Allarme inquinamento

sss.jpgL’anidride solforosa o biossido di zolfo, il gas incolore dal caratteristico odore, è il più diffuso gas inquinante. Irritante, si dissolve rapidamente  in acqua ed essendo più pesante dell’aria tende a stratificarsi nelle zone più basse. I principali danni ambientali derivano dall’acidificazione delle piogge e il conseguente processo corrosivo sulle case, sui monumenti, sulle vernici, sulla flora e sulla fauna.

Quando il livello di anidride solforosa nell’aria diviene insostenibile, nelle foglie delle piante si accumulano inutilizzati i solfiti che ad alta concentrazione causano la distruzione della clorofilla, il collasso delle cellule e la necrosi dei tessuti.. L’effetto sulle piante è particolarmente accentuato quando l’anidride solforosa si trova in presenza di ozono (sinergismo).

Per quanto riguarda i danni sull’uomo, c’è da dire sostanzialmente che l’anidride solforosa viene facilmente assorbita dalle mucose del naso e del tratto superiore dell’apparato respiratorio. A basse concentrazioni gli effetti sono principalmente legati a patologie dell’apparato respiratorio come bronchiti, asma e tracheiti e ad irritazioni della pelle, degli occhi e delle mucose. Brevi esposizioni provocano un aumento del ritmo respiratorio e del battito cardiaco, mentre concentrazioni superiori provocano irritazioni agli occhi, al naso ed alla gola, oltre ad un aumento della frequenza cardiaca, all’ asfissia tossica; nell’esposizione a dosi  più consistenti provoca morte per collasso cardiocircolatorio.

Negli stabilimenti Erg di Priolo, l’altro pomeriggio vi è stata una fuoruscita di anidride solforosa che ha provocato l’intossicazione di oltre venti operai che stavano prestando la loro opera  a centinaia di metri di distanza presso un