Perché la gente non accorre più numerosa alla tradizionale asta di San Giuseppe?

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Vi ricordate la tradizionale vendita all’asta che veniva svolta ad Augusta il 19 marzo per la festa dedicata a San Giuseppe, quando dal  balcone di fronte alla chiesa si affacciava, impellicciato,  quel noto personaggio, di nome  Joe Conforte, accerchiato dalle sue bionde sventole e dai suoi “strani” collaboratori? Tradizionalmente i devoti, grandi e piccini, partecipavano in massa, accorrevano da ogni quartiere della città, anche se a oggi non si è capito se  per devozione al  Giuseppe santo o al Giuseppe (Joe) uomo. Il dubbio rimane, visto che oggi la gente non accorre più come prima, cioè da quando Joe Conforte, fuggito per frode fiscale dal Nevada in Brasile, non potrà più raggiungere la sua citta natìa, Augusta . Si sa solo che Joe era un personaggio di grosso “calibro” e gli piaceva tanto apparire imboccando il  suo enorme sigaro, in attesa che si finisse la vendita degli articoli “alla portata di tutti” per acquistare e a caro prezzo i bastoni di torrone alle mandorle, e il  bastone di Giuseppe, il santo  ovviamente. Una grande soddisfazione per Joe Conforte, l’amico di Frank Sinatra, il ragazzo emigrato in cerca di fortuna da Augusta negli Stati Uniti d’America, in cerca di una dea bendata che non tardò ad arrivare perché, secondo le dichiarazioni da lui stesso rese all’epoca al prof. Giorgio Càsole durante un’intervista televisiva , nella vita il segreto del successo si divide in tre parti: bisogna cogliere l’occasione giusta, avere tanto cervello e tanta forza.  Una vera forza la sua, si sa, con le sue case da gioco, il casino, il casinò e, soprattutto, tanto cervello, lo stesso che lo indotto ad abbandonare tutto in età avanzata per  andare in Brasile in esilio dorato. La conoscono tutti ad Augusta la vera storia di Joe Conforte, una notorietà resa ancor più brillante dal film biografico che dall’America arrivò  nella sala cinematografica di questo nostro ridente paesotto di provincia, nella sala dell’ormai dismesso cinema Impero, oggi ridotto a un pugno di “macerie” perché distrutto dal tempo e  dall’indifferenza dei nostri  amministratori  comunali che non hanno saputo  acquisire al patrimonio comunale un locale che poteva diventare un  sala teatrale in pieno centro storico, per non parlare di quell’altro monumento in via di degrado che è il Kursaal Augusteo. E non solo  al cinema  Joe Conforte si faceva ammirare, con sequenze riprese dal vivo proprio qui ad Augusta della processione di Joe con le sue sventole e il sigaro in bocca, seguito dalla banda musicale e dal maresciallo delle guardie municipali. perché,  si ricorderà, anche la stampa nazionale e  il settimanale L’Espresso non seppero,  all’epoca,  sottrarsi al fascino misterioso del nostro illustre concittadino, che fu persino intervistato dal celebre e popolare giornalista televisivo e della carta stampata Enzo Biagi.

Il tradizionale bastone di torrone venduto all’asta di San Giuseppe, invece, quest’anno  è stato acquistato da un arbitro, Sebastiano Di Franco, ragazzo di buona famiglia e devoto a San Giuseppe, il santo.

    Giuseppe  Tringali

Perché la gente non accorre più numerosa alla tradizionale asta di San Giuseppe?ultima modifica: 2011-03-30T15:38:00+02:00da leodar1
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Un pensiero su “Perché la gente non accorre più numerosa alla tradizionale asta di San Giuseppe?

  1. L’articolo spiega bene il perche? La tradizione per tutti gli anni ’60 e ’70 non era oramai l’asta, ma si andava a vederla perche l’attrazione era Joe e null’altro. Era la tradizione di Joe conforte… Oggi l’asta la si fa per tradizione????… no! si fa per la speranza di fare cassetto…. e di certo chi compra il bastone non spende 30 milioni di lire o 50 milioni come faceva Joe… Tempi che furono

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