Al Circolo Ufficiali di Augusta, una conferenza sulla “Rivelazione Divina”

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AUGUSTA – Ha avuto inizio oggi, 27 aprile, alle ore 19, presso il circolo ufficiali della marina militare di Augusta, alla presenza delle autorità civili e militari della provincia di Siracusa, tra i quali il Comandante di Marisicilia, Amm. Raffaele Caruso e il Presidente dello stesso circolo, Contramm. Osvaldo Brogi, una conferenza dal titolo “La Rivelazione Divina in Gesù Cristo, è attuale oggi?” , un tema di alto profilo culturale tenuto da Monsignor Antonio Staglianò, vescovo della diocesi di Noto (in piedi, nella foto in alto) . Dopo una breve presentazione da parte del cappellano militare, don Nicola Minervini (seduto, nella foto in alto), la parola è passata al relatore:

DSCN0387.JPGNon ci sarebbe alcuna rivelazione cristiana se oggi non ci fosse la fede perché è la fede stessa l’accoglienza in Cristo Gesù” ha spiegato il vescovo. “Il denaro è la radice di tutti i mali, che al massimo ti può portare al piacere, al piacere secondo lo standard mondano dell’ oggi, ma il piacere è strumentale nella vita dell’uomo, è passeggero e fa perdere la ragione……La rivelazione cristiana invece è assolutamente umana e portatrice della vera gioia.

Il vescovo ha affrontato, nel contesto, interessanti tematiche su alcuni drammi che affliggono la società moderna, di taluni giovani portati al suicidio perché condizionati da messaggi mediatici, di questioni che riguardano le nascite, la creazione, il rapporto di coppia e l’indissolubilità del matrimonio. Alla relazione ha fatto seguito un dibattito, dove sono stati posti alcuni quesiti sulla “verità assoluta”, sul capitalismo e sulla ragione umana.

DSCN0392.JPGAconclusione, i ringraziamenti del Presidente del circolo ufficiali, Contramm. Osvaldo Brogi (a destra nel riquadro a lato) il quale, per l’occasione, ha voluto donare al vescovo di Noto, S.E.Rev.ma Mons. Antonio Staglianò, una cornice con foto ricordo.

G. T.

 

 

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Nella splendida cornice del salone di rappresentanza del Circolo Ufficiali della M.M. di Augusta , gremito di pubblico, alla presenzadellepiù alte Autorità civili e militari (S.E. Il Prefetto di Siracusa, il Presidente della Provincia di Siracusa, i Comandanti Provinciali dei C.C. e della G.d.F., il Questore di Siracusa, gli Ammiragli Comandanti di Marisicilia, delle Unità Navali, dell’Arsenale Militare Marittimo ) ha avuto luogo – promosso da Don Nicola Minervini- l’incontro culturale con Monsignor Antonio Stagliano, cinquantadue anni ben portati, sguardo acuto e mente speculativa, teologo fine e vescovo di Noto (la prestigiosa diocesi siciliana affidatagli da Benedetto XVI nel 2009, quando fu ordinato vescovo alla presenza del cardinale Camillo Ruini). Membro della Commissione Episcopale Italiana per la cultura e le comunicazioni sociali.

 

 

