JAN PALACH, Giorgio Càsole lo ricorda con una poesia

16 gennaio 1969: si immola a Praga il giovane Jan Palach

Il giovane si diede fuoco per manifestare contro la dittatura, segnando la fine della cosidetta primavera di Praga, come fu definita quella politica “liberalizzatrice” che intendeva condurre la Cecoslovacchia ad allontanarsi dal modello sovietico-staliniano. Il giovane Jan Palach divenne simbolo di valori morali, di libertà, di lotta contro il potere. La lettera che Jan Palach temeva bruciasse con i suoi abiti e la sua carne, fu letta subito dopo la sua morte. Era, insieme ai documenti, nel sacco che Jan aveva lasciato cadere qualche metro più in là, prima di accendere il fiammifero. Era scritta su un quaderno a righe da scolaro:

“Poiché i nostri popoli sono sull’orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo.Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l’onore di estrarre il numero1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l’abolizione della censura e la proibizione di Zpravy (il giornale delle forze d’occupazione sovietiche).Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s’infiammerà”

        Giuseppe Tringali

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janpalach.jpg Povero Jan

Povero Jan

per noi tutti hai pagato lo scotto

d’una primavera sbocciata in fretta

quasi fosse una colpa godere

il fulgido turgore dei fiori

                                                                l’allegro garrire dei passeri

                                                                l’alto biondeggiare del grano al sole.

             Ogni giorno era un giorno di festa

           per noi che, tornati bambini,

             dopo il lungo inverno

             agli antichi giochi lieti tornammo

             e alle rumorose frotte d’un tempo;

                 di nuove speranze scese un tepore.

                                                  Ma, all’improvviso, ci colse il freddo

                                                               in un’amara notturna morsa.

             Ci ha lasciati prostrati e sgomenti

             il fuoco a cui hai dato vita

            col tuo corpo, caro giovane Jan,

            e il tuo coraggio ci rode e c’inquieta

            ma c’infonde la forza di guardare

            le tue fiamme che in alto si levano

            verso i confini dei liberi cieli.

da GIORGIO CASOLE -VIBRAZIONI – 1978 – LEONARDI EDITORE 

“LA MIA CITTA'” e il Kiwanis Club Augusta

CONCORSO DI DISEGNO A TEMA “LA MIA CITTA’”

Delta 1 056.jpgE’ nella città, naturale evoluzione del paesaggio rurale con i suoi ambienti più o meno incontaminati, i monumenti e le case, gli scorci, le piazze, le strade, che si è inteso sviluppare nei ragazzi il concetto di paesaggio come bene culturale e quindi valore da tutelare. Un paesaggio, un tempo contornato soltanto da monti, pianure, coste incontaminate, poi plasmato nei secoli da vicende storiche ricche di civiltà e cultura e trasformato da interventi urbanistici che, sebbene non sempre rispettosi del contesto, lo hanno adattato, a volte anche in eccesso, alle esigenze di vivibilità dell’uomo.

Per questo, ed altri obiettivi, che il Kiwanis Club Augusta ha proposto, tra i service dell’anno sociale, il concorso di disegno a tema (monumenti, mare, ambiente) “La mia città”.  Il concorso, riservato agli alunni delle scuole medie inferiori della Borgata di Augusta (2° Istituto Comprensivo “O.M. Corbino”; 3° Istituto Comprensivo Statale “S. Todaro”; 4° Istituto Comprensivo di Base “Domenico Costa”), prevedeva di realizzare, con gli elaborati preparati dai ragazzi, un calendario sponsorizzato che consentisse di incontrare i seguenti obiettivi:

ü  Sviluppare nei ragazzi il concetto di paesaggio

ü  Incentivare e motivare i ragazzi premiando i migliori

ü  Coinvolgere i ragazzi nella realizzazione di un ulteriore service in favore dei bambini meno fortunati e da qui il     titolo del calendario “Children for Children”

ü  Veicolare l’immagine del Kiwanis attraverso la distribuzione del calendario

Gli elaborati utilizzati per la realizzazione del calendario sono stati scelti da una apposita commissione costituita da un rappresentate di ciascuna delle scuole partecipanti (Prof.sse Teresa Grimaldi, Roberta Oteri e Nunzia Piazza) e da un rappresentante del Kiwanis (Sig.ra Rita Pellizzari) che si è riunita giovedì 6 novembre 2008 presso la Biblioteca del plesso Saline del 2° Istituto Comprensivo “O.M. Corbino” dalla ore 16,00 alle 17,45. Alla riunione hanno partecipato il Presidente del Club Sig. Michele Purgino e il Chairman del progetto-service Ing. Antonino Valastro.

La stessa commissione ha provveduto altresì a scegliere i tre migliori elaborati per ciascuna scuola che sono risultati quelli dei seguenti alunni:

D. Costa : 1° Andrea Bitetti (3a C) – 2° Serena Aiello (2a D) – 3° Domenico Pasqua (2a C)

O. M. Corbino : 1° Lucrezia Silvestro (3a C) – 2° Alessandra Scalzo (3a A) – 3° Giulia Fortuna (3a B)

S. Todaro : 1° Francesca Carbonaro (3a E) – 2° Manuela Dragotta (3a E) – 3° Davide Perrotta (3a D)

I nove ragazzi prescelti saranno premiati con una targhetta ricordo. I tre vincitori saranno anche omaggiati di una macchina fotografica digitale. La premiazione avrà luogo durante una apposita cerimonia nel corso della quale il Presidente del Club, in segno di riconoscenza e ringraziamento, donerà alle tre scuole un cartellone che riproduce tutti i disegni scelti ed una targa ricordo ai Dirigenti delle tre Istituzioni scolastiche: la Prof.ssa Maria Concetta Castorina, la Dott.ssa Venera Marano, il Prof. Filadelfo Ossino rispettivamente del 2°, 3° e 4° Istituto. Targa ricordo anche agli Sponsor. 

Gruppo di Lavoro

Fiorella Acerbo, Rita Pellizzari, Nicola Rizzotti, Gaetano Roggio, Antonino Valastro (Chairman)

    A. Valastro  (Addetto Stampa K.C. Augusta)