CIPA SIRACUSA/ I FUORI SERVIZIO DELLE INDUSTRIE? NOI AVVERTIAMO GLI ENTI PREPOSTI

Raffinerie.jpg

SIRACUSA  31 marzo 2013 – La popolazione della provincia di Siracusa ha dovuto fare i conti con l’allarme scattato in seguito all’avvistamento di una colonna di fumo nero segnalata presso uno  stabilimento di Augusta.  Non è certamente la prima volta che, a causa di imprevisti fuori-servizi, le raffinerie industriali intaccano la salute dei cittadini. Abbiamo quindi intervistato Aurelio Gambadoro, presidente del C.I.P.A., consorzio che si occupa  di prevenire il deterioramento della qualità dell’aria dovuto a eventuali emissioni di anidride solforosa e biossido di azoto, nonché di composti organici volatili, nocivi per la salvaguardia dell’ambiente,  tropico e antropico. Quali  informazioni avete ottenuto circa la qualità dell’aria dopo i campionamenti in seguito all’avvenimento del 31 Marzo 2013? La nostra associazione si occupa di effettuare continui campionamenti dell’aria, ogni 24 ore al giorno. Questo per garantire che le cosiddette “fiaccolate” non emettano eventuali polveri che, cadendo al suolo, vengano inalate rappresentando un pericolo per la popolazione. Giorno 31 marzo, in seguito al fuori servizio dello stabilimento di Augusta, siamo passati all’effettuazione dei rilevamenti di routine, che però non hanno dato risultati di eventuale allarme. Quando si verificano avvenimenti di questo genere, in base alla gravità dell’inquinamento, in che modo avvertite tempestivamente la popolazione? Esiste un decalogo di comportamento per i cittadini nel caso si verifichi un evento di tale portata? Secondo il decreto assessoriale 888/17 del 18 /11/ 1993 esistono  soglie di inquinamento superate le quali il C.I.P.A. è tenuto ad avvisare tempestivamente le aziende e i vari enti pubblici, che ovviamente  devono applicare le procedure guidate di evacuazione.

Federica Fiume

IL TEATRO STABILE DI CATANIA OSPITA LA MODERNA ANTIGONE DI VALERIA PARRELLA

con la regia di Luca De Fusco e Gaia Aprea nel ruolo della protagonista

L’eutanasia è un diritto. Parola di Antigone

 

ANTIOGA.jpgCATANIA – Forte del successo riscosso a Napoli, Bologna, Genova, Salerno, Torino, Roma, approda dal 23 aprile al 5 maggio al Teatro Ambasciatori l’atto unico Antigone di Valeria Parrella con la regia di Luca De Fusco.Interpreti dello spettacolo, ospite del cartellone del Teatro Stabile di Catania, sono Gaia Aprea, nel ruolo del titolo, Anita Bartolucci in quello di Tiresia, Fabrizio Nevola per Emone, Giacinto Palmarini, il Corifeo, Alfonso Postiglione, il Guardiano, Nunzia Schiano, la Detenuta, Paolo Serra, il Legislatore, Dalal Suleiman, la Corifea.Le scene sono firmate da Maurizio Balò, i costumi da Zaira de Vincentiis, il disegno luci è di Gigi Saccomandi, le musiche originali sono di Ran Bagno. Lo spettacolo è una produzione del Teatro Stabile di Napoli e Fondazione Campania dei Festival.L’autrice di Lo spazio bianco e Lettera di dimissioni, rilegge la tragedia di Sofocle consegnando alla figura mitologica nuove “ragioni del cuore” per cui battersi al cospetto delle leggi degli uomini. L’amore per Polinice, che da tredici anni giace inerme “fuori le mura della vita”, vede Antigone rivendicare la liceità del gesto interdetto dalla legge e foriero di condanna: “liberare” le spoglie fraterne dai lacci di un destino crudele per consegnarle al degno riposo.  “Questa – dichiara Luca De Fusco – è un’Antigone che ho sentito subito necessaria; un testo che rilegge il mito con gli occhi di oggi spostando l’oggetto del conflitto su un versante contemporaneo ma riaffermando la questione centrale posta da Sofocle: la contrapposizione tra legge naturale e legge degli uomini.”Nel solco delle rivisitazioni del mito sofocleo – tra le quali a teatro si ricordano quelle storiche di Jean Anouilh del 1942 e di Bertolt Brecht del 1947, la quale ispirerà a sua volta quella del Living Theatre del 1967 – l’Antigone di Valeria Parrella attualizza le ragioni del conflitto innervando lo scontro fra legge e coscienza sul tema dell’eutanasia e del libero arbitrio. Mantenendo intatta la struttura dell’opera, con linguaggio alto e poetico la scrittrice napoletana affida al personaggio tragico un intenso discorso sulla vita, sul coraggio, su cosa significa essere partecipi del Diritto, oggi.Antigone di Valeria Parrella è pubblicato da Einaudi.Il 27, 28 e 29 novembre 2013 lo spettacolo debutterà a Parigi, al Théâtre National De Chaillot.

