AUGUSTA/ CÒRIA, L’UOMO DEL FARO, GRIDA ANCORA IL SUO STRAZIO

Antonio CoriaAUGUSTA. Ancora una volta grida il suo strazio di  uomo solo, abbandonato anche dalle istituzioni. Ci riferiamo ad Antonio Còria, 55enne, l’ultimo “guardiano del faro” in contrada Santa Croce, “solo, povero, abbandonato e disabile” , come si autodefinisce. Còria riferisce d’essersi  recato  nella sede del locale commissariato della polizia di Stato. Chiede di qualcuno cui esporre i suoi timori per la vita. Còria afferma che già, tre anni fa, qualcuno aveva attentato alla sua vita e, quindi, chiede che lo Stato lo protegga e segnala il fatto nel sito ufficiale della Questura di Siracusa. Telematicamente gli rispondono che compiranno indagini. Contemporaneamente scrive al DIARIO, come aveva fatto un anno fa,  per denunciare di non essere retribuito pur svolgendo, a suo dire, una mansione pubblica: quella del guardiano del faro, anche se questa figura non esiste più. Un anno fa andammo a trovarlo e raccontammo la sua storia, mettendo in evidenza anche i tanti manifesti da lui affissi sul muro di cinta che delimita il faro, per “gridare” la sua protesta. Ritorniamo ancora. I manifesti sono aumentati ed è più visibile la perdita dei denti di Còria, che appare più dimagrito, più mal ridotto rispetto a un anno fa. Vive, o meglio, sopravvive con un miserando assegno di 290 euro al mese che l’INPS gli passa perché ha una disabilità mentale che gli consente di ricevere solo quella cifra. Come sopravvive? Semplice. E’ un vegano, mangia, cioè, soltanto frutta e verdura. La frutta l’acquista approfittando delle offerte speciali. La verdura la sceglie lui stesso, andando di campo in campo con una bicicletta altrettanto miseranda, accompagnato da un vecchio cane spelacchiato. Non spende soldi per l’affitto perché alloggia in una casupola che un secolo fa era la stalla dei muli, le cavalcature che consentivano ai vecchi guardiani del faro di salire fin lassù. Còria chiede aiuto. Lo chiede disperatamente attraverso tanti segnali: manifesti-denunce, denunce verbali o scritte.  Fino a quando potrà gridare la sua disperazione?

Giorgio Càsole

Il Ministro della Difesa del Lussemburgo a Sigonella

La vicina Base Aerea ospita un assetto dell’Esercito Lussemburghese per le attività di EunavforMed

Sigonella visita Ministro Difesa Lussemburgo (5)SIGONELLA (Lentini) – Lunedì 26 ottobre scorso, il Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa del Lussemburgo Mr. Etienne Schneider, è stato in visita all’Aeroporto e al 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella, allo scopo di verificare la prontezza operativa dell’assetto del proprio Paese ivi dislocato nell’ambito dell’Operazione Militare Navale dell’Unione Europea nel Mediterraneo Centromeridionale (EunavforMed) contro i trafficanti di esseri umani. Con a seguito diverse personalità sia militari che civili e giornalisti di diverse testate Lussemburghesi, all’arrivo a Sigonella, il Ministro è stato accolto dal Comandante della Base Aerea, Colonnello Pilota Federico Fedele che, durante un apposito briefing, ha illustrato il ruolo e le attività della Base dell’Aeronautica Militare. A seguire, sono state affrontate ed approfondite le questioni e le problematiche connesse con la presenza dell’assetto straniero sull’Aeroporto Siciliano. La visita è proseguita ad alcune infrastrutture del sedime ed in particolare all’assetto Lussemburghese rischierato a Sigonella dal 18/07/2015 e sul quale velivolo il Ministro si è imbarcato per una dimostrazione pratica dell’attività svolta nel Mediterraneo. Al rientro dalla breve ma esaustiva missione, il Ministro ha rilasciato le proprie impressioni alla stampa presente e, prima di lasciare Sigonella, ha firmato l’albo d’onore del 41° Stormo dove – a futura memoria – ha lasciato note di apprezzamento e ringraziamento per le attività di supporto fornite da tutta l’Aeronautica Militare ai propri connazionali nell’ambito dell’operazione EunavforMed. Nell’ambito dell’Operazione EunavforMed, l’Aeroporto di Sigonella rappresenta una di quelle basi dell’Aeronautica Militare pronte a fornire supporto ed ospitare assetti stranieri. EunavforMed si prefigge l’obiettivo di contribuire a smantellare le reti del traffico e della tratta di esseri umani adottando misure sistematiche per individuare e fermare imbarcazioni e mezzi  usati  dai  trafficanti. La partecipazione dell’Italia è stata sancita dalle Legge n.117 del 04/08/2015, a seguito dell’approvazione dei Ministri degli Esteri Europei riuniti in Lussemburgo

  C.S.