Verrà inaugurato mai il mercato rionale?

Doveva essere inaugurato oggi, lunedì 12 gennaio, il nuovo mercato rionale di Via Marina di Image30.jpgPonente, proprio di fronte alla sede della capitaneria di porto,  in un’area  che doveva essere adibita a un megaparcheggio a più piani, sull’ultimo dei quali si sarebbe dovuto allocare il mercato rionale che, da decenni,  era nei pressi dell’imponente ufficio postale. Sarebbe stata la soluzione ideale, per varie ragioni . Innanzitutto molti cittadini e no, che faticano quotidianamente a trovare un posteggio per auto, lì avrebbero trovato ricetto. Il traffico, soprattutto di mattina, sarebbe stato meno caotico. Ambulanti e utenti non sarebbero stati scontenti. Invece, non a causa del maltempo, il mercato stamattina non s’è tenuto dove doveva tenersi, nonostante l’ordinanza sindacale, resa palese attraverso numerosi manifesti murali, mediante i quali il sindaco annunciava la chiusura del mercato rionale vicino al palazzo delle  Poste italiane e l’apertura del nuovo in Via Marina di Ponente, dove fino a ieri erano parcheggiate numerose auto proprio di mattina. Sul posto c’erano, sì, gli ambulanti, ma senza la loro mercanzia, senza i loro mezzi. E c’erano le forze di polizia, locale e statale. Addirittura c’era un’ambulanza della Misericordia, chiamata lì a scopo preventivo. Gli ambulanti non vogliono andare in quell’area perché temono, forse non a torto, di non poter lavorare come prima, giacché le persone  che frequentano i mercati rionali sono, di norma, abitanti del quartiere o dei quartieri vicini e, comunque, vanno a piedi. Per recarsi nella nuova sede del mercato rionale, occorre l’auto oppure bisogna scendere una scala faticosa e, oggi, pericolosa, specialmente per gli anziani. Per ovviare a quest’inconveniente, quando fu rifatta Piazza delle Poste, oggi Sant’Andrea,  l’allora sindaco Gulino, grazie alle economie di spesa realizzate proprio grazie a quella piazza, decise di far realizzare un ascensore, per far accedere alla piazza  senza fatica non solo  gli anziani e i disabili, ma perché tutti ne fruissero, anche per scendere con le borse piene in Via Marina di Ponente. Gulino si riprometteva di dare in gestione il servizio, peraltro  solo di mattina, a una sorta di cooperativa giovanile per favorire l’occupazione e evitare il vandalismo. L’ascensore non è mai entrato in funzione, il vandalismo non è stato evitato. Anzi, sono stati buttati sessanta milioni di lire, giacché appare illusorio ora ripristinarlo con poca spesa. Tempo fa, a più riprese e con testimonianze fotografiche, su varie testate  della carta stampata, sollecitammo la risoluzione del problema, più facile, forse, di quanto si pensi. Basterebbe introdurre all’interno dell’ascensore una cassetta per le monete, com’era d’uso un tempo anche negli ascensori  condominiali. Ricordo  che occorreva introdurre nella fessura della cassetta la moneta da dieci lire e l’ascensore entrava in funzione. Per scoraggiare il vandalismo, un vigile urbano a guardia potrebbe bastare. Ma tant’è.  L’ex Piazza delle Poste, che sarebbe dovuta essere e apparire come un piccolo gioiello urbanistico, goduta soprattutto  da anziani e coppiette romantiche, avendo la vista del porto di fronte, è diventata un parcheggio per auto, sporco e maleodorante, l’ascensore è fuori uso, da rottamare, il nuovo parcheggio non è stato costruito, gli ambulanti sono imbufaliti e i cittadini-utenti scontenti e…gabbati. 

                      Prof. Giorgio Càsole