MARE NOSTRUM: PRECISAZIONE SULL’ARRESTO DI 16 SCAFISTI DA PARTE DI NAVE ALISEO

dcb32250-80c2-4c5f-aee8-2164fa56a87b11MediumAugusta. Nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, il dispositivo aeronavale ha localizzato e monitorato in forma occulta, per circa 48 ore, un’unità madre intenta al rimorchio di una imbarcazione con a bordo stipati, in condizioni disumane, 176 migranti.  Dopo aver constatato l’abbandono del barcone rimorchiato in precarie condizioni di galleggiabilità, Nave Stromboli si è diretta a soccorrere i migranti, mentre Nave Aliseo, in acque internazionali, ha iniziato l’inseguimento della nave madre che tentava la fuga con pericolose manovre evasive rifiutando di farsi ispezionare nonostante ripetute ingiunzioni via radio, anche in lingua araba. Acquisita l’assoluta certezza di non colpire l’equipaggio della nave fuggitiva, come ultima ratio, ricorreva all’uso delle armi in maniera progressiva per costringere ad interrompere la fuga e  portare a termine l’arresto degli scafisti. Soltanto dopo circa due ore d’inseguimento la nave madre interrompeva la fuga e consentiva l’ispezione da parte di un team di Fucilieri di Marina. L’operazione condotta in stretto coordinamento con l’autorità giudiziaria ha consentito di assicurare alla giustizia 16 trafficanti di esseri umani.

   N.L.

IL TRADIZIONALE BASTONE DI SAN GIUSEPPE VINTO ANCORA UNA VOLTA DA “FRANKIE” DI FRANCO

sgAUGUSTA. E’ orgoglioso per la sua vittoria. Ancora una volta, per la quarta volta, Sebastiano Di Franco, semplicemente Frankie per gli amici, si è aggiudicato il tradizionale bastone di San Giuseppe, un lungo “bastone” fatto di torrone, che viene venduto all’asta che si svolge da un balcone attiguo alla chiesa di San Giuseppe, in Via Garibaldi, in pieno centro storico. Si tratta d’un’asta seguitissima, che divenne elettrizzante, anni fa, quando dagli Stati Uniti tornava Joe Conforte, il re dei bordelli americani, nativo di Augusta. Tornava, gonfio di dollari, con il sigaro fallico  tra le grosse dita, su cui spiccava un grosso diamante da 50 mila dollari, attorniato dalle procaci donnine bionde che si prostituivano nel suo famoso lupanare  denominato “Mustang Ranch”. Tornava proprio per aggiudicarsi il torrone che poi, ovviamente, faceva a pezzi da regalare ai suoi amici italo americani, come  Frank Sinatra, the  Voice, per antonomasia. Un altro Frank o, meglio, Frankie, tutto augustano, però, da qualche anno partecipa all’asta, senza poter mai arrivare, ovviamente, alle cifre vertiginose di Joe Conforte. Emozionatissimo,  Frankie Di Franco ci dice: “Anche quest ‘anno ce l’ ho fatta!. Tutti mi diranno ma la promessa non era per tre  anni?  Sì, la promessa era per tre  3 anni ma non potevo vedere un bastone di 5 metri venduto a 750 euro;  quindi, ho fatto un piccolo sforzo e ho aumentato un po’ l’offerta. L’ ho fatto prima per  devozione e poi per  ringraziare San Giuseppe per  la riuscita del mio intervento all’occhio nel mese di dicembre. L’importante è  che sono tutti risparmi che ho messo da parte sudando a destra e sinistra, senz’aver mai chiesto nulla a mia madre”.

 G.C.

