ORIENTAMENTO GIOVANI, SCUOLA O LAVORO?

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Quale percorso universitario intraprendere? C’è  chi ha già la risposta e chi è ancora indeciso. Per cercare quindi di comprendere meglio quale potrebbe essere la facoltà più adatta,  giorno 14 dicembre  noi, classi quinte del liceo, ci siamo recati, accompagnati dai docenti incaricati, alle Ciminiere di Catania per visitare il salone di orientamento all’istruzione, alla formazione e al lavoro. C’erano istalla stand  per informazioni e ognuno di noi, assecondando quelli che sono i propri interessi, ha potuto fermarsi e chiedere delucidazioni ai ragazzi volontari, iscritti alle Facoltà universitarie , i cui percorsi erano illustrati negli stessi stand

C’è stato chi ha chiesto maggiori notizie per quanto riguarda la facoltà d’ingegneria, chi per medicina e chi ha ascoltato il seminario tenuto dall’esercito. Il tutto si è svolto in un clima di grande partecipazione e, anche se questa giornata non ha chiarito tutti i dubbi riguardo al percorso universitario da intraprendere, certamente è stata il punto di partenza per una decisione che dovremo prendere tra un paio di mesi.

        Martina Serra

CELEBRATO IL CENTENARIO DELL’EDIFICAZIONE DEL CIRCOLO UNIONE AUGUSTA.

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Mercoledì, 14 dicembre, festeggiamenti al Circolo Unione in occasione del Natale e del Centenario dell’edificazione della nuova sede. Assicurato il pieno con un pubblico di soci ed ospiti di tutto rispetto che ha usufruito di  uno spettacolo di alta qualità con due artiste già affermate, Michela Italia ed Eleonora Alicata, che, accompagnandosi con la chitarra,  hanno recitato e cantato classici brani natalizi, tra cui alcuni poco conosciuti di Quasimodo, Pirandello, Buttitta, Balistreri, Madre Teresa di Calcutta, Merini, Ungaretti. Apprezzata anche  l’esposizione,  da parte del  socio Giovanni Romeo, della storia del Circolo dal suo insediamento ad Augusta già nel ‘800 con i vari cambiamenti sia di sede che di denominazione. La dott.ssa Bruno ha donato una stampa commemorativa  a  tutti i presenti auspicando, al contempo, che questo  lavoro di ricerca e di ricostruzione della storia del Circolo possa essere conosciuto e diffuso tramite una dignitosa pubblicazione. Il tutto in un clima di sobrietà e di spirito  cristiano  del “ Non c’era posto per loro nell’albergo”. Questo, infatti, il titolo della conversazione  di Mons. Salvatore Caramagno, Rettore del Seminario Arcivescovile di Siracusa. Tematica e titolo  ripresi successivamente anche dalle due artiste. “ Il Natale cristiano – ha sottolineato Don Salvatore- deve essere inteso come un momento di riflessione e di rivisitazione del messaggio divino dell’Avvento. Un periodo di attesa, di preparazione alla venuta di un Dio che ha scelto  un regno fatto di povertà, di sacrifici, di sofferenza, di emarginazione e di rifiuti, ma allo stesso tempo un periodo di immensa gioia nella consapevolezza che, tramite tale cammino, si possa essere redenti dal peccato e partecipare alla vita eterna”. La manifestazione si è conclusa in maniera brillante con l’intonazione da parte delle artiste di un Jungle Bell  cantato e ritmato con battute di mani da parte del caloroso pubblico . Soddisfatto  il Direttivo del Circolo Unione presente nelle figure del sigg.ri  Luigi Ranno, Giovanni Romeo , Carmelo Salamone e della giovane Elena La Ferla. La presidente Gaetana Bruno Ferraguto, prima della  cena a buffet, ha consegnato gli attestati di socio alle tre nuove entrate dott.sse Farina, Maccarone e Schininà, ha ringraziato le artiste Alicata e Italia, Mons. Caramagno e il sig. Giuseppe Lavaggi, quest’ultimo, per aver allestito ad hoc un  caratteristico ed originale presepe.

