AUGUSTA IN ATTESA DI 34 AVVISI DI GARANZIA PER ALTRETTANTI PERSONAGGI DELLA REALTA’ CITTADINA

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Augusta. Il mondo cittadino della politica è in fibrillazione. Le voci si fanno più insistenti da un giorno all’altro. C’è chi aspetta con ansia, chi con un certo timore, anche se ciò che attende non dovrebbe far paura essendo soltanto uno strumento previsto dal codice di procedura penale quale meccanismo a favore del cittadino. Il cittadino, cioè,  su cui gl’inquirenti stanno indagando viene formalmente portato a conoscenza che su di lui ci sono indagini in corso e, quindi, viene messo nelle condizioni di nominare un avvocato per potersi mettere nelle migliori condizioni per difendersi, per farsi rappresentare davanti agli organi che stanno compiendo le indagini. Ad Augusta è come sospesa, da circa un mese,  la notizia che alcuni avvisi di garanzia saranno notificati a personaggi di rilievo. I cronisti sono allertati. E stanno sul chi vive. Si sa che stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Augusta e la Direzione distrettuale antimafia di Catania. Le cosiddette fonti istituzionali, però, in questo momento hanno, come si sul dire, le bocche cucitissime.  C’è chi  arriva a dire apertamente che sono pronti per essere firmati ben 34 avvisi di garanzia, derivanti dalle indagini che, recentemente, per quattro mesi circa, hanno portato gl’inquirenti direttamente a palazzo di città per sequestrare e analizzare montagne di documenti, deliberazioni, determine e altro, delle amministrazioni civiche dirette da quel Massimo Carrubba che si dimise il 31 agosto 2012 perché – si disse – voleva candidarsi a un seggio al cosiddetto parlamento siciliano. Così poi non è stato ed è stata immediatamente avanzata l’ipotesi che Carrubba si sia dimesso proprio in vista del sequestro, consigliato dai suoi legali per evitare una misura grave da parte degl’inquirenti. Dimettendosi e affermando d’essere a disposizione degli elettori, Carrubba  avrebbe salvato la faccia, anche se impresentabile in quel momento  qualunque lista di candidati. Che questo potesse essere il sospetto giusto  sarebbe confermato dal fatto che, a fine indagine, la commissione d’indagine ha chiesto al prefetto di formalizzare al ministro degl’Interni la richiesta di sciogliere il Comune di Augusta per infiltrazioni mafiose. Richiesta per ora rimasta a bagnomaria per via delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Gli  avvisi di garanzia  che trentaquattro persone temono e molti altri, invece, sperano come preavviso di condanne deriverebbero proprio dalla conclusa indagine documentale che si è spinta fino a anni precedenti la Giunta Carrubba. Il fatto è che da strumento a tutela del cittadino l’avviso di garanzia si è trasformato con il tempo in una sorta di anticipo di condanna, di gogna mediatica cui si dà, di solito, grande risalto, anche perché la procedura viene vista come l’anticamera di un processo.  E comunque sia, un processo, soprattutto a politici, piccoli o grandi, locali o no, è sempre uno spettacolo di grande interesse per la pubblica opinione.

Giorgio Càsole

AUGUSTA IN ATTESA DI 34 AVVISI DI GARANZIA PER ALTRETTANTI PERSONAGGI DELLA REALTA’ CITTADINAultima modifica: 2013-02-25T08:58:00+01:00da leodar1
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