AUGUSTA/L’AMMIRAGLIO FOFFI: “AUGUSTA, TERRA DI ACCOGLIENZA E DI SOLIDARIETA’” – di Giorgio Casole

ammina bandieraAUGUSTA – Quando la Marina Militare scrive nell’invito un orario, l’orario è quello. Non sono ammessi ritardi. Altro che quarto d’ora accademico, cioè quei quindici minuti che, tradizionalmente all’epoca dei baroni universitari e forse anche oggi,  i professori, detti appunto baroni, per il potere che esercitavano in àmbito accademico, sottraevano, a loro assoluto arbitrio, all’ora di lezione che dovevano tenere, per cui erano (e sono)  pagati profumatamente.  Addirittura si potrebbe ipotizzare l’ipotesi che la Marina Militare abbia scritturato un regista, tanto è  curata la cerimonia cui si è invitati, sotto ogni aspetto formale:   entrate, uscite, scenografia, coreografia, con tanto di fanfare, inni, salve di cannone, che, ovviamente, emozionano gli astanti, com’è successo giovedì 10 marzo, quando,  davanti a un foltissimo pubblico, composto per lo più da ex equipaggi delle due navi  e dai familiari degli equipaggi uscenti, è stato dato l’addio, dopo quasi trent’anni di attività,  a due corvette, Urania e Danaide, della flottiglia di pattugliamento del Mediterraneo, che ha la base e il comando ad Augusta. E proprio ad Augusta, alla sua popolazione  contraddistinta da senso di accoglienza e solidarietà, ha fatto riferimento il comandante  in capo della Squadra navale italiana, Filippo Maria Foffi, già venuto ad Augusta, circa un anno fa, in occasione d’un’analoga cerimonia: l’ultimo ammaina bandiera delle  corvette Minerva e Sibilla.

L’ammiraglio Foffi ha messo in evidenza il  progressivo  ridimensionamento della flotta della M.M. Ha detto: “Con questa solenne cerimonia rendiamo il nostro riconoscente omaggio alle corvette Danaide e Urania, che nel loro diuturno, operoso e silenzioso lavoro hanno servito la nazione e sono state in questi anni protagoniste attive nella storia della nostra marina e, più in generale, dell’Italia nel Mediterraneo, ed è per tale ragione che la loro uscita dalla Squadra Navale non sarà irrilevante. La Marina e l’Italia, da oggi, perderanno altre due preziose sentinelle nel bacino del Mediterraneo; con l’uscita di linea di queste due unità navali, che si aggiungono alle già radiate corvette Minerva e Sibilla, e alle altre fregate della classe Maestrale, continua purtroppo, in modo inesorabile, il progressivo processo di sensibile ridimensionamento dei mezzi della Marina Militare, che vedrà nei prossimi anni la radiazione della maggior parte delle unità navali attualmente in servizi; questa tendenza negativa sarà parzialmente mitigata dalla prima parte del programma di ammodernamento e rinnovamento della flotta, che è già in piena fase attuativa. I lavori di realizzazione dei dieci innovativi e modernissimi nuovi pattugliatori polivalenti d’altura, di una nave anfibia e della nuova nave rifornitrice di squadra, avviati grazie a recenti interventi di finanziamento straordinario operati dal parlamento e dal governo, stanno già producendo positivi effetti anche per la tutela, la valorizzazione e il rilancio della cantieristica nazionale”. Le due corvette poste in disarmo dalla Marina Militare saranno cedute a Fincantieri per effettuare un iniziale ricondizionamento e consentire la successiva vendita al Bangladesh. Le Bandiere di combattimento di Nave Urania e Nave Danaide saranno consegnate, durante la cerimonia, al Comandante in Capo della Squadra Navale, per essere successivamente conservate a Roma nel museo Sacrario delle bandiere delle Forze Armate, all’interno dell’Altare della Patria.

  Giorgio Casole

AUGUSTA/L’AMMIRAGLIO FOFFI: “AUGUSTA, TERRA DI ACCOGLIENZA E DI SOLIDARIETA’” – di Giorgio Casoleultima modifica: 2016-03-11T11:42:41+01:00da leodar1
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