Arsenale MM di Augusta: l’incredibile storia del salario accessorio

augusta aerea.JPGCon  le debite proporzioni, a me questa storia del salario accessorio, somiglia molto alla situazione politica italiana. Da tempo (troppo) si parla in Italia delle vicende di Berlusconi; tralasciando o relegando a marginali discussioni quelli che sono i veri problemi degli italiani. Siamo ormai tanto impelagati nelle vicende private del nostro Presidente del  Consiglio, che chi si rischia a parlare di lavoro, salute, scuola, salari e disoccupazione, viene immediatamente tacciato di  fare populismo e demagogia; considerando evidentemente gli orientamenti sessuali del nostro Premier meritevoli  di più attenzione rispetto a ciò di cui sopra.  Se prendiamo ad esempio l’Arsenale di Augusta, lo ripetiamo, con le debite proporzioni, succede la medesima cosa. Abbiamo in ordine sparso d’importanza: uno Stabilimento quasi fatiscente che ricorda tanto quelle case di campagna fatte in economia, poco alla volta, che alla fine non hanno né testa né coda. Un settore lavorazioni le cui officine dopo anni di inerzia ed ignavia, stanno, con i lavori in corso, prendendo una parvenza di forma, ma che probabilmente vedranno un funzionamento a regime quando del personale civile resterà solo un vago ricordo. Un’anomalia da sempre sottolineata ma mai rimediata, sta nel fatto che in uno Stabilimento industriale, gli impiegati superano come numero gli operai. Una classe dirigente preparatissima dal punto di vista cartolario, ma assolutamente a digiuno e lacunosa da quello tecnico-pratico. E tralasciamo, per non farla lunga (o per non infierire), sui cosiddetti problemi spiccioli, che di spicciolo hanno ben poco: magazzini ormai ai saldi, personale tecnico aggiornato fino al secolo scorso, etc..

Restauro obice posto al milite ignoto

Nel corso della solenne cerimonia per la celebrazione del 4 novembre tenutasi in Piazza Castello ad Augusta, nella ricorrenza della festa delle Forze Armate e dell’anniversario della vittoria nella “Grande Guerra” 1915-18, il Kiwanis Club Augusta, presieduto da . Gaetano Paolo Russotto (ammiraglio della riserva), in collaborazione con il civico “Museo della Piazzaforte”, ha riconsegnato alla città lo storico obice da 105/28 mm del regio esercito italiano risalente alla I guerra mondiale posto a lato del Milite Ignoto. Il pezzo di artiglieria, donato dal Club alla città di Augusta nel 1991, è da allora in carico ai cimeli del civico “Museo della Piazzaforte”.

Il Comune di Augusta ha autorizzato lo svolgimento dei lavori, a seguito di formale richiesta al tempo avanzata dal Club; inoltre, con separata richiesta sempre precedentemente avanzata sia al sindaco che al Comando di Marisicilia che ha  curato  la cerimonia militare, il Kiwanis è stato autorizzato a esserne parte ufficiale, al fine di effettuare la scopertura del cimelio e consentire l’allocuzione del presidente, Gaetano Paolo Russotto.

La scopertura del cimelio è avvenuta in apertura della cerimonia, alla presenza del prefetto di Siracusa, C. Floreno, del sindaco di Augusta, Carrubba,  e dell’ammiraglio comandante di Marisicilia, Andrea Toscano.

Il drappo che copriva il cimelio é  stato scoperto da Antonello Forestiere,direttore del museo,  e da. Salvatore Cannavà, presidente del club nel 1991, i quali hanno entrambi montato la guardia d’onore al cimelio con il labaro del Club per tutta la durata della cerimonia. Nel corso del suo intervento, il sindaco Massimo Carrubba ha rivolto espressioni di particolare apprezzamento al Kiwanis Club Augusta e al civico museo per questo intervento a favore di un pregevole cimelio che, testimoniando una pagina di storia, arricchisce l’arredo del monumento al Milite Ignoto.

Riapre il civico Museo della Piazzaforte?

Delta 20 269.jpgDovrebbe riaprire nel prossimo mese di marzo il civico Museo della Piazzaforte. La notizia è stata data, con  molta cautela, dal direttore onorario dello stesso museo, Antonello Forestiere, avvocato di professione, che ha raccolto l’eredità dello scomparso Tullio Marcon,  fondatore e primo direttore del museo. Forestiere ne ha parlato nel corso di un incontro, organizzato dal Kiwanis club, presidente Michele Purgino, dedicato al “Castello svevo: risorsa per la crescita della Città.”