          Gaetano Gulino

LA M.M. APRE UNA NUOVA MENSA: 10 PASTI AL MINUTO

 

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 AUGUSTA. Lunedì 19 dicembre, alle ore 11.30, cerimonia di inaugurazione della nuova mensa della Marina Militare nel comprensorio di Terravecchia.

La cerimonia avrà inizio con la benedizione della nuova struttura da parte del cappellano militare don Paolo Spinella, seguita dall’intervento del Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, ammiraglio di Divisione Raffaele Caruso.

L’edificio della nuova mensa è una costruzione degli anni ’50  del secolo scorso, originariamente destinato alla produzione e conservazione delle “reti anti-sommergibile”, all’epoca destinate alla protezione  portuale.

La struttura, sottoposta a un intervento di ristrutturazione e adeguamento durato un anno, è ampia complessivamente oltre 1200 m2, composta da 300 m2 di zona cucina e lavorazione, 200 m2 fra magazzini, uffici  e zona lavaggio stoviglie, ed infine oltre 700 m2 di sala mensa capace di accogliere contemporaneamente più di 250 commensali, servendo su due linee di distribuzione dieci pasti al minuto.

La consegna della nuova mensa fa parte di un programma di rinnovamento delle strutture della Marina Militare nella Base di Augusta che ha lo scopo di rendere più funzionali e moderne le sedi di lavoro. La nuova struttura risponde inoltre alle più recenti normative sulla sicurezza degli ambienti di lavoro.

    Nell’occasione dell’inaugurazione,  da parte dell’ammiraglio Caruso  al personale militare e civile della base per i tradizionali auguri per le prossime festività natalizie.

  G.T.

30 STUDENTI DEL LICEO “MÈGARA” A OXFORD PER IMPARARE L’INGLESE

E non importa non aver potuto dormire sul proprio letto, di non esser stati con la propria famiglia e con gli amici di sempre per tre settimane intere quando in una città straniera e sconosciuta hai lasciato un pezzo di cuore, una nuova famiglia e amici di cui porterai per sempre il ricordo.

 

 

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AUGUSTA. Si potrebbe pensare di svegliarsi la mattina con l’odore di bacon alle narici, di bere latte e the in tutte le ore della giornata e di parlare sempre e solo di condizioni metereologiche. In realtà non è successo nulla di tutto questo, o quasi, ai 30 ragazzi del liceo Classico Mègara Sezione Scientifica Annessa che hanno partecipato al progetto PON An Amazing Experience Abroad. I ragazzi sono stati ospitati da 15 famiglie inglesi residenti ad Oxford, tipica cittadina universitaria nella contea di Oxfordshire, vivendo per tre settimane a contatto con usi, costumi e tradizioni inglesi. Oxford offre tanti punti di riferimento culturali, a partire dalla scuola che offriva corsi pomeridiani per lo studio autonomo e, soprattutto, grandi forme architettoniche di chiese e università. Le principali attrazioni oxfordiane sono senza dubbio la St. Mary’s Tower, il Christ Church college – famoso per alcuni spazi ripresi nella celebre saga di Harry Potter – e l’ Hertford Bridge meglio conosciuto come Bridge of Sighs  (ponte dei sospiri, simile a quello di Venezia).  Inoltre nella città il sempre più frequente afflusso di giovani permette ai tanti pub e locali di riempirsi e non mancano certo le tradizionali attrazioni come cinema e teatri. Nel fine settimana erano organizzate escursioni nei dintorni, come Londra, Stradford-Upon-Avon e Bath che davano modo agli studenti di visitare celebri attrazioni presenti nelle città e divertendosi allo stesso tempo.

