AUGUSTA. 7 CONCORRENTI PER UNA POLTRONA, QUELLA DI SINDACO – di Giorgio Càsole

SINDACIDI SILVESTRO, “SI PUO’” : Dei 7 candidati alla poltrona  di sindaco il più giovane è Antonino, detto Tony, Di Silvestro, non ancora trentatreenne (essendo nato in Augusta il 15 novembre 1982). Operaio metalmeccanico in un’azienda dell’indotto  nell’area industriale Augusta-Priolo e Melilli, ha svolto il servizio di leva da carabiniere in alcuni centri pedemontani dell’Etna. Ha incominciato a occuparsi di politica cittadina anni fa frequentando movimenti locali finché, circa quattro anni fa è entrato nel primo cosiddetto meet up  5 Stelle in Augusta, divenendo rapidamente da indefesso attivista portavoce  e candidato dello stesso movimento alle elezioni regionali dell’ottobre 2012, ottenendo oltre millenovecento voti e classificandosi al secondo posto in lista, dopo il siracusano Stefano Zito, primo dei non eletti. Dopo quelle elezioni regionali, Di Silvestro decise di uscire dal movimento  fondato e guidato da Beppe Grillo in  campo nazionale e contestualmente decise di fondare un gruppo denominato “Il popolo della rete”, con visibilità sul web, soprattutto sul social Facebook, di cui Di Silvestro è diventato abile navigatore. Nello stesso tempo ha attivato l’associazione culturale Leonardo da Vinci e una televisione del web, grazie a cui ha  calamitato un gruppo di fedelissimi che lo sostengono quotidianamente e che fanno parte della sua lista elettorale. Per la lista, che naturalmente Di Silvestro capeggia, non ha voluto nomi di cosiddetto riempimento. Infatti,  la lista denominata “Popolo della rete”, il cui simbolo è una chiocciola di posta elettronica, è l’unica che non presenta trenta candidati. E’ stata la prima a essere presentata, senza problemi per la raccolta delle firme. Il motto elettorale, “Si può”, ricorda lo slogan del presidente  degli Stati Uniti, Obama: “I can”.

TOTIS, “L’ORGOGLIO DELL’APPARTENENZA”: Il più anziano dei candidati è Giovanni Totis, detto Giambattista, in procinto di compiere 66 anni, essendo nato ad Augusta il 14/8/1949.  Parafrasando un detto riferito a un personaggio politico  dei tempi passati, si potrebbe die che Totis ha studiato per diventare dirigente. Dirigente politico e dirigente scuola, cioè il sindaco.  Ha tenuto solo due comizi a distanza ravvicinatissima: quello di apertura mercoledì 27 in Piazza Duomo, quello di chiusura venerdì 29 nella stessa piazza, mettendo in evidenza” l’orgoglio dell’appartenenza”, che fa parte del suo motto elettorale, una sorta di invito a non cadere nell’avventurismo politico e, soprattutto, un’esortazione a ribadire una precisa volontà identitaria: quella, cioè, di appartenere a un popolo che non si è macchiato di mafiosità, a una classe dirigente che è capace di agire. Totis, che già sette anni fa, cioè alle elezioni del 2008, voleva già candidarsi, è stato  segretario del partito comunista locale, partito che ha rappresentato più volte in consiglio comunale , catoneggiando spesso durante le sedute con orazioni vibranti, alla fine delle quali chiedeva al segretario comunale di inviare il verbale della seduta alla procura aretusea della repubblica. Ha fatto parte di una delle Giunte presiedute da Pippo Gulino quale assessore all’economia e alle attività portuali. Genitore di alunni del liceo scientifico, è stato eletto Presidente del Distretto scolastico 58. E’ stato dirigente scolastico del liceo Mègara, dell’istituto tecnico Ruiz, entrambi di Augusta, e, da ultimo, dell’istituto dei trasporti e della logistica, ex nautico, di Siracusa. Come vicesindaco ha designato il compagno di lista, capolista, Alfredo Beneventano del Bosco, radiologo, di cui s’era vociferato potesse essere candidato a sindaco. Beneventano è stato negli anni Novanta assessore alla Solidarietà in rappresentanza del partito  della Democrazia Cristiana.