Caterina Andò

AUGUSTA/ LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RICHIAMANO IL NUOVO ASSESSORE AI BENI CULTURALI, LA SIRACUSANA MARIA RITA SGARLATA

LETTERA  APERTA

 

1494407126.jpg

AUGUSTA. Gentile Assessore Maria Rita Sgarlata,  siamo rimasti stupiti nel vederLa seduta al tavolo con il presidente dell’Autorità Portuale Aldo Garozzo, il deputato regionale del Pdl Enzo Vinciullo e il segretario dell’Autorità portuale Ferdinando Lavaggi, durante quella che doveva essere una conferenza stampa per illustrare i particolari del finanziamento per l’ampliamento del porto commerciale di Augusta. Sorpresi della sua presenza a quel tavolo, poiché si dice che lei sia attenta osservatrice di quanto le associazioni ambientaliste vanno facendo su questa parte del territorio siciliano e pensavamo che non le fosse sfuggita la nostra forte e motivata contrarietà alla cementificazione di una rilevante porzione (circa 300.000 metri quadrati) dell’area umida delle ex Saline del Mulinello, una zona di altissimo valore naturale, storico e culturale, che per incomprensibili ragioni non ha ancora trovato adeguata tutela. Di questa contrarietà siamo pronti a fornirle approfonditi dettagli in un incontro che le chiediamo di volerci fissare al più presto e che pensiamo possa servire pure a fare il punto sullo stato di vergognosa precarietà in cui versano i beni storici, archeologici e culturali di Augusta ed individuare possibili soluzioni. Nel frattempo, stante l’urgenza della questione e in vista della conferenza dei servizi, le chiediamo di esprimere e condividere con noi  la sua più ferma avversità a un eventuale revisione o annullamento del parere negativo a suo tempo emesso dalla Sovrintendenza di Siracusa in relazione al progetto di modifica della Cementeria Buzzi Unicem di Augusta e all’impiego di combustibili come il CDR e rifiuti speciali nel processo di produzione del cemento dello stabilimento. Tale parere negativo, a coerente tutela dell’area di Mègara Hyblaea sottoposta a vincolo archeologico, va riconfermato dalla Sovrintendenza di Siracusa e non si può né si deve deflettere dal compito istituzionale di preservare i gioielli di famiglia di questo territorio. Anche su questa vicenda, se ce ne vorrà offrire la possibilità, siamo pronti a darle tutti gli approfondimenti del caso.

 Jessica Di Venuta per Italia Nostra – Augusta

 Natalia Tringali per Legambiente Augusta

AUGUSTA/ STRISCE BLU SOSPESE DAI TRE COMMISSARI – di Mimmo Di Franco

strisce blun.jpgAUGUSTA. Si apprende, con molta soddisfazione, dalla stampa locale che le famigerate strisce blu sono state sospese dalla Commissione straordinaria del Comune di Augusta. Sono stato in prima linea in questa battaglia contro l’istituzione dei parcheggi a pagamento, con diversi interventi sulla stampa e ricevendo critiche anche da parte di alcuni consiglieri. Infine ho inviato una lettera protocollata, alla Commissione straordinaria del Comune di Augusta, in cui si chiedeva l’opportunità di revocare o modificare la delibera del Commissario Straordinario recante il nr.22 del 06.11.2012, seguita dall’ordinanza n.11 del 17.01.2013 emessa dal Comando della Polizia Municipale. Alla luce di questa sospensione ringrazio, a nome del Comitato cittadino e di tutti quei commercianti contrari alle strisce blu ,la Commissione prefettizia che, dopo aver valutato bene il problema  ha accolto le motivazioni per cui non potevano essere istituite le strisce blù, ribadendo la mancanza,di aree di parcheggi e di trasporti efficienti. Questo è il modo di amministrare i cittadini e non di imporre o vessare con continue tassazioni. Auguriamo alla Commissione di lavorare,in questi 18 mesi con serenità,tracciando una linea su cui proseguire per il bene della città di Augusta.

