“Per l’inerzia della commissione straordinaria ci dobbiamo rivolgere alla magistratura?”
AUGUSTA. I canaloni che vedete nella foto, collocati sotto il cosiddetto Lungomare Rossini, sono il veicolo per consentire alle acque reflue di sfociare in mare. Le acque reflue rappresentano tutti i liquidi che ogni casa produce e che, in mancanza di depuratore, vanno a finire in mare così come sono, con tutta l’urina e la merda liquefatta, portatrice di coli batteri. I coli batteri sono inquinanti. Spiace dover usare un linguaggio così realisticamente crudo. Ma è così. Né possiamo nasconderci dietro un dito. Tutto il mare che circonda Augusta non è praticamente balneabile, tant’è vero che i cosiddetti lidi della Marina Militare sono ufficialmente denominati “stabilimenti elioterapici, cioè, in teoria, chi va lì deve solo esporsi al sole. Questo è un altro dei tanti paradossi italiani. Augusta, centro storico, sorge su un’isola, ma non si può fare il bagno nel mare che la circonda. A maggior ragione in certi siti, come quello del lungomare Rossini dove maggiormente finiscono i mare acque reflue e coli batteri. Un mese fa circa i residenti, portavoce Franco Armellini, protestarono vibratamente contro questa vergogna Comunque sia, non si può trascurare un fatto gravissimo come quello segnalato dai cittadini ed evidenziato dai giornali. Armellini, stanco e sfiduciato, ci ha detto: “Dobbiamo rivolgerci alla MAGISTRATURA? Domandiamo noi: “Ma c’è un giudice a Siracusa che vorrà intraprendere l’azione giudiziaria?
Giorgio Càsole