DI PIETRO MARIA CONCETTA,  DONNA & MADRE: Maria Concetta Di Pietro, detta Cettina, nata a Messina quasi 43 anni fa,  è l’unica donna a competere per la poltrona di sindaco. Secondo il Movimento 5 Stelle che l’ha scelta l’appartenenza di genere è un valore aggiunto: In parole povere il fatto d’essere donna dovrebbe attirare molti più consensi. Anche il vezzeggiativo Cettina potrebbe rappresentare un valore aggiunto. La fa sentire più vicina agli elettori, come ai tempi del sindaco Giuseppe Gulino, familiarmente chiamato Pippo.  Di Pietro non  sembra avere complessi di inferiorità rispetto agli uomini. Intanto, vuole essere chiamata “avvocato” e non avvocatessa o, meglio ancora, “avvocata”,  come, similmente, una donna viene appellata candidata o deputata, a seconda delle circostanze. Di Pietro era componente attiva del secondo, in ordine cronologico, di 5 Stelle in Augusta. Quando, dopo contrasti anche accesi, i due meet up si sono fusi, pena l’impossibilità di presentarsi alle elezioni amministrative, è riuscita a farsi accettare da tutti gli attivisti come candidata sindaco, non solo perché donna, ma anche perché madre. “Donna e madre”, questo è lo slogan con cui si presenta agli elettori nel suo volantino elettorale, quasi una doppia captatio benevolentiae, in quanto donna e in quanto genitrice. Il vicesindaco designato è quel Pino Pisani, medico radiologo, che, in un primo momento, sembra avesse maggiori possibilità d’essere scelto quale candidato in grado di accomunare i due meet up e di calamitare consensi, essendo primario all’ospedale Muscatello. Per sostenere la candidatura di Di Pietro sono scesi in Augusta tutti i big del movimento fondato da Grillo, ultimo l’ormai celebre Di Battista che, a causa dei suoi impegni, è venuto di mattina, costringendo la candidata a chiudere la campagna elettorale in modo inconsueto, di mattina e non di sera, distante spazialmente e temporalmente, dagli altri 6 candidati.

NICKY PACI, IL PIENO DI LISTE: Fra due mesi compirà 35 anni.. Se fosse eletto, sarebbe il secondo sindaco più giovane, dopo Placido, detto Dino, Santanello, eletto  sindaco per la prima volta ad appena trent’anni d’età, nel lontano 1975. Stiamo parlando di Domenico, detto Nicky, Paci, il più agguerrito e il più temuto fra i candidati perché ha fatto il “pieno” di liste civiche con 5 liste (Civico 89, Noi per la città, Territorio unito, Attivamente, Prima Augusta). NIcky Paci è un  coadiutore familiare, ma sostanzialmente è un “animale politico”. Ha imparato l’arte da giovanissimo, essendo figlio d’arte. Il padre Saverio  era uno dei tre consiglieri comunali di destra: con lui c’erano Pino Vena e Puccio Forestiere del Movimento Sociali Italiano (MSI) che, in quegli anni, aveva come segretario quel Giorgio Almirante dall’oratoria scintillante che richiamava vere folle “oceaniche” quando veniva ad Augusta ad arringare il pubblico in occasione di accese campagne elettorali. La  trascinante oratoria di Almirante, che sapeva come lanciare strali senza giungere alle parole grevi, attirava in piazza persino i dichiarati avversari del MSI. Nicky è cresciuto alla scuola almirantiana capeggiata ad Augusta da quell’avvocato Giuseppe, detto Puccio, Forestiere, eletto deputato nazionale nel 1994, all’epoca del boom berlusconiano di Forza Italia. Forestiere, pur essendo stato eletto all’interno di una coalizione, non   ha mai rinunciato alla sua coloritura politica. Paci è stato consigliere comunale e, negli utili anni, prima dello scioglimento dell’ente, assessore alla Provincia Regionale di Siracusa. Uno degli assessori designati della squadra è Pietro Forestiere, figlio primogenito di Puccio. E’ la chiusura del cerchio?

STELLA, “CAMBIA AUGUSTA”: Marco Stella compirà il mezzo  secolo di vita il prossimo ottobre. Da più di sette anni coltiva l’ambizione di “cambiare Augusta”, essendo lui il primo nella cabina di comando. Ci provò alle comunali del 2008, sostenuto dalla coalizione di centro destra e per poco, per qualche centinaio di voti di scarto, non ce la fece, pur avendo incassato per il ballottaggio la fiducia di Giacinto Franco, medico pediatra ambientalista di lungo corso, oggi scomparso, che allora si candidò per la sindacatura, ma non ebbe i suffragi necessari per andare alla sfida del ballottaggio. Li ebbe Stella,  che sembrava  incarnare l’alternativa tranquilizzante, paciosa, della destra augustana, che doveva subentrare al centro sinistra. Ma  Massimo Carrubba, sindaco uscente, quasi certamente incassò buona parte dei voti andati, prima del ballottaggio, a Franco, che  contava molti affezionati e simpatizzanti nell’area di sinistra. Da allora, in tutti questi sette anni Stella ha continuato a brillare nel cielo politico locale come stella solitaria, all’interno della roccaforte della sua lista civica, sempre denominata “CambiaAugusta”, per sostenere la quale ha messo su un’attività di autofinanziamento per mezzo di un mercatino dell’usato, staccato da tutti i partiti o movimenti nazionali. E’ riuscito a mettere su un’altra lista che porta il suo cognome e ha commissionato pure un inno, in cui con un trasparente gioco  di parole, si fa riferimento a l syo cognome, per galvanizzare il pubblico degli elettori, come il cavaliere Berlusconi galvanizzò i suoi con l’inno “Forza  Italia”.

