La protesta del 6 maggio dei Forconi a Palermo

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Giorno 6 maggio scorso,  il movimento dei “Forconi”  dislocato nelle 9 province siciliane e i simpatizzanti del movimento NO TAV,  5000 persone circa,  si sono dati appuntamento in piazza della Pace a Palermo per manifestare apertamente il particolare disagio che sta attraversando la popolazione di Sicilia, la regione più remota d’Italia, a seguito delle scelte politico-governative regionali, nazionali ed europee dei governi che si sono succeduti negli ultimi decenni e che hanno messo in ginocchio l’occupazione e l’economia dell’isola. Primo obbiettivo la sede della SERIT, colpevole di essere tra le cause principali del fallimento delle aziende siciliane. L’agenzia delle riscossioni, dal canto suo, si è presentata ai manifestanti con le porte d’ingresso protette dal cordone della squadra antisommossa. Durante la protesta i Forconi, giunti a destinazione, hanno acceso provocatoriamente un fuoco per bruciare le cartelle esattoriali morose; subito dopo il corteo si è spostato a Palazzo dei Normanni, sede dell’assemblea regionale, dopo avere attraversato il cuore della città, paralizzando per quasi 2 ore il traffico cittadino, a coro di battute e rime contro il presidente Lombardo e contro tutta la giunta regionale. Il Comitato Cittadino Augustano, che ha aderito alla manifestazione, ha gridato più degli altri alla stampa e alle tv nazionali le sofferenze e le vessazioni subite nel territorio, compresa l’ultima grave ingiustizia sociale, ovvero il rischio di chiusura del presidio ospedaliero Muscatello. Di fatto non si  è ancora capito come, in virtù dell’ art.6 della legge 5, non siano state adottate le stesse misure prese a Gela e Milazzo, pur essendo stati riconosciuti nel nostro territorio gli stessi alti livelli di criticità. Giunti al Palazzo dei Normanni, i Forconi hanno chiesto un incontro con il presidente dell’ ARS Francesco Lo Cascio. Nel corso del l’intera giornata, la sede dell’assemblea regionale è rimasta blindata dalla polizia e non sono mancati  momenti di tensione, specie quando i manifestanti hanno provato a forzare il cordone per entrare nel palazzo; alla fine, vista l’incessante resistenza, una delegazione è stata ricevuta dalla presidenza per essere informata che la problematica sarà, nell’ ambito delle competenze, spostata a Roma.

I Forconi hanno trascorso la notte davanti l’ingresso del palazzo.

 

Il Comitato Cittadino Augustano

La protesta del 6 maggio dei Forconi a Palermoultima modifica: 2012-05-10T13:55:19+02:00da leodar1
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