OSPEDALE MUSCATELLO, GUERRA DI COMUNICATI: CARRUBBA vs. LOMBARDO!

muscatello.jpgAUGUSTA. Ancora schermaglie per tentare di salvare i reparti del Muscatello, Ginecologia-ostetricia e pediatria, destinati, per decreto assessoriale della Giunta regionale Lombardo, a essere trasferiti a Lentini, dove è stato inaugurato il nuovo, enorme (progettato oltre vent’anni fa) ospedale, in cima a un’acropoli fuori città: un ospedale, quello di Lentini, “tutelato” politicamente dal lentinese Gennuso, deputato regionale della lista Lombardo e, in qualche modo, dall’ex presidente alla Provincia, Bruno Marziano, del Partito democratico che è in Giunta con lo stesso Lombardo. Martedì 14 c’è stata una riunione in prefettura per tentare di trovare un accordo, per tentare di salvare la  “capra” di Lentini e i”cavoli” di Augusta, dove pure è stato  costruito un altro ospedale, mai entrato in funzione, costato fior di milioni di euro.  Il sindaco di Augusta, Carrubba, ha sempre sostenuto che per il  Muscatello occorreva seguire le vie legali e usava toni poco accesi, poco “vivaci” forse perché non ha il coraggio civile che dimostrò Giovanni Saraceno il 28 dicembre 1960, quando capeggiò la protesta popolare contro lo “scippo” del porto di Augusta o, forse perché aspirava a essere candidato alle prossime regionali nella lista MPA dello stesso Lombardo. Ora che questa seconda ipotesi sembra tramontata,   Carrubba sembra essersi svegliato dal torpore, usa toni “vivaci, minaccia reazioni dure e  lancia strali, come quello che vi trascriviamo, diffuso poco dopo la trasmissione di un altro comunicato-stampa, proveniente da Palermo. Carrubba afferma: “Solo per il rispetto del ruolo che ricopro e per la sede istituzionale che ha ospitato l’incontro” /cioè la prefettura, n.d.r./, “mi limito a definire tale comunicato ‘di part’”, considerato che la nota riporta una ricostruzione «fuorviante» della riunione. Fermo restando che buona norma istituzionale, che evidentemente non tutti conoscono, imporrebbe che l’emanazione dei comunicati su incontri a cui hanno partecipato più enti andrebbe concordata nei contenuti, smentisco innanzitutto, per sgomberare il campo dagli equivoci, che ci sia stata mai una mia sottoscrizione in alcun cronoprogramma, in nessuna sua parte mi sono riservato di aderire nelle prossime 24-48 ore. Tale termine, su espressa richiesta dell’Assessorato regionale, deve servire per redigere il nuovo decreto assessoriale che dovrà sostituire il n°1377 del 25 maggio 2010, e all’Azienda Sanitaria di Siracusa, per integrare in maniera esaustiva il cronoprogramma, attesa la sua palese carenza, rispetto ai chiarimenti richiesti e alle istanze rappresentate dal sindaco di Augusta. Confermo che, in sede di riunione, ho ribadito ancora una volta che se prima non vengono attivati i reparti previsti in entrata, cosi come più volte promesso, a questo punto solo verbalmente dal presidente Lombardo e dall’Assessore Russo per arricchire e potenziare l’offerta sanitaria nel territorio, non darò mai alcun consenso al trasferimento in uscita di reparti. In particolare non può essere messa in discussione la permanenza del reparto di pediatria al Muscatello, atteso che può essere finanziato con i fondi della legge regionale relativi alle patologie connesse al territorio industriale”. Fin qui Carrubba. Domanda: Se come sindaco, responsabile della sanità nel Comune, può impedirei trasferimento del reparto di pediatria, perché non fa lo stesso con quello di ginecologia-ostetricia, stante che la situazione ambientale è la stessa per madri e figli? Lo stesso Carrubba può sempre appellarsi a quella legge regionale che prevede il potenziamento delle strutture sanitarie pubbliche che insistono nelle aree a crisi di rischio ambientale, cme appunto è quella di Augusta-Priolo-Melilli.

Giorgio Càsole

OSPEDALE MUSCATELLO, GUERRA DI COMUNICATI: CARRUBBA vs. LOMBARDO!ultima modifica: 2012-02-18T07:25:00+01:00da leodar1
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