GUAGLIARDO, “NESSUN DORMA”: “Nessun dorma”, la celeberrima aria della Turandot pucciniana resa popolare in tutto il mondo dal big Luciano Pavarotti, è diventata ad Augusta slogan elettorale del candidato sindaco Marcello Guagliardo, quasi 52enne, tenore professionista da trent’anni, noto con il nome d’arte Marcello Giordani, considerato un outsider della politica, interprete della stessa aria. Quasi un anno fa è stato il primo a far intuire che voleva candidarsi alla sindacatura, preparando il terreno con un’accorta serie di iniziative, con la collaborazione di un’addetta-stampa e un gruppo di collaboratori esterni o interni alle cose della politica, per la pianificazione e l’attuazione di una precisa strategia studiata per travolgere gli ostacoli, organizzando anche una campagna all’americana con la partecipazione di  beniamini  locali del mondo dello spettacolo. Con i suoi manifesti è riuscito anche a ironizzare su sé stesso,  prendendo spunto dalle accuse lanciate contro di lui, accuse che toccano soprattutto la sua attività di tenore acclamato dal pubblico di mezzo mondo, dal momento che, come Giordani, è andato  in giro a esibirsi a Berlino come a Tokio, a New York come a Londra.  Ha annunciato che, se eletto, rinuncerà al compenso dell’indennità sindacale, che verserà nel fondo del Comune, attivato lo scorso anno dai commissari straordinari del Comune su sollecitazione di un comitato ad hoc, composto da Antonino Di Silvestro, da Giuseppina Morello e da chi scrive.

MORELLO, “GENTE PER BENE”Le liste che sostengono Nicky Paci, candidato alla sindacatura che si colloca in un’area di centro-destra, tre sono quelle che rappresentano la fora d’urto di Domenico Morello, che si colloca in un’area che, grossolanamente, si potrebbe definire di centro-sinistra, se ancora queste definizioni-delimitazioni hanno ancora senso, in considerazione del fatto che si tratta di liste definite civiche. Domenico Morello, ingegnere 61enne, dirigente del settore ambiente dell’ex  Provincia Regionale di Siracusa, è stato per qualche tempo anche direttore dell’ufficio tecnico  del Comune di Augusta. Il notaio  augustano Coltraro,  deputato regionale e fondatore di SAL, dopo aver “bruciato” i nomi di due  medici quali candidati sindaci per la sua lista, ha stretto un accordo con Paolo Amato che, non potendo (o non volendo) presentare il simbolo di Forza Italia, ha deciso di  presentare la lista civica Azzurra che, già dal titolo, richiama l’idea di italianità (come la richiama Forza Italia), essendo l’azzurro il colore dei calciatori e degli atleti italiani. Morello, due anni fa, aveva tentato di mettere su una loista civica per poter sostenere la propria candidatura a sindaco. Due anni fa, di questi tempi, si sarebbero dovute tenere le elezioni amministrative, ma è arrivato lo scioglimento del consiglio comunale per sospetta mafiosità di qualcuno nell’amministrazione, mafiosità che poteva inquinare il consiglio talché fu sciolto nel marzo 2013. Dopo due anni di “democrazia sospesa” dopo due anni di sterile commissariamento, dopo due anni di pesanti sospetti, cui di aggiungono i sospetti che lo scioglimento, fu una manovra squisitamente politico-machiavellica.  Morello ha dato il via alla lista “Impegno comune”, cui si sono associate Azzurra e la lista di Coltraro. Morello dice no alla mafiosità e ribadisce che gli augustani sono “gente per bene”.

Giorgio Càsole

AUGUSTA. 7 CONCORRENTI PER UNA POLTRONA, QUELLA DI SINDACO – di Giorgio Càsoleultima modifica: 2015-05-29T12:44:54+02:00da leodar1
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