 Preceduto da un intervento di Salvatore Romano sui graffiti  parietali presenti nel maniero,

   Forestiere, con dovizia di dati e di materiale iconografico, ha illustrato il museo, che aveva sede all’interno del bastione San Giacomo del castello. La fortezza federiciana fu  adibita  a  reclusorio penale per un’ottantina d’anni,  dalla fine del 1800 fino al 1978, quando fu evacuata,  nel giro di una notte,  per decisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, venuto in città in assoluta segretezza , dopo una serie di rivolte da parte dei detenuti che avevano trasformato il carcere in un  teatro da combattimento.

Istituito il 1° ottobre 1886, con l’atto deliberativo n. 379 della Giunta municipale, occorsero quattro anni perché il museo fosse degnamente allestito nel bastione San Giacomo,  grazie ai buoni uffici di Marcon  nei confronti della Soprintendenza ai beni culturali. Il 16 aprile del 1990,  il museo fu  inaugurato dall’allora sindaco Carmelo Tringali e dall’assessore alla cultura, Francescantonio Laface, anch’egli scomparso. Laface – ha ricordato Forestiere –fu sempre molto vicino a Marcon e lo sostenne sempre. Braccio destro e primo sodale di Marcon lo stesso Antonello Forestiere, che fu  ufficialmente nominato suo vice.

Nel giro di sei anni, tanti quanti sono stati gli anni di apertura  al pubblico, i visitatori – molti provenienti da varie parti d’Italia-  sono stati oltre quindicimila. I cimeli raccolti e esposti circa trecento.  Poi, il 30 gennaio 1996, la “mazzata”:  la Soprintendenza ordina la chiusura del bastione per indifferibili lavori. Il museo deve chiudere. C’è i più: deve traslocare. Ergo, viene smantellato. Il Comune, infatti, non riesce a trovare una sistemazione diversa. Molti dei pezzi più significativi vengono trasferiti, in comodato d’uso e solo temporaneamente, al Museo delle Ciminiere, a Catania.

  Passano gli anni. Tullio Marcon fa il possibile, anche attraverso interviste alla stampa, per sensibilizzare l’Amministrazione civica e la Soprintendenza  al fine di far riaprire il museo.   Trascorrono dieci anni. Nell’ottobre 2006 Marcon muore improvvisamente, con la mente rivolta alla sua creatura.

L’amministrazione Carrubba  promuove  Antonello Forestiere , nominandolo immediatamente direttore, affiancandogli un comitato direttivo che, invece, mancava al fondatore. Forestiere non vive sugli allori. Riprende i pezzi prestati al Museo delle Ciminiere e, coadiuvato da un pugno di volontari, rimette  a lucido tutti i reperti, ricollocandoli ai loro posti,  come se si dovesse riaprire al pubblico da un momento all’altro. Come se, appunto. Passano altri tre anni. Siamo ancora in attesa. Si riaprirà a marzo 2010 o dovremo ancora attendere? Forestiere dice d’essere fiducioso. La parola decisiva spetta a Mariella Muti, che dirige la Soprintendenza di Siracusa.  Speriamo che non ci lasci ancora  una volta muti.

        Giorgio  Càsole

Nella foto: Antonello Forestiere, direttore onorario del Museo della Piazzaforte, al microfono; accanto a lui Michele Purgino e Salvatore Romano.

Una nuova compagnia teatrale ad Augusta: Tiatru d’o Suli

Teatro.jpgC’era bisogno di un’altra formazione teatrale ad Augusta dove già ne agiscono altre? Forse no. Ma non abbiamo saputo resistere alla tentazione di metterla su nella consapevolezza di farlo per pura passione e nella speranza di instillare a qualcuno il germe di questa antica arte che, sappiamo benissimo, fa parte della natura umana…”: con queste parole il presidente nonché regista e attore protagonista, Sergio Sillato, presenta questa sua “creatura” appena “battezzata” con il debutto al Teatro Comunale della Cittadella degli Studi di Augusta, di “Non è vero ma ci credo”, celebre commedia in tre atti di Peppino De Filippo.

Fu  rappresentata per la prima volta nel lontano 1942 ma è ancora attualissima perché come dice, e prendo ancora in prestito le parole di Sillato, “…la superstizione è uno dei tanti drammi in cui si dibatte l’uomo…dove si sviluppano intrighi, intrallazzi…dove si esercita il potere in tutte le sue forme, anche le più stupide, umiliando, il più delle volte, la dignità umana…”.