   Mimmo Di Franco

BIG ONE IN SICILIA? NON E’ PREVEDIBILE, MA E’ MEGLIO PENSARCI

L’opinione del prof. Luigi Solarino di Augusta

sicilia.jpgLa Sicilia potrebbe essere investita entro i prossimi 24 mesi da un terremoto senza precedenti”: una previsione agghiacciante che mette già i brividi solo a parlarne. Eppure ci sono studiosi che si dicono convinti che qualcosa di drammatico stia davvero per accadere. Secondo alcuni studiosi il “Big One” sta per arrivare in terra sicula, mentre la Regione al momento non ha approntato alcuna misura preventiva. Abbiamo avuto 400 anni di tempo per evitare la catastrofe ma non sono stati impiegati in alcun modo per realizzare infrastrutture a norma e aiutare la popolazione a difendersi da eventi catastrofici. A questo punto, se le cose stanno come viene prospettato dal prof. Alessandro Martelli, direttore del Centro ricerche “Enea” di Bologna, ci resterebbero 24 mesi per salvare il salvabile: ma l’80% dei siciliani è senza piano di emergenza e rischia di non avere scampo se davvero arriverà il “Big One”. Da parecchio tempo ormai si parla della possibilità che la Sicilia sia investita da un sisma senza precedenti e sull’argomento si è scatenato un confronto aspro, feroce è il caso di dire, tra coloro che sostengono la plausibilità del rischio e quelli che invece ritengono si tratti di allarmismo fondato oggettivamente sul nulla, cioè su nessun riscontro. Gli studiosi ipotizzano, come detto, il “Big One”, il grande terremoto che devasterebbe l’isola siciliana.

