Giocando con le note dell’anima per la solidarietà

“Giocando con le note dell’anima” è il titolo dello splendido concerto “  duo per due pianoforti” dato, con visibilio del numerosi spettatori presenti nell’aula magna-teatro comunale della cittadella degli studi, per iniziativa del Rotaract club, grazie alla disponibilità delle  artiste augustane Josè Francesca Tringali e Michela Trovato,  diplomate maestre di pianoforte e docenti di educazione musicale nelle scuole cittadine. Lo scopo del concerto è stato  quello di raccogliere fondi per un’associazione benefica, l’ASAMSI,  associazione per lo studio delle atrofie muscolari spinali infantili,  oltre che per contribuire alla campagna di solidarietà che si è sviluppata istantaneamente in tutto il territorio nazionale per le popolazioni abruzzesi. Ma, come ha osservato  Biagio Tribolato, presidente del Rotaract, sodalizio giovanile che discende dal Rotary club, il concerto  doveva servire “per accrescere in molte anime, attraverso il gioco delle note (da  qui il titolo) una speranza in più.” Una speranza in più da tanti punti di vista. Non dimentichiamo, non possiamo dimenticare, infatti, che il nostro territorio, definito ad alto rischio di crisi ambientale, è un territorio  fortemente sismico. Già nell’immediatezza del terremoto del ’90, quello denominato di S. Lucia, tutti i massimi esperti scesi fin qui ci dissero che il terremoto non era quello che essi si attendevano, cioè un terremoto d’intensità pari a quello del gennaio 1693. Un monito del genere era stato dato in un convegno tenuto al teatro della Marina Militare, quando i tecnici dissero che in questo territorio si aspettava un terremoto “da qui a trent’anni”. Lo stesso avvertimento è stato ripetuto proprio nei giorni scorsi da persone di primissimo piano, non abituate a fare allarmismo, come l’ex ministro per la protezione civile Zamberletti. Spiace dover riferire queste note nella cronaca di un concerto, ma è bene tenere desta la consapevolezza e compito della stampa, compito primario, è quello di fornire tutte le informazioni al pubblico,  soprattutto quando si possono prevenire disfunzioni, guasti, e, peggio, disastri e morti. Un concerto di solidarietà per i più deboli, i ragazzi colpiti da distrofie muscolari o per i senzatetto dell’Abruzzo può essere utile anche per ricordare le “note” dolenti del nostro territorio. Note musicali di ardita difficoltà tecnica e interpretativa sono state eseguite dalle due musiciste augustane che anch’esse, da sole, formano un sodalizio artistico  quale raramente s’incontra, almeno fra i pianisti,  e che meriterebbero riconoscimenti ufficiali da parte della comunità cittadina, non solo per l’indubbio valore da loro dimostrato in questo e in altri concerti eseguiti quasi sempre per scopi benefici e nobili, ma perché un po’ dappertutto hanno conseguito riconoscimenti prestigiosi e riscosso successo di pubblico,  contribuendo a diffondere il nome della loro città di origine, cioè Augusta. Sarebbe troppo lungo ricostruire qui la carriera delle due pianiste che quando  si esibiscono nei concerti lo fanno  esaltando al massimo il loro impegno e raggiungendo vertici di bravura, sì che viene naturale, da parte del pubblico, trasformare gli applausi in un’autentica ovazione, com’è  successo al  concerto dell’altra sera dopo due tempi di fatica fisica, non solo interpretativa, durante i quali le due artiste hanno messo in evidenza la sintonia dei loro animi, ma anche la differenza di carattere, se non di stile: più passionale José Tringali, più controllata e, a tratti, ìlare e spiritosa Michela Trovato.

        Giorgio Càsole