IL DRAMMA DEI MIGRANTI MINORI NON ACCOMPAGNATI

IL DEPUTATO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO VISITA IL PALASPORT DI BRUCOLI DOVE SONO OSPITATI MIGRANTI E MINORI NON ACCOMPAGNATI. INTERROGAZIONE AL GOVERNO

PALAUGUSTA. La tristissima vicenda dei tanti migranti minori, che sono ospitati nel palazzetto dello sport a Brucoli, con la conseguente espulsione dal palazzetto di tanti ragazzi che praticavano sport e delle persone che ci lavoravano ha suscitato interesse a livello nazionale, tanto che se ne sta occupando l’organizzazione umanitaria “Save the children” la stessa che ha provocato l’arrivo a Brucoli di un inviato del TG2 per un servizio particolare, che, nell’edizione principale della sera di domenica 23,  ha mostrato in tutta la sua crudezza la sistemazione di questi minori. Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato del PD, Pippo Zappulla, che lunedì 24  ha visitato il palazzetto con tutto il suo carico di umanità dolente. Ecco che cosa ha denunciato Zappulla:  “La visita al Palasport di Brucoli ha rappresentato la cocente conferma che la brucolisituazione organizzativa e dei servizi di accoglienza ai migranti, e ai minori non accompagnati in particolare, continua a essere largamente insufficiente. SI continua a lasciare nelle mani e nel cuore delle associazioni di volontariato, laiche e cattoliche (e dei singoli cittadini), il carico maggiore di solidarietà e di accoglienza. La scelta, peraltro, di utilizzare il Palasport di Augusta risulta infelice perché palesemente inadeguata e perché impedisce a tenti giovani, famiglie e associazioni di continuare a svolgere le attività sportive.  Non può essere accettata la logica della coperta troppo corta che si tira da una parte lasciando scoperti dall’altra. Così proprio non va. Si continua a gestire la situazione con la logica dell’emergenza quando, da quasi un anno, è ormai chiaro a tutti che le nostre coste sono diventate rotte fisse per gli sbarchi, così come il Porto di Augusta, con l’operazione Mare Nostrum, è diventato sito fisso per gli sbarchi pilotati. Bisogna affrontare il tutto con strutture e servizi adeguati o altrimenti il rischio di tensioni sociali e di problemi sanitari sarà davvero reale. Non finirò di ringraziare il mondo del volontariato laico e cattolico, ma il fenomeno è di tali dimensioni che c’è la necessità di una maggiore e più forte presenza dello Stato e delle Istituzioni. Ho avuto modo di apprezzare l’egregio ed encomiabile ruolo e impegno svolto dalla prefettura e dal Prefetto, ma nel confermare il giudizio positivo, non posso non evidenziare che, soprattutto per i minori non accompagnati, si rimane ancora lontani  da una soluzione appena dignitosa. Non credo che L’Europa, il governo nazionale e la Regione Siciliana possano tirarsi fuori dai giochi confidando sulla solidarietà e finanziando la pur importantissima operazione Mare Nostrum. Pare siano ancora utilizzabili 60 milioni di euro del fondo speciale per i minori non accompagnati. Bene, chiederò domani stesso conferma al vice ministro Bubbico e, in caso positivo, farò richiesta che vengano versati ai comuni interessati a partire da quello di Augusta.  Ci vuole una politica europea per l’accoglienza e per la gestione dei flussi migratori: Augusta, la provincia di Siracusa, l’intera Sicilia non è e non potrà essere in grado di soddisfare le esigenze crescenti. In tal senso, presenterò una specifica interrogazione al Ministro competente per sapere come intende intervenire sull’intera vicenda, per impedire che Augusta e l’intero territorio diventino una nuova Lampedusa e proporrò l’immediata definizione di un Accordo Quadro tra Stato-Regione-Enti Locali per definire procedure e risorse certe ed esigibili. “Zappulla prosegue informando che ci sono strutture comunali, come le cosiddette scuole verdi di Via Dessiè, chiuse da tempo, che potrebbero ospitare le classi dei due istituti superiori cittadini attualmente allogate in Via Adua per ospitare molto meglio che a Brucoli i migranti minori.. e non solo.  Domandiamo ancora: “Ma perché non si è pensato all’Hangar per dirigibili, enorme antro ciclopico dove poter installare un campo profughi per l’emergenza?”