Lo stesso terremoto che pone dei fortissimi dubbi sulla sicurezza della costruzione del ponte sullo stretto. Un terremoto “secolare” in quanto è atteso dal lontano 1693 che dovrebbe superare i 7.5 gradi della scala Richter. L’incubo di un terremoto devastante minaccia lo Stretto e adesso la gente inizia ad aver paura sul serio. Non solo Martelli, ma anche altri enti e recenti studi lanciano d’altronde segnali inquietanti alla comunità scientifica italiana: i tempi sarebbero maturi per un violento terremoto tra la Sicilia e la Calabria. Sono di questo avviso l’Università di Trieste, l’Accademia russa delle Scienze e l’International Centre for Theoretical Physics. L’evento sismico, che non vogliamo nemmeno immaginare e di cui mai vorremo parlarvi, potrebbe liberare molta più energia di quella prodotta dal terremoto del 2009 a L’Aquila. Che l’Italia nella sua interezza sia un paese ad alto rischio sismico è un fatto ampiamente noto. Alcune ricerche, di cui anche una prodotta da Vladimir Kossobokov, dell’Accademia Russa delle Scienze, aprono addirittura nuovi scenari apocalittici. “Nel 2010 – ha spiegato lo scienziato – è stato individuato un periodo di maggiore probabilità, calcolato per terremoti di 7.5 Richter, in un ambito d’indagine che include la Sicilia e la Calabria, e queste informazioni sono state trasmesse ai nostri colleghi italiani”. Messe a confronto due mappe delle zone a rischio, una di qualche anno fa e un’altra più recente, ci si è resi conto di come, dallo scorso marzo 2012, il rischio nel Sud Italia pare sia aumentato. “La situazione sismica – spiega Giuliano Panza, professore di sismologia all’Università di Trieste – è in continua evoluzione”, per cui è necessario confrontare, di volta in volta, la pericolosità di massimo spostamento del suolo in caso di terremoto e i movimenti tellurici in atto. Ma in questi casi la cautela non è mai troppa. I dati di rischio non devono far supporre l’imminente arrivo di una catastrofe. “In base ai risultati ottenuti fino ad oggi, – ha spiegato lo stesso Martelli, direttore dell’Enea di Bologna – si può pensare ad un 70 per cento di attendibilità. Una previsione del tipo “un evento x avverrà nel giorno x è assolutamente impossibile al giorno d’oggi. Quello che si può prevedere, con una certa probabilità, è che un terremoto possa avvenire in un certo lasso di tempo, tipo qualche mese o un anno, in una zona molto estesa come dimensioni. Si tratta, però, di qualcosa che potrebbe anche non verificarsi”. “Qualcuno – ha detto Martelli – ci accusa di allarmismo, ma il nostro unico obiettivo è quello di aiutare la popolazione e cercare di dare un contributo per migliorare questo Paese, che rimane al momento incosciente di fronte a fatti concreti e poi piange per mesi quando arriva una catastrofe. Le istituzioni devono muoversi dalla loro inerzia in termini di Protezione Civile e va verificata una ricognizione strategica in termini di sicurezza ambientale, e fare una corretta campagna di informazione per la gente”. Il rischio sarebbe esponenziale dove sono presenti gli impianti RIR, ovvero a Rischio Incidente Rilevante. Si tratta delle zone industriali come quella della raffineria di Milazzo, nel Messinese, o a Priolo-Augusta. L’azione di un violento terremoto amplificherebbe la tragedia a causa della fuoriuscita di acidi e gas dagli stabilimenti, con la quasi certa conseguenza di disastro ambientale. “La preoccupazione è per il metano – avverte Luigi Solarino, già docente di Chimica industriale all’Università di Catania – che, essendo più leggero dell’aria, incontrerebbe le centinaia di fiaccole industriali, innescando un enorme incendio che distruggerebbe tutto”. Resta da chiedersi quando le amministrazioni si decideranno a dare il via, nelle zone a rischio, a campagne di esercitazioni con i cittadini, simulando evacuazioni ed interventi di soccorso. Bisognerebbe anche effettuare controlli a tappeto negli edifici critici, come scuole, ospedali e nei tanti depositi di elementi chimici. Non si eviterebbe di certo la catastrofe, ma la si renderebbe meno devastante di quello che potrebbe essere. I siciliani lo sanno, lo temono, che qualcosa potrebbe accadere, attendono però l’evento totalmente impreparati ed ignari di ciò che li aspetta. Non è bastato nemmeno il maremoto di Messina che ha costretto ben 3 generazioni in baracca a smuovere un piano contro le calamità. A fronte di 5 milioni di siciliani a rischio vi sarebbero appena 4 mila tende. E attenzione al pericolo trivelle in aree sismiche, come d’altronde si è già evidenziato pure in Campania nell’area dei Campi Flegrei. Molti hanno obiettato che non esistono studi scientifici che dimostrino il collegamento tra la trivellazione di alcuni territori ed i terremoti. Tuttavia esistono due studi ufficiali condotti in America che dimostrano, dati alla mano, il collegamento tra la trivellazione di alcuni territori e l’incremento di terremoti. Per questo diventa lecito chiedersi se siamo di fronte ad un allarmismo esasperato e del tutto privo di elementi concreti e schiaccianti che attestano la previsione del fenomeno sismico. O se, invece, il terremoto in Sicilia è veramente così imminente. “Gli impianti petrolchimici di Gela, Priolo-Augusta e Milazzo sono vetustie non resisterebbero a forti scosse”, affermano gli esperti, In buona sostanza c’è anche l’idea di un disastro ambientale. E i piani di emergenza dove sono? “Catastrofe prevista fra 24 mesi”. Questa l’ipotesi che fa paura. Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna, auspica la previsione immediata di piani di emergenza a fronte della tesi secondo cui il sisma potrebbe verificarsi entro i prossimi 24 mesi. Come a dire che quel che non abbiamo fatto sinora bisognerebbe tentare di farlo nell’arco di due anni tra crisi economica ed instabilità politica. Le parole del direttore Enea di Bologna, successive al sisma in Emilia, hanno scatenato una bufera: “Ora tocca al Sud, in particolare a Sicilia e Calabria”. Ma il fatto è che anche altri studiosi affermano: “il Big One è imminente”. Già nel 1985 la Protezione Civile invitò le autorità siciliane a predisporre dei piani di emergenza per evitare la catastrofe che si sarebbe potuta abbattere nei successivi 15 anni. Ma la Sicilia anche all’epoca preferì dormire sogni tranquilli. L’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) sinora sconfessa con decisione ogni previsione catastrofica, rilevando che “non è possibile prevedere i terremoti”. E la speranza ovviamente è che, alla fine, sulla questione del Big One e della Sicilia a rischio, sia proprio questa la sola e unica versione veritiera.