La trama di questa commedia è ben nota: tutto ruota attorno all’irrazionale superstizione del protagonista, il commendatore Gervasio Savastano, che alla fine capirà che “le cose che accadono sono frutto della quotidianità che scorre , del nostro impegno o della nostra stupidità ma mai della superstizione…”

Sergio Sillato ha voluto rendere questa celebre commedia più vicina al pubblico locale inserendo battute in lingua siciliana e l’esperimento è perfettamente riuscito perché le risate e gli applausi sono arrivati ripetutamente e molto convinti durante tutta la serata.

Il regista ha saputo caratterizzare il personaggio del superstizioso Gervasio in modo assolutamente delizioso senza mai cadere nell’esagerazione, in modo lieve com’è nel suo stile, e di questa sua leggerezza ha saputo colorare tutta la rappresentazione circondandosi di attori non professionisti, naturalmente, ma che si sono impegnati con tanta energia e divertimento a dar vita ai vari personaggi della celebre commedia.

I diritti sottratti all’infanzia

Conferenza_Diritti dei minori_locandina.jpgE’ stato di parola  il neo presidente  del Kiwanis Augusta, Gaetano Paolo Russotto,  ammiraglio riservista della Marina Militare.  Aveva promesso, durante la conferenza stampa prima dell’insediamento nella carica che si sarebbe occupato del tema dell’infanzia. A poco meno di un mese dalla “charter night”, in cui Russotto ha ufficialmente presentato il suo programma, subito dopo aver preso possesso della carica, ecco che il Kiwanis invita la cittadinanza di Augusta e non solo  a presenziare a una conferenza dal titolo impegnativo “Legislazione  nazionale e internazionale sui diritti dell’infanzia: i diritti sottratti”, venerdì 2° novembre nell’auditorium “Don Paolo Liggeri” del civico palazzo San Biagio di Via Roma. L’inizio è fissato per le 18,3°, con i saluti dello stesso presidente Russotto e del primo cittadino di Augusta, Massimo Carrubba. Ben cinque saranno i relatori, che saranno coordinati dall’avvocato Antonello Forestiere: Carmela Pace, presidente comitato provinciale UNICEF, Anna Trinchillo, sostituto procuratore  della repubblica a Siracusa, Maria Concetta Castorina, dirigente scolastica della scuola comprensiva “O.M.Corbino” di Augusta, Francesco Cannavà, psicologo, consulente tecnico del tribunale aretuseo,  Umberto Palma, presidente  comitato regionale UNICEF. Com’è noto l’UNICEF è l’organismo internazionale, che fa capo all’Organizzazione delle Nazioni Unite, ONU, per la tutela dell’infanzia nel mondo.

Non sappiamo in questo momento se sarà data al pubblico presente venerdì 20,  l’occasione di prendere la parola, dato l’orario di inizio, che, a  tutti gli effetti, come di consuetudine, non sarà mai quello ufficiale, regnando in Italia il vizio o il vezzo di  fare l’ingresso in ritardo, memori del cosiddetto quarto d’ora accademico, il quarto d’ora, cioè, che i docenti universitari – sottolineiamo universitari – sottraggono all’ora canonica di lezione. C’è da aggiungere il numero dei relatori e l’altro vizio italiano della prolissità. Non possiamo non sottolineare, però, la felice quasi coincidenza di questa conferenza con quella internazionale tenutasi a Roma in questi giorni sulla fame nel mondo, con la presenza del presidente della FAO, altro importante organismo internazionale che si occupa di aiuti alimentari per debellare finalmente la tristissima realtà delle persone che muoiono nel mondo letteralmente di fame, mentre noi occidentali  ci ammaliamo per il troppo cibo e, soprattutto, distruggiamo le derrate alimentari per non  abbassare il  prezzo sul mercato.  Fra le persone che muoiono di fame i primi e in maggior numero sono i bambini.

                  Giorgio Càsole

Sale lo stato di agitazione del personale dell’Arsenale MM

Arsenale di Augusta.jpgGiorno 05.11.2009, si è svolta un’assemblea di tutti i lavoratori dell’Arsenale di Augusta, indetta unitariamente da CGIL, CISL, UIL, UNSA, FLP, RDB e R.S.U. per discutere sulla problematica inerente la distribuzione del fondo unico di sede (F.U.S.) relativa all’incentivazione del personale civile dell’ente per l’anno 2009.

