IL 21 DICEMBRE IL CONCERTO DI NATALE AL DUOMO DI SIRACUSA

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SIRACUSA – Dopo il grande successo delle manifestazioni prodotte in Sicilia quest’estate, il Festival Euro Mediterraneo torna con la sua programmazione del 2012 a Siracusa, offrendo per il prossimo 21 dicembre un attesissimo Concerto di Natale che l’Orchestra da Camera del Festival Euro Mediterraneo terrà alle ore 20.30 al Duomo, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Si tratta di un evento inserito nella programmazione del Festival Euro Mediterraneo 2012, che quest’anno si chiude con l’ineludibile omaggio alla Natività e che l’anno prossimo proporrà una nuova serie di prestigiosi eventi musicali ed opere liriche proprio a Siracusa. Il programma del Concerto di Natale realizzato dal Festival Euro Mediterraneo 2012 offre capolavori di grande fascino e storia, come il Concerto grosso op. 6 n. 8 di Arcangelo Corelli “fatto per la notte di Natale, ma anche il Concerto in la minore per violino e orchestra da camera di Johann Sebastian Bach, e pagine scelte tra le più belle dello sterminato catalogo di Antonio Vivaldi. Un repertorio, dunque, molto natalizio, come a Siracusa non si ascoltava da tempo e che inserisce il magnifico Duomo del capoluogo aretuseo tra le grandi cattedrali che nel mondo celebrano il Natale anche in musica, richiamando l’attenzione di un pubblico di qualità e turisti provenienti da ogni parte del mondo, com’è del resto vocazione proprio del Festival Euro Mediterraneo. Il Concerto di Natale del Festival Euro Mediterraneo 2012 vedrà protagonista l’apprezzato violinista Massimo Barrale, solista e insieme direttore dell’Orchestra da Camera del Festival Euro Mediterraneo. Massimo Barrale è senz’altro uno dei più validi interpreti della musica barocca e vivaldiana in particolare, considerato uno dei migliori successori della scuola violinistica italiana dopo la generazione di Uto Ughi. L’intensa attività svolta in Sicilia con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e le frequenti collaborazioni con autorevoli direttori, quali Soudant, Temirkanov, Ferro, Oren, Bertini, Levi, hanno consentito a Barrale di cimentarsi con notevole successo in un repertorio molto esteso che spazia abitualmente dall’epoca barocca ai nostri giorni. Quale primo violino dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, tra l’altro ha tenuto a battesimo molte interessanti ed innovative opere di alcuni tra i maggiori compositori contemporanei, da Berio a Penderecki, da Sciarrino a Vacchi, distinguendosi anche in importanti tournée in Giappone e Cina. Suona un violino Giovan Battista Rogeri del 1650. L’Orchestra da Camera del Festival Euro Mediterraneo, fondata nel 2001, nasce con l’intento di creare un connubio tra la maturità di musicisti già affermati, facenti parte di rinomate realtà internazionali, e l’entusiasmo di crescere artisticamente insieme a giovani talenti italiani. L’orchestra vanta un repertorio vasto che trascorre dal Barocco al Romanticismo ed ha all’attivo numerosi concerti ed eventi, realizzati anche nella formazione ben più grande dell’Orchestra Sinfonica del Festival Euro Mediterraneo, protagonista ad esempio nel 2011 al Teatro Antico di Taormina del Nabucco verdiano trasmesso in diretta mondovisione dalla Rai. L’Orchestra collabora regolarmente con solisti di prima grandezza, come Salvatore Accardo, Uto Ughi, Krystian Zimerman, Ivo Pogorelich, ed è stata diretta da maestri i prestigio mondiale, come Lorin Maazel e Zubin Mehta.

   Caterina Rita Andò

LA SICILIA DALLE ORIGINI AL REGNO DELLE DUE SICILIE

stemmardds[1].jpgLa Sicilia protagonista nella storia: “Dalle origini al Regno delle Due Sicilie” è  stato il tema trattato, con messe di dati e dovizia di immagini, nell’auditorium “Don Paolo Liggeri” del civico Palazzo San Biagio, da Giacomo Casole, presidente dell’Associazione culturale Due Sicilie, che da anni si batte, con conferenze e pubblicazioni, per una rivisitazione della storia della nostra Isola.

A lato, lo stemma del Regno

L’ing. Domenico Morello si candida a sindaco di Augusta?

Attualmente è il dirigente dell’Ufficio provinciale Tutela del territorio

MORELLO.jpgAugusta. Giovedì 21 dicembre, ore 17.30, nei locali di un noto bar-ristorante in Viale Italia, si terrà una conferenza-stampa di presentazione del comitato civico per la candidatura a sindaco di Augusta dell’ing. Domenico Morello, attuale dirigente del settore Ambiente della Provincia.

 

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: AFFINCHÉ I LORO OCCHI POSSANO TORNARE A SORRIDERE

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Venerdì 14 Dicembre presso l’aula Vallet del Liceo Megara di Augusta, si è tenuta una conferenza che ha trattato di un argomento sempre attuale, quello della violenza sulle donne. Noi alunni delle classi IVA e IVD del Liceo Scientifico abbiamo deciso di prendere parte a un dibattito promosso dal Nesea, centro antiviolenza di Augusta durante la nostra assemblea di classe. La conferenza è stata aperta dai saluti della vicepreside, Prof. ssa Gabriella Rista, che ha introdotto il delicato tema della conferenza, ovvero la violenza sulle donne, che quasi quotidianamente apre i titoli di giornali e telegiornali, rappresentante un fenomeno sociale in continuo aumento che diventa sempre più complesso e che ogni anno registra dati spaventosi. Dopo la presentazione del professore Alfio Castro, organizzatore dell’incontro insieme alla professoressa Anna Lucia Daniele, la parola è passata alla Presidente del Nesea Ins. Nunziella Cianci che ha illustrato gli importanti compiti che l’associazione svolge in sinergia con la polizia, i carabinieri e i servizi sociali. L’associazione interviene affrontando il problema da un punto di vista psicologico, pedagogico e assistenziale, e anche tramite l’assistenza legale di un avvocato. Subito dopo la conferenza ha assunto un taglio esistenziale, più vicino alla realtà di noi giovani. Le volontarie dell’associazione, la Dott. ssa Ines Messina, psicologa, e la Dott. ssa Leonarda Papiro, pedagogista, ci hanno mostrato alcuni disegni realizzati da altri volontari, che rappresentavano dei particolari momenti connessi con la violenza sulle donne. L’idea generale che è emersa è che, chi attua violenza nei confronti della propria ragazza, moglie o compagna, si crede un dio e si sente potente. All’inizio la donna sottostà a questo rapporto malato e continua a subire la violenza perché non trova il coraggio di ribellarsi o perché ha paura delle ritorsioni o ne prova vergogna. Quando però la volontà di non restare in silenzio supera la paura e le donne decidono di denunciare la vicenda, talvolta devono fare i conti con l’indifferenza generale. Un’immagine proposta dalle volontarie rappresentava infatti una donna davanti a un funzionario di polizia , che continuava a leggere indisturbato senza prestare attenzione a ciò che gli veniva detto. Noi tuttavia, nel nostro piccolo non dobbiamo mai commettere l’errore di lasciare sole le donne vittime di violenza perché non possono fare appello solo alle proprie forze per ritrovare un equilibrio. Durante l’incontro le volontarie del Nesea hanno proposto alcuni testi di canzoni che affrontano questo tema e tra tutte quelle proposte “O ti amo o ti ammazzo” di J-Ax è stata quella che ha catturato la nostra attenzione. Questa canzone sembrerebbe giustificare la violenza sulle donne adducendo come scusa la pazzia “O ti amo o ti ammazzo, il tuo ragazzo è pazzo” e considererebbe la donna una proprietà dell’uomo che conosce solo gli estremi: o l’amore nei confronti della donna o la morte.  Numerosi sono stati gli interventi e le riflessioni da parte degli alunni che hanno mostrato una notevole sensibilità d’animo. “Siamo tutti consapevoli del fatto che ognuno di noi è chiamato ad essere portavoce della non violenza contro le donne e il fiocco bianco che ci è stato donato deve essere un monito per ricordare che anche noi nel nostro piccolo possiamo dare il nostro contributo” – queste le parole di Barbara Serra, che è intervenuta a nome di tutti gli studenti.

D.A. –  Nella foto: Alfio Castro e le rappresentanti del Nesea

 

OMICIDIO TRINGALI, PUNTO DI SVOLTA

ARRESTATO FRANCESCO GIARRACCA, L’EX SOCIO IN AFFARI DELLA VITTIMA

giarracca.jpgAugusta. La mattina del 18 dicembre gli augustani e tutti siciliani sono informati dalla prima edizione  del telegiornale di RAI/Sicilia: gl’inquirenti, dopo quasi otto mesi di indagini silenziose, quando tutto sembrava passato nel dimenticatoio, danno la notizia dell’avvenuto arresto del 57enne Francesco Giarracca, di origine veneta,  residente per decenni in Augusta, ma ora a Priolo Gargallo, dove aveva una società con il suo coetaneo Giancarlo Tringali, con il quale condivideva la proprietà di un residence. Proprio in una stanza del residence il Giarracca avrebbe ucciso freddamente il suo socio per motivi economici e poi avrebbe  realizzato una messa in scena per depistare gl’investigatori che, in un  primo tempo, avevano imboccato la strada del delitto passionale. Avevano pensato, infatti, che potesse essere giusta la strada del delitto per gelosia giacché Tringali, fratello minore dell’ex sindaco Carmelo, era considerato uno sciupa femmine. Giarracca, dopo aver trascorso la notte fra il 17 e il 18 nel commissariato di Priolo Gargallo, è stato trasferito nel carcere siracusano di Cavadonna.

   Giulia Càsole

 

AUGUSTA/Ampliamento discarica rifiuti Costa di Gigia: un forte NO delle Associazioni ambientaliste

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Augusta. Le Associazioni AugustAmbiente Decontaminazione Sicilia, si complimentano con il commissario del Comune, La Mattina, Lei per aver saggiamente, da buon amministratore, richiesto all’Università di Catania uno studio e chiarimenti.

Nello spirito dell’ attività rivolta specialmente all’ambiente e alla salute dei cittadini, con la presente le  ASSOCIAZIONI sottopongono  alcune osservazioni sull’argomento:

a)l’area della discarica ricade quasi interamente nella fascia di rispetto (ampiezza 150 m Legge Galasso) del vallone del torrente San Cusimano;

b)il D.L.gs. 36/2003 prevede che le discariche non debbano ricadere in aree esondabili come quella di Costa di Gigia,

c)l’area della discarica è interessata da una falda superficiale intorno a 5-10 m dal piano di calpestio, e da un falda più profonda che i sondaggi meccanici ed elettrici, eseguiti per il progetto di detta discarica, avevano rilevato come freatica a -33 m dal piano di calpestio;

d)l’area della discarica è ed era in contrasto con l’allegato 2.1 del D.L.gs 36/2003 perché interessata da faglie attive e in corrispondenza di doline, inghiottitoi e forme di carsismo che creano un serio pericolo di inquinamento della sottostante freatica;

e)Nel progetto non figurerebbe uno studio sulla direttrice dei venti dominanti, visto che nella discarica verranno scaricati rifiuti contenenti amianto;

Da notare che il parere di compatibilità ambientale, all’attuale discarica Costa di Gigia, venne probabilmente espresso illegittimamente dal sindaco Carrubba , quale organo politico e non dal responsabile dell’Ufficio legittimato a esprimerlo,  Roberto Passanisi, quale organo tecnico, essendo quest’ultimo assolutamente contrario a rilasciarlo.

A conferma di quanto sopra le Associazioni hannno allegato  il parere negativo sulla compatibilità ambientale espresso dalla Provincia di Siracusa sulla realizzazione dell’attuale discarica e invitano La Mattina a dire NO all’ampiAMENTO DI Costa gigia.

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 Alessandra Bianco –   AugustAmbiente

Luigi Solarino  Decontaminazione Sicilia

Augusta /Gruppo Donatori Sangue FRATRES – Premiazione donatori 15 dicembre 2012

ponzio.JPGAUGUSTA/ Grazie all’attività di promozione e sensibilizzazione svolta dal Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta, ma grazie soprattutto al costante impegno profuso dai donatori che costituiscono la vera forza  e il motore del Gruppo, si è registrato – come ogni anno del quadriennio guidato dall’attuale Consiglio Direttivo in carica, presieduto da Salvatore Ponzio (dirigente bancario in pensione) e che ho il privilegio di una tendenza altamente positiva nell’incremento sia nel numero delle sacche raccolte che dei donatori:   infatti da una media di 300 sacche annuali, cui il Gruppo era abituato a raccogliere, si è passato a circa 700 sacche raccolte nel 2012. “Naturalmente non ci culleremo sui risultati raggiunti”,  ha detto Ponzio, “ che meriterebbero ben più ambiziosi traguardi, perché è assolutamente importante e necessario continuare a coltivare con costanza la cultura della donazione di sangue sia incrementando i nuovi donatori che coinvolgendo maggiormente i vecchi associati per raggiungere l’autosufficienza nel settore trasfusionale”. Un grande ringraziamento  è andato  al dott. Salvatore DI FAZIO, dirigente del Servizio di Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Muscatello di Augusta e Responsabile dell’Unità di raccolta,  Medico e Direttore Sanitario all’interno della Fratres di Augusta nonchè  Consulente Sanitario Fratres Regionale.In segno di riconoscenza, il 15 dicembre scorso , nei locali della Sede sociale Fratres, alla presenza del Presidente Provinciale Fratres di Siracusa, Luigi Fazzino,  si è svolta la cerimonia di premiazione dei donatori che hanno manifestato la continuità dell’impegno nella donazione del sangue. Hanno ritirato il diploma di benemerenza con medaglia d’oro per 35 donazioni effettuate i Messina Ottavio, Nanfera Gaetano, Saraceno Salvatore, Mignosa Sebastiano, Urso Salvatore mentre  Russo Carmelo, Piccolo Giuseppe e Accolla Pietro hanno ritirato il diploma di benemerenza per cessazione della donazione attiva; inoltre il Sig. Bari Massimo è stato insignito di croce al merito con diploma di benemerenza per aver effettuato oltre 50 donazioni.Un momento di particolare commozione è stato quello relativo alla consegna di una targa, in memoria del donatore BARRESI GASPARE prematuramente scomparso, alla moglie Sig.ra aria, alla figlia Debora, e ai figli Ludovico  eAntonino entrambi donatori Fratres. Come Presidente della Fratres, come cristiano e come cittadino, Ponzio ha  reiterato l’ invito a donare e a sensibilizzare chi ci sta vicino, i nostri familiari e parenti, i nostri amici e conoscenti i nostri colleghi di lavoro, senza mai stancarci,  per arrivare alla tanto desiderata autosufficienza nel settore degli emocomponenti perché il nostro territorio necessita costantemente del sangue per la cura delle emopatie e per il soddisfacimento del fabbisogno ospedaliero.

Si dona perché si crede nell’importanza della donazione come gesto di solidarietà e generosità!

   P.S. – Nella foto: Salvatore Ponzio e (seduto) il dott. Di Fazio

 

CLIMA NATALIZIO FUNESTATO DA SPARI E IMPICCAGIONI

rapina_mano_armata-300x225.jpgAUGUSTA.  Le gigantografie annunciano, con grande clamore, l’apertura di uno spaccio alimentare in Contrada Cozzo delle Forche, nei locali dove fino a qualche giorno prima c’era il  supermercato del marchio SMA. La gente, in tempi di crisi profonda qual è quella che stiamo attraversando, si precipita allo Spaccio alimentare sia per l’inveterata abitudine di entrare in massa nei  magazzini freschi di inaugurazione, sia perché attirata dai prezzi davvero bassi, come e addirittura meno di quelli praticati dagli ambulanti:  per esempio,  ogni chilo di frutta – qualsiasi tipo di frutta – è venduta a 60 centesimi. I prezzi bassi sono applicati  anche ad altre derrate. E’ un vero boom di vendite nel giro di poche ore. E nel giro di poche ore arriva la sventagliata di mitra all’interno dello spaccio, sabato 15 dicembre, a distanza di due giorni dall’apertura, intorno alle sette di sera. La scena è come quella dei film americani – racconta  Olga P., un’utente che si trovava in quel momento, la quale, presa dal panico, appena sentiti gli spari e le urla delle commesse, si è rannicchiata, come tutti gli altri avventori e non ha alzato lo sguardo finché i malviventi non hanno lasciato tranquilli tutti, seguendo il direttore che, evidentemente, ha saputo mantenere il sangue freddo. Per ora, nulla trapela e non appena avremo  maggiori informazioni, pubblicheremo le notizie. Oggi, lunedì 17,  un altro episodio luttuoso: il ventiquattrenne Francesco M. è stato trovato impiccato nella sua abitazione di Via X Ottobre, dov’era agli arresti domiciliari. Il corpo è stato trovato senza vita, questa mattina intorno alle nove,  dai vigili del fuoco chiamati  per sfondare   la porta dell’abitazione. Francesco lascia la compagna  in attesa di un  bambino.

   Giulia Càsole

 

Il Mègara e i potenziali Bocconiani

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Nei giorni scorsi presso l’aula Vallet del Liceo Mègara si è svolto il consueto seminario di orientamento a cura di due giovani rappresentanti della prestigiosa Università Bocconi di Milano – Selene Sortino di Trapani laureata in Economia per Arte, Cultura e Comunicazione e Stefania Amadio di Magenta, al secondo anno del corso di laurea triennale in Economia Aziendale e Management -. Come ciascuna attività relativa all’orientamento universitario, anche questa è stata organizzata dai professori Anna Lucia Daniele, docente di Matematica e Fisica, e Alfio Castro, docente di Storia e Filosofia. Tale attività è stata rivolta esclusivamente agli studenti delle classi quarte e quinte dei tre licei che ne hanno fatto richiesta, in modo tale da consentire ai maturandi di avere una più chiara visione delle molteplici scelte che riserverà loro l’imminente futuro. Numerosi sono stati i ragazzi dei Licei Classico, Scientifico e Sociopsicopedagogico presenti all’attività. Dopo l’introduzione del Dirigente Scolastico, Maria Concetta Castorina, e la presentazione delle due esperte ad opera della professoressa Daniele, le “bocconiane” hanno illustrato i meccanismi, i vantaggi e i servizi che offre la rinomata università Bocconi. Attraverso alcune diapositive e le esaurienti spiegazioni delle due esperte, gli studenti hanno avuto la possibilità di proiettare se stessi in quella realtà e a pregustare già una piccola fetta del loro probabile futuro. Per ulteriori informazioni ai ragazzi sono stati distribuiti delle brochure informative riguardanti il corso di laurea in Giurisprudenza e in Economia.  Al termine della presentazione dell’università, a ciascuno dei presenti è stata consegnata una copia di un possibile test di ammissione; ciò affinché i ragazzi potessero prendere coscienza delle proprie potenzialità ed eventuali chance di “entrare in Bocconi”.   “Esperienza formativa interessante e molto apprezzata da tutti gli studenti che già sognano di essere loro i Bocconiani di domani. Ci sentiamo di ringraziare la professoressa Daniele che ad ogni incontro, e ogni anno sempre di più, fa il possibile perché i liceali del Mègara affrontino il “post-diploma” con le idee il più chiare possibili e con gli strumenti più adatti per effettuare la difficile scelta che li aspetta” ha dichiarato a conclusione Silvia Mattei a nome personale e dei compagni.

 

  A D

 

IL TERREMOTO DEL ’90, NEL GIORNO DI SANTA LUCIA – di Giuseppe Tringali

 

terremoto 13 dicembre,terremoto ad augusta,augustanewsAugusta – E’ ancora vivo in noi, a distanza di oltre vent’ anni, il ricordo di quella funesta notte trascorsa fuori casa, al freddo, tra i calcinacci, il caos dei veicoli nelle strade, il pianto di quei piccoli tirati giù a forza dal letto e avvolti frettolosamente nelle coperte di lana, tra gli sguardi poco rassicuranti degli adulti in preda alla disperazione e alla paura, la paura di non riuscire più a ripartire da quelle enormi macerie, a ripartire da zero. Tutto successe nel giro di 45 interminabili secondi durante i quali, giusto per rendere l’idea ai giovani che fortunatamente non hanno vissuto quei tragici momenti, gli abitanti dei piani alti degli edifici furono investiti dalla netta sensazione di precipitare, disarmati. Il frastuono fu così grande da non sentire neppure il rumore dei cocci di porcellana e dei frammenti di cristallo che, cadendo dalle cristalliere, andavano frantumandosi, mentre nella notte, a letto, avvolti nella nuvola di polvere sprigionata dai calcinacci che continuavano nel frattempo a piombarci addosso,  le coppie aspettavano, impotenti e serrati in un forte abbraccio, il momento dello schianto. Nei piani alti degli edifici, quei movimenti sussultori e ondulatori, in appena 45 secondi, diedero l’incredibile sensazione di precipitare da un piano ancora più alto, come da un attico di un grattacielo newyorkese. Quando, dopo avere avvolto i ragazzi con una coperta di lana, scendemmo in strada, alla vista di quelle macerie, abbiamo sperato tanto che l’epicentro fosse stato proprio ad Augusta perché, diversamente, la tragedia sarebbe stata di ancora più vaste dimensioni. Tra i cittadini rimasti senza tetto, non possiamo dimenticare l’esperienza vissuta da un’ intera generazione di giovani augustani cresciuta, per oltre  un decennio, in un sito lasciato per troppo tempo in assoluto degrado, per essere riconsegnato, appena 2 anni fa, alla civiltà, con una piazza ben illuminata, piazza “Unità d’ Italia”,  un parco giochi attrezzato per bambini e quant’altro. Dalle enormi proporzioni del sito, ci si chiede se non sia davvero, allo stesso tempo, l’esagerato frutto nato dall’ inconscio desiderio di rimuovere definitivamente, assieme ai container, quei terribili ricordi legati ai drammi vissuti da tante, troppe famiglie augustane, dopo essere state costrette a vivere un secondo dramma post-terremoto, quasi alla stessa stregua dei nostri sfortunati amici extracomunitari.

Il Sisma del 13 dicembre ’90 ci colse nella notte. – si legge  nella prefazione del libro di Giorgio Casole “Augusta, cronache di un terremoto annunciato  – Sembrava che il mondo ci crollasse addosso. Furono momenti di incredulità, di paura. Pensavamo ai nostri cari, alla nostra vita. Tutto ci apparve confusamente, scendemmo per strada, convinti che le nostre case non fossero più sicure. In poco tempo, le strade, le piazze furono invase. Nei volti di tutti si leggeva la paura, tutti cercavamo aiuto: lo trovammo nelle abitazioni delle campagne circostanti l’abitato di Augusta, presso amici che aprirono i loro cuori a quanti, meno fortunati, avevano visto le ferite che si erano aperte nelle loro case. Alla paura della notte, seguì la ragione. Bisognava continuare a vivere, ad accettare e comprendere quanto era accaduto, a ricostruire quanto era accaduto, a ricostruire quanto ero stato distrutto. Tutti fummo colpiti dal bisogno di aiutare il prossimo, cadde l’egoismo, l’indifferenza e prevalse l’altruismo e il mettersi a disposizione del prossimo. Le pagine di quelle giornate hanno fatto rivivere quei tragici momenti, che non vanno dimenticati, ma che debbono servire alle nuove generazioni a ricordare, perché la memoria ci renda capaci di affrontare le sfide del nostro futuro. Vennero tecnici, esperti a spiegare cosa era successo e come dovevamo imparare a convivere con i rischi del nostro territorio. Il Prof. Enzo Boschi non ci nascose le sue preoccupazioni e ci spronò a essere uniti e a lavorare per rendere meno vulnerabile il nostro territorio, ed essere attori del nostro futuro.

  Giuseppe Tringali