Campionati internazionali di giochi matematici

UN AUGUSTANO HA FATTO TREDICI AI Campionati internazionali di giochi matematici

logo.gifSabato 23 maggio si è svolta a Milano la fase nazionale dei campionati di giochi matematici  all’università Bocconi. Vi hanno partecipato quattro ragazzi del liceo scientifico di Augusta, sezione annessa al liceo “Mègara”, alla prima esperienza in assoluto in questa tipologia di gare. Il gruppo dei quattro  ha ottenuto risultati lusinghieri. Si tratta di  Domenico Lisitano, IV A, Ottavio Pugliares, III A,  Stefano Tringali e Giovanni Cirillo, IA, che hanno ottenuto l’accesso alla finale classificandosi nelle prime posizioni alle selezioni provinciale. La ” spedizione” augustana, accompagnata dalla professoressa Rita Pancari, referente del PON “Competere per la matematica”, si è distinta soprattutto per il risultato clamoroso e straordinario ottenuto da Giovanni, che è riuscito nell’impresa di risolvere 9 problemi su 10 e di classificarsi 13° assoluto su oltre 1000 partecipanti, affermandosi anche come il miglior siciliano nella sua categoria. Ovviamente tutti sono orgogliosi dell’impresa raggiunta.

                                          O.P.

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La storia dei Giochi Matematici parte nel 1986, quando per la prima volta viene organizzato in Francia un campionato di questo tipo. I Giochi sbarcano in Italia nel 1993, portati dall’Università Bocconi di Milano, che organizza le prime gare in una trentina di città pilota.
La manifestazione si è sempre più accresciuta, sia in Italia, dove impegna oggi circa 15000 concorrenti all’anno, ed ha superato le 90 sedi; sia nel mondo: si svolgono infatti gare in oltre trenta stati, tra i più importanti Francia, Svizzera, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Slovacchia, Polonia, Canada, Tunisia, Marocco, Niger, Turchia, Libano, Bosnia, Giappone, Russia.

La VA in gita a Barcellona

IMG_0317.JPGDopo incertezze e cambiamenti di itinerario, alla fine la nostra destinazione è stata la Spagna: un viaggio d’istruzione di 5 giorni a Barcellona. Cinque giorni indimenticabili e non soltanto perché ci siamo divertiti moltissimo, ma anche per i posti che abbiamo visitato e quello che abbiamo imparato. Il primo giorno purtroppo non l’abbiamo sfruttato proprio al meglio: siamo rimasti a Lloret de Mar, una località sulla Costa Brava ( brava in spagnolo significa “selvaggia”) dove si trovava il nostro albergo. Il secondo giorno siamo andati a visitare la Barcellona medievale, davvero molto suggestiva con le sue chiese antiche, le stradine e le piazze lastricate in pietra, per poi passare alla parte più moderna della città. La cosa che colpisce maggiormente è l’assoluta pulizia delle strade, parchi e zone verdi presenti ovunque e perfettamente curati (la guida ci disse che sono piantati soprattutto cedri perché sono segno di accoglienza), e i vari monumenti e costruzioni stravaganti e colorati disseminati qua è là per la città ( ad esempio il così detto “proiettile” o “suppostone”, un edificio enorme tutto finestre che di notte viene illuminato di rosso e blu). Ma l’edificio che ci ha lasciati tutti senza fiato è stato senza dubbio la Sagrada Familia, la gigantesca cattedrale di Gaudì ancora in costruzione e che forse sarà ultimata nel 2021. Sembra infatti che manchi ancora una torre centrale, quella più grande, che sta a simboleggiare Cristo. La cattedrale rappresenta infatti la natività e la passione di Gesù, mentre i vari elementi architettonici si ispirano a piante e frutta ( tipico di Gaudì che era un amante della natura). Nei giorni successivi abbiamo visitato la Casa Rosa di Gaudì e il su immenso giardino e collaudato il suo sedile anatomico ( per renderlo assolutamente comodo, mentre lo stava modellando, vi fece sedere degli uomini con le braghe abbassate per imprimergli una forma anatomica); lo stranissimo e spettacolare museo di Salvador Dalì a Figueras, con i suoi dipinti e sculture surreali e stravaganti frutto di una mentre altrettanto eccentrica quale era quella del pittore ma non per questo privi di significati profondi; il paesino medievale di Besalù e il suo museo delle miniature ( chi l’avrebbe detto che avrei visto la Sagrada Familia disegnata sulla capocchia di uno spillo, o una carovana di cammelli camminare per la cruna di un ago!). L’ultimo giorno l’abbiamo passato a Barcellona a passeggiare lungo la sua strada principale Las Ramblas, affollatissima e colorata con le sue centinaia di bancarelle di souvenir, di fiori e quant’altro. Che dire, è stata un’esperienza unica per tutti: visitare e conoscere un paese straniero e il fatto stesso di trovarsi faccia a faccia con persone che non parlano la tua stessa lingua, anche se all’inizio sembra strano, sono tutte esperienze che ti fanno crescere un po’ di più e ti fanno pensare che in fondo è proprio vero che tutto il mondo è paese!

            Cristina Di Maiuta  

LICEO MEGARA IN CONCERTO A FAVORE DEI TERREMOTATI D’ABRUZZO

GetAttachment.jpgIl 16 Maggio si è tenuta l’ultima Assemblea d’Istituto del Liceo Megara presso il teatro comunale della cittadella degli studi. Questa si che è stata una vera assemblea! Erano in molti gli studenti che ne hanno fatto parte a differenza di quella scorsa. Questa giornata era dedicata alla solidarietà a favore dei terremotati di Abruzzo. Gli alunni sono stati sollecitati a portare dolci,ghiottonerie, leccornie da vendere ai presenti. Il ricavato è stato spedito in Abruzzo. Gli studenti hanno partecipato con grande interesse incitati da un grande spirito di solidarietà. I nostri compagni si sono esibiti suonando e cantando come delle vere e proprie stelle dello spettacolo. Grande entusiasmo ha suscitato l’esibizione del gruppo musicale “The Gasp”, ma anche dei due solisti Andrea Zanti e Serena Mendola. Ragazzi di grande talento che hanno saputo animare 3321jj8.jpgIMG_7095.JPGgioiosamente l’assemblea creando  un’ atmosfera di grande divertimento. Prima dello spettacolo è doveroso accennare il discorso iniziale dei nostri rappresentanti d’istituto Fabrizio Vaccaro e Fabiano Catania che, dopo aver ringraziato tutti per la partecipazione e collaborazione, hanno salutato i professori e tutti noi studenti per i loro ultimi giorni da liceali.

Marina Salemi e Sergio Fichera

DOVREMMO IMPARARE DALLA FENICE

ECORIFLESSIONI DEI RAGAZZI DEL LICEO SCIENTIFICO

Veronica.JPGSi stacca la sveglia, spesso si accende la luce, e dopo una bella doccia il phon interviene sui nostri capelli; il suono del tostapane ci avverte che la colazione è pronta, e dopo aver bevuto anche un po’ di latte caldo andiamo a lavoro: l’energia è dovunque, e anche non pensandoci, nei singoli gesti quotidiani ella interviene a migliorarci la vita. Ma l’uomo moderno, che è così frettoloso, impegnato e sommerso nei suoi affari, quando poggia il dito sull’interruttore lo fa solo per servirsi dell’energia e mai per interromperne il consumo. Tutto cominciò quando ancora le acque cristalline si confondevano con l’azzurro del cielo, l’aria profumava di fiori d’arancio e un giovane dio, Prometeo, decise di donare a noi mortali l’utilizzo del fuoco. Fu così che l’uomo scoprì l’energia… Come un bambino che protegge affettuosamente il suo orsetto nuovo, similmente l’uomo dell’antichità custodiva la sua conquista come fosse il bene più prezioso che possedeva. L’umanità è cresciuta senza però maturare il sentimento di protezione nei confronti di questa importante risorsa e, pur essendo consapevole dei limiti di quest’ultima, ne fa un uso eccessivo ai danni dell’ambiente.  Dovremmo imparare dalla fenice, il leggendario uccello che morendo sa rinascere dalle sue ceneri: egli recupera interamente le sue risorse energetiche, senza “spreco”, così come dalle nostre metropoli alle nostre zone di campagna, tutti dovremmo saper utilizzare al meglio le capacità di sviluppo e di crescita con l’aiuto di nuove tecnologie ecocompatibili. Numerose campagne promuovono lo sfruttamento di fonti energetiche generate attraverso risorse rinnovabili, seguendo le indicazioni dello sviluppo sostenibile. Energia eolica, geotermica, da biomasse, idroelettrica e solare sono tipologie che utilizzano impianti che sfruttano le capacità energetiche della natura a vantaggio dell’attività umana, senza però danneggiare l’ambiente. Il mito di Icaro insegna: non bisogna avere paura del sole ma per non rischiare di “bruciarsi le ali” occorre catturarlo senza scottarsi.

Laura Cristina Basso, Daiana Piazza –  IVC   L.S.

Immagine Veronica Saglinbene –  IVC L. S.

 

CONFERENZA SU GALILEO

DSCF0227.jpgDSCF0220.jpgRiuscita conferenza su Galileo, tra scienza e fede, tenuta in ore pomeridiane nell’aula magna-teatro comunale, nell’àmbito dell’attività  per l’orientamento, curata dalla professoressa Anna L. Daniele, con la collaborazione del prof. Francesco D’Isa.  L’interessante conferenza è stata tenuta da un alunno del liceo classsco, il dott. Maurizio Ternullo, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Catania. Presente il nostro dirigente scolastico, prof. Giuseppe S. Adònia, l’aula magna era gremita dagli alunni delle quarte classi dei tre licei in cui è articolata la nostra scuola: liceo classico, scientifico e socio-psico-pedagogico. Il relatore è riuscito interessare gli alunni anche con una presentazione multimediale.

DSCF0249.jpgGalileo Galilei è universalmente riconosciuto come il fondatore della scienza moderna e del metodo sperimentale, ossia del procedimento che ha spalancato le porte ai maggiori progressi scientifici dell’umanità, da Newton a Einstein ai giorni nostri. Accanito sostenitore del copernicanesimo, nel 1632 pubblicò il “Dialogo sopra i due massimi sistemi”, dove presenta i due maggiori modelli cosmologici della storia, il tolemaico o geocentrico e il copernicano o eliocentrico, esprimendo argomenti decisivi a favore del secondo.

A causa di quest’opera,, galileo fu processato davanti al tribunale del Sant’Uffizio a Roma, perché  le tesi che sosteneva erano considerate in contraddizione con le Sacre Scritture. Il processo si concluse con l’abiura delle sue convinzioni da parte di Galileo , che fu condannato agli arresti domiciliari nella sua villa di Arcetri, dove fu assistito fino alla morte dalla figlia, suor Maria Celeste.  Si racconta che, in punto di morte, Galileo abbia mormorato la frase “Eppur si muove”, con riferimento alla Terra, considerata dalla Chiesa al centro dell’universo.

Alla fine dell’incontro, la vicaria, professoressa Gabriella Rista, ha consegnato al relatore una targa in ricordo dell’evento, fra gli applausi scroscianti degli spettatori.

 Francesca Epaminonda-Tiziano Pepe-Valentina Romeo-Gabriele Stella