Gli interventi dei rappresentanti sindacali di comparto in ordine Trigilio Sebastiano (CGIL), Blandino Maurizio (CISL), Di Blasi Bruno (UIL), Basso Nuccio (UNSA),  Bucello Salvatore (FLP), Gianino Francesco (RDB) e Passanisi Daniele (R.S.U.) oltre ad evidenziare le ragioni del mancato accordo che stabilisce le linee guida per la definizione e l’individuazione della produttività dell’Ente di Marinarsen Augusta hanno evidenziato il comportamento arroccato su posizioni indifendibili della Direzione che si pone con un atteggiamento fermo e non aperto alla contrattazione stessa.

Nel corso del dibattito oltre a manifestare lo stato di disagio dovuto alla crisi economico-finanziaria Nazionale nonché, alle scelte politiche del ministero che vedrebbe L’arsenale di Augusta ridimensionato nelle funzioni e nelle attività, con ricadute occupazionali sul territorio, si è ritenuto opportuno concludere l’assemblea con la stesura di un documento per la  riapertura dei termini della contrattazione ed invitando la Direzione ad una solerte soluzione del problema portando sul tavolo della contrattazione le  linee guida adottate nell’anno precedente ritenute conformi alla legge.

Convocati in data 11.11.2009 dal Direttore Dell’Arsenale C.A. Andrea Licci, per l’ennesimo incontro sull’argomento si è riscontrato ancora una volta la ferma posizione di chiusura della Direzione che si ostina ad arroccarsi su posizioni non contrattabili.

A seguito di questo sale lo stato di malessere e di agitazione di tutto il personale civile, che non si vede corrispondere il salario accessorio per l’attività lavorativa svolta per l’anno 2009.

Tutte le OO.SS. e la R.S.U. di Marinarsen Augusta, facendo proprio lo stato di malessere dei lavoratori valuteranno tutte le azioni necessarie per addivenire ad una pronta soluzione della problematica.

      OO.SS   R.S.U. 

CINEFORUM NEL CARCERE DI AUGUSTA

cinema.jpgEcco cosa ci ha detto stamattina un detenuto di una sezione “speciale” del carcere di Augusta prima di iniziare la proiezione settimanale del film nell’ambito della nostra attività di volontariato.

Questo signore “ristretto” (preferiamo questa denominazione a quella usuale di “detenuto” o “carcerato”) ha presentato questo suo progetto, di cui leggerete più avanti, alla direzione del penitenziario e spera che la sua proposta venga accolta; intanto ha voluto condividerla con noi. Eccola, esattamente come lui lo ha scritto:

…“Cineforum” è un progetto interessante che ha la funzione di intrattenere ma anche di formare.

Il progetto.

Alla fine della proiezione sarà proposto un momento di dibattito dal quale nascerà una scheda di lettura che potrà trasmettere una visione critica della pellicola che diventa non solo intrattenimento ma anche un’occasione formativa.

Tale iniziativa sarà un ottimo motore terapeutico per noi e un’occasione di poter esternare emozioni e riflessioni spesso soffocate.

E quindi si avrà un modo di parlare di sé, delle proprie emozioni e di far conoscere i propri pensieri la maggior parte delle volte non espressi in modo aperto.

Aggiungo che chiederò alla direzione in futuro, e in questo caso sarà interessante, la partecipazione delle scuole. Infatti l’idea è quella di coinvolgere, come ospiti esterni, studenti delle scuole superiori per sensibilizzare i giovani alla realtà della detenzione e alla difficoltà, poi, del reinserimento. Un’occasione!!!

Il progetto “La libertà in immagini” preciserà che l’intento non è finalizzato solo ai detenuti ma anche alla società esterna per attenuare gli atteggiamenti pregiudiziali che non permettono nessun tipo di reinserimento nella stessa.

La società esterna, infatti, deve essere più disponibile nei confronti del detenuto i modo da facilitargli il ritorno alla vita normale. E ribadisco che bisogna avere sempre in vista che la pena e la detenzione dovrebbe favorire, come insegna già il Diritto (Costituzione art. 27), la rieducazione morale e la reintegrazione sociale del reo, ricordandoci incessantemente che in carcere entra il “reo” (l’uomo) e non il reato.”

Siamo perfettamente d’accordo con le parole di Francesco ma, purtroppo, è davvero raro che queste “persone ristrette” dopo la proiezione abbiano voglia di rimanere a parlare sia perché spesso non sono abituate al dialogo civile e costruttivo (vuoi per carenze pregresse di studi scolastici vuoi perché sono ormai la solitudine in cui sono costretti a vivere li ha disabituati alla parola e vuoi perché molti di loro parlano una delle decine di lingue presenti all’interno del carcere) sia perché hanno gli orari esattamente “cronometrati” e quindi non possono trattenersi con noi.