Usi e costumi inglesi sono però molto distanti da quelli italiani. Cominciando dal cibo, infatti, si possono aprire grandi parentesi con polemiche e critiche sul modo di cucinare inglese, sui suoi piatti tipici e fare squilibrati confronti con la cucina italiana. Tradizionalmente la cucina britannica è definita come una delle peggiori al mondo, ma più che altro è uno stereotipo che l’Inghilterra si trascina da secoli. E’ indubbio che il modo di mangiare, e gli stessi ingredienti siano qualitativamente diversi rispetto a quelli della cucina italiana, ma vivendo tre settimane a contatto con le famiglie si sono potuti riscontrare sapori e cibi totalmente diversi dalla nostra visione,  poiché molte famiglie – essendo di diverse nazionalità- erano solite cucinare secondo le loro tradizioni e i loro usi.  Il fatto che, però, la cucina inglese non abbia tradizioni non vuol dire non dover provare nuovi sapori e rimanere fussy eater, cioè un po’ schizzinosi nei confronti dei cibi non italiani.  Al contrario, questa esperienza è in parte servita a coloro magari un po’ diffidenti verso le altre culture, che hanno potuto assaporare culture diverse e tradizioni radicate nella storia. Infatti, al contrario di quanto si pensi la cucina inglese , senza dubbio molto lontana da quella italiana, trova forti tradizioni legate a eventi storici che hanno cambiato anche il modo di rapportarsi al cibo. Ad esempio il piatto tipico inglese Wellington Lamb prende il nome dal duca di Wellington, vincitore su Napoleone a Waterloo. Oppure le tradizionali zuppe si fanno risalire al cibo un po’ veloce e poco nutriente che gli operai, vivendo in condizioni disagiate durante la rivoluzione industriale,  consumavano. In alternativa si potevano comunque trovare ristoranti di qualsiasi tipo: cinese, indiano, giapponese e, dulcis in fundo, italiano.

Un’altra cosa a cui i 30 ragazzi hanno dovuto abituarsi è sicuramente il clima. Nettamente opposto a quello caldo e afoso nostrano, il tempo è una delle pecche che Oxford e l’Inghilterra in generale, offre agli studenti che invadono la città nel periodo invernale. Li costringe ad addobbarsi, come alberi di Natale in anticipo, di sciarpe, capelli e cappotti, al contrario invece della popolazione inglese che va in giro vestita come fosse ancora la stagione estiva con gonne corte, maglie leggere e infradito. Evidentemente saranno abituati ad un altro tipo di freddo, quello tagliante e fastidioso, che noi nemmeno sogniamo sulle nostre calde coste ma nonostante ciò il caldo ambiente di scuola, casa e locali, è stato molto confortante e ha permesso di eliminare anche questa piccola pecca.

Una buona abitudine inglese è quella di muoversi con biciclette, taxi e mezzi pubblici, con servizi alterni ogni 5 minuti e attivi fino a tarda serata. Infatti, tutti gli studenti erano muniti di abbonamento trisettimanele di autobus per muoversi da una parte all’altra della città con estrema facilità, riscontrando anche un nuovo modo di spostarsi totalmente diverso da quello usato nelle nostre zone , fatto solo di motorini e macchine. Inoltre, gli studenti hanno imparato a muoversi autonomamente per la città e ciò potrà essere utile in un futuro prossimo, quando dovranno muoversi in città sconosciute per i propri studi. Accresce il senso di responsabilità e di autonomia di ogni individuo, si gestiscono i propri soldi e si pianifica la giornata senza l’aiuto di un superiore “responsabile”.

La sistemazione in famiglie rappresenta un altro punto a favore di questa vacanza studio, poiché non solo fornisce una sistemazione più economica e autonoma, ma permette di migliorare la propria lingua non dal punto di vista scolastico, ma prettamente dal punto di vista lessicale. Stando a contatto con persone di nazionalità straniera bisognava relazionarsi nell’unica maniera possibile: gesticolando e arricchendo giorno dopo giorno il nostro vocabolario. Non avremmo mai potuto imparare come dire “melanzana” in inglese se la nostra padrona di casa non ci avesse chiesto cosa non gradivano e nemmeno che con l’espressione A piece of cake non ti veniva offerto un pezzo di torta, bensì si trattava di un modo di dire che sta ad indicare la semplicità di qualcosa, corrispondente al nostro Facile come bere un bicchiere d’acqua. 

