VISITIAMO LA CAVOUR: 4 NAVI IN UNA – L’AMMIRAGLIA DELLA M.M. ITALIANA IN SOSTA AL MOLO NATO DI AUGUSTA – di Giorgio Càsole

 

AUGUSTA.   Al comando di Marisicilia arriva la notizia che la portaerei Cavour, ammiraglia  e  vanto della Marina Militare italiana, il 28 ottobre deve compiere una sosta operativa di dodici ore al molo Nato . La Cavour , nello scorso febbraio, è  transitata  dalle nostre parti, ma non ha mai sostato. Niente di meglio – avrà pensato il comandante di Marisicilia, l’ammiraglio di div. Salvatore Ruzittu, che il 9 novembre lascerà il comando, dopo poco più di un anno – niente di meglio che organizzare una visita completa della portaerei,  per rappresentanti istituzionali e della stampa,  la mattina dello stesso venerdì 28. Ed ecco che, come d’incanto, ci troviamo nell’enorme pancia della Cavour, l’hangar,  un antro ciclopico che può ospitare tir, carri armati, elicotteri (per un massimo di dodici), aerei a decollo/atterraggio verticale (per un massimo di otto). Nell’hangar è montato un grande schermo sul quale sono proiettati filmati riguardanti l’unità navale e gli aerei. Uno di questi aerei, un McDonnellDouglas, del tipo di quelli in dotazione alla Marina americana, visti nei film della serie Top gun, lo vediamo solo sullo schermo mentre plana sul ponte, lentamente, tanto che,  in un momento di grande suggestione, appare come sospeso nell’aria, come un uccello dalle ali spiegate. L’appontaggio riesce in pieno. Solo sullo schermo, però. Non vediamo né aerei né elicotteri né all’interno dell’hangar né sul ponte di volo. Gli aerei hanno la loro base a Grottaglie, vicino Taranto: ecco perché “nave Cavour è basata a Taranto”, informa il  comandante della Cavour, Aurelio De Carolis, capitano di vascello di origine catanese, che, dopo quattordici mesi di comando  (lo ha assunto il 12 ottobre 2010),  il 23 dicembre andrà a far parte dello staff del presidente della repubblica. L’ammiraglio Ruzittu si mostra orgoglioso nell’annunciare il nuovo incarico di De Carolis, che, in anni passati,   è stato sotto il comando dello stesso Rizuttu.  Gli ospiti vengono divisi in cinque gruppi per un’agevole visita della Cavour con il cicerone al seguito.

                                                                                                                                                                

De Carolis, ovviamente, segue il gruppo numero 1, quello costituito dai rappresentanti istituzionali, ma si fa vivo anche in altri gruppi per illustrare di persona le caratteristiche di questa Cavour, la terza della nostra marina che ricorda il conte Camillo Benso di Cavour, primo ministro del regno di Piemonte-Sardegna, che gettò le basi perché il suo sovrano, Vittorio Emauele II di Savoia, divenisse re d’Italia.  La prima fu una nave da trasporto di 1^ classe, attiva dal 1885 al 1894; la seconda una corazzata,  varata nel 1911, che subì varie traversie (fu pure affondata dagli Inglesi a Taranto nel 1940) per essere infine demolita nel 1947. L’attuale Cavour, costruita interamente in Italia, è un nave all’avanguardia, non solo per l’altissima tecnologia applicata che consente un equipaggio limitato a 530 persone (di cui 39 ufficiali), ma può ospitare comodamente  fino a 1.210 persone, perché non è soltanto una portaerei –la prima italiana classificata come tale – ma è una nave ospedale con circa cento posti letto, dodici posti di terapia intensiva,  due sale operatorie, un gabinetto dentistico e una TAC; l’attuale Cavour “ha il ruolo naturale di nave ammiraglia della squadra navale e lo scopo di nave-piattaforma idonea per operazioni marittime interforze e internazionali: insomma, quattro navi in una”, sottolinea compiaciuto De Carolis che, ancora più compiaciuto, ricorda la prima utilizzazione della Cavour, quale nave soccorso nel febbraio 2010 in occasione del terremoto nell’isola di Haiti , quando la nave ha trasportato non solo uomini, mezzi, cibo, medicine, indumenti per i terremotati, ma ha anche fornito energia elettrica. La Cavour, infatti, ha una tale capacità autonoma di produrre energia che potrebbe illuminare una cittadina di oltre seimila abitanti. Il comandante De Carolis, nel congedarsi  con un calice in mano,  mette in luce le meraviglie della Cavour (“solo cinque nazioni al mondo posseggono attualmente portaerei  altrettanto  all’avanguardia”) e afferma che da “quest’unità e dalle sue utilizzazioni viene una ricaduta d’immagine preziosa  per tutta l’Italia”. Infine, una corsa veloce nell’area di ristoro dei marinai: al banco tre simpatiche ragazze in divisa da lavoro vendono i “ricordini”, tra cui un cappello con visiera e i fregi da ammiraglio per dieci euro, mentre un cappello senza fregi costa  meno dellametà. Potenza del fregio!

Giorgio Càsole

Nelle foto (Collezione Antonello Forestiere): momenti della visita

VISITIAMO LA CAVOUR: 4 NAVI IN UNA – L’AMMIRAGLIA DELLA M.M. ITALIANA IN SOSTA AL MOLO NATO DI AUGUSTA – di Giorgio Càsoleultima modifica: 2011-11-03T21:20:00+01:00da leodar1
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