D. C.

Mons. Giuseppe Costanzo incontra nella sede augustana gli alunni dell’ associazione UNITRE

Una lezione sul tema  “ La città e l’uomo” – La realtà sociale nella città di oggi: diagnosi e terapia    

 

Tav_Rot_5_2013_10.jpg

 

AUGUSTA –  Lunedì 15 aprile, alle ore 17.30, presso l’aula magna del 2° Istituto di Istruzione Superiore di Augusta, dove si svolgono regolarmente le lezioni dell’ associazione UNITRE sede di Augusta, alla presenza dei numerosissimi alunni iscritti ai corsi e dei rappresentanti dei Club Service, che rispondono ai bisogni delle comunità locali e del mondo, tra questi la Sig.ra Stella Giamblanco, Presidente della Fidapa, l’Avv. Pietro Amara,  Presidente del Rotary e il Dott. Gaetano Roggio, Presidente del Kiwanis,  si è tenuta un’ interessante lezione sul tema “La città e l’uomo”, ovvero “La realtà sociale nella città di oggi: diagnosi e terapia”, presentata da un docente d’eccezione, Monsignor Giuseppe Costanzo, nel passato professore di esegesi e lingue bibliche, dal 2008 arcivescovo emerito di Siracusa.  La città è il luogo dove abitiamo, lavoriamo, ci relazioniamo; dove si concretizza la nostra convivenza sociale” –  dice il vescovo – “A volte la città è sentita come “amica”, cioè abitabile, luogo di umanizzazione e di crescita umana; altre volte si presenta come “nemica”, ossia come un luogo che contraddice la qualità della vita, delle relazioni, quando non è segnata dalla disumanità e dalla barbarie………. Nella città il male si fa più evidente, tuttavia è proprio la città che permette la socialità, la solidarietà, la “communitas”; è la città che fa uscire dalla logica della tribù e del clan e consente di vivere la pluralità, la diversità”  Poi aggiunge – “La città, oggi, vive una crisi profonda. Una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma anche sociale e soprattutto culturale e spirituale. Il tema è vasto e complesso. Mi limito, perciò, ad alcune annotazioni essenziali. Ho trovato molto utile un articolo di P. Bartolomeo Sorge, il quale, ricorrendo ad una immagine – afferma – che hanno perso il loro significato i tre luoghi – simbolo, intorno ai quali la città è nata e si è costruita nel tempo e dai quali – fino a non molti anni fa – traeva alimento:

Ø  la Piazza, che è sempre stata il luogo per eccellenza della vita sociale e delle relazioni interpersonali degli abitanti;

Ø  il Palazzo di Città, cuore pulsante della vita amministrativa e politica;

Ø  la Cattedrale (o la Chiesa), segno e culla dell’unità spirituale della popolazione.

 

Oggi, questi simboli si sono offuscati. La città ha perso l’anima. C’è in atto – accanto alle altre crisi – una crisi di cittadinanza ed è venuto meno il senso del “bene comune”.

La lezione termina alle ore 19 circa, con un messaggio chiaro e cristiano:

 Mettiamoci alacremente al lavoro, confidando nella presenza e nell’aiuto dello Spirito di Dio. Senza scoraggiarci, se non vediamo subito i frutti del nostro impegno. Quello di oggi, infatti, è il tempo dell’emergenza educativa, e dunque tempo non di mietitura, ma di semina. E “chi semina nel pianto, mieterà nella gioia”.

