CONVEGNO ISAB ERG/GARRONE A PALAZZO VERMEXIO: “LE INDUSTRIE NON SONO MUCCHE DA MUNGERE”

IL PREFETTO GRADONE: “LE INDUSTRIE DIANO GARANZIE DI SICUREZZA AMBIENTALE”

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SIRACUSA – Il salone “Borsellino” di palazzo Vermexio  ospita  un’iniziativa organizzata da un’importante industria sul litorale siracusano,  l’ISAB, passata di nano dalla Erg dei Garrone di Genova alla Lukoil russa, che detiene il  cento per cento della proprietà. Sulla locandina si legge che sarà presentato il volume “Almanacco Siracusa 2013” e si svolgerà il  convegno  dal titolo altisonante: “Affrontare il cambiamento: strumenti e metodologie da attuare in un momento di svolta. Il ruolo delle imprese sul territorio”. Davanti a una folta platea, molte le signore eleganti che affiancano gli uomini, l’assessore Giansiracusa porge i saluti a nome dell’assente sindaco Garozzo. Giansiracusa, che nel suo cognome reca indelebile il nome della città di Archimede e della memoria, dell’antichità e della classicità”,  afferma, da storico dell’arte qual è, che l’Almanacco, edito dall’Isab, sarà “un giorno oggetto di storia”. Solo Giansiracusa accenna al volume. Nessun altro durante la serata lo farà e dello stesso volume non si percepisce nemmeno l’ombra, a meno di non considerare ombra virtuale il dischetto che le gentili hostess donano agli ospiti all’ingresso.  Il direttore generale dell’ISAB, Oleg Durov, parla in russo, ma il traduttore a latere, che ricorda,  nel viso e nella stazza,  Platinette senza parrucca e senza abiti femminili, riesce a far percepire anche le sfumature del discorso di Durov, il quale, per prima cosa, chiede scusa per la preoccupazione suscitata nell’opinione pubblica a causa ’incidente accaduto all’ISAB pochi giorni fa. Durov, che vagamente ricorda il pugilatore russo che si scontra con l’americano Rocky, mette in evidenza il codice di comportamento che devono osservare tutti i dipendenti Lukoil in 38 Paesi del mondo, ricorda che la Società ha sottoscritto un accordo con Ministero dell’Ambiente per la bonifica del territorio, ricorda le centinaia di milioni di euro che la stessa Società lascia al territorio e da ultimo paventa, ma non lo dice espressamente, la chiusura della raffineria (come sta succedendo nel resto d’Europa).

Si apre il “convegno”, che potremmo definire tavola rotonda, moderata o, meglio, animata dal giornalista siracusano Salvatore Toi e  per colleghi e amici, Bianca, con un vistoso pizzetto bianco, con una lunga esperienza all’ufficio stampa del Ministero dell’Ambiente ai tempi della ministra Prestigiacomo. Bianca rivela sùbito d’essere in vena di battute e si lamenta della mancanza del coro di scolari della scuola elementare. Il riferimento, caustico, è al coro che, pochi giorni prima ha accolto nella scuola “Raiti” di Siracusa il neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il coro, sia detto per inciso, ha provocato il riso e il sorriso di mezz’Italia. Bianca dà per primo la parola all’economista catanese Maurizio Caserta, candidato alle ultime elezioni a sindaco di Catania contro Enzo Bianco. Caserta sostiene che il PIL (Prodotto interno lordo)” In Italia crescerà dello 0,7, in Sicilia dello 0,1%; l’importante è la scomparsa del segno meno (-). Siracusa può essere considerata una provincia effervescente per l’imprenditoria giovanile e femminile.” Ivan Lo Bello, presidente della Confindustria regionale, dà manforte alla tesi di Caserta, affermando che a Siracusa, “il polo biologico è il primo a livello nazionale; nonostante alcune criticità, è cresciuto.” Siracusa, nel settore agro-alimentare è, con Ragusa e Catania con cui ha stretto accordi,” l’unica provincia siciliana che ha un banco di progetti cantierabili nell’immediato e buone prospettive”. Riccardo Arena, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, sottolinea la chiusura delle redazioni provinciali del quotidiano “Gazzetta del Sud” e sottolinea il lavoro dei giornalisti che è quello di selezionare le notizie e di fornire il materiale di approfondimento delle notizie stesse. Edoardo Garrone non si preoccupa di  usare un linguaggio diplomatico e spara subito a zero contro “la politica da operetta”, sulla “ridicola vicenda del rigassificatore” (il rigassificatore o termovalorizzatore che doveva essere costruito proprio dalla ERG sul porto di Augusta, non andato a buon fine per le opposizioni strenue degli ambientalisti). Garrone grida che “le industrie non sono mucche da mungere e la politica  non può frapporre i soliti ostacoli per favorire Tizio o Caio.” Più chiaro di così! Anche Garrone, come aveva già fatto a dicembre il presidente della ESSO in un’analoga conferenza, mette sull’avviso politici e opinione pubblica: il Paese sta perdendo le imprese, le quali, quando si organizzano, se ne vanno all’estero. Ha chiuso i lavori il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, che ha sottolineato la capacità di fare squadra da parte della gente di Siracusa, che ha saputo affrontare l’emergenza dei migranti, “un’esperienza che poteva farci smarrire”, ha detto Gradone, il quale ha lanciato un appello alle multinazionali: “Dalle grandi industrie deve arrivare la garanzia di sicurezza ambientale. Su queste basi, la grande industria avrà possibilità di crescere”.

Giorgio Càsole

CONVEGNO ISAB ERG/GARRONE A PALAZZO VERMEXIO: “LE INDUSTRIE NON SONO MUCCHE DA MUNGERE”ultima modifica: 2014-03-14T12:35:41+01:00da leodar1
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