E’ AUGUSTANO L’IMPRENDITORE PER CUI SI È DIMESSA LA MINISTRA GUIDI
Augusta. Giovedì sera, 31 marzo, tutti i tg hanno riferito delle dimissioni dal governo Renzi della ministra per l’economia, Guidi, compagna dell’imprenditore Gianluca Gemelli, 41enne, augustano, figlio di Paolo, ufficiale in congedo della Marina Militare e di Parata, che ha percorso la sua carriera all’ombra dei maggiorenti della Confindustria siracusana, Ivanhoe Lo Bello e di Francesco Siracusano, entrambi ai vertici di Confindustria Siracusa quali presidenti. La ministra s’è dimessa per “opportunità politica” perché il suo nome è stato tirato in ballo in séguito a intercettazioni telefoniche sulle attività imprenditoriali in Basilicata del Gemelli. Gianluca Gemelli è titolare della ITS, Industrial Tecnical Services srl, costituita otto anni fa, nel 2006, specializzata nell’àmbito delle attività di costruzione, avviamento e manutenzione di impianti chimici, petrolchimici, petroliferi, e di produzione di energia, con sede a Siracusa e Augusta, con sedi in Grecia (Atene), Congo (Porte Noire), Nigeria (Abuja). Per conto dell’americana Exxon Mobile supervisiona i servizi di costruzione degli impianti in Belgio. Per conto della francese Total, stava partecipando al progetto Tempa Rossa, ma questo progetto gli è costato un’inchiesta giudiziaria e le dimissioni della compagna, la ministra Guidi. E’ Gianluca Gemelli ad avere inviato al dirigente della Total Giuseppe Cobianchi il 13 dicembre 2014 un messaggio compromettente per la sua compagna ministro dello Sviluppo Economico: «Le confermo che Tempa Rossa è stata definitivamente inserita come emendamento del governo nella legge di stabilità. Buon we. Gianluca». Il governo di cui è componente Federica Guidi ha dunque dato il via libera, l’affare si può concludere. Per i magistrati di Potenza è la prova che l’imprenditore «riusciva, per il proprio tornaconto personale e per la buona riuscita dei propri affari, ad utilizzare il ruolo istituzionale ricoperto dalla propria compagna, il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi». Ma non solo. Perché l’ordinanza di arresto dei dirigenti dell’Eni svela come il progetto da realizzare in Puglia fosse in realtà finito all’attenzione di vari membri del governo, tanto che Guidi parla di un accordo con la responsabile per le Riforme Maria Elena Boschi. E negli atti processuali emerge anche il ruolo del sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, che si mette a disposizione di uno degli imprenditori indagati e di alcuni amministratori locali promettendo assunzioni.
Cecilia Càsole