UN GRUPPO DI CITTADINI VORREBBERO IMPEDIRE LA RICONVERSIONE A CENTRO PER MIGRANTI DELL’EX FORESTERIA DELLA M-M

Comitato popolare fotp c.s.AUGUSTA – Venerdì 19, nella sede storica del circolo Ezra Pound, oggi sede  della locale sezione di “Fratelli d’Italia”, il partito guidato in campo nazionale da Giorgia Meloni,  conferenza-stampa per annunciare pubblicamente la nascita di un comitato popolare, aperto a tutte le forze economico-politiche della città, senza distinzioni di parte, per contrastare il progetto, sostenuto dai commissari  del Comune federiciano, Librizzi Cocciufa Puglisi, di trasformare  in centro  di accoglienza di migranti, l’ex foresteria della Marina Militare, ubicata in Via X Ottobre. “Abbiamo presentato in tal senso un’interrogazione ai commissari” ha informato Forestiere , il quale era affiancato da Enzo Inzolia, generale in pensione dei Carabinieri, promotore del movimento politico “L’Altra Augusta”, dagli avvocati Silvia Di Grande e Vittorio Sardo e da Cetty Indomenico e Tiziana Saraceno. Forestiere ha ricordato che  ha avuto ragione quando, in un passato prossimo, aveva denunciato il lucroso “business”  dell’affaire migranti, con l’operazione “Mare Nostrum”, visto quanto è stato scoperto con l’operazione giudiziaria denominata “Mafia capitale”. Ha ricordato ancora  la vittoria del primo  Comitato popolare che raccolse duemila firme su una petizione volta e far cessare l’uso delle cosiddette scuole verdi di Via Dessiè come centro di accoglienza dei migranti minori, che, in effetti, sono stati trasferiti ad altra destinazione. Il nuovo Comitato popolare si batterà con tutte le forze, compresa una mobilitazione popolare, per evitare che si porti a compimento il progetto dell’ex foresteria della M.M., che dovrebbe costare oltre un milione di euro per i migranti, mentre potrebbe essere adibito per accogliere le associazioni di volontariato, specie giovanili, o, in  alternativa, ad accogliere uffici pubblico, come l’INPS che sta per andar via dalla sede di Via Adua  o per far ritornare uffici, quali quello del Giudice di pace o dell’agenzia delle Entrate, soppressi ad Augusta.

Cecilia Càsole

PORTO COMMERCIALE DI AUGUSTA A RISCHIO CHIUSURA?

Banchine inservibili per le troppe navi sequestrate

nave sequestrata bisAUGUSTA. C’è il rischio che l’attività del porto commerciale possa essere seriamente compromessa? Sì, il rischio c’è e serio. La causa è da ricercarsi nelle navi che vengono sottoposte a sequestro dall’autorità giudiziaria perché servite a traghettare i migranti. Si tratta di navi che neppure sono sottoposte a bonifica dopo lo sbarco di quegli stessi migranti che sbarcano qui senz’alcuna profilassi, tanto che persino i volontari che vengono loro in soccorso, appena sbarcati, indossano guanti e mascherina. “Eppure” – lamentano gli operatori portuali – “queste navi sono lì abbandonate in disprezzo della salute di tutti coloro che lavorano per il porto”. Il lavoro al porto commerciale, che ancora non è quello che dovrebbe essere, è scarso e se questo lavoro è reso impossibile in primo luogo dallo sbarco quasi quotidiano dei migranti e poi dalle navi ormeggiate alle banchine, allora il lavoro verrà del tutto meno. “Alla prossima nave sequestrata” – questo è il grido d’allarme che  viene lanciato dagli operatori – “potremo chiudere del tutto il porto commerciale”. Se il porto commerciale verrà chiuso, la domanda che ci poniamo è:  a che serve l’autorità portuale? La capitaneria di porto è un organo di polizia marittima, e  può non avere a cuore gl’interessi degli operatori, che sono gl’interessi della città. Augusta fu fondata da Federico II di Svevia proprio perché l’imperatore “stupor mundi” si rese conto quasi otto secoli fa delle risorse che poteva offrire la grande baia dell’isola che proprio dall’appellativo imperiale di Federico, Augusta, cioè, prese il nome. Augusta di imperiale ormai non ha più nulla. Se rimane qualcosa è proprio il porto, talmente grande da  essere sufficiente sia per le ragioni strategiche della difesa nazionale, con la flotta della Marina Militare, sia per le esigenze commerciali cittadine, che sono esigenze italiane. Dicono gli operatori: “L’autorità giudiziaria  chiede alla capitaneria di porto di sequestrare le navi, non le banchine”. E allora in questo grande porto non c’è un angolo per collocare queste carrette?

Giorgio Càsole

Brividi di paura all’Ippodromo del Mediterraneo durante la disputato del “Premio Capo Nord”

Madame GloriaSiracusa – In grande stile, Madame Gloria riconquista il Mediterraneo. Tornata sullo sprint e indossati i paraocchi, la figlia di Air Force, impone la sua legge nella condizionata che ha schierato una qualitativa nursery. Scandisce il ritmo fin dalle prime battute Federico Bossa, pedinato da un Sebastiano Guerrieri che, in sella al chiacchierato Pure Body, non vuole perderlo di vista. Ai 300  metri dal traguardo, la “Madame” di Vincenzo Caruso prepara la volata, svincolandosi dal diretto avversario, a cui  viene soffiato anche il posto d’onore. Ad accaparrarselo un attesissimo North Ireland, condotto da Carmelo Zappulla. E’ la  cronaca del “Premio Capo Nord”, centrale del convegno di galoppo andato in scena, il pomeriggio del 20 dicembre, all’ Ippodromo del Mediterraneo. Attimi di paura vissuti nel Premio Northern Pride, dove si è registrata una brutta caduta del fantino Giuseppe Bologna, per intervento d’autorità, viene stravolto l’ordine d’arrivo. Lady Tary, dichiarata, senza per fortuna gravi conseguenze. E nella stessa prova, vincitrice ufficiosamente, viene  arginata al terzo gradino del podio, mentre il vertice spetta ad Air Zan, seguito da Pure Wine.

  G.C.

IL SALUTO DELLA CORALE IUBILAEUM DI AUGUSTA ALLA MARTIRE SIRACUSANA, PRIMA DEL SUO RIENTRO

DSC_2996santa lucia 1SIRACUSA –  Domenica 21, Cattedrale gremita in religioso silenzio, alle 19,00 in punto questo viene rotto dal maestoso suono dell’organo e della campana che segna l’inizio della celebrazione eucaristica in onore alla Vergine e Martire siracusana, presieduta dal Cardinale Paolo Romeo – Arcivescovo di Palermo. La Corale IUBILAEUM, orgogliosa di cotanta responsabilità, ha intonato il lungo canto di ingresso che ha accompagnato la processione dei concelebranti verso il presbiterio.  Solennità, eleganza, precisione, preparazione, emozione e commozione davanti al corpo della “Santuzza” solennemente esposto. Una tunica rossa ed una maschera argentea che copre il viso, visibili le mani, i piedi e parte delle caviglie dell’esile corporatura di Lucia: era una ragazza Lucia quando venne martirizzata. Il messaggio di quel martirio oggi, rapportato nella nostra società, risuona  più attuale che mai.  Lunga ma accorata l’omelia del Cardinale Romeo, più volte soffermatosi sul binomio Lucia – Cristo. Un programma musicale d’eccezione quello concordato con l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo che ha fermamente voluto che fosse  la Corale Augustana ad animare la celebrazione, tutto curato nei minimi dettagli senza lasciare nulla all’improvvisazione. La Cattedrale ha risuonato delle note di Mozart, Bach, Zardini, non sono certo mancati brani di compositori contemporanei che hanno coinvolto la folta assemblea. Accompagnata all’Organo da Salvo Passanisi, le parti solistiche sono state affidate al soprano Silvana Caldarella, magistralmente diretta da Luigi Trigilio. Commovente il momento del congedo dei concelebranti, che ha visto l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo, Mons. Giuseppe Costanzo – Arcivescovo Emerito – e il Cardinale Paolo Romeo stringersi attorno all’urna della Patrona sulle note dell’Inno a Santa Lucia ed al caratteristico grido di «SIRAUSANA JE’». Sentiti e sinceri i complimenti rivolti alla Corale dal Presidente della Deputazione e dai concelebranti. Importante pagina di storia per la Città di Siracusa, che ha visto, dopo 10 anni dalla prima volta, il rientro della “Santuzza” nella Sua Città d’origine, alla quale la Corale IUBILAEUM ha avuto l’onore ed il privilegio di prendevi parte.

  Luigi Trigilio