AUGUSTA DI NOTTE… E DI GIORNO

Qualche giorno prima delle elezioni europee, ad Augusta è corsa voce su un possibile trasferimento l (421).jpgdel deposito costiero Maxcom, trovandosi esso ubicato in pieno centro abitativo. Molto probabilmente chi  decise di impiantare il deposito nella centralissima via Giovanni Lavaggi, non poteva  all’epoca certo prevedere una così ampia espansione urbana, dal momento che quella, un tempo, era una zona di estrema periferia e questi grossi serbatoi industriali, oggi in bella vista, stavano collocati, diciamo, in “aperta campagna”, pur nel rispetto di quei minimi criteri di sicurezza all’epoca previsti. Nessuno avrebbe potuto immaginare che la zona, ancora oggi impropriamente denominata borgata, potesse un giorno essere così trafficata. Ormai tutti sanno che la borgata è divenuta il vero centro urbano, mentre l’attuale “centro storico”, fermo restante l’innegabile valore storico, sembra quasi in abbandono.

l (420).jpgIl centro storico, dal canto suo, non invita certo al passeggio serale, come avveniva un tempo per via Principe Umberto e ancor prima per i giardini pubblici, col suo cine-teatro Kursal, il suo secolare palco della musica, i suoi chioschi e i suoi bar. Tutto abbandonato insomma, mentre se vi capita di fare due passi da quelle parti la sera, dopo una certa ora, non meravigliatevi di quel “leggero” sentimento di profondo disagio che vi potrà assalire nel guardarvi attorno, per via di quei simpatici cani randagi che, dopo avere effettuato un lauto pasto tra i cassonetti dell’immondizia,  pare stiano lì ad attendervi per accerchiarvi, non certo per offesa, ma per accompagnarvi fedelmente durante quel frettoloso percorso che vi condurrà di rientro a casa o verso altri luoghi più sicuri.

Ecco brevemente spiegato come i giovani augustani del centro storico si ritrovano tutte le  sere al  “grande raduno piazzetta” di piazza America anziché alla villa comunale,  dopo avere attraversato via Giovanni Lavaggi o meglio,  la zona del deposito costiero Maxcom, per intenderci.

Image7.jpgVolendo voi stessi indicare la via giusta al passante in fuga dal centro storico che vorrà chiedere informazioni su come arrivare in “piazzetta”, potreste indicargli di proseguire “a naso”, per essere più dettagliati,  visto l’odore di cipolle soffritte che si sente da quelle parti la sera, quasi a volere rimembrare le prelibate pietanze delle nostre nonne, durante tutto il percorso, prima in via Lavaggi in prossimità appunto del deposito Maxcom, fino ad arrivare in piazzetta, in prossimità degli ambulanti paninari.

A questo punto mi chiedo: la ministra Stefania Prestigiacomo e il dirigente pdl Francesco Lombardo, promotori dell’iniziativa di delocalizzare il deposito costiero Maxcom, manterranno le decisioni prese poco prima delle elezioni europee? Come faranno in futuro i giovani a ritrovarsi in piazzetta senza più l’ausilio dell’odore delle cipolle?  

Una risposta a quest’ultimo quesito la darà certamente l’amministrazione comunale che ha già in previsione dei progetti per la  modernizzazione dei giardini pubblici e di tutto il centro storico; diversamente, se ciò non dovesse avvenire, pazienza, si potrà eventualmente ricorrere all’uso del tom tom.  

      GIUSEPPE  TRINGALI