Si affermano le allieve del liceo “Mègara” alle regionali di corsa campestre

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AUGUSTA  Alla fase regionale, svoltasi a Catania,  della corsa campestre dei Giochi Sportivi Studenteschi 2012/2013,  alla quale hanno partecipato le scuole superiori della Sicilia,  buona la prestazione ottenuta dalla squadra allieve del liceo Mègata sia a livello individuale che di squadra. Questi i risultati :Vittoria Castrovinci (I B L.S.) 7° posto con il tempo di 8’00”, Francesca Cavallaro (II C L.S.) 10° posto con il tempo di 8’08”, Chiara Formoso (II C L.S.) 19° posto con il tempo di 8’37”  e Barbara Saraceno (II B r L.C.) 20° posto con il tempo di 8’44” ; nella classifica a squadre il “Mègara” si è piazzato al 5° posto con punti 36.  La manifestazione sportiva si è svolta presso il Boschetto della Plaja, un parco naturalistico costituito in gran parte da pini marittimi e da eucalipti, che si trova a nord-est del litorale catanese. Il percorso di gara, lungo  due chilometri, è stato particolarmente impegnativo rispetto a quello della fase provinciale  poiché non prevedeva solo tratti rettilinei, ma anche salite e discese. Alla variabilità del percorso si è aggiunta la varietà del terreno, sterrato e quasi sempre sconnesso, a volte duro, altre volte morbido e muscolarmente impegnativo quale quello sabbioso, a tratti insidioso per la presenza di ostacoli naturali quali radici e tronchi di alberi, buche e pietre. Questo tipo di disciplina, certamente molto affascinante, richiede buone doti muscolari e un’ottima resistenza generale oltre a una certa abitudine alla fatica. Le ragazze del “Mègara”, pur provenendo da altre discipline sportive quali il nuoto, il karate e il canottaggio, hanno saputo affrontare la competizione con la giusta motivazione e carica agonistica per superare i momenti di difficoltà.   

   Mariarosa Masotti

PER LA STAGIONE DEL TEATRO STABILE DI CATANIA, DAL 12 APRILE ALL’11 MAGGIO VA IN SCENA ALLA SALA MUSCO “LA BANDA DEGLI ONESTI”

di Age & Scarpelli, regia Federico Magnano San Lio; scene Angela Gallaro,costumi Giovanna Giorgianni,musiche Aldo Giordano, luci Franco Buzzanca; con Mimmo Mignemi, Angelo Tosto, Fulvio D’Angelo, Nellina Laganà, Giampaolo Romania, Giada Colonna, Alessandro Idonea; produzione Teatro Stabile di Catania.

 

imagesCA92SFWX.jpgCATANIA– Chi non ricorda Totò e Peppino impegnati nella truffa del secolo, inesorabilmente destinata a fallire per “eccesso d’onestà”? Il Teatro Stabile di Catania, grazie all’intelligente regia di Federico Magnano San Lio, rende omaggio ai due mostri sacri della commedia all’italiana, scegliendo per il pubblico etneo “La banda degli onesti”, versione teatrale del famoso film di culto, girato da Camillo Mastrocinque nel 1956, con la sceneggiatura scritta a quattro mani dal mitico tandem Age & Scarpelli. Si tratta di un testo dalla verve comica assoluta, che s’inserisce a perfezione nel cartellone etneo, intitolato dal direttore Giuseppe Dipasquale all’“Arte della commedia”.Saranno Mimmo Mignemi e Angelo Tosto ad interpretare, rispettivamente, il portiere Antonio Bonocore e il tipografo Giuseppe Lo Turco: la collaudata coppia, carissima anche al pubblico oltre lo Stretto, darà vita ad una serie di trovate esilaranti che, nel ricordare i sommi napoletani, farà rivivere qualità e goffaggini degli italiani in un’atmosfera di altri tempi. Ad affiancarli ci sono Fulvio D’Angelo (virtuosisticamente impegnato in diversi ruoli: il ragioniere Casoria, il maresciallo Denti, ma anche postino, tabaccaio, guardia notturna), Nellina Laganà (Maria Bonocore, moglie di Antonio), Giampaolo Romania (nelle doppie vesti dell’incisore “cavaliere” Andrea e del pittore Tommaso Cardoni). E ancora Giada Colonna (la signorina Willoughby) e Alessandro Idonea (Michele Bonocore, figlio di Antonio). Le scene sono di Angela Gallaro, i costumi di Giovanna Giorgianni.