Il fatto è che per quanto ci ostinavamo a disprezzare il cibo, l’ambiente freddo e qualunque altra pessima qualità si riuscisse a trovare, quella di Oxford rimarrà un’esperienza davvero unica, Amazing come aveva preannunciato il progetto, da raccontare a nipoti e pronipoti in un freddo pomeriggio d’inverno. E non importa non aver potuto dormire sul proprio letto, di non esser stati con la propria famiglia e con gli amici di sempre per tre settimane intere quando in una città straniera e sconosciuta hai lasciato un pezzo di cuore, una nuova famiglia e amici di cui porterai per sempre il ricordo.

 

   Sara Margani,  Foto di Elena Cappadona

AUGUSTA, i liceali del “Megara”: in viaggio tra spazio e realtà

ASTRONOMIA, STUDIO, AUGUSTAGiorno 15 dicembre  nell’aula magna della cittadella degli studi, denominata “teatro comunale”,i ragazzi della classi prime dei tre licei classico, scientifico e delle scienze umane,  con la partecipazione straordinaria della IV D del liceo scientifico, hanno avuto il piacere e l’onore di prendere parte alla conferenza Il sistema solare nell’era spaziale organizzata dalla professoressa Anna Lucia Daniele,docente di matematica e fisica, al liceo “Mègara”, per ascoltare l’interessante relazione  del dottor. Giovanni Catanzaro, astrofisico, augustano di adozione,  in servizio all’Osservatorio Astrofisico di Catania, che dipende dall’Istituto Nazionale di astrofisica

Dopo la presentazione della soddisfatta ed entusiasta dirigente scolastica  Maria Concetta Castorina, gli alunni sono stati accompagnati in un viaggio “interplanetario” e, attraverso nebulose, galassie e i vari pianeti del sistema solare, hanno avuto modo di apprendere tutto ciò che riguarda quell’affascinante porzione di universo ormai non più sconosciuto.

In seguito all’interessante spiegazione da parte dell’astronomo   Catanzaro, gli alunni hanno dato libero sfogo alle loro curiosità e ai loro dubbi rivolgendo all’esperto domande circa il lavoro, l’iter di studi da affrontare al fine di diventare astronomo come lui  e le sue recenti scoperte riguardanti “l’oscillazione di tipo solare nelle stelle della classe Delta Scuti”, ricevendo in cambio risposte esaurienti e incoraggianti.

Di certo non sono mancati momenti “leggeri” e divertenti che hanno invogliato gli alunni a seguire l’interazione con più entusiasmo e con particolare partecipazione e interessamento.

Nella seconda parte alcune classi hanno avuto la possibilità di presentare i propri lavori realizzati dagli alunni sotto la supervisione delle docenti di Scienze. A questo mini-concorso hanno partecipato: la classe I A  del classico, accompagnata dalla professoressa Jessica Di Venuta, che ha esposto l’evoluzione delle stelle e i pianeti del sistema solare, le classi I B del classico, I A e I B  dello scientifico, accompagnate dalla professoressa Claudia Valvo, che hanno presentato rispettivamente il diagramma H-R, la vita delle stelle, il sistema solare, con cartelloni e plastici in polistirolo,  le classi I C e I D  dello scientifico, accompagnati dalla professoressa Maria Romano, divise entrambe in vari sottogruppi:  i primi hanno trattato dell’originalissimo tema della spazzatura “spaziale” e delle comete, i secondi hanno riproposto la nascita dei corpi siderali, il sistema solare, la presenza di extraterrestri e la genesi della luna. La classe I A  del liceo delle scienze umane, accompagnata dalla professoressa Sandra Amara, ha trattato in modo specifico il Sole.

Tutti gli elaborati e i progetti sono stati esposti dagli alunni con diapositive e cartelloni.

