RENZI A SIRACUSA. FRATELLI D’ITALIA: “RENZI IGNORA IL CASO AUGUSTA, NUOVA LAMPEDUSA”

fiSIRACUSA – Alle nove del mattino, la prima tappa è l’istituto comprensivo Salvatore Raiti. “Il futuro che vorrei” è il tema dell’incontro organizzato dal novello presidente del Consiglio  Matteo Renzi durante la sua visita a Siracusa lo scorso 5 marzo. Ad accoglierlo non solo alunni e insegnanti ma anche le massime istituzioni: prefetto, Arma dei Carabinieri, sindaco Giancarlo Garozzo e perfino  l’arcivescovo Salvatore Pappalardo.“Voglio fare della scuola il luogo della grande bellezza” ha dichiarato il presidente, ispirandosi al film di Sorrentino che recentemente si è meritato l’oscar come miglior film straniero. “Presenteremo anche il Jobs act e le misure per la scuola, misure che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli». Alla Camera di Commercio, poi, il presidente, ha incontrato la delegazione degli imprenditori alla presenza del siracusano Ivan Lo Bello e di  Antonello Montante – rispettivamente vice presidente e presidente di Confindustria Sicilia, e il presidente della Regione, Crocetta. I 21 sindaci della provincia hanno espresso l’enorme disagio con cui sono costretti a convivere: emergenza lavoro e costanti bilanci in rosso. A questo proposito, Renzi ha sostenuto che negli ultimi trent’anni la disoccupazione ha raggiunto percentuali troppo alte, “è necessario intervenire” ha detto, senz’aggiungere nulla sugli eventuali programmi atti a risolvere il dramma lavoro. Un numeroso gruppo di contestatori ha atteso il presidente del Consiglio davanti a Palazzo Vermexio: Italiani in Movimento, Forza Nuova, Lavoratori Pirelli SR, Centro Democratico, e in prima linea Fratelli D’Italia con lo striscione “Meglio populisti che servi delle banche”. Pietro Forestiere, portavoce di Fratelli d’Italia Augusta: ha affermato “Forse Renzi non comunica con il suo Ministro dell’Interno Alfano, inchiodato a quella poltrona dai tempi sereni del suo predecessore. Renzi inoltre non ha speso una parola su Augusta, seconda città della provincia con gravi questioni da dirimere di rilievo nazionale, da sicurezza e inquinamento connessi al polo petrolchimico, alla massiccia immigrazione che va fermata prima che la città diventi una nuova Lampedusa.

      Cecilia Càsole

Roma-Ostia: 4 augustani alla mezza maratona più partecipata d’Italia

Foto articoloDomenica 2 Marzo, alle ore 09.30 circa, si è svolta la mitica 40° edizione della mezza maratona più partecipata d ‘Italia ovvero la Roma-Ostia. Gli atleti della società  A.S. DIL. ATL.AUGUSTA CLUB si sono ben evidenziati ottenendo un buon piazzamento: Sebastiano Alicata 1h, 28’ 50”; Domenico Scali  1h, 33’ 34”; Ferdinando Roggio  138’ 23”; Claudio Cuciti  1h, 56’ 26”.  Tra gli oltre 13500 runners, al via era presente il neo ministro della Difesa Roberta Pinotti, la prima donna nella storia della Repubblica Italiana a ricoprire la carica di Ministro della Difesa, un’appassionatissima runner che non ha resistito a rinunciare a correre la quarantesima edizione della “mezza maratona” più amata e partecipata d’Italia.

    F.R.

RICOLLOCHIAMO LE STATUE ACROTERIALI DELLA CHIESA MADRE DI AUGUSTA

!BhuNi3QCGk~$(KGrHqQOKjIEsnIpRhScBLKgBosTtQ~~_12AUGUSTA – Le 2 statue rappresentanti S. Domenico e S. Giuseppe, collocate  per secoli sulla facciata del Duomo di Augusta, dopo il terremoto del 1990 furono rimosse per i lavori di ristrutturazione della chiesa. Successivamente, a completamento dei lavori, non furono più riposizionate sul prospetto del Tempio; lo stesso dicasi per le fiamme in decoro poste in alto nella stessa chiesa, e per la campana. Nello stesso periodo, inoltre, scomparvero 2 vasi che sormontavano i due pilastri all’ingresso di Piazza Risorgimento. Oggi,  la campana si trova all’interno della chiesa,  mentre le statue si trovano abbandonate all’aperto e all’interno di 2 contenitori di ferro, ormai arrugginiti, in condizioni precarie, consegnate all’incuria ed alle intemperie, depositate dentro un sito comunale lungo la strada provinciale Augusta-Brucoli. Degli altri elementi decorativi non è chiara quale destinazione abbia riservato loro la sorte. Dopo gli interventi per il recupero e la ristrutturazione esterna della Chiesa Madre di Augusta, conclusasi oramai da anni, si ritiene necessario che finalmente si completi l’opera di restauro e di recupero dell’ integrità dell’intero edificio di culto, affinché il prospetto del Duomo torni al suo antico splendore,  ornato dalle due statue benedicenti la piazza; le due effigi dei santi a cui la tradizione popolare è particolarmente affezionata, simbolo della nostra città, della nostra storia, ed immagine significativa e qualificante del nostro paesaggio urbano.

    Italia nostra – Sez. di Augusta