Spigliata, briosa, dotata di un dialogo vivace, la storia corre diritta all’onesto scopo di suscitare risate. Tutto ha inizio quando un anziano in punto di morte, assistito dal suo portiere Antonio Bonocore, gli rivela di possedere alcuni cliché originali e la carta filigranata della Zecca dello Stato, ricevuta daun ex dipendente in punto di morte. Il portiere chiede ad un tipografo e ad un pittore, indebitati come lui, di dar vita a una banda di falsari. Ma il progetto naufraga quando Bonocore scopre che il figlio finanziere è sulla pista di una partita di banconote false… L’allestimento di Magnano San Lio propone una versione teatrale della “Banda degli onesti” arricchita da invenzioni nuove, sviluppate sulla linea dei personaggi originali. Nonostante si mantenga, dunque, la sceneggiatura di Age & Scarpelli,maestri di satira e umorismo popolaresco, si cercherà di mantenere un’autonomia espressiva, che consenta l’uso di forme e immagini più dinamiche e moderne.Nelle inesauribili gag tipiche del repertorio italiano, c’è tutta l’umanità “minore” che si coalizza in una velleitaria rivincita verso i ricchi e potenti, adottando i metodi scorretti dei suoi persecutori. Ma la commedia è molto più che la simpatica storia di tre improbabili falsari. «In realtà il tema affrontato risulta tremendamente attuale- puntualizza il regista- È la povera e faticosa onestà contrapposta al comodo benessere generato da un illecito. E colpisce il pudore che i tre personaggi mostrano quando confessano di non avere spacciato i soldi falsi e di aver, invece, fatto credere il contrario agli altri, per paura di essere giudicati fessi». Al divertimento s’intreccia, dunque, una garbata polemica sociale, l’ansia di un nuovo benessere negli anni che precedono il boom. A prevalere è comunque una sorta di «pudore dell’onestà- sottolinea ancora il regista- che può essere percepita come difetto e che in una parte dell’immaginario collettivo è, evidentemente, indizio di incapacità. A noi, però, interessa ritrarre l’amabile leggerezza di quei personaggi alle prese con cose più grandi di loro e per questo molto simpatici. Simpatia probabilmente generata dai modi e i tempi di quella felicissima tradizione comica che affonda le radici nei personaggi improvvisati della commedia dell’arte, per giungere fino a noi nelle gag da avanspettacolo». Un esempio di comicità che ritrae un universo umano colto nei momenti di incertezza e confusione. Una lente che permetta di vedere i nostri pregi e difetti e che provi a raccontare, con molte risate, la lotta quotidiana per la sopravvivenza.

Caterina Andò

AUGUSTA, L’EX SENATORE LO CURZIO PER IL PORTO ALLARGATO AUGUSTA-SIRACUSA

L’AUTORITA’ PORTUALE DI AUGUSTA DEVE ARRIVARE FINO A TARGIA

PORTO.jpgAUGUSTA. Occorre che questa presidenza della Regione, con il nuovo Governo e con i gruppi parlamentari, pur nelle diversità delle loro posizioni, diano nuove risposte di lavoro, superino tutti gli ostacoli, creino adeguate infrastrutture, amplino lo scalo commerciale, accolgano i grandi  containers, sappiano spendere i finanziamenti per adottare nuovi piani. Occorre coinvolgere la portualità siracusana, ormai ai minimi termini e credo che sia giunto il momento di un grande progetto di potenziamento, di un grande e comune porto commerciale con le prospettive di un nuovo sviluppo di livello europeo e mediterraneo, come per esempio accade a Gioia Tauro». Occorre  unì Autorità portuale di altro livello, la quale dovrebbe inglobare sia i porti di Augusta e di Siracusa, ovvero commerciale e turistico per una Sicilia all’avanguardia nel settore marittimo dei trasporti «Noi siciliani  in un momento di macroregioni non possiamo restare inerti, sordi e muti. E basta con i soliti interventismi parassitari, occorre avvicinarci, integrarci alle Regioni europee. La nostra portualità, da Augusta a Siracusa, deve attrezzarsi per la realizzazione di tre importanti traguardi: le autostrade del mare, le aree marittime per il trasporto di merci solide, le nuove iniziative dei “Ro-Ro” e dei trasporti intermodali ed infine la istituzione del rigassificatore come fonte di energia e sviluppo.