Ardua è stata la scelta del vincitore,  ma alla fine il dott. Catanzaro ha ritenuto opportuno premiare tutte le classi partecipanti per l’impegno e l’originalità dei lavori.

    Silvia Mattei

Sequestrato un totale di Kg. 300 di GPL ad Augusta

gas.jpgAUGUSTA La Guardia di Finanza di Augusta, nell’àmbito dell’ordinaria attività di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria, in armonia  con le  direttive operative impartite dal comando provinciale di Siracusa, ha sottoposto a controllo un’attività commerciale (impianto di distribuzione stradale di carburante)  localizzata nella Frazione di Brucoli e inerente la vendita al minuto di bombole contenti Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). Nel corso dell’attività di controllo, è stata posta l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche su eventuali profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. I depositi, infatti, devono necessariamente rispondere a tassativi standard di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce . Le Fiamme Gialle,  a seguito dell’intervento ispettivo, hanno accertato la detenzione di un quantitativo di prodotto di gran lunga superiore a quello indicato nel certificato di prevenzione incendi e la mancanza della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio dell’attività e dell’autorizzazione  rilasciata dall’Agenzia delle Dogane; intanto i militari procedevano al sequestro di 300 Kg di GPL denunciando a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale e segnalando lo stesso all’Agenzia delle Dogane e alla Regione Sicilia.

 G.d.A.

AUGUSTA E ROSOLINI, “MONNEZZA” A RISCHIO SOTTO NATALE

Stato di agitazione del personale delle due ditte che si occupano del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Augusta e a  Rosolini

rifiuti, augusta, ecologiaStato di agitazione del personale delle due ditte che si occupano del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Augusta e a  Rosolini. La decisione è stata adottata dalla FIT Cisl Siracusa e comunicata, ai rispettivi sindaci  e alla prefettura. Alla base della protesta la mancata retribuzione di alcuni stipendi che, ad Augusta, rischia di assumere contorni ancora più gravi. “La società gestore, la Pastorino,” – ha detto il segretario generale della FIT provinciale, Franco Di Stefano –“solo pochi giorni fa ha pagato la mensilità del mese di settembre. Nessuna notizia, però, sugli stipendi di ottobre, novembre e sulla tredicesima. Ritengo che, a oggi, debba essere apprezzata la sensibilità mostrata da tutti i lavoratori, e dal sindacato, che non hanno intrapreso nessuna iniziativa di protesta. Lo si è fatto per permettere all’Amministrazione comunale e alla stessa ditta di trovare i fondi disponibili per sanare quanto spetta agli operai. Ora è  giunto il momento di risolvere la questione. Proprio per questo, contestualmente alla proclamazione dello stato di agitazione, chiediamo un incontro urgente, entro le prossime 48 ore, al Sindaco e alla Pastorino.” A Rosolini, invece, i lavoratori chiedono notizie dello stipendio di novembre. Stato di agitazione, così, deciso per spingere l’amministrazione comunale e la E.F. Servizi ecologici a pagare la mensilità spettante. “Una prassi purtroppo consolidata e rinnovata ogni mese. I lavoratori di Rosolini, per ricevere lo stipendio del mese maturato, sono praticamente costretti a proclamare puntualmente lo stato di agitazione. Una situazione inaccettabile. Anche a Rosolini abbiamo chiesto un incontro urgente entro venerdì prossimo; se non dovessero esserci notizie positive indiremo assemblee giornaliere in cantiere.”

   G.C.

