L’ammiraglio Foffi ha messo in evidenza il progressivo ridimensionamento della flotta della M.M. Ha detto: “Con questa solenne cerimonia rendiamo il nostro riconoscente omaggio alle corvette Danaide e Urania, che nel loro diuturno, operoso e silenzioso lavoro hanno servito la nazione e sono state in questi anni protagoniste attive nella storia della nostra marina e, più in generale, dell’Italia nel Mediterraneo, ed è per tale ragione che la loro uscita dalla Squadra Navale non sarà irrilevante. La Marina e l’Italia, da oggi, perderanno altre due preziose sentinelle nel bacino del Mediterraneo; con l’uscita di linea di queste due unità navali, che si aggiungono alle già radiate corvette Minerva e Sibilla, e alle altre fregate della classe Maestrale, continua purtroppo, in modo inesorabile, il progressivo processo di sensibile ridimensionamento dei mezzi della Marina Militare, che vedrà nei prossimi anni la radiazione della maggior parte delle unità navali attualmente in servizi; questa tendenza negativa sarà parzialmente mitigata dalla prima parte del programma di ammodernamento e rinnovamento della flotta, che è già in piena fase attuativa. I lavori di realizzazione dei dieci innovativi e modernissimi nuovi pattugliatori polivalenti d’altura, di una nave anfibia e della nuova nave rifornitrice di squadra, avviati grazie a recenti interventi di finanziamento straordinario operati dal parlamento e dal governo, stanno già producendo positivi effetti anche per la tutela, la valorizzazione e il rilancio della cantieristica nazionale”. Le due corvette poste in disarmo dalla Marina Militare saranno cedute a Fincantieri per effettuare un iniziale ricondizionamento e consentire la successiva vendita al Bangladesh. Le Bandiere di combattimento di Nave Urania e Nave Danaide saranno consegnate, durante la cerimonia, al Comandante in Capo della Squadra Navale, per essere successivamente conservate a Roma nel museo Sacrario delle bandiere delle Forze Armate, all’interno dell’Altare della Patria.
Giorgio Casole