AUGUSTA, L’ISOLA SENZA MARE

Andare a mare è un diritto, ma ad Augusta non si può esercitare

SCOGLIERA FARoAUGUSTA/“L’isola senza mare”. Così Salvo Solano, con un malinconico sarcasmo , definisce Augusta. Solano,  titolare dell’ unico  bar-pizzeria situato in contrada Faro S. Croce, rivela le sue perplessità sulla recente proposta amministrativa di prevedere un bus navetta per il raggiungimento della contrada,  con un’invidiabile scogliera, una delle poche zone balneari accessibili agli augustani, sia perché tutto il  mare che circonda l’isola non è balneabile a causa degli scarichi fognari, non  essendo mai entrato in funzione il depuratore, sia perché molti cancelli privati rendono inaccessibili gli accessi, nonostante le leggi che prevedono il diritto dell’attraversamento pedonale. Nel corso degli anni per “tamponare” il problema della mancanza di parcheggio  sono state tentate diverse soluzioni. Qualche stagione fa, il Comune aveva sottoscritto un contratto con i privati per la concessione di due parti dei terreni alle spalle del primo esercizio commerciale. La commissione prefettizia che ha amministrato il Comune per due anni e mezzo aveva predisposto le carte per espropriare il terreno, ma uno dei proprietari, l’attuale vicesindfaco Schermi, ha presentato ricorso. Di recente, si era diffusa la prassi di sfruttare le piazzette, site nella zona, affidate a un affezionato parcheggiatore che chiedeva solo un contributo di ringraziamento per la supervisione delle vetture. Sebbene tali piazzette all’occhio critico possano sembrare inutili per diverse ragioni ( di dimensioni eccessive da rendere difficoltosa la circolazione dei veicoli e nemmeno fruibili per consumare un gelato perché sprovviste di numero decente di panchine)  il Comune quest’anno ha stabilito il divieto di adibirle a parcheggio.A tutt’ oggi pare che l’unica alternativa ipotizzata dalla attuale amministrazione sia l’utilizzazione di un bus- navetta per il quale è stato previsto anche un costo di due euro a persona. Una siffatta  soluzione, a detta  di Solano “ è sbagliata. Sia perché tale somma in una famiglia composta, per  esempi,  da quattro persone sarebbe onerosa, sia perché impedirebbe alle stesse l’agevole trasporto delle attrezzatture balneari” . A ciò si aggiungerebbe un impatto negativo sulle due attività commerciali presenti nella zona che subirebbero un calo della clientela con una conseguente necessità di riduzione del personale.Solano esprime il suo dissenso,  facendosi portavoce delle lamentele di moltissimi  cittadini e delle esigenze dei gestori dell’altro esercizio commerciale che ogni anno, all’arrivo del sole battente, si trovano dinnanzi alla questione irrisolta del parcheggio. “ Andare a mare è un diritto” dice con fervore Solano per poi rivolgere un appello al sindaco nella speranza che si possa risolvere la problematica una volta per tutte.Su quest’argomento  che potrebbe rappresentare una patata bollente, abbiamo raccolto due opinioni, quella di Massimo Scuderi,  maestro e padre di famiglia, e quello di un altro cittadino, che non vuol essere citato.

Scuderi: Puntare sui solarium

Dato che ci sono tutte queste difficoltà per raggiungere in auto il Faro, non si potrebbe nel frattempo predisporre attenzione anche per altre località meno amate ma altrettanto frequentate della nostra bellissima costa che è difficilissimo raggiungere addirittura a piedi quali: Vetrano, Acquasanta, Baia Dei Cesari, Balata Liscia, Sbarcatore, Villa Marina, Campolato ed altre predisponendo magari delle scale (Sbarcatore e Balata pressochè irraggiungibili dalle famiglie) e costruire dei solarium come nelle altre località più civili e turistiche della nostra ?

Richiedere alla M.M. il terreno dell’ex poligono di tiro

 Nonostante sia inconcepibile e inverosimile che gli abitanti di un’isola come Augusta abbiano difficoltà a recarsi a mare per fare un sano bagno ristoratore nel periodo estivo, consideriamo lodevole l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale circa l’istituzione del servizio navetta nella località balneare del faro S. Croce, in contrada Sant’Elena di Augusta. Detta iniziativa, oltre ad evitare inquinamento da smog causato dalle autovetture e a ridurre il potenziale rischio di incidenti stradali, renderebbe più fruibile la zona balneare, anche in considerazione della scarsa viabilità. Abbiamo però motivo di ritenere che la soluzione che si vorrebbe adottare sia allo stesso tempo onerosa per i cittadini e che il servizio dovrebbe anche essere correlato da una serie di altri necessari servizi. Ciò nonostante, riteniamo che ci possano essere  altre soluzioni al problema che andrebbero valutati, auspicando che l’Amministrazione Comunale le prenda in seria considerazione. Nella zona balneare di Faro S. Croce, per esempio, esiste una zona demaniale in uso alla Marina Militare che, partendo proprio da località S. Elena, si protrae fino a contrada Granatello, lì dove sono ubicati anche i lidi della stessa Marina. Molto di questo terreno sembrerebbe non utilizzato. Perché non richiederlo per la realizzazione di ampi parcheggi, senza compromettere altre aree utili? La concessione di un fazzoletto di terra nella zona balneare del Faro S. Croce, per la realizzazione di parcheggi fruibili dalla cittadinanza, farebbe onore alla Marina Militare, che ha sempre dimostrato di essere vicina alle esigenze della città e del cittadino.

Cecilia Càsole   

AUGUSTA, L’ISOLA SENZA MAREultima modifica: 2016-05-07T14:23:16+02:00da leodar1
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