  Giorgio Casole

EN PLEIN PER MAURO ITALIA & C. A CITTA’ DELLA NOTTE

miAUGUSTA. Applausi a scena aperta, sinceri e calorosi per il gli attori del Teatro Stabile di Augusta, protagonisti della commedia “L’Articolo 1083” di Russo Giusti, in una versione ridotta, in scena al Teatro Cannata di Città della Notte. L’esilarante commedia teatrale, andata in scena, è stata presentata in occasione della rassegna teatrale del consorzio Teatro in Movimento. Uno spettacolo, in tre atti, basato sulla comicità contrapposta a momenti di grande morale e riflessione, lavoro esaltato dalle ottime prestazioni degli attori che hanno dato vita ad una serie di variopinte gag, imprevisti, giochi linguistici arricchiti gradevolmente nel dialetto siciliano che ha catturato il pubblico in sala trascinandolo in briose risate. Teatro gremito, infatti, le persone hanno abbracciato con scroscianti applausi la compagnia teatrale, tributandone un più che meritato successo. L’opera, che vede impegnato nella regia Mauro Italia, documenta il legame alla cultura contadina di un tempo con il suo vissuto e i suoi personaggi, cultura ignorata dai giovani che vedono nella storia uno spaccato d’altri tempi che sottolinea genuinità e morale. Protagonista è Padrone Isidoro, interpretato da Pippo Zanti, alle prese con il dramma di una ragazza incinta, interpretata da  Domenica Pugliares, provocata e indispettita dai capricci di un’avida sorella, interpretata da  Giorgia Messina, che cerca di spodestare il fratello delle proprietà . La vicenda si svolge agli inizi degli anni ’40 in un  paesino siciliano. Gli attori dello stabile  con grande verve comica, si sono calati nei personaggi, con la grinta tipica di attori consumati e l’evidente amore per il teatro. L’opera è stata offerta con  una chiave di lettura molto spassosa del finale, che ha emozionato il pubblico e con un’ottima ambientazione di scenografie e materiali di scena, realizzate da Nuccio Garilli, così come i costumi e i trucchi.

I.M.

LA CITTA’ DI FEDERICO STA PER COLLASSARE

LETTERA APERTA  DI DI SILVESTRO  A TUTTI I MEMBRI DELL’ARS E DEL PARLAMENTO ITALIANO

di_silvestroVi scrivo per descrivervi un emergenza che sta vivendo la Città di Augusta.
Augusta è un Comune commissariato perché il Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e ha un debito di circa 60milioni di Euro grazie al malaffare delle passate amministrazioni.  Oggi Augusta non gode di alcun servizio perché la Commissione prefettizia a capo dell’attuale amministrazione ha avviato la procedura per il semi dissesto finanziario e ha alzato ai massimi livelli le imposte su cui poteva intervenire, guardando solo ed esclusivamente l’esigenza di far cassa senza tener conto delle esigenze dei Cittadini.  Lo sport è fermo perché non abbiamo uno stadio che permetta alle squadre di disputare dignitosamente i campionati, non abbiamo una piscina comunale, le scuole si dividono tra inagibili e edifici a cui, pare, non sia mai stata data l’agibilità e a cui il comune versa un consistente affitto, le strade sono distrutte e spesso l’illuminazione pubblica è carente, il servizio di raccolta rifiuti è fermo ancora al vecchio metodo del cassonetto in strada e su effettua credo, forse l’ 1%di differenziata, gli scarichi civili si riversano direttamente a mare inquinando quella parte di costa lontana dalle acque immediatamente inquinate dalle raffinerie, non esiste un depuratore, lo stato dei pozzi e degli acquedotti comunali è da terzo mondo perché non esiste manutenzione né controllo in questi siti, abbiamo luoghi che potrebbero essere funzionali e portare un po’ di respiro alla parte culturale della città che sono fermi e che l’amministrazione non riesce ad affidare realizzando semplici gare ad evidenza pubblica al fine di renderli fruibili (vedi l’hangar per dirigibili, i forti Garcia e Vittoria, il Parco del mulinello ecc…ecc…), un porto commerciale mai reso funzionale per la grossa economia a favore dei poteri occulti che vedono gli interessi del connubio tra pubblico e privato, un tasso di mortalità giovanile molto alto (difficilmente leggi necrologi di morti sopra i 60 anni) quasi tutti morti di Cancro o tumore a causa dell’aria che respiriamo e di ciò che ormai abbiamo immesso nella catena alimentare grazie alle Industrie che abbracciano le nostre coste, una struttura sanitaria molto carente da cui ci hanno già portato via il punto nascita (potrebbe essere per eliminare ogni statistica riguardo alle nascite di bambini malformati, sempre a causa dell’aria industriale),

