CELEBRATI I FUNERALI DI ALESSANDRO AMATO

LA  “STRADA  DELLA MORTE” MIETE UN’ALTRA VITTIMA – di Giorgio Càsole

amato alessandroAUGUSTA. Un mazzo di fiori, da cinque giorni, indica  il punto preciso dov’è avvenuto il tragico incidente stradale che, sabato 10, alle dieci di sera,  è costato la vita al diciottenne Alessandro Amato. Si tratta di un muretto, in Via Barone  Zuppello, la strada più larga e a doppio senso di marcia di quel rilievo collinare che la gente di Augusta chiama “il monte”. Quel mazzo di fiori è un memento e un mònito. Memento perché ricorda la morte terribile di Alessandro andatosi a schiantare contro un muretto, a bordo del suo motorino, mentre tentava un sorpasso del grosso veicolo che lo precedeva; un mònito  perché  vuole essere un avvertimento affinché tragedie simili non accadano più, anche se a breve distanza da quel luogo, sulla parte opposta della stessa strada,  un altro mazzo di fiori, un mazzo che viene periodicamente rinnovato, da tre mesi ricorda la tragedia stradale che ha stroncato la vita alla 24enne Jessica Milardo, madre di un bambino di sei anni.  Uno spazio geografico insignificante, uno spazio temporale ravvicinatissimo. Che succede in Via Barone Zuppello, strada provinciale, già denominata strada della morte? Alcuni testimoni ci hanno riferito delle urla strazianti della mamma di Alessandro, che hanno richiamato immediatamente quelle della madre di Jessica. Quegli stessi testimoni ci hanno chiesto di rappresentare,  pubblicamente e con il vigore dei mass media, la pericolosità della strada. Per venire incontro a queste richieste, abbiamo realizzato un video, subito dopo i funerali di Jessica, attraverso il quale abbiamo suggerito all’Amministrazione comunale di installare dissuasori della velocità, dossi o altro.  Il video in questione, pubblicato su Facebook , è stato condiviso da oltre novecento persone, tra cui Angelo Pasqua,  consigliere all’opposizione  in consiglio comunale. Nell’ultima seduta  del consiglio Pasqua ha chiesto come mai non vengono applicati i dossi su quella strada. Il vicesindaco, Pino Pisani,  ha risposto che la strada è provinciale. L’ente provincia è stato soppresso ed è attualmente gestito da un commissario. Come mai, il Comune, che pure ha dato un nome a quella strada, non richiede a tale commissario di agire urgentemente per attivare una serie di azioni atte a prevenire i tragici incidenti stradali, che provocano sgomento e dolore e lutto?  Dolore e lutto manifestati ai funerali di Jessica celebrati a luglio nella chiesa di Cristo Re e rivisti e risentiti, con alcune varianti, ai funerali di Alessandro,  in Chiesa Madre, il pomeriggio di un piovoso  15 ottobre 2015. Ad accompagnare Jessica e Alessandro, una massiccia presenza di giovani.

   Giorgio Càsole

CELEBRATI I FUNERALI DI ALESSANDRO AMATOultima modifica: 2015-10-16T08:55:42+02:00da leodar1
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