Giuseppe Lo Curzio –  già senatore della Repubblica

L’ AUGUSTANA LUCIA BLANCO A CITTA’ DELLA NOTTE CON MANUEL FRATTINI

BLANCO.jpgAUGUSTA. Giovanissima liceale, Lucia Blanco era già sicura di sé riguardo al suo futuro:  fare la ballerina, essere  comunque una professionista dello spettacolo. Chi scrive lo può affermare  senza esitazioni, avendola avuta come allieva nel triennio del liceo scientifico, che frequentava per dovere, avendo scelto percorso della volontà un’altra scuola: quella della danza, che frequentava con assiduità e impegno durante le ore pomeridiane. Diede prova della sua valentìa come ballerina nello spettacolo “Donne in scena“, curato e diretto da me. Conseguito il diploma, Lucia volò via, nel senso letterale del termine. Andò all’aeroporto di Catania per imbarcarsi alla volta di Milano, dove ha frequentato per tre anni una scuola di formazione. Concluso il tirocinio è stata scritturata da varie compagnie di giro e in un’occasione si è esibita in un programma televisivo condotto da Pippo Baudo. Ora, per la gioia dei suoi concittadini, familiari,  parenti e amici, si esibirà domenica 14 a Città della Notte in un musical diretto da Manuel Frattini, un musical che, in realtà, è una miscellanea di brani celebri dei musical più famosi.  Applaudire Lucia Blanco sarà un dovere, ma anche un piacere.

    Giorgio  Càsole 

KIWANIS AUGUSTA/ QUALI SONO I DIRITTI DEI MINORI E I DOVERI DEGLI ADULTI NELLA SOCIETÀ CIVILE

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AUGUSTA– Si è tenuta nell’auditorium “Don Paolo Liggeri” del civico Palazzo san Biagio a cura del Kiwanis Club Augusta la conferenza avente per tema “I diritti dei minori e i doveri degli adulti nella società civile”, nell’ambito delle attività che il club ha in programma a livello locale per contribuire alla campagna di informazione e solidarietà denominata “Kiwanis One Day”, cioè la giornata mondiale del Kiwanis. Attraverso questo tipo di iniziative i kiwaniani di tutt0 il mondo si attivano con azioni concrete, scendono in piazza, coinvolgono le scuole, organizzano conferenze di pubblica informazione, mettendo così a disposizione ore di volontariato per aiutare la parte più giovane della comunità. Il sodaliizio, presieduto da Gaetano Roggio, dopo questa prima attività, continuerà a dedicare il suo impegno ai giovani, attraverso la collaborazione con gli alunni delle scuole del territorio, sviluppando le diverse iniziative della “Settimana della Gioventù” che si estenderà sino al 20 aprile. Dopo il saluto del presidente, hanno preso la parola Carmela Pace, presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Siracusa che ha commentato alcune toccanti immagini aventi come oggetto le più diverse e inquietanti situazioni di violazione dei diritti dei minori ain varie parti del mondo. E’ seguito l’intervento di Roberta Oteri, docente di lettere in una scuola comprensiva, appassionata della sua professione in linea con i più avanzati dettami didattici,  che ha esposto le sue esperienze nell’ambiente scolastico in relazione alla funzione educativa intercorrente tra docenti e alunni. Antonello Forestiere, avvocato penalista, nel suo intervento ha parlato dell’evoluzione normativa relativa ai diritti dei minori in campo civile riguardo ai figli di genitori separati, chiarendo anche le ultime modifiche legislative sull’equiparazione dei figli legittimi a quelli naturali. Inoltre ha esposto la delicata fase dell’esecuzione di provvedimenti giudiziali relativi a minori e l’importante ruolo dell’avvocato verso i minori in campo matrimoniale. Ha concluso i lavori Francesco Cannavà, psicologo, consulente tecnico del Tribunale di Siracusa e consulente di coppia, il quale, con l’ausilio di immagini, ha affrontato tutti i vari aspetti del disagio minorile, anche in relazione alla crescita e al carattere del soggetto, in rapporto alla crisi di coppia e alla rottura dell’unità familiare, sottolineando la necessità di una maggiore responsabilizzazione degli adulti rispetto al matrimonio e all’educazione della prole.  

