AUGUSTA, KIWANIS, CAMBIO DI PRESIDENZA

Morello prende il posto di Cannavà

Kiwanis Morello presidenteAUGUSTA. Nella  sala convegni del Venus, Salvatore Cannavà, presidente uscente del locale Kiwanis club, ha tracciato il bilancio del proprio anno di presidenza, il cui ultimo atto è stata  la  collocazione di un cannone della II Guerra mondiale nell’area di pertinenza del commissariato della polizia di Stato, nei pressi del Castello Svevo. Come Cannavà, anche Domenico Morello,  presidente dell’anno sociale 2015-2016, è al suo secondo mandato di presidenza. Nel suo discorso d’apertura ha delineato il suo progetto puntato soprattutto sul programma internazionale del club  “Eliminate”, rivolto alla cancellazione del tetano materno-infantile in ogni parte del mondo. La  serata è stata allietata dal duo musicale Bordonaro (al sax) e Di Mauro (al violino), con un finale a sorpresa: l’esecuzione canora di Vera Di Franco, augustana che ha trascorso molti anni in Venezuela con il marito Elio Cannavò, il più giovane di cinque figli Cannavò, proprietari, per quasi un cinquantennio, di una flottiglia di pescherecci in Venezuela, appunto.

  G.C. – nella foto in alto, a sin. Morello, a destra Cannavà

AUGUSTA, 60 SOCIE INNER WHEEL ALLA SCOPRERTA DEI FORTI SPAGNOLI E DI BRUCOLI

Piacevolmente sorpresi dalle bellezze dei nostri luoghi

Inner fortiAUGUSTA. Nello spirito di condivisione che anima le socie del Distretto 211 Inner Wheel Sicilia e Calabria, il Club di Augusta, nella persona della sua presidente Ivana Amato Sarcià ha organizzato, lo scorso 10 ottobre, una “Giornata in amicizia”; oltre 60 persone provenienti da tutto il Distretto hanno avuto l’opportunità di visitare il Forte Vittoria, di recente restauro, grazie al consenso dell’Autorità Portuale di Augusta e al Gruppo Barcaioli del Porto che  hanno permesso il trasporto dei visitatori nella fortezza,  dove hanno potuto ammirare, attraverso le testimonianze storiche, le varie destinazioni che il Forte ha avuto nel corso del tempo, da fortezza a lazzaretto a deposito munizioni. Nel pomeriggio, dopo il pranzo con la stupenda vista sul faro S. Croce, il gruppo ha potuto visitare lo splendido borgo di Brucoli, trascorrendo qualche ora in compagnia del presidente dell’Associazione Storico Culturale, “La Gisira di Brucoli”, Gianpiero Lo Giudice, lasciandosi trasportare in una passeggiata tra cultura e spigolature storiche del nostro territorio. Uno splendido pomeriggio in armonia, in cui si sono intervallati momenti storici e curiosità, passeggiando per le vie del borgo. Gli intervenuti sono stati piacevolmente sorpresi dalle bellezze dei nostri luoghi.

S. I. 

AUGUSTA, PUBBLICA TAVOLA ROTONDA SU “MUSCATELLO”, POLO ONCOLOGICO?

Il 23 ottobre nel nuovo padiglione, organizzata  dal TRIBUNALE DEI DIRITTI DEL MALATO

vaccaro giuseppeAUGUSTA.  Il presidente del locale Tribunale   dei diritti del malato, Mimmo Fruciano, ci ha comunicato d’aver indetto, per venerdì 23, una  pubblica tavola rotonda su “Muscatello” polo oncologico”, con la partecipazione dei sindaci di Augusta, Priolo e Melilli, dei deputati regionali e nazionali di Siracusa e provincia e dei sindacati.  L’inizio è stato fissato per le 17,30, nella sala riunioni del nuovo padiglione.  Tra gli altri, parlerà il medico sindacalista  di Augusta Giuseppe Vaccaro, non nuovo a questi convegni, l’ultimo dei quali al palazzo San Biagio, in occasione del consiglio comunale  allargato e monotematico proprio sull’ospedale civico.

G.C.