L’ ACQUA, IL BENE PIU’ PREZIOSO. PER CHI?

acqua.jpgDisavventura di una commerciante augustana di via Giovanni Lavaggi, che si vede staccare l’utenza dell’acqua  dalla Sai 8, per 2 volte nel giro di pochi mesi, per una morosità imputabile al vecchio proprietario dell’immobile. La commerciante amareggiata preannuncia l’intenzione di rivolgersi ad un legale per presentare un esposto e chiedere i danni per il disagi arrecati. “Per due volte nel giro di pochi mesi, lo scorso mese di ottobre prima e ora da circa una settimana – dice Giusy Amenta,  titolare di un noto atelier di mobili con annesso laboratorio di restauro – ci siamo visti mettere i sigilli ai contatori per una morosità di cui non siamo responsabili tanto che è imputabile ad un contatore che reca un numero diverso da quello della nostra utenza. Nel luglio del 1999 abbiamo acquistato i locali dove è ubicato il negozio. Abbiamo poi pagato regolarmente alla tesoreria comunale la somma richiesta a titolo di allaccio dell’acqua. Ora a distanza di 12 anni la Sai 8, che gestisce il servizio idrico, pretende da noi quanto dovuto dal vecchio proprietario. Già una prima volta ad ottobre, dopo il primo distacco dell’utenza, abbiamo prodotto ai responsabili dell’ufficio che cura i contenziosi la documentazione necessaria dalla quale si evince inequivocabilmente che siamo in regola con quanto dovuto per la fornitura all’utenza di cui siamo intestatari. Sembrava allora che la situazione si fosse definitivamente chiarita e ci erano state date dai funzionari della società concessionaria precise assicurazione in questo senso – commenta Giusy Amenta -. Invece con nostro rammarico lo scorso 7 dicembre siamo ripiombati in quello che ci sembra come un vero incubo. Si è presentato in negozio un operatore della Sai 8 che nonostante le nostre rimostranze ha provveduto a staccare l’utenza. Ora siamo davvero stufi ed indignati per questa situazione che ci arreca notevoli disagi. Sicuramente si tratta di un problema di mancata trasmissione di documentazione tra il Comune e la Sai 8, ma noi ci chiediamo che colpa abbiamo di tutto ciò? Abbiamo perciò deciso di rivolgersi ad un legale per far rispettare i nostri diritti”.
   G.C.

La libertà di poter dire “non la penso come te” senza aspettarsi un licenziamento o una fucilata

motorino.jpgLa libertà è il desiderio fondamentale per l’uomo, da sempre è stata agognata, sofferta, guadagnata e persa nuovamente. Tendiamo a non sentirci liberi in qualsiasi situazione, ne vogliamo sempre di più, come se non bastasse mai. Si parla continuamente di restrizioni e repressioni, ma quando siamo davvero liberi? Basta un motorino, ritirarsi più tardi, un appartamento tutto vostro e la possibilità di esprimere il nostro pensiero per sentirci davvero liberi? La libertà, dal mio punto di vista, è la facoltà di poter scegliere e pensare indipendentemente dagli altri. Non è quindi un fattore materiale, bensì psicologico e sociale. Credo che nessuno possa davvero definirsi libero in quanto tutti siamo condizionati da fattori esterni, quali – ahimè – i soldi, la famiglia, l’amore, l’appartenenza a una “casta”. Valori importanti possono starci troppo stretti e per questo ci tolgono la libertà. La necessità di avere delle libertà nasce nella mia età, prima infatti non si sente l’esigenza di essere indipendenti. Ci sentiamo oppressi dai genitori, dalla scuola, dagli adulti in genere, dal futuro, da ciò che dobbiamo diventare… Pensiamo che restando a casa da soli siamo grandi, forti e liberi di fare ciò che vogliamo, ma basta che faccia buio per andare a casa della nonna e sentirci al sicuro. Pensiamo che avendo un motorino possiamo andare dove vogliamo, ma arrivati,  non sappiamo come tornare indietro. La libertà è poter dire “non la penso come te”senza aspettarmi come conseguenza un licenziamento o una fucilata, per esempio. Immagino libero un uomo che denuncia colui che lo ricattava, una donna che ha lasciato il marito che non l’amava, colui che ha abbandonato il posto di lavoro ribellandosi al suo essere sottopagato, il giovane che crede in dei valori e quello che non si veste come gli altri solo per moda. Immagino libero chi si distingue. Anche nell’amore ci si può sentire ingabbiati: la monogamia, la tradizione, i ruoli predefiniti, il matrimonio, la famiglia patriarcale. Sento molto donne e uomini di mezza età voler urlare al mondo che prima di essere mogli e mariti, sono persone con un carattere e delle ambizioni. E queste stesse persone vogliono ritagliarsi un loro spazio nella routine quotidiana. Per questo ritengo che la libertà sia anche dedicarsi a ciò che ci appassiona, poter confidare in nostri pensieri ad un amico. La gelosia, a esempio, è la fine della libertà di coppia. E andando avanti in questa analisi ci rendiamo conto che non siamo liberi neppure a lavoro o a scuola. Non siamo liberi quando non diciamo al capo cosa pensiamo di lui, non siamo liberi quando non esprimiamo la nostra idea al professore. Non siamo liberi neppure nella società, con tutto ciò che si deve o non si deve fare in ogni piccola situazione, a una cena di gala per esempio. La convenzioni sono l’anti libertà di espressione. Il concetto di decenza ci è così radicato in mente che se vediamo una ragazza con uno stivale troppo alto tendiamo subito a pensar male di lei. Penso che la canzone di Fabrizio Moro possa racchiudere pienamente il mio pensiero: “Voglio sentirmi libero da questa onda, libero dalla convinzione che la Terra è tonda, libero libero davvero non per fare il duro, libero dalla paura del futuro, libero perché ognuno è libero di andare, libero da una storia che è finita male e da uomo libero ricominciare, perché la libertà è sacra come il pane!”. Io aggiungerei: poiché la libertà è grande come il cielo, quando la si ha per davvero.