G. C. –   nella foto in alto, da sin: Cannavà, Oteri, Roggio, Pace, Forestiere

AUGUSTA, FORSE DOLOSO L’INCENDIO DELLA BARCA AL GRANATELLO

granatello.jpgAUGUSTA. Lunedì 8,  in tarda serata, è stato distrutto dalle fiamme  un natante di circa sei metri, di proprietà di un noto professionista augustano, ricoverata all’interno del circolo nautico in contrada Granatello.. La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di contrada Balate, è stata allertata poco dopo le ore ventitrè. All’arrivo sul posto, i vigili del fuoco hanno trovato il natante, posto a secco su di un carrello, completamente avvolto dalle fiamme. Per via della vicinanza con altre imbarcazioni, i Vigili del Fuoco sono stati particolarmente impegnati, oltre che nell’opera di spegnimento delle fiamme, attraverso l’uso di schiumogeno, anche nell’ll’azione di raffreddamento e rimozione degli altri natanti, i cui teli di copertura rappresentavano una rapida e possibile via di propagazione delle fiamme.Al termine delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza del sito, pur non rilevando elementi concreti, i soccorritori non hanno escluso il dolo fra le cause possibili dell’evento. Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato della polizia di Stato che hanno avviato le indagini del caso. Indispensabili informazioni potrebbero essere fornite dall’esame delle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso del sistema di sorveglianza del circolo nautico

C. C.

LA MARINA MILITARE AL SERVIZIO DEL PAESE

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AUGUSTA – Giovedì 11 e venerdì 12 aprile, la Marina Militare condurrà, nell’ambito di attività anfibia prepianificata, in concorso con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, un’esercitazione di soccorso e supporto di una popolazione colpita da calamità naturale.  L’esercitazione è inquadrata nell’ambito delle capacità polivalenti (“dual use”: militare e civile), delle navi; mentre la Squadra Navale svolgerà tutte le attività tipiche necessarie al mantenimento dell’addestramento militare, l’esercitazione permetterà di verificare l’efficacia delle predisposizioni di Nave CAVOUR, per supportare le forze di soccorso su larga scala proiettate dal mare su terra.  In particolare, il tema dell’esercitazione è il soccorso dal mare alle popolazioni di un territorio colpito da un terremoto, per creare le strutture di emergenza a terra, tramite l’impiego degli uomini e mezzi della Forza da Sbarco e fornire, grazie alla presenza della portaerei Cavour, una piattaforma alla Direzione Comando e Controllo (DICOMAC) della Protezione Civile in grado di offrire comunicazioni tradizionali e satellitari, supporto aereo per trasporti ed evacuazioni mediche e un moderno ospedale, senza i fisiologici ritardi di una nuova attivazione. L’azione si svolgerà in un’area demaniale nei dintorni di Massafra (TA), mentre le Unità Navali saranno posizionate nel Golfo di Taranto settentrionale. Lo scopo finale dell’esercitazione è di continuare la collaborazione con la Protezione Civile in modo da consolidare un modulo operativo di reazione rapida al servizio del Paese.

   G.C.

1° Meeting Nazionale di Canottaggio: ottima la prima per l’augustano Sebastiano Galoforo

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PIEDILUCO – Si svolto a Piediluco, dal 5 al 7 Aprile,  il 1° Meeting Nazionale di Canottaggio, il quale ha contato la presenza di  circa 1100  atleti  in rappresentanza di  115 società. Dopo un venerdì di pioggia, un week-end di sole con temperatura mite. Esordio nella categoria ragazzi di Sebastiano Galoforo il quale, dopo 4 anni nella categoria giovanile, con 12 vittorie Nazionali e 1 Campionato Italiano Cadetti, sabato ha iniziato la sua avventura nelle categorie superiori. Dopo i tempi registrati nei primi test federali e il risultato ottenuto da Seby ai  campionati italiani indoor 2013”, dove si classificò 4°, in effetti ci si aspettava che il giovane canottiere del Club Nuoto Augusta portasse a casa certamente dei buoni risultati, ma questa volta Seby ha veramente sorpreso tutti, tranne il suo papà coach, che lo conosce molto bene. Nel Singolo Ragazzi, gara obbligatoria per i vogatori di coppia con aspirazione da nazionale, Sebastiano con un comportamento agonistico esemplare, come un atleta di provata esperienza, si è classificato 1° in batteria in tutta scioltezza, in semifinale è giunto 2°, controllando la gara con  meno di un secondo dal 1°, mentre nella Finale “A” ha dimostrato tutto il suo valore classificandosi al 5 ° posto, niente male considerando  che era l’unico atleta al  primo  anno degli otto finalisti. Complimenti da parte di molti tecnici per Seby e coach, ma c’è ancora tantissimo da lavorare e già da domani, la strada è molto lunga e per un giovane augustano diventa ancora più ripida. Intanto ci godiamo questo risultato e ci prepariamo per le prossime  regate.
A Piediluco ha gareggiato anche il fratello Rosario, nel singolo Juniores, anche lui al suo esordio nella categoria, che al momento non è riuscito a classificarsi per la semifinale. Nei Juniores vige la stessa ferrea legge dei “Ragazzi”, solo che qui stiamo parlando della Nazionale più forte al Mondo.

