Poi si è passati a parlare di altri problemi di cui soffre la bella cittadina di Augusta, che vede soffrire in primo luogo anche Catena: “Certo” -ha ammesso –“ vedere così ridotta la mia città fa male e ogni volta che torno ho un groppo in gola, ma questa è una città bella, una città che ha una bellezza unica e di bellezza deve rivivere. Un mare splendido che certo non hanno certe zone che ho frequentato, penso alla costiera romagnola o laziale, ma lì hanno fatto altre scelte, hanno puntato sul turismo. Una città tra l’altro viva, formata da tanta gente per bene e soprattutto che annovera tra i suoi cittadini tanti artisti e gente di talento in ogni campo. Certo – “ha ammesso con rammarico la scrittrice –“ non possiamo risolvere noi della famiglia Fiorello i problemi che stanno attanagliando Augusta, né si può chiedere come è successo a noi di guarirla da certi mali. Vorrei ricordare che noi non abbiamo mai chiesto niente a nessuno, ci siamo fatti da soli io e i miei fratelli, e però sapevamo che c’era gente che stava bene, sapevamo chi ci abitava in quella villa sul mare o se quella compagna di liceo aveva una gran villa e stava bene di famiglia. Noi queste cose non l’abbiamo mai avute ma non per questo qualcuno ci ha aiutato a raggiungere certi risultati. E poi” – ha tuonato – “vorrei precisare che se uno dei miei fratelli (Rosario ndr) non si fa più vedere ad Augusta chiedetelo a lui….a parte che non mi risulta sia stato mai invitato….” Poi ci si è ovviamente soffermati sulla trama del nuovo libro, edito dalla Rizzoli, dove l’autrice pone sullo sfondo una raggiante Catania, per dirla come la Consoli, una Catania bellissima però degli anni ‘80, una città difficile con una guerra intestina di mafia e quando ancora girare come adesso per il centro storico costituiva davvero un’utopia. La protagonista del racconto, Paola, rimasta orfana perché il padre dopo averla concepita ha abbandonato la madre e la madre stessa viene a mancare per una grave malattia, sogna di conoscere suo padre, che è vivo, e il cui nome la madre gli ha lasciato su un bigliettino prima di morire. Il ritrovamento del padre e il rapporto con questa figura da sempre desiderata da Paola è il soggetto della trama della scrittrice, con un viaggio a cui porta il libro pieno di molte sorprese. Al termine della presentazione Catena Fiorello ha invitato tutti alla Libreria Mondadori di Augusta, che ha patrocinato l’evento, dove tra la calca di affezionati lettori e amici e conoscenti ha firmato le dediche sui libri. Poi data la ristrettezza dei locali e il troppo affollamento e quindi il caldo opprimente si è pensato bene di trasportare scrivania e libri fuori all’aperto, direttamente su via Principe Umberto, tra la curiosità dei passanti. Catena si è gentilmente soffermata a parlare con tutti gli intervenuti, fare foto e raccontare aneddoti e ricordi, accompagnata dall’ancor splendida p mamma Sarina, ormai immancabile nei suoi incontri, una donna davvero umile e giovane d’animo ma che si mantiene sempre giovane anche nell’aspetto. Catena firmando dediche e sentendo i racconti degli intervenuti, anche da fuori città, a fine serata commentava con le amiche quasi commossa: “Si lo sento, questa è proprio la mia città”.
Massimiliano Scuderi