AUGUSTA. Il corso è stato rivolto ad alcuni alunni del biennio dei vari indirizzi in cui è articolato il liceo Mègara, scelti dai consigli di classe, e a un’alunna della terza classe del liceo scientifico. La metodologia seguita durante l’attività del corso è stata quella del cooperative learning, grazie a cui i discenti imparano a lavorare insieme per superare consapevolmente i problemi di apprendimento. Come sostengono Roger T. Johnson e David W Johnson, “L’apprendimento cooperativo determina un più elevato livello di ragionamento, un più frequente sviluppo di nuove idee e di soluzioni … e un maggiore trasferimento di ciò che si è appreso da un contesto a un altro … rispetto all’apprendimento competitivo e a quello individualistico.” (Creativity and Collaborative Learning: A Practical Guide to Empowering Students and Teacher). Per Mario Comoglio, docente di Didattica all’Università salesiana di Roma, l’apprendimento cooperativo consente “il possesso e il corretto uso di abilità e processi mentali di ordine superiore che appartengono all’area del pensare critico, del pensare creativo, della soluzione dei problemi e della presa di decisioni”. Quindi, l’apprendimento cooperativo, che a tutt’oggi è considerato un metodo di studio aperto e flessibile, ha evitato il ricorso alla lezione frontale e ha messo gli allievi sullo stesso piano di collaborazione , consentendo loro un approccio non basato sulla competizione individualistica. Sotto la guida del prof. Giorgio càsole, sono stati presi in esame giochi linguistici, tratti da testi d’autore come Achille Campanile, o poetici, come l’acrostico, storie drammatizzate o no, dialoghi, monologhi, testi di canzoni in voga nel mondo giovanile. I versi delle canzoni, scelti liberamente dagli allievi, sulla scorta delle loro personali preferenze, sono stati illustrati dagli stessi discenti con il supporto della professoressa Carmelina Pirruccello.
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