PEDOPORNOGRAFIA: IN MANETTE PEDOFILO CATANESE RESIDENTE IN AUGUSTA E UNA MADRE DI MESSINA

polizia postaleCATANIA – Un uomo di 31 anni, residente in Augusta, e una donna di 33 anni, abitante a Messina, sono stati arrestati dagli agenti della Polizia Postale di Catania nell’ambito di un’operazione contro la pedopornografia attraverso internet. Il catanese era solito instaurare colloqui con minorenni che si collegavano con Facebook dalle quali, camuffando di essere un’ adolescente, si faceva inviare delle immagini riproducenti parti intime del corpo. La donna di Messina, addirittura, rispondendo agli appelli di ricerca conoscenza postati su Facebook dal catanese, gli aveva inviato delle foto delle proprie figliole, entrambe minorenni, chiedendo in cambio dei regalini per le bambine. L’indagine della Polizia Postale di Catania, coordinata dalla Procura della Repubblica, è scattata a seguito delle minacce rivolte dal pedofilo alle sue vittime, alle quali chiedeva di poterle incontrare e, qualora si fossero rifiutate, minacciava di mettere in rete le foto precedentemente inviate dalle vittime che credevano di averle trasmesse a una loro coetanea adolescente. Invece a riceverle era il pedofilo che  voleva approfondire la conoscenza con le ragazzine che amano dialogare con persone a loro sconosciute.                                                                                                                                                    P.G.

AUGUSTA, SBARCANO 207 MIGRANTI E DUE DI LORO FINISCONO IN MANETTE

Un 31enne e un 35enne arrestati dai Carabinieri

CCAugusta. Nell’àmbito delle attività condotte dalle forze di polizia,  a sèguito degli sbarchi di extracomunitari all’interno del porto commerciale, coordinate dal Gruppo investigativo contro l’immigrazione clandestina, in sevizio alla Procura di Siracusa, i carabinieri della compagnia di Augusta, a sèguito di approfonditi accertamenti in banca dati effettuati sui 207 immigranti sbarcati il 14 ottobre 2015 con la nave “Schleswig-Holstein” della Marina Militare Tedesca, hanno tratto in arresto Tarik Anice, di anni 31, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Tribunale di Monza con la quale aveva disposto la carcerazione dovendo espiare 5 mesi di reclusione per reati inerenti agli stupefacenti, e Salah Bouam, di anni 35 poiché, seppur espulso con decreto emesso il 26 giugno 2014 dal prefetto dell’Aquila, era rientrato in Italia. Gli arrestati sono stati associati rispettivamente alla Casa di Reclusione di Augusta e alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.

C.C.

IL KIWANIS E IL CANNONE EN PLEIN AIR

CANNONE MMAUGUSTA – ll 28 settembre scorso un importante cimelio bellico, già in carico al museo della Piazzaforte di Augusta, è stato collocato a cura del Kiwanis Club Augusta nel suo sito finale di esposizione al pubblico nel cortile  del commissariato della polizia di Stato, presso il Castello Svevo. Si tratta di un cannone navale da 76/50 mm  risalente agli anni Quaranta, di provenienza statunitense, poi  in servizio negli Anni 70 su unità della Marina Militare e quindi da questa ceduto gratuitamente al museo della Piazzaforte  del Comune di Augusta, grazie all’interessamento del suo direttore, Antonello Forestiere coadiuvato da  Gaetano Russotto, componente il consiglio direttivo del Museo; entrambi hanno curato negli anni scorsi la complessa pratica amministrativa per l’ individuazione e consegna definitiva del cimelio. Il Kiwanis Augusta, grazie alla diligente disponibilità della ditta FAC srl, nella persona di Franco Pompeano, ha effettuato il delicato trasporto con mezzi pesanti, dall’ Arsenale della M.M. sino al cortile della polizia di Stato; qui il cannone è stato posto affianco all’elicottero AB.212 della Marina Militare, già ceduto al museo negli anni scorsi.Il cimelio arricchisce il parco di cimeli storici bellici del museo sito  nei giardini pubblici di Augusta, a ridosso del castello federiciano e del monumento ai caduti presso il quale nel 1990-‘91 il Kiwanis pose un pezzo d’artiglieria d’epoca quale prezioso reperto bellico.Il presidente Kiwanis 2015-2015, Salvatore Cannavà, il segretario  Gaetano Russotto, assieme al socio  Michele Purgino e ad Antonello Forestiere, hanno seguito tutte le fasi della posa del cimelio con grande soddisfazione finale per questo ulteriore contributo del club alla memoria storica della collettività.

