IL BARBIERE DI SIVIGLIA A CITTA’ DELLA NOTTE

BarbiereAUGUSTA. E’ iniziata  martedì 19 la stagione della lirica con l’opera buffa più famosa, il  rossiniano  “Barbiere di Siviglia” al teatro “Cannata” del complesso “ Città della Notte, direttore artistico il maestro Marcello Giordani, tenore di fama internazionale, che non ha mai smesso di investire per il proprio paese. Appena qualche tempo fa espresse il desiderio che Augusta diventasse la città della lirica, un sogno che passo dopo passo sta per diventare realtà.  L’opera di Giochino Rossini è stata rivisitata in chiave moderna per suscitare  l’emozione anche di coloro che si approcciano per la prima volta alla lirica. Uno spettacolo in grande stile in cui le arance hanno fatto da scenografia:  “ Fil rouge di questo Barbiere”-  ha detto il regista Davide Garattini- “ le arance,  come simbolo di due terre calde e generose come la Spagna e la Sicilia” . L’Orchestra Yap, diretta da  Antonio Manuli e il Coro Lirico Siciliano diretto da  Francesco Costa hanno accompagnato le esibizioni degli artisti: Figaro il factotum della città, interpretato da un accattivante Gabriele Nani, la vezzosa Rosina incarnata da una  pimpante Leyla Martinucci  Rosina, il Conte D’Almaviva interpretato di Gianluca Bocchino, Gian Luca Tumino era Don Bartolo, Matteo Ferretti vestiva il ruolo di Don Basilio, e ancora Fiorello, Berta, Ambrogio ( il  comicissimo servo muto) e il notaio,  interpretati rispettivamente da Marco Zàrbano, Noemi Moschetti, Giovanni Di Mare e Marco Finagu. Marcello Giordani si è riservato  due cammei, provocando caldi applausi. Calorosi gli applausi tributati dal pubblico a tutta la compagnia, nonostante le perplessità espresse all’uscita da spettatori che non hanno gradito la scenografia composta esclusivamente da cassette di plastica per la frutta,  impilate e smontate e rimontate, utilizzate come quinte mobili. Dietro un’incastellatura di cassette sale Rosina , come per affacciarsi a un balcone , e lo spasimante canta,  dando del tutto le spalle alla bella, in un buffo play back- mentre dal vivo Giordani “contamina” l’opera cantando una popolare serenata siciliana, “E vui durmiti ancora”. La bella Rosina non dorme, ma non può vedere nemmeno  il volto del conte che spasima per lei. Per un’indisposizione, il popolare attor comico catanese Tuccio Musumeci, ottantenne, non è stato presente sulla scena. Avrebbe dovuto “interpretare” in modo ìlare l’introduzione all’opera e spiegare le intenzioni del regista.

Cecilia e Giorgio Càsole

IL BARBIERE DI SIVIGLIA A CITTA’ DELLA NOTTEultima modifica: 2016-01-24T07:54:33+01:00da leodar1
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