AUGUSTA. Il governo regionale, presieduto dal gelese Crocetta, che gira da anni con la scorta pagata da noi, perché minacciato dalla mafia del suo paese natale, ancora una volta schiaffeggia Augusta e gli augustani. Durante la campagna per essere eletto, Crocetta promise che avrebbe tenuto una delle prime giunte regionali qui ad Augusta. Non s’è fatta. Promise che avrebbe destinato un reparto di oncologia all’ospedale Muscatello, defraudato di ostetricia-ginecologia e pediatria a favore di Lentini e avrebbe potenziato quello di Psichiatria. Niente di tutto questo. Eppure qui ad Augusta Crocetta aveva un deputato, il notaio G. B. Coltraro eletto all’ARS nelle fila del movimento “Il Megafono” di Crocetta. Sarà per queste omissioni che Coltraro ha deciso di lasciare il Megafono e di attivare un movimento tutto suo, denominato SAL? O, al contrario, sarà per l’abbandono di Coltraro che Crocetta, nell’ultima finanziaria regionale non ha tenuto nemmeno in considerazione il Comune di Augusta fra quelli interessati all’operazione Mare Nostrum. E sì che Augusta, più di Pozzallo, più di Porto Empedocle, più di Lampedusa, ormai marginalmente sfiorata quest’ultima dal fenomeno migratorio, Augusta ha bisogno di fondi per respirare un po’, visto e considerato il maggior peso rispetto agli altri comuni e, soprattutto, considerato il fatto che il Comune ha una situazione debitoria al limite del dissesto finanziario. E’ mai possibile che ad Augusta non debba toccare una briciola dei fondi regionali stanziati per aiutare le economie dei comuni toccati dal fenomeno degli sbarchi . E’ mai concepibile che Crocetta non conosca la situazione augustana? Non è concepibile. Unica spiegazione possibile potrebbe essere quella che non avendo Augusta attualmente un’amministrazione di segno politico, non è stata presa in considerazione. Se ciò fosse, andrebbe comunque in contrasto con i propositi di buon governo manifestati da questo governo regionale ch dovrebbe soltanto vergognarsi dell’omissione compiuta. Ammesso che Crocetta non veda i telegiornali nazionali, ammesso che nemmeno uno della sua amministrazioni li veda, non è pensabile che nemmeno un dirigente regionale, strapagato come lo sono codesti signori, sia all’oscuro della reale situazione di Augusta, diversa, molto diversa rispetto a quella di altri comuni.” E’ un fatto molto grave”, ci ha detto la commissaria Librizzi, componente la commissione straordinaria, in un’intervista esclusiva trasmessa in rete per Rassegna Metropolitana. In occasione del convegno sull’ immigrazione organizzato nel salone di palazzo di città, abbiamo chiesto alla commissaria Librizzi di farci sapere come ha reagito di fronte alla notizia che Augusta è stata esclusa dai fondi che la Regione metterà a disposizione per il problema che diventa sempre più drammatico. “Sì, ho letto un trafiletto che riportava questa notizia e immediatamente ho preso il telefono per parlare con il capo di gabinetto del presidente della Regione e subito dopo gli ho inviato un rapporto da cui si evince che qui ci sono stati finora 64 sbarchi, circa 33 mila migranti sbarcati, di cui circa tremila minori, che pesano sulle spalle di questo Comune provocando una situazione emergenziale che sembra non aver fine, tanto che, oltre alle cosiddette scuole verdi, abbiamo fatto ricorso ad altre strutture e certamente faremo ricorso alle strutture che molti privati, di Augusta e no, ci stanno mettendo a disposizione” – Non c’è il rischio che la vicenda si trasformi in un vero affare per taluni? – “Il rischio che si trasformi in un business è reale, ma noi ci muoveremo con cautela, nel rispetto delle leggi” – Che cos’hanno risposto dalla Regione? – “Che l’omissione di Augusta è un fatto normativo e non amministrativo? – che cosa significa? – “Che la destinazione è stata votata dall’aula di Palazzo dei Normanni, non dal governo Crocetta-“ – Non rimane comunque un fatto grave? – “Certo, molto grave, gravemente superficiale, Non si capisce che eventualmente non si penalizza la commissione straordinaria, ma l’intera collettività.”
Giorgio Càsole