R. G. 

IL BARITONO AUGUSTANO GIOVANNI DI MARE A “TU SI QUE VALES” DI CANALE 5

Di Mare tusiquevales 17 ottobre 2015AUGUSTA.  Il 35enne baritono augustano Giovanni Di Mare, apprezzato interprete al festival belliniano tenutosi  recentemente a Catania,  con la regia di Enrico Castiglione, il regista e scenografo che ha preso sotto le sue ali questo nostro artista  portandolo a esibirsi in opere liriche a Taormina e a Siracusa. Di Mare vive ormai stabilmente a Catania e da lì parte per altri siti non solo italiani, ma anche esteri. E’ stato a  Malta, in Romania e altrove.  Naturalmente, ha cantato anche nella sua città natale, Augusta, l’ultima volta a gennaio nella restaurata chiesa della Madonna del Carmelo. Tra un impegno operistico o concertistico, il nostro giovane baritono ha colto anche un’occasione di grande prestigio, che può modificare la sua carriera, in  ascesa di questi tempi, dopo anni di dura e oscura gavetta (come càpita a quasi tutti gli artisti). L’occasione è stata quella di partecipare alla trasmissione televisiva nazionale. “Tu si que vales”, trasmessa da Canale 5 il sabato, nella fascia serale, quella di maggiore ascolto. Di Mare ha partecipato alla puntata del 17 ottobre, esibendosi in un’interpretazione spumeggiante  di “Largo al factotum”,  la cavatina di Figaro, tratta  dalla seconda scena del primo atto del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, celeberrimo pezzo del repertorio operistico classico cavallo di battaglia, pezzo di bravura per i baritoni, la cui tecnica è messa alla prova dai numerosi scioglilingua, tipici dell’opera buffa. Di Mare  ha dimostrato  grande padronanza della scena e sangue freddo nel rispondere alle osservazioni critiche dei giudici; tra questi Maria De Filippi, che ha ammesso d’aver cambiato opinione dopo le spiegazioni colte e convincenti dell’artista. Di Mare potrebbe andare in finale, che sarà trasmessa indiretta, per superare la quale occorreranno le telefonate favorevoli del pubblico. Aver partecipato e essersi qualificato rappresenta comunque il raggiungimento di un importante traguardo; altri  hanno partecipato altre selezioni, ma non sono stati invitati in trasmissione.

G.C.

MASCALUCIA FESTEGGIA LA SUA “MISS BELLA D’ITALIA

Si tratta della 17enne  Carola Nicolosi

Carola NicolosiMascalucia (Catania).  Con una serata intitolata “Gran galà della moda, ” Mascalucia, in provincia di Catania, ha festeggiato, sabato 17,  al parco Manenti, la sua giovanissima concittadina Carola Nicolosi, diciassette anni, che a Fiuggi, nello scorso mese di settembre, è stata incoronata Miss Bella D’Italia. Carola, da anni, frequenta una scuola catanese, “Belebung,  per aspiranti modelle e per entrare nel mondo dello spettacolo. Altissima, stando alla media delle ragazze della  sua età, sfodera un sorriso che potrebbe essere paragonato a quello della bella attrice Virna Lisi (scomparsa di recente) che, da giovane, era la testimone pubblicitaria di un dentifricio in uno dei siparietti di “Carosello”, il programma di réclame che precedeva  la trasmissione    serale sul primo (e per molti anni unico) canale della RAI ( in regìme di monopolio per una trentina d’anni).  Sul palcoscenico all’aperto del parco Manenti,  Carola è stata celebrata con un corollario di sfilate di moda e di esibizioni di giovani e giovanissimi, compagni della Belebung o di altre scuole di danza e di spettacolo che ormai pullulano anche nei piccoli centri. Carola non è nuova a “incoronazioni”  quale miss di bellezza in concorsi estivi regionali o nazionali, ma mai come in quest’occasione è stata così festeggiata. Il titolo conquistato è stato ritenuto altamente prestigioso tanto che l’amministrazione comunale di Mascalucia ha ritenuto di patrocinare l’evento. Il giorno dopo, domenica 18,  Carola è stata  festeggiata in pompa magna, ma privatamente, per parenti e amici,  in un locale di Motta S. Anastasia, dove è stata accolta con un autentico spettacolo pirotecnico.