   CANOTTIERI CLUB NUOTO AUGUSTA

ARSENALE MILITARE/ FINALMENTE LA BONIFICA DEI RELITTI PORTUALI – di Francesco Migneco

La gara vinta da una ditta olandese  per l’importo di 2 mln e 330 mila euro

 

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AUGUSTA. L’amm. Giuseppe Abbamonte, direttore dell’arsenale M.M. di Augusta ha dichiarato che finalmente il progetto della rimozione di parte dei relitti militari nel porto di Augusta è nella sua fase di attuazione. Ci sono voluti parecchi anni, e non ne vogliamo dire il numero, e ciò non per colpa o negligenza dell’ente arsenalizio o dei comandi territoriali interessati a supporto. Sembra facile per il profano dire: “che ci vuole a tirare fuori dall’acqua una carcassa di nave”. Bene, non è così! Le varie direzioni dell’Arsenale hanno dovuto combattere e non è finita, e combattono con la tremenda ed inestricabile normativa burocratica relativa all’ambiente e allo smaltimento dei rifiuti conseguenti che nella fattispecie, fagocita anni e anni di tempo, in un groviglio di scartoffie, autorizzazioni, pellegrinaggi e attese snervanti innanzi agli usci degli uffici ministeriali competenti. Senza mettere in conto poi, spesso come avviene in Italia l’avventarsi continuo di leggi e codicilli che investono l’ambiente e la regolamentazione dello smaltimento dei rifiuti nocivi o no. Non va disgiunto, altresì l’aspetto economico, cioè il finanziamento che lo Stato deve approntare per dette operazioni. Indubitabilmente, la lungaggine dell’iter burocratico comporta la lievitazione dei prezzi e capita spesso che la pratica si interrompa oppure perché va incontro a periodi di poco confortevole assetto economico nazionale. Nello specifico, sono interessate alla bonifica:

lo specchio acqueo antiastante il Forte Vittoria;

lo specchio acqueo antiastante la banchina di Punta Cugno.

 

