Massimo Moratti, “Mi offende l’accusa fatta a mio padre, uomo geniale e dall’umanità debordante”

Massimo MorattiAUGUSTA – Appariva davvero commosso Massimo Moratti, commosso, ma non frastornato perché abituato alla ressa di fotografi e di tifosi. Gli abbiamo posto alcune domande,  dopo l’estenuante richiesta di autografi e di foto, di foto, soprattutto. Moratti non ha mai perso né l’aplomb né il sorriso. Cosa ci dice di suo padre? “Mio padre diceva che per lavorare bene il lavoratore deve stare bene e sono certo che se  fosse vissuto oggi avrebbe fatto tutto il possibile per rendere sicuro l’ambiente e la salute dei lavoratori. Mio padre è stato un genio, ha visto molte cose prima degli altri, ma è stato anche un uomo dalla debordante umanità l’umanità che oggi qui  vedo testimoniata da quei lavoratori anziani che hanno lavorato e anche discusso con lui.” Qualcuno ha definito suo padre il primo inquinatore di questa zona. Si sente offeso a sentire quest’accusa? “Guardi, il senso di colpa c’è, non posso negarlo, però, sì, mi sento offeso, perché all’epoca di mio padre non solo non si capiva niente di problemi ambientali,  non c’era neppure la legislazione al riguardo, ma sono certo  che mio padre non avrebbe lasciato niente d’intentato per evitare danni  all’ambiente e ai lavoratori.” Pensa che un giorno non lontano le industrie abbandoneranno il nostro sito? Non credo. Il petrolio servirà ancora per molti anni, ma poi, qui, dopo la Rasiom, sono venute quaranta industrie che appartengono a vari gruppi e non credo che troveranno presto un accordo comune.

G. C.

Massimo Moratti, “Mi offende l’accusa fatta a mio padre, uomo geniale e dall’umanità debordante”ultima modifica: 2015-01-22T10:44:56+01:00da leodar1
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