     Giuseppe Tringali   –  Nella foto: al centro mons. G.  Costanzo, a sinistra il dott. S. Cannavà, a destra il presidente unitre dott. G. Caramagno

 

Brillanti risultati raggiunti dal Liceo “Megara” di Augustaalle Olimpiadi di Fisica 2013

catania olimpiadi fisica 2013,liceo megara,augusta,augustanewsCATANIA – Come ogni anno, il Liceo “Megara” di Augusta ha partecipato alle Olimpiadi Italiane della Fisica, concorso organizzato dall’A.I.F. (Associazione per l’Insegnamento della Fisica), patrocinato dal MIUR  e proposto a tutte le scuole secondarie superiori italiane. La competizione è riservata a tutti gli studenti interessati allo studio della fisica, i quali sono tenuti ad affrontare inizialmente una prova di primo livello, svoltasi l’11 Dicembre 2012. Per il nostro Istituto hanno partecipato  alla prova di primo livello 55 alunni del triennio. I cinque studenti che hanno ottenuto i migliori risultati sono stati proposti, come da regolamento, a partecipare, giorno 19 Febbraio 2013, alla prova  di secondo livello  che  come ogni anno si svolge presso la sede assegnata, il polo di Catania. Poiché due degli alunni  selezionati sono stati impossibilitati a partecipare alla prova di secondo livello per motivi personali, soltanto tre studenti della nostra scuola, Naomi Luglio, Giovanni Cirillo e Stefano Tringali, giorno 19 Febbraio 2013, accompagnati dalla docente Anna Lucia Daniele, si sono recati al polo 1 di Catania. Alla selezione erano presenti più di 100 alunni provenienti da diverse scuole della Sicilia orientale. Tuttavia, nonostante il gruppo degli alunni provenienti dal Liceo Classico Megara (sezione scientifica annessa) fosse esiguo, i nostri studenti sono riusciti come ogni anno a conseguire eccellenti risultati: Cirillo Giovanni (V A liceo scientifico PNI),  si è classificato  nella fascia d’argento e Luglio Naomi (IV A liceo scientifico PNI) si è classificata nella fascia di bronzo. A conclusione dell’anno scolastico, i suddetti alunni, insieme alla docente referente Prof. ssa Elisabetta Patania, che ha curato la selezione di Istituto e tutta la fase di preparazione, verranno premiati presso la sede di Catania.

     Naomi  Luglio

A NARO, 1 ° MEETING NAZIONALE DI CANOTTAGGIO PER ALLIEVI, CADETTI E RAGAZZI

ccna.JPG

LAGO DI NARO (AG)- Sabato e domenica scorsi,  sulle acque del lago agrigentino di Naro si e’ disputato il 1 ° meeting nazionale per allievi, cadetti e ragazzi. Molto buono il risultato complessivo ottenuto dalla Canottieri Club Nuoto Augusta che, nel doppio cadetti, ha conquistato un oro e un argento con l’equipaggio Luca Dettori e Matteo Licata, nel 7,20 b2  femminile un argento e un bronzo per Giulia Urso, bronzo per i gemelli Francesco e Roberto Spinali nel doppio b2 maschile, mentre nel 7,20 b1, oro per il piccolo Daniele Sicuso. Nella regata regionale di sabato, oro per Rosario Galoforo sul quattro di coppia misto con il telimar e bronzo nel singolo junior gara nella quale era 1°, ma dopo i 1000 mt. Poiché a causa di un lieve malore ha rallentato, giungendo comunque terzo.  Regate sotto tono per Sebastiano Galoforo, che nel singolo junior si e’ classificato 2°, a poca distanza da Venora Forte, singolista della jonica, totalizzando inoltre un bronzo nel singolo ragazzi, un argento nel 4 di coppia ragazzi e un altro  argento.

    C.C.N.A.