Giorgio Càsole

LA SICILIA FRA CARTAGINESI E ROMANI – RIEVOCAZIONI STORICHE DELL’AUGUSTANO UGO PASSANISI

annibale barca

Sabato 3 ottobre, in prima serata, RAITRE ha mandato in onda un’ interessante puntata del programma “”Ulisse, il piacere della scoperta”, a cura di Alberto Angela. La puntata era dedicata all’epico secolare scontro fra i Cartaginesi e i Romani:   lo stesso argomento su cui  ha lavorato il nostro collaboratore  Ugo Passanisi. Vi proponiamo il  suo lavoro, anche come contributo per un approccio gradevole degli studenti a quest’argomento, che a scuola va sotto il nome di “guerre puniche”, perché i Romani chiamavano Punici i Cartaginesi

Cartagine e Roma

La fascia costiera che conduce da Trapani a Capo Boeo, dove sorge Marsala, è costituita da terre basse, a tratti sabbiose, interrotte solo dal biancore abbagliante di antiche saline da cui emergono, come giganti, le sagome cilindriche dei mulini a vento preposti al pompaggio delle acque e alla molitura del sale. Anche le acque marine che lambiscono quelle coste sono basse e ospitano un mini-arcipelago, una laguna divisa dal mare aperto dalle isole dello Stagnone: l’Isola Grande (detta anche Isola Lunga), gli isolotti di Santa Maria e della Schola, e, a meno di un chilometro dalla terraferma, l’isola di San Pantaleo che quasi tremila anni fa si chiamò Mothya e costituì il più importante avamposto di Cartagine nel Mar Mediterraneo, vedetta e sentinella della madrepatria africana. Al di là della linea arcuata costituita da questi isolotti, si staglia all’orizzonte la più prossima delle isole Egadi, l’isola di Favignana. Mothya oggi si chiama Mozia, un nome che poco dice a molti di noi così imbevuti come siamo della grecità di cui è permeata la Sicilia orientale. Eppure quell’isolotto, apparentemente insignificante, aveva rappresentato in un lontano passato uno dei piatti della bilancia della civilizzazione antica della Sicilia: il primo, quello greco, che ha lasciato imponenti tracce della sua presenza con i suoi grandiosi templi, teatri, monumenti e ciclopiche mura nella Sicilia orientale; il secondo, quello punico-fenicio certamente meno appariscente, ma non per questo meno importante, nella Sicilia occidentale.

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Lepanto, 7 Ottobre 1571. Le radici cristiane dell’Europa nel 444° anniversario della vittoria della Lega Santa sull’Islam – di Giovanni Intravaia

Battaglia di LepantoNel corso dei secoli, a ondate successive, le armate islamiche  hanno condotto guerre, nell’intento di cogliere  la mitica mela rossa, che nel loro immaginario collettivo simboleggia Roma. Per impedire la conquista di questo obiettivo, la cristianità affrontò vittoriosamente, per terra e per mare, grandi battaglie a Poitiers e a Lepanto  e sostenne i lunghi assedi di Malta e di Vienna. Ma ciò fu possibile solo perché superando i conflitti intestini, seppe trovare sotto il segno della croce, quell’unità necessaria a scongiurare  il  pericolo  incombente. Quali sarebbero state le conseguenze per l’Europa cristiana, di una vittoria araba prima a Poitiers, e poi di vittorie  dell’impero ottomano – della sublime porta – a Lepanto, a Malta e a Vienna? Probabilmente la cristianità sarebbe sopravvissuta, ma come un’enclave   sempre più ristretta,  certo  non  come  fede   dominante. Pur continuando a praticare la loro religione, molti cristiani sarebbero divenuti  arabi per lingua e costumi, proprio come avvenne nella Spagna musulmana. Molti si sarebbero   convertiti all’islam, come avvenne per  numerosi cristiani in Spagna e così altri avrebbero fatto, senza   la continua  seppur  lenta, avanzata della  reconquista  cristiana.  La maggior parte degli europei sarebbe divenuta musulmana, proprio come  avvenne per  la grande maggioranza dei nordafricani e dei  mediorientali. Oggi, il problema dell’occidente  non è la forza dell’islam, ma la debolezza del cristianesimo, o meglio, dei cristiani, ed é un problema cruciale.  L’occidente tace davanti ai massacri di cristiani, e tace davanti ad una crescente cristianofobia, connotata da menzogna e omertà, con cui si coltiva pericolosamente l’autodissoluzione dell’occidente stesso  e dei suoi valori. L’islam e gli islamici lo hanno capito da tempo, identificando l’occidente con il vuoto morale e  con l’assenza di fede e di valori. In un suo sermone, un imam, così si rivolgeva all’occidente: «grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo, grazie alle nostre leggi coraniche  vi  domineremo»..

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