Nella notte di Santa Lucia, il terremoto da non dimenticare

AUGUSTA – 20 ANNI DOPO

PIC257.jpgNel popoloso quartiere borgata di Augusta  è stata celebrata, presso la chiesa Santa Lucia, una messa alla presenza del sindaco Carrubba, del vicesindaco Geraci e del presidente Amato, in occasione del 20° anniversario del tragico terremoto che quella notte del 13 dicembre del 1990 lasciò senza tetto più di 4700 persone. Malgrado le avverse condizioni climatiche e la scrosciante pioggia che si è manifestata durante la funzione religiosa, la popolazione è accorsa numerosissima, segno che a distanza di venti anni è ancora vivo il ricordo di quella funesta notte trascorsa fuori casa, al freddo, tra i calcinacci, il caos dei veicoli nelle strade, il pianto di quei piccoli tirati giù dal letto e avvolti frettolosamente nelle coperte di lana, tra gli sguardi poco rassicuranti degli adulti in preda alla disperazione e alla paura di non riuscire più a ripartire da quelle enormi macerie, a ripartire da zero.

 Tutto successe nel giro di 45 interminabili secondi durante i quali, giusto per rendere l’idea ai giovani che fortunatamente non hanno vissuto quei tragici momenti, chi abitava negli ultimi piani degli edifici, si racconta, fu investito dalla netta sensazione di precipitare, disarmato, aspettando il momento dello schianto. “Ma il nostro buon Dio – ha commentato commosso durante l’omelia il celebrante don Angelo Saraceno – fortunatamente ha teso una mano a tutti,  non dimenticandosi di nessuno. Sono passati venti anni da quel terribile evento durante i quali Augusta, gradualmente, grazie all’aiuto di chi ha saputo mettersi al servizio della collettività con grande spirito di sacrificio e  solidarietà, è tornata prosperosa al suo antico splendore”.

E proprio stamani non a caso è stato inaugurato, alla presenza delle scolaresche cittadine,  un ampio parco giochi per bambini nel sito dove sorgeva il campo containers, ormai bonificato, che ha ospitato per più di dieci anni le famiglie che erano rimaste senza un tetto.   

Dopo la  messa, i fedeli e le autorità si sono spostati all’esterno della chiesa Santa Lucia, presso la facciata nord, per assistere, sotto gli ombrelli, alla scopertura di una lapide commemorativa (nella foto) e per ricevere dal loro beneamato parroco la benedizione del giorno, prima di tornare nelle loro rispettive case.

     Giuseppe Tringali

 

Nella notte di Santa Lucia, il terremoto da non dimenticareultima modifica: 2010-12-13T23:10:00+01:00da leodar1
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