CON l’AUGUSTANA LUCIA BLANCO A CITTA’ DELLA NOTTE SI E’ CHIUSA LA STAGIONE

Cercasi sponsor disperatamente

blanc.jpgAUGUSTA Giovanissima liceale, Lucia Blanco era già sicura di sé riguardo al suo futuro:  fare la ballerina, essere  comunque una professionista dello spettacolo. Chi scrive lo può affermare  senza esitazioni, avendola avuta come allieva nel triennio del liceo scientifico, che frequentava per dovere, avendo scelto  come percorso della volontà un’altra scuola: quella della danza, che frequentava con assiduità e impegno durante le ore pomeridiane. Diede prova della sua valentìa come ballerina nello spettacolo “Donne in s cena”, curato e diretto da me. Conseguito il diploma, Lucia volò via, nel senso letterale del termine. Andò all’aeroporto di Catania per imbarcarsi alla volta  di Milano, dove ha frequentato per tre anni  la  scuola di formazione diretta da Saverio Marconi Concluso il tirocinio è stata scritturata da varie compagnie di giro e in un’occasione si è esibita in un programma televisivo condotto da Pippo Baudo. Domenica 14 , a Città della Notte, nella sala Cannata,  per la gioia dei suoi concittadini, familiari,  parenti e amici, si  è esibita nello spettacolo “Sindrome da musical”, con Manuel Frattini, un vero e .prio musical  che ripercorre in modo ironico il cammino artistico dello stesso Frattini, attraverso i più famosi brani dei musical di cui è stato protagonista, come “Pinocchio”, “Sette spose per sette fratelli” “Aladin”, “Peter Pan”, “Cantando sotto la pioggia” e tanti altri . Diretto da Manuel Frattini, lo  spettacolo-amarcord divertente e  piacevole  non è una semplice miscellanea di brani celebri dei musical più famosi, ma uno spettacolo con una sua autonomia, il cui fil rouge è costituito dalla sindrome dello stesso Frattini, che si diverte a fare autoironia, divertendo il pubblico, generoso di applausi non solo verso la concittadina Blanco, ma per tutti, in grado di saper ballare, cantare e recitare con sicura professionalità. Certo, molti fra il pubblico hanno fatto il tifo per la giovanissima concittadina, che ha superato con disinvoltura il battesimo professionale nella sua città di origine. Purtroppo lo spettacolo è stato l’ultimo della stagione 2012-2013. ”Stante la crisi”,   ci ha detto uno dei componenti la proprietà, “non sappiamo se potremo realizzare la stagione successiva. Abbiamo urgente bisogno di sponsor”. Cercasi sponsor, dunque. Disperatamente. Per fortuna, Lucia è già volata via, verso altri lidi, verso altre stagioni. Ad maiora, come le ripetevo sempre.

Giorgio Càsole  

AUGUSTA, CAPITALISMO, MAFIE E GOVERNI. L’ALTERNATIVA COMUNISTA PER SPEZZARE IL SISTEMA E USCIRE DALLA CRISI

spezza-le-catene-L-1.jpgAUGUSTA – Domenica 14 aprile, alle ore 16.30, le sezioni siciliane del Partito di Alternativa Comunista, sezione italiana della Lega internazionale dei lavoratori – Quarta internazionale, terranno un’assemblea pubblica nell’auditorium “Don Paolo Liggeri” del civico  palazzo San Biagio dal titolo “Capitalismo, mafie e governi. L’alternativa Comunista per spezzare il sistema e uscire dalla crisi”. Un incontro aperto alla comunità megarese, per esporre le linee programmatiche, le prospettive e le posizioni politiche del PdAC, autenticamente rivoluzionarie e alternative ai programmi avanzati dagli schieramenti di centro, centrodestra, centrosinistra e della sinistra governista. Nella consapevolezza che il cambiamento non passa certo dalle urne, ma dal raccordo internazionale delle lotte verso una reale alternativa socialista ad un sistema economico e sociale basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Partendo da un’analisi delle questioni locali del Siracusano e nello specifico delle problematiche che investono la città di Augusta, culminate nello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, si allargherà il discorso all’esame generale della crisi sistemica del capitalismo che, specie nei periodi di decadenza, fa emergere – a tutti i livelli – le sue intrinseche contraddizioni e i perversi intrecci affaristici tra poteri mafiosi, imprenditoria e governi. L’assemblea di palazzo San Biagio si inserisce in una quattro giorni che il Partito di Alternativa Comunista ha programmato per aprile in tutta la Sicilia, da Augusta ad Agrigento, da Palermo a Messina. Una serie di incontri che vogliamo dedicare alla compagna Carolina Garzòn, militante della sezione colombiana della Lit, il Pst, nonché attivista del movimento studentesco, scomparsa lo scorso anno in Ecuador senza lasciare traccia e in circostanze ancora da chiarire. All’assemblea interverranno Gianmarco Catalano e Conny Fasciana per il coordinamento regionale del PdAC Sicilia, Mauro Buccheri del Consiglio nazionale del PdAC e  Michele Rizzi del Comitato centrale del PdAC;

GM.  C.