Nel primo sito, sono da sgomberare l’ex dragamine Loto e Giaggiolo, un MTF, mentre per il secondo, cioè Punta Cugno, dove sono ormeggiate le ex corvette Alcione e Airone, oltre all’MTF 1302 e l’ex dragamine Palma. Dei relitti del Loto, Giaggiolo e dell’MTF emergono in superficie solo alcune parti, e si tratta di oltre 1.000tonnellate. A proposito della sigla MTF “Mezzo Trasporto Fari”, altre fonti indicano trattarsi di un MTC “Mezzo Trasporto Costiero” che in origine doveva essere un LCS “Landing Craft Ship” ossia un mezzo anfibio alleato utilizzato durante lo sbarco in Sicilia e successivamente ceduto all’Amministrazione Militare italiana. Di questo mezzo, allo stato, emerge solo la chiglia piatta. A Punta Cugno, invece, il recupero è più complesso in quanto il dragamine Palma di 500 tonnellate è posato sul fondale, mentre l’MTF1302 ha in superficie solo la plancia. I relitti più consistenti sono rappresentati dalle corvette Airone e Alcione. La prima venne varata nel 1954, ed entrò in servizio il 21 ottobre del 1955 con un dislocamento di 895 tonnellate, 76,30 m di lunghezza e 9,60 m di larghezza. Era dotata di due cannoni da 76/62 e due mitragliere da 40/70, e un equipaggio di 117 di cui 6 ufficiali. Utilizzata sino al disarmo avvenuto nel 1992, come unità di addestramento di TT.VV., per il pattugliamento e vigilanza pesca, con base ad Augusta. La sigla era F544, e a poppa stagliava il motto “Nihil me deflectit”. L’Airone della stessa classe, dal 1955 ha prestato gli stessi servizi dell’Alcione. Di stazza leggermente superiore alla sua gemella (950 tonnellate) era dotata in più di quattro tubi lancia bombe. Al momento del disarmo avvenuto in Augusta nel 1992, i due scafi vennero appaiati al molo di Punta Cugino e così sono rimasti per lungo tempo fino a quando qualche anno fa, un violento fortunale fece rovesciare di fianco l’Alcione che si adagiò con l’alberatura sull’Airone. In seguito, l’alberatura è ceduta e, quindi, l’Alcione è scivolato sul fondo sul suo lato dritto. Infine l’MTF1302-A5362 presenta solo la parte della plancia fuori dall’acqua. Questo relitto, infatti, essendo coperto da fanghiglia richiederà più lavoro e l’impiego di attrezzature più avanzate. A questo punto, come ha riferito con dovizia di particolari l’amm. Abbamonte, vale soffermarsi sulla procedura del recupero. Verranno utilizzati sistemi d’avanguardia per tale tipo di lavori, anche, perché si deve tenere conto dell’impatto ambientale. A tal uopo, si procederà secondo quanto stabilito dalle “Conferenze dei Servizi” del 2005 e 2006 in cui specificatamente venivano affrontati i problemi inerenti i recuperi navali e ponendo vincoli e prescrizioni ineludibili e spesso pesanti che diluiscono nel tempo il conseguimento di tali opere. Nel mostro caso, spiega ancora l’amm Abbamonte i relitti da smaltire , praticamente vengono circoscritti e isolati da un cosiddetto “bacino di demolizione”, vale a dire che si pone in opera una cintura di paratie in lamiere d’acciaio conficcate nel fondale che in pratica imprigiona, a tenuta, il relitto da recuperare. Ciò consente di agire nella massima sicurezza, evitando qualsiasi sversamento di sostanze nocive, durante l’imbragamento delle parti sommerse. Si premette, per dovere di completezza che preliminarmente, tale livello di attenzione è stato adottato in quanto sono stati già effettuati carotaggi sino a un metro sotto il fondale dove allo stato giacciono i relitti. Fortunatamente, nei siti interessati non è stata rilevata concentrazione di mercurio o di altri metalli nocivi fuori dalla norma. Pur tuttavia, è previsto che man mano che il relitto verrà smantellato e portato in superficie, verrà effettuato un continuo monitoraggio dell’acqua al fine di evitare ogni dispersione eventuale, per cui non vi potranno essere problemi sulla continuità delle operazioni. Il contratto dei lavori se lo è aggiudicato il raggruppamento temporaneo di concorrenti, con a capo la ditta MAMMOET SAVAGE B.V. di Rotterdam (Olanda) con la CHELAB srl, per un valore complessivo di € 2.330.000. Questa impresa è una delle più qualificate in campo internazionale in ordine al recupero di relitti navali anche a profondità rilevanti. Infatti di recente è passata alla storia per avere recuperato un troncone, pari a tre quarti della zona prodiera del sommergibile nucleare sovietico, il “CURSK” di 13.500 tonnellate, inabissatosi nel mare Artico a una profo9ndità di oltre 120 metri. La stessa ditta procederà, inoltre, allo smaltimento di tutte le parti dei relitti mediante la separazione dei rifiuti classificati nocivi e non, osservando scrupolosamente quanto previsto dalle norme di legge. Orbene, finalmente, “la grande novella”, come si apostrofava negli ambienti portuali, sormontando caparbiamente vincoli, scaramucce e l’evoluzione continua della normativa in materia, si avvia alla definitiva soluzione. Concludendo, non va disattesa, la svolta decisiva data prima dall’amm.  Brogi, e poi dal suo successore amm. Abbamonte che ha guidato e guida con competenza l’operazione, unitamente all’altrettanto esperto staff di ufficiali arsenalizi. Senza dubbio la bonifica si concluderà, almeno, per quegli specchi d’acqua del nostro porto e, quindi, sarà restituita l’antica bellezza paesaggistica a lungo deturpata da questi avanzi inerti.

     Francesco Migneco