     Anna  Guerrisi

IL CELEBRE E POPOLARE ATTORE SICILIANO TUCCIO MUSUMECI CELEBRATO IN UN LIBRO

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Mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 20 al Teatro Vitaliano Brancati di Catania con Pippo Baudo presentazione dell’ l’ultimo libro di Santino Mirabella dal titolo “In Scena-Conversazione con Tuccio Musumeci” (edizioni Flaccovio Editore).Una serata evento che celebra un attore simbolo del nostro teatro  Tuccio Musumeci. Cinema, televisione, ma soprattutto teatro:Tuccio Musumeci in un’ inedita conversazione insieme all’autore , ripercorre la sua carriera di interprete, dagli esordi in coppia con Pippo Baudo – che firma la prefazione al volume – fino ai più recenti successi. Una dichiarazione d’amore per un mestiere vissuto con passione quasi esclusiva, ma anche una fonte inesauribile di notizie di prima mano su sessant’anni di storia dello spettacolo in Italia. Santino Mirabella , giudice al Tribunale di Catania, è un grande appassionato di teatro e letteratura. Autore presente in numerose antologie di poesia e narrativa , tra le sue pubblicazioni più recenti : l’ Opera di poesie Come qualsiasi delle ombre…’, (2011 Casa editrice: ‘Gruppo Albatros Il Filo’ , premiato alla VI^ Edizione del Concorso Internazionale di Poesia ‘Vitruvio’, in Lecce ed alla X^ Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Italo Carretto”, in Bardineto e la pluripremiata opera di poesie Per i Viali senza via’ (2010), con illustrazioni di Luigi Fiore( ‘A&B Editrice’) . Tra i vari riconoscimenti di Santino Mirabella si annoverano il Premio Italo Calvino’ (Sanremo); Premio Letterario Nazionale “Le Nuvole–Peter Russell, in Napoli; Premio ‘Giordano Bruno’ dell’Accademia Internazionale Partenopea “Federico II”, in Napoli.

<<Il libro su Tuccio Musumeci -dichiara l’autore – nasce da un atto d’amore per l’uomo e per l’artista>>.

Alla serata di mercoledì 14 dicembre al Teatro Vitaliano Brancati presenti, l’autore , Tuccio Musumeci e PippoBaudo.

    Claudia   Catalano