati dal petrolio come il gas naturale liquefatto e i biocarburanti, sia per motivi di sicurezza degli approvvigionamenti sia per motivi ambientali. Il workshop di Augusta intende analizzare lo stato dell’arte degli usi marittimi e delle infrastrutture per il  metano liquefatto, con particolare riferimento all’area del Canale di Sicilia e del Mediterraneo centrale, nell’ambito dell’impegno italiano di hub euro-mediterraneo del gas naturale e del GNL, con particolare attenzione agli impegni e le strategie internazionali e nazionali per ridurre l’impatto ambientale del traffico navale, i progetti della Marina Militare, il ruolo delle imprese per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente marino.