Il tema della conferenza “L’ attualità della Rivelazione Divina  in Gesù Cristo    nell’esperienza cristiana, ove  il Verbo si fa carne e l’Essere, svela il suo Volto Trinitario ” .  Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontà (cfr. Ef 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, hanno accesso al Padre nello Spirito Santo e sono resi partecipi della divina natura (cfr. Ef 2,18; 2 Pt 1,4). Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile (cfr. Col 1,15; 1 Tm 1,17) nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici (cfr. Es 33,11; Gv 15,14-15) e si intrattiene con essi (cfr. Bar 3,38), per invitarli e ammetterli alla comunione con sé. Questa economia della Rivelazione comprende eventi e parole intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, mentre le parole proclamano le opere e illustrano il mistero in esse contenuto. La profonda verità, poi, che questa Rivelazione manifesta su Dio e sulla salvezza degli uomini, risplende per noi in Cristo, il quale è insieme il mediatore e la pienezza di tutta intera la Rivelazione . Fedeltà e progresso, verità e storia, non sono realtà conflittuali nella trasmissione della Rivelazione: Gesù Cristo, essendo Verità increata è anche centro e compimento della storia. Lo Spirito Santo, autore del deposito rivelato e garante della sua fedeltà, è anche Colui che ne fa approfondire il senso lungo la storia, conducendo «alla verità tutta intera»  . «Anche se la Rivelazione    è compiuta, essa non è però ancora completamente esplicitata. E’ compito  della fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli , e perciò essa va ricercata  anche  nella storia della salvezza compiutasi in Cristo e nel Magistero della Chiesa ( custode e interprete autorevole della Rivelazione ) >>. Ancora interessante e suggestivo si presenta il recupero delle analogie della triplicità delle forme dell’Essere con la teologia Trinitaria.  Mons. Staglianò sottolinea poi, la nefasta separazione tra fede e ragione  che a partire dal Medio Evo, ha progressivamente segnato il pensiero dell’uomo e la consapevolezza dell’essere. Dalla radicalizzazione illuministica del cogito cartesiano siamo passati alla logica della secolarizzazione che nei suoi risvolti negativi (secolarismo) ha estromesso Dio e il Sacro, costruendo nuovi idoli e surrogati per rispondere alla sete di felicità dell’uomo.  L’approdo al nichilismo è stato consequenziale, con il drammatico impoverimento della ragione e il risultato di un pensiero deboleOltre ogni apparenza,   emerge in modo sempre più chiaro che i criteri economicistici con cui si valutano i livelli di sviluppo o di civiltà   risultano fallimentari e disorientanti anche per la stessa economia. Il bagliore della crisi economica non riesce a nascondere, come pure vorrebbe, il fatto plateale che la crisi è invece umana, etica, culturale e, perciò, politica, e anche profondamente religiosa. La società si de-solidarizza, la solitudine si diffonde tra le persone e assume le forme striscianti delle alienazioni e dello stordimento (specie tra i giovani , spesso attratti dalla cultura dell’edonismo e del consumismo, che  portano ad innalzare templi di fugaci sensazioni, offuscando il Bello , insito in noi, coevo alla Creazione , per quell’Alito divino. Ognuno si chiude nel proprio egoismo.  C’è molto da pensare: la questione intercetta avidità ed interessi economici, ma svela ben altro. Si tratta di bonificare il cuore degli uomini, perché ridiventi umano,  attraverso la testimonianza concreta di un cristianesimo più incarnato, che mostri la gioia  di essere figli di Dio. La fede  è logos, intelligenza e giudizio sulla realtà che ci circonda e sulla realtà che siamo. Dio assunto come unico metro di giudizio degli accadimenti, limita pericolosamente la visione del mondo, imperniandola sul fatalismo in cui tutto è predeterminato ed imperscrutabile.E’ una visione del mondo spersonalizzata , in cui l’individuo può solo constatare il dato di fatto, adattarsi e subire gli eventi, magari piangendo e pregando, a cose fatte, sull’irreparabile che Dio avrebbe permesso.  Non fu Dio a tacere allora su Auschwitz, né fu Dio a mettere in atto o permettere tale tragedia.  Furono gli uomini,  che allora tacquero o furono autori di quel che accadde. A loro si chieda conto – e non a Dio – di tali responsabilità, di quel che avvenne allora. Ed a chi ha responsabilità oggi , si chieda conto di quanto tace, permette o compie. Che Dio quindi ,  non sia mezzo antireligioso ed a buon mercato, per lavarsi la coscienza delle proprie e delle altrui colpe, mancanze e responsabilità. Il dinamismo intellettuale e lo spessore culturale di Mons. Staglianò hanno letteralmente affascinato tutti i presenti.

Giovanni Intravaia

Al Circolo Ufficiali di Augusta, una conferenza sulla “Rivelazione Divina”ultima modifica: 2012-04-27T23:26:00+02:00da leodar1
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