IL GIALLO FERRAGUTO – BARI

ferraguto - bari.jpgE’ durato, dunque, cinque mesi il giallo della scomparsa di Francesca Ferraguto,  giovanissima convivente di Gianfranco Bari,  separato dalla moglie e con tre figli a carico che, però, vivevano con i genitori di lui,. I due conviventi abitavano in  un appartamentino del popolare quartiere di Via I maggio, non lontano dall’abitazione dei genitori della ragazza. Vi hanno vissuto  per quasi due anni, da quando, cioè, avevano deciso di rendere praticamente ufficiale la loro relazione, una relazione  vissuta nel solco della litigiosità. Le burrasche, come hanno testimoniato  parenti e amici, erano provocate dal temperamento geloso di lui, che, probabilmente, non sopportava il fatto che Francesca potesse ricevere  sguardi e complimenti sul posto di lavoro, dietro il bancone di un bar  negli ultimi tempi.

La sera del 25 maggio Bari accompagna Francesca dall’estetista, la riprende dopo qualche ora,  e poi mangiano un panino insieme fuori casa. Questo il racconto di Bari agl’inquirenti, ai quali, in un primo momento, sostiene che lui era andato a farsi la doccia e aveva sentito sbattere violentemente la porta di casa. Francesca era uscita. I genitori non avendo notizie da giorni, denunciano la scomparsa. Le indagini si mettono in moto.  Viene allertata anche Federica Sciarelli, la conduttrice del popolare programma televisivo “Chi l’ha visto”, che manda in onda sùbito una  scheda con la foto della ragazza. Intanto Bari dice di ricevere messaggi da Francesca sul suo telefonino. Il 9 luglio l’auto di Francesca viene ritrovata nei pressi della stazione di Catania, con le chiavi appese nel cruscotto. Arrivano altri messaggi. Francesca sarebbe viva e vorrebbe starsene per i fatti suoi .Bari si fa intervistare da “Chi l’ha visto”, che manda in onda, il 14 settembre, un altro annuncio. Lui appare affranto e innamorato.  Addirittura manda in “Facebook” un avviso agli amici per  ritrovare Francesca e mette in rete una serie di foto che lo ritraggono nei momenti felici passati con la ragazza. E’ tutta una messa in scena, che il pubblico ministero, Manuela Cavallo, non manda giù e ordina ai carabinieri di non mollare la presa su Bari. Il quale, la tragica sera del 25 maggio, dopo l’ennesimo litigio, lascia morta a terra la ragazza e per sbarazzarsi del corpo non trova di meglio che usare la sega elettrica per farla a pezzi, rinchiudere i pezzi nei sacchi neri della spazzatura e seppellire questi in una fossa profonda scavata in un terreno  rurale di contrada Pezzagrande, nel territorio di Augusta, la città natale dei due,  dove mai s’era registrato un tale efferato, atroce fatto di sangue. A tradire Bari è stato l’uso di una “sim card” del telefonino di Francesca che lui ha inserito nel proprio telefonino. Attraverso accurate indagini, i carabinieri hanno scoperto l’errore, senza il quale, probabilmente, il giallo non sarebbe stato risolto, giacché Bari ha confessato senza reticenze, indicando il luogo del  seppellimento del cadavere dilaniato, solo dopo che la Cavallo gli ha fatto capire che era stato scoperto grazie alla sim  card. E’ stato trovato nel casolare di campagna Il telefonino di Francesca, che Bari aveva usato per mandare i messaggini a sé stesso, ai genitori di lei e a un sottufficiale dei carabinieri che indagava sulla scomparsa.  Il delitto perfetto non esiste.

     Giorgio Càsole  

 

Il commento di Antonella, mamma e utente del nostro blog:

“Siamo in un mondo di pazzi, non ci sono più riferimenti certi, non riconosciamo i valori veri, non ci fidiamo più di nessuno. Sono una mamma e non oso pensare a come sta la mamma di Francescsa. Come e dove potrà trovare pace e rassegnazione per un dolore così grande? Ho tanta rabbia e tanto dolore, ma dove stiamo andando a finire ???? Pregherò per te  Francesca, per la tua mamma e la tua famiglia e per tutti i ragazzi affinché sappiano scegliere con chi stare. Nella speranza che esseri come il suo omicida possano essere isolati.”

 

 

IL VIDEO SOPRA, PUBBLICATO SU YOUTUBE, E’ STATO MONTATO DALLO STESSO OMICIDA

IL GIALLO FERRAGUTO – BARIultima modifica: 2009-10-28T19:36:00+01:00da leodar1
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