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Testa di Medusa: quando l’ispirazione artistica richiede un ménage à trois, in scena al “Musco” dal 25 al 30 marzo

Cabeza_de_Medusa_2CATANIA.– Scordatevi il solito ménage à trois che mira all’appagamento di sensi e sentimenti. Qui l’adulterio servito in salsa comica ha un fine ben più alto: risvegliare, con esiti ancora più esilaranti, l’ispirazione artistica del marito scrittore. Questo il nucleo pulsante di Testa di Medusa, dissacrante commedia scritta nel 1951 da un autore di culto come Boris Vian. Il Teatro Stabile di Catania ne propone un nuovo allestimento firmato dal regista Ezio Donato, che andrà in scena alla sala Musco dal 25 al 30 marzo, all’interno del cartellone “L’isola del teatro”.

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FESTEGGIAMENTI A SAN GIUSEPPE ARTIGIANO PRESSO L’ARSENALE MILITARE DI AUGUSTA

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DSCN0874DSCN0879AUGUSTA – Si è svolta anche quest’anno la tradizionale festa di San Giuseppe all’interno dello stabilimento dell’ Arsenale Militare di Augusta. Come gli altri anni, la giornata, particolarmente calda e soleggiata, un anticipo di  primavera, ha visto la partecipazione delle autorità civili, religiose e militari, anche se,  a causa dell’imponente sbarco  di oltre duemila migranti,  il prefetto di Siracusa, Armando Gradone e  l’ammiraglio comandante di  Marisicilia, Roberto Camerini, sono dovuti andar via frettolosamente e recarsi nella riva opposta, nel porto commerciale,  dove  stavano sbarcando i migranti provenienti dalle coste africane, 2128 tra uomini, donne e bambini, tirati in salvo nelle ultime 48 ore dai nostri marinai impegnati nell’ operazione “Mare Nostrum”. L’ammiraglio e il prefetto sono  dovuti andar via ancor prima della  celebrazione del rito religioso, una messa presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, con la partecipazione dell’arciprete Palmiro Prisutto, del parroco DSCN0876Francesco Scatà, del cappellano militare Paolo Spinella e del diacono Marco Ramondetta, prossimo all’ordinazione sacerdotale. E’ stata una giornata vivace, iniziata con un giro in barca per accompagnare il presule Pappalardo al Pantano Daniele, di lì a poca distanza, per la solenne benedizione del nuovo bacino galleggiante GO 59, appena acquistato, che servirà per la manutenzione delle unità navali dislocate nella rada. Alle 10.30 in punto, alla presenza del commissario  straordinario per il Comune, Maria Carmela Librizzi, con la fascia tricolore, si è dato inizio alla  celebrazione del rito, al termine del quale l’ammiraglio direttore dell’ Arsenale militare, Giuseppe Abbamonte, ha tenuto questo discorso:

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“ITALIA NOSTRA” A DIFESA DEL SITO ARCHEOLOGICO DI MEGARA HYBLAEA

megara degrado1AUGUSTA – Megara Hyblaea, protesa sulle azzurre acque dello Ionio,  un tempo meta di numerosi visitatori turisti e studiosi della Magna Grecia, e parte integrante di un importante Parco Archeologico, oggi giace sul pianoro come una landa deserta. La più antica colonia greca della Sicilia, fondata dai megaresi nel 728 a.C. e riportata alla luce grazie al lavoro degli archeologi francesi Georges Vallet e megara 6François Villard e degli archeologi italiani Luigi Bernabò Brea e Gino Vinicio Gentili, era lambita a nord dal porto, ed aveva una necropoli contenente circa un migliaio di tombe. Numerosi sono i resti archeologici tuttora visibili sul sito, frutto degli scavi effettuati nell’immediato dopoguerra; la conservazione della sua struttura urbanistica originaria infatti, è stata permessa dalla mancata urbanizzazione in epoca moderna. Allo stato attuale, necessita di interventi urgenti per renderla meglio fruibile dai visitatori e dai turisti che vi si recavano per osservare le vestigia del passato. Erbacce infestanti assalgono le passerelle che attraversano le aree archeologiche oramai nascoste dalle stesse e ricolme di erbacce e, pertanto, a forte rischio di incendio. La pannellistica versa, d’altro canto, in un grave stato di degrado: ovunque la ruggine ha la meglio sulle indicazioni oramai fantasma, vittime anch’essa dell’incuria. Analogamente, la necropoli che si trova fuori dalle mura, addossata alla cinta più antica, ricca di vegetazione, in cui il visitatore poteva trovare riposo all’ombra dei magnifici pini, è ora una vera e propria piccola discarica a cielo aperto, dove bottiglie, cartacce e resti di pic-nic la fanno da padrone. Ci si chiede: “perché tutto questo? Perché in questo momento? Perché in un sito archeologico della provincia così importante, si permette che ciò accada? Cosa può esserci di più importante per ignorare un patrimonio comune che giace così abbandonato. E’ immorale pregiudicare una delle poche fonti di sviluppo e crescita economico-sociale del nostro territorio. È indispensabile promuovere un percorso di sviluppo virtuoso del territorio, partendo, per esempio, da un progetto di intervento per il decoro di un sito archeologico, che potrebbe intercettare risorse comunitarie per la realizzazione di ulteriori opere di recupero. Urge mobilitarsi per frenare questo scempio, affinché  della Magna Grecia ritorni allo splendore che da sempre lo ha caratterizzato. Per questi motivi, l’ associazione Italia Nostra della sezione di Augusta chiede, con una lettera indirizzata alla Soprintendenza BB.CC.AA di Siracusa e, p.c. al Ministro dei beni culturali, che il sito venga ripulito dalla presenza di stoppie, fieno, erbacce, sterpaglie e siepi incolte, che costituiscono un grave pericolo di rischio di incendi con possibili danni a persone, animali e all’ambiente; mettere in atto tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare inneschi di incendi.

 

Italia Nostra – sez. di Augusta

MARE NOSTRUM: 2128 MIGRANTI SOCCORSI IN 48 ORE

_MAG9105AUGUSTA – Sono 2128 i migranti provenienti dalle coste africane che nelle ultime 48 ore sono stati soccorsi dalle navi della Marina Militare impegnate nel dispositivo interforze Mare Nostrum in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto e con tre navi mercantili. Ai 596 migranti salvati dalla fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge il 17 marzo, e in arrivo questa mattina nel porto di Augusta, si aggiungono gli interventi effettuati dalla nave anfibia San Giusto, dalla fregata Euro e dal pattugliatore Cigala Fulgosi della Marina Militare in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto 302 e 315. Agli interventi di soccorso si sono aggiunte tre unità mercantili dirottate dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

M.M.