A U G U S T A N E W S

Gianfranco Nasti

AUGUSTA. Gianfranco Nasti non dimostra gli anni che risultano all’anagrafe. Ne dimostra almeno dieci di meno. E’ alto, asciutto e vigoroso, tanto  vigoroso che se , inavvertitamente, provate a toccargli un  bicipite del braccio, vi accorgete che si tratta di un muscolo poderoso,  un cosiddetto muscolo d’acciaio, tanto è duro e possente. La prestanza e la perfetta forma fisica derivano dagli  allenamenti che quest’atleta pratica quotidianamente in piscina per prepararsi ai campionati di nuoto per la categoria seniores, cioè la categoria dei non più  giovani,  degli anziani, insomma. Da Riccione, dove ha partecipato al recente campionato “Master 2009”, Gianfranco Nasti è tornato ad Augusta onusto di gloria e di medaglie (ben 4: una d’oro e tre d’argento), avendo gareggiato nei 50 metri farfalla, nei 200 misti, nella staffetta mista e nella staffetta libera.  Nasti non è nuovo a simili imprese. Negli anni passati è stato in  Europa, America, in Australia  e ora si sta preparando per andare in Spagna, dove, a Cadice, a settembre, si disputeranno i campionati europei. Ogni volta che parte, Nasti dice  a sé stesso: “Non è importante vincere: importante, alla mia età, è  partecipare”, ripetendo il motto del barone de Coubertin, l’inventore delle moderne olimpiadi. Ma ogni volta che si trova a bordo vasca in questi campionati, in cui si confronta con atleti italiani o stranieri, il dèmone agonistico s’impossessa di Nasti e lo spinge a gareggiare con tutta la sua vis fisica e  morale. “Anche perché” -ci dice – “io non corro solo per me stesso, ma per la mia città, Augusta, e per tutti coloro che mi aiutano e mi sostengono, cioè Giovanni Caramagno, Gigi Valora, Antonella Aprile e Tore Albo.” Una tale dedizione alla sua città natale sembra, però, mal ripagata. In  primo luogo perché Nasti gareggia normalmente con la maglia di società sportive estranee all’ambiente augustano (a Riccione ha indossato quella rosso sgargiante  della SatFiny di Taormina), in secondo luogo perché, nonostante i tanti riconoscimenti internazionali, nonostante le tante gare disputate e vinte, nonostante il  ricco medagliere, che potrebbe riempire la parete di un museo locale, se ci fosse, nonostante  i giornali specializzati e no abbiano parlato di Nasti che porta in giro per il mondo il nome di Augusta, l’atleta, che rappresenta un esempio, un modello per tutti, che trascorre le sue giornate in piscina alla Cavalera, in mancanza di una piscina comunale, non  ha ancora ricevuto un riconoscimento ufficiale dalla sua città, cioè dal sindaco e dalla Giunta Municipale. Questa dimenticanza  amareggia Nasti più d’una bruciante sconfitta in gara. Nasti è troppo orgoglioso per rivolgersi alla nostra municipalità. Del resto,  il riconoscimento  vero non dev’essere sollecitato da chi aspira a riceverlo. Lo facciamo noi per Nasti e ci rivolgiamo direttamente al sindaco Carrubba. Non pensiamo sia né costoso né ozioso dare un  segno tangibile  a questo valoroso atleta, che sembra non conoscere cedimenti a causa dell’età.  A proposito, Gianfranco Nasti ha sessantacinque anni. 

                      Giorgio Càsole

Gianfranco Nastiultima modifica: 2009-07-10T11:35:00+02:00da
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