AUGUSTA/ENNESIMA LETTERA DI PADRE PRISUTTO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER L’AMBIENTE INQUINATO DI AUGUSTA & DINTORNI

prisutto cancroEgregio Presidente, Napolitano comprendo il suo imbarazzato silenzio dopo il materiale e le numerose lettere a Lei inviate. È evidente che il caso Augusta, ormai da almeno trent’anni, è davvero un caso “difficile” per lei, così come lo è stato per i suoi predecessori ed anche per lo Stato che lei rappresenta; un caso nei confronti del quale o non si vuole o non si riesce più a trovare una soluzione, abbandonando, di conseguenza, i cittadini di questa città al loro triste destino. Questa sera, alla lista se ne sono aggiunti altri quaranta, dei quali alcuni giovanissimi e con figli. Nell’ultima lettera a Lei inviata, chiedevo di sapere quali sono state le Istituzioni da Lei interessate per il caso Augusta: fin ora non ho avuto alcun riscontro. Anche stasera le telecamere di Raitre hanno registrato la lettura dei nomi delle settecento vittime del cancro già censite in questo “informale registro tumori”. Lei, invece, ha preferito fare la sua “passerella” al Quirinale davanti al “suo” pubblico selezionato. Anche se non vuole ammetterlo, di fatto le vittime delle stragi non sono tutte uguali.  La strage silenziosa di Augusta continua nello sprezzante silenzio istituzionale. È noto che la S. V. ormai sta per dimettersi e che non accetterà altri impegni oltre quelli già presi. Anche Renzi oggi è sceso in Sicilia a fare il suo ennesimo show a soli 30 chilometri dai luoghi della strage silenziosa ed ha trovato anche il tempo di andare a visitare la fabbrica dei famosi torroncini. Ecco le istituzioni che dicono di rappresentarci. Sicuramente la S. V. ha già prenotato il suo posto in prima fila al teatro alla Scala: ci vada pure signor Presidente: è un impegno importante, più che venire dalle nostre parti. I nostri morti di cancro continueremo a seppellirli in silenzio, lontano dai clamori mediatici; vedremo piangere giovani madri con i loro bambini ….mentre la schiera dei facoltosi Vip e degli illustri politici riempiranno le logge e la platea di un grande teatro. Preso atto della sua insensibilità di fronte ad un problema così grave non la importuneremo più con le nostre richieste, ma prendiamo pure atto che, per noi, Lei non è stato il nostro rappresentante e neanche il garante della Costituzione che qui è stata palesemente ed impunemente violata. Il “non rispondere” talvolta è un segno evidente della resa dello Stato che di fronte alle vere e fondate ragioni dei cittadini non sapendo cosa rispondere sa opporre solo il silenzio per non intervenire sperando che il cittadino si stanchi, si scoraggi e desista dal richiedere giustizia. Ma per amore della mia terra e della mia gente io continuerò a non tacere anche con i suoi successori fin quando non avremo la risposta che questa terra attende. Riflettendo sulla situazione che sta alla base del “CASO AUGUSTA” comincio, pertanto, ad avere molta perplessità sulla effettiva “democraticità” di questo Stato in cui si ha paura perfino a rispondere alle istanze legittime dei cittadini che reclamano solo l’applicazione delle norme costituzionali ed il reale rispetto dei fondamentali diritti dell’uomo. Mi auguro di trovare nel suo successore un interlocutore più sensibile e più attento che ci dimostri la vicinanza e la presenza di uno Stato forte in questa terra martoriata dove il lavoro, per la sete del profitto di pochi, è servito non per vivere ma per morire.

     Sac. Prisutto Palmiro

AUGUSTA/ENNESIMA LETTERA DI PADRE PRISUTTO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER L’AMBIENTE INQUINATO DI AUGUSTA & DINTORNIultima modifica: 2014-12-01T09:29:04+01:00da leodar1
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