AUGUSTA, IL GRIDO DI DOLORE DEGLI OPERATORI PORTUALI

portuali.jpgAUGUSTA. E’ stato un vero cahier de dolèances sulle problematiche del porto e, quindi, di riflesso, sui problemi vitali, esistenziali,di sopravvivenza potremmo dire, quello letto da Luigi Mastroviti, presidente di Assoporto di Augusta, lunedì sera nella sala “Monna Lisa” dell’hotel Palazzo Zuppello, davanti a un folto pubblico di specialisti, presenti alcuni rappresentanti degli assessorati regionali all’Ambiente e alle attività produttive, il presidente dell’Autorità portuale di Augusta, Garozzo, il comandante di Marisicilia, Camerini, e il deputato regionale Coltraro, notaio in Augusta. Il convegno, primo di una serie, aveva come titolo “C’era una volta il porto…”, rivelatore di un contenuto a forti tinte pessimistiche, una “radiografia impietosa”, così è stata definita la relazione di Mastroviti dal nostro Giorgio Càsole, che ha introdotto la serata, svolgendo le funzioni di moderatore. Càsole ha ricordato la storica data del 28 dicembre 1960, quando gli augustani all’unisono scesero in campo contro il decreto ministeriale che attribuiva competenze a Priolo e cioè a Siracusa, perché allora Priolo era Frazione di Siracusa. Poi, dopo altre considerazioni, ha letto un passo del capitolo intitolato”Il porto dimenticato”, già allora, del libro Augusta, uomini e cose, pubblicato nel 1974 a cura dello stesso Càsole. La lunga e dettagliata relazione del presidente Mastroviti, corredata di cifre inequivocabili, ha messo in luce tutte le preoccupazioni degli operatori del porto riuniti, appunto, nell’Assoporto, spesso impediti nel loro lavoro da una legislazione farraginosa, da una burocrazia poco efficiente, dalla mancanza di adeguate infrastrutture, dai tempi biblici.  Il contraltare della relazione di Mastroviti è  stato rappresentato dall’intervento del presidente Garozzo,  chiamato in causa da Mastroviti,che ha replicato parlando più dello stesso Mastroviti , ma provocando nello stesso tempo un dibattito con i rappresentanti portuali, quali Marina Noè, Davide Fazio e Petra Ciancio, ritenuto proficuo dagli stessi. L’ammiraglio Camerini ha manifestato le buone intenzioni della Marina Militare di convivere con un porto che potrebbe essere considerato polifunzionale come è stato auspicato da Càsole, prima di dare la parola al deputato Coltraro, unico politico presente, il quale non solo ha garantito la presentazione di una mozione all’Assemblea Siciliana, ma anche di farsi promotore per organizzare “un tavolo” per riunire tutti coloro che hanno a cuore gli interessi del porto di Augusta.

  Lina Solarino  –  Nella foto un momento del convegno: al microfono il nostro Giorgio Càsole,  al centro il presidente Luigi Mastroviti, alla  sua destra il deputato  Giambattista Coltraro

AUGUSTA, IL GRIDO DI DOLORE DEGLI OPERATORI PORTUALIultima modifica: 2013-07-22T08:22:39+02:00da leodar1
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