AUGUSTA. Il PD scenderà nell’agone elettorale con il suo logo. Dopo tanti travagli interni, travagli dovuti a opposizioni, per favorire candidati esterni, e alla proposta, abortita, della segreteria di celebrare le primarie dentro il partito, la dirigenza del locale PD ha diffuso un lunghissimo comunicato stampa per manifestare l’appoggio al candidato sindaco Totis, esponente “storico” di quel PCI, il Partito comunista, che si è trasformato in PD, passando da PDS, DS, con innesti di Ulivo, Margherita e altre formazioni. In anni trascorsi, quando erano forti e spinose le contrapposizioni ideologiche, PCI e DC, la Democrazia cristiana, erano vigorosamente ostili l’uno all’altra e sdarebbe stato inconcepibile vedere affiancati un esponente comunista, quale Totis, e uno democristiano quale Alfredo Beneventano. Dalla caduta ,nel 1989, della caduta del muro di Berlino, gli steccati ideologici sono caduti, molre cose sono cambiate e oggi ad Augusta due esponenti della vecchia nomenklatura partitica contrapposta collaborano strettamente per governare Augusta, come hanno fatto decenni prima in coalizioni diverse, ricoprendo incarichi diversi. Beneventano assessore alla Solidarietà, Totis agli affari portuali (dopo essere stato a lungo all’opposizione in consiglio comunale). Giovanni Totis, conosciuto come Giambattista, e Alfredo Beneventano del Bosco, abbreviato in Alfredo Beneventano, in perfetto stile americano, si presentano come un ticket per la sindacatura, avendo, però, saltato le primarie (sempre all’americana) e il segretario ufficiale del PD augustano, Triberio, preso Atto di non poter ormai imporre più le primarie, ha diramato alla stampa un lunghissimo testo per sostenere l’appoggio a Totis, segretario,molti anni fa, della locale sezione comunista. Quindi, a questo punto, si possono tirare le somme e concludere che i partiti nazionali presenti con il logo ufficiale saranno il PD, con una lista di supporto per la candidatura di Totis-Beneventano e il Movimento 5 Stelle che, senz’alcun apparentamento, sostiene la candidatura a sindaco di Cettina Di Pietro, l’unica donna, a questo punto, fra 7 candidati alla poltrona di primo cittadino, poltrona certamente non comoda e, forse, non priva di trabocchetti.
Giorgio Càsole