LA FESTA DELLE DONNE E LA DIGNITA’ FEMMINILE

donnanuda.jpgLeggendo  un articolo,   rivolto alle donne, della giornalista  Concita De Gregorio, direttrice de l’Unità, non ho potuto fare altro che rimanerne entusiasta. Senza mezzi termini, in modo elegante,  ma al contempo trasgressivo e pungente, De Gregorio  fa capire come, nonostante tutto, esistano delle donne pronte a ribellarsi alla “schiavitù” a cui sono sottoposte. La visione della donna-oggetto, che la TV e i mass media in generale ci propongono ogni giorno,  è questa: donne che, pur di uscire con borse e vestiti firmati, pur di avere successo nello spettacolo, pur di entrare in politica,  nonostante il loro livello culturale sia da asilo infantile,  sfiorando i limiti del ridicolo, ma avendo ottime potenzialità a livello estetico, non si fanno scrupoli a concedere i loro “favori” a un vecchio politico miliardario. Ma la sfacciataggine non ha fine: le notizie di ragazze, anche minorenni, che abbagliate dall’ideologia del successo si concedono a un importante politico fa scalpore, la gente ne parla e le notizie arrivano persino nelle giornali e nelle TV dei paesi esteri. Ed è così che l’Italia, negli ultimi anni, non viene più vista come il paese della pizza e del mandolino, ma come un grande “bordello” fatto di donne senza cervello e politici preoccupati di più del loro letto che del bene della popolazione.  Quante umiliazioni dovremo ancora sopportare? Siamo diventati una specie di barzelletta per tutti i Paesi del mondo, ma nessuno ha il coraggio di ribellarsi, di fare qualcosa di diverso dalla solita falsa contestazione sociale. Le donne per prime dovrebbero prendere in mano le redini della situazione, in modo da rovesciare finalmente le sorti di questo Paese che sembra ormai caduto nel baratro più totale. Ma in particolare la De Gregorio si rivolge alle “altre donne”, coloro che magari hanno una mente versatile ma che sicuramente non possiedono potenzialità a livello estetico. Non importa da quale parte d’Italia provengano, se ricche o povere, quelle donne che hanno sempre contribuito, nei secoli, a rendere l’Italia un paese libero e giusto,  devono assolutamente intervenire, perché sappiamo  come al governo attuale piaccia avere un popolo passivo, che, se proprio deve contestare qualcosa, lo fa in maniera generica, senza centrare i veri problemi della società. Gli episodi di falsa contestazione sociale  provocano una sorta di nichilismo che sta dilagando ovunque. C’è bisogno di giovani svegli e attenti, adesso più che mai. Per questo motivo ogni sorta di omologazione da parte delle persone è pericoloso per la nostra esistenza. Anche la scuola dovrebbe contribuire a dare consapevolezza della dignità della donna, che non deve essere più costretta a spogliarsi per poter intraprendere una carriera ricca di successi. L’8 marzo, che un tempo rappresentava l’affermazione dei diritti della donna, si  è ridotto, come sempre,  a una scialba celebrazione, risolta in  un omaggio floreale o  in  un’uscita con le amiche. Secondo me  l’8 marzo dovrebbe essere, invece,  un momento di riflessione,  pensando che in realtà c’è ancora molto da fare riguardo all’emancipazione femminile, ancora ben lontana dall’essere realizzata nella gran parte dei Paesi del mondo.      

   Federica  Fiume

LA FESTA DELLE DONNE E LA DIGNITA’ FEMMINILEultima modifica: 2011-03-18T09:10:00+01:00da leodar1
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