         Daniela Domenici

Liceali “orientati” per la Bocconi

 

 

liceali.jpgGiorno 6 novembre 2009 si è svolto, nel Liceo Classico Megara  (sezione scientifica annessa,) di Augusta un incontro con l’università Bocconi di Milano, organizzato dalla docente Anna Lucia Daniele.  I ragazzi partecipanti, circa 22, hanno assistito a un seminario tenuto da Eliana Di Mauro, una giovane ragazza siciliana laureata in Economia e Finanza, che sta continuando a studiare per conseguire la laurea magistrale. All’inizio sono stati distribuiti 2 fascicoli informativi sull’università, che comprende i corsi di laurea in Economia e Giurisprudenza.  Le innovazioni che presenta questa università sono numerose, per esempio il master post- experience, una qualifica molto richiesta in ambito lavorativo, da conseguire dopo la laurea magistrale; la possibilità di fare una lunga esperienza all’estero tramite il programma Erasmus, che permette di studiare in luoghi abbastanza lontani, come la Cina; la presenza di un corso di laurea interamente in inglese all’interno dell’Economia, cioè l’International Economics, Management and Finance; la possibilità di fare uno stage nel mondo del lavoro durante il III anno di laurea, della durata di tre mesi, per fare esperienza e farsi conoscere, in modo da essere assunti in seguito; l’opportunità di studiare anche sulle esperienze e le testimonianze di importanti professionisti, che vengono invitati dall’università stessa.  La presenza di una fornita e grande biblioteca, le numerose esperienze musicali e sportive organizzate, la possibilità di pianificare già dall’inizio l’anno accademico, sono tutti strumenti che la Bocconi mette a disposizione degli studenti per far conseguire loro una laurea durante i tempi previsti, ottenendo buoni risultati nel campo lavorativo. Per quanto riguarda i test di ammissione, ci sono due sessioni, quella primaverile di aprile/maggio (quest’anno sarà l’8 maggio) e quella autunnale di settembre (quest’anno l’1). Nei criteri di selezione, il 60% è rappresentato dal curriculum scolastico, quindi anche dalla media a partire dal III anno, il 35% dal test di selezione e il 5% dalle certificazioni possedute, cioè l’ECDL e quella d’inglese. L’unico difetto, se così si può definire, è la retta annuale, molto alta, si parte da un minimo di 4.400 euro divisi in 4 rate, ma sono ovviamente presenti le borse di studio per i meritevoli e le agevolazioni per i meno abbienti. Dopo la conclusione del seminario sono stati distribuite delle simulazioni dei test di ammissione.

       Dorotea Roggio  

   Nella foto,  Eliana Mauro  e Anna L. Daniele

IL CO.CE.R. AD AUGUSTA

COCER M.M..jpg Nei giorni scorsi si sono svolti gli incontri dei delegati della Sezione Marina del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare  (Co.Ce.R.) con gli uomini e le donne della Marina Militare,  con sede in Sicilia, per illustrare loro le attività che lo stesso Co.Ce.R. sta svolgendo in sede istituzionale.

Gli incontri si svolgono presso la Base Navale della Marina Militare di Augusta  e nella Stazione Elicotteri della Marina Militare di Catania.

La Rappresentanza Militare, al suo arrivo, ha ricevuto il benvenuto dall’Ammiraglio di Divisione Andrea Toscano, Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, che ha manifestando vivo apprezzamento per il lavoro svolto dalla stessa Rappresentanza.

Tra le problematiche illustrate dai Consiglieri della Co.Ce.R, distinti per categorie e rappresentanti la totalità del personale militare della Forza Armata, il riconoscimento della specificità dei militari, la previdenza complementare, il riordino dei ruoli e delle carriere, i risarcimenti ai militari colpiti da malattie correlate all’esposizione all’amianto sulle navi e l’avvio della fase concertativa 2008/2009.

Il Co.Ce.R. è l’organo centrale, a carattere nazionale e interforze, articolato in sezioni di Forza Armata o di Corpo Armato che rappresenta unitariamente il personale dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Fra le sue competenze anche la formulazione di pareri, di proposte e di richieste su tutte le materie che formano oggetto di norme legislative o regolamentari circa la condizione, il trattamento, la tutela di natura giuridica, economica, previdenziale, sanitaria, culturale e morale dei militari.

Tra i Consiglieri presenti in Sicilia i Comandanti Alessio Anselmi e Domenico Sangiorgio; il rappresentante dei sottufficiali Antonello Ciavarelli e i rappresentanti della categoria truppa Antonio Bellomo, Ciro Loffredo, Sergio Belviso. 

     C.C.