AUGUSTA. “Il diritto allo studio è garantito dalla Costituzione”, ci scrive un nostro lettore F. S, il quale si è indignato quando ha saputo che il proprio figlio, Riccardo, frequentante l’istituto alberghiero di Lentini, non è potuto andare a scuola perché l’azienda Scionti, che assicurava il trasporto, ha lasciato gli studenti a terra perché il Comune di Augusta non ha pagato e non ha soldi per gli abbonamenti e quindi la Scionti ha chiesto agli studenti di pagare il biglietto. Questo quello che si sono sentiti dire gli studenti pendolari che ogni mattina vanno a studiare fuori sede. Della somma totale un terzo è a carico dell’azienda trasporti e due terzi a carico dei comuni. L’amministrazione dovrebbe pagare oltre 180 mila euro per otto mesi l’anno. A dicembre tutti a terra per mancanza di fondi. Così, lunedì mattina, i circa ottanta studenti e le loro famiglie hanno protestato davanti la sede del restaurato settecentesco Palazzo di città, in Via Umberto. Solo nella tarda mattinata, una delegazione è stata ricevuta ai piani alti dal responsabile della Pubblica Istruzione, per avere notizie, e la protesta è rientrata, almeno per il momento, giacché è stato loro risposto che è pronto un mandato e che nei prossimi giorni tutto dovrebbe tornare alla normalità.
C. C.