AL CENTRO DEL PORTO DI AUGUSTA IL KIWANIS RICORDA LA NASCITA DELLA BASE NAVALE

forte vittoria,augusta,augustanewsAUGUSTA. Forte Vittoria ha ospitato per la prima volta un convegno organizzato dal Kiwanis, presieduto da Gaetano Roggio, in occasione del centenario della guerra Italia-Turchia 1911-1912, per ricordare la nascita della base navale di Augusta, che fu realizzata praticamente in una settimana, proprio per far fronte alle esigenze belliche derivate dal desiderio italiano di aver, come le potenze europee, le colonie oltremare, in terra d’Africa. Si è trattato di un tema da seminario – come si diceva una volta – un seminario di oltre due ore, che sarebbe stato opportuno intervallare da una pausa, con molti ospiti, molti dei quali costretti a stare in piedi, costipati sostanzialmente nell’angusta e soffocante sala-conferenze della secentesca fortificazione spagnola, restaurata di recente, con risultati piuttosto discutibili, anche se con l’avallo della Soprintendenza (ma chi ha detto che la Soprintendenza non debba sbagliare?), grazie a un finanziamento di 500 mila euro. Doveva essere un’occasione per poter visitare bene la fortificazione, che da circa quarant’anni non era fruibile, ma, di fatto, il tempo è  volato per seguire i relatori, qualcuno dei quali non ha trattato il tema assegnato, mentre qualcun altro non ha avuto il senso del tempo, tenendo impegnato l’uditorio eccessivamente mentre si poteva trattare il tema in modo più sintetico, dati i tempi, lo spazio e la presenza dei molti astanti addossati alle pareti. L’idea di trattare il tema nel forte spagnolo«Augusta base passeggera verso il bel suol d’amore: diplomazia, giornali, navi e orgoglio cittadino», è stata vincente sul piano della presenza di pubblico, ma forse occorrerebbe ripeterla in altro luogo più adatto per un uditorio più vasto, tenendo conto dell’esperienza fatta appunto sabato scorso. I lavori sono stati introdotti dal presidente del club, Gaetano Roggio Ha poi preso la parola Francesco Attanasi, vice presidente della società siracusana di Storia Patria che ha trattato il tema «Una guerra tra le cancellerie europee». Alberto Moscuzza presidente dell’associazione culturale Lamba Doria di Siracusa, ha parlato di un elmo coloniale da truppa del regio esercito,  mod. 1887, donato al Museo della Piazzaforte e al momento custodito dal Kiwanis, presentato al termine del convegno. «In Augusta negli anni Sessanta del secolo scorso  fu trovato un magazzino strapieno di caschi coloniali». Il pubblico è stato infine intrattenuto dallo storico militare Antonello Forestiere che ha affrontato l’argomento «Navi da guerra, mercantili, batterie e depositi: la guerra cambia Augusta». Un racconto intervallato da letture, con la voce di Michela Italia,  di giornali d’epoca che parlavano di Augusta e del suo porto strategico in quell’evento bellico,  che rappresentò una vera manna perla popolazione, dedita alla pesca e all’agricoltura. “Furono occupati tutti gli uomini abili di Augusta e addirittura furono presi uomini da città vicine, come Catania”, ha precisato Forestiere, il quale ha messo i luce la realtà di “una rada assolutamente vuota, priva di banchine e strutture che per i suoi spazi e la sua posizione, fu scelta il 24 settembre del 1911 come base navale passeggera, cioè temporanea.Il forte Vittoria, prima, e l’ex convento di San Domenico poi, furono sede del comando navale. Una base temporanea perché nel maggio del 1912, finita la guerra il sogno della popolazione che con l’arrivo della Marina aveva smesso di patire la fame, svanì”. Forestiere non è andato oltre, considerato il tema, ma negli anni successivi la base rinacque, rivestì enorme importanza durante la II guerra mondiale, tanto che ancora oggi è ricordata come la base che non oppose resistenza all’attacco degli Inglesi, che sbarcarono ad Augusta e l’allora comandante, Priamo Leonardi è ricordato ancora come un pavido o come chi era colluso con quello che allora erano  ufficialmente nemici. Oggi la base di Augusta, da dieci anni, è sede di Marisicilia

 

  Giorgio Casole

AL CENTRO DEL PORTO DI AUGUSTA IL KIWANIS RICORDA LA NASCITA DELLA BASE NAVALEultima modifica: 2012-12-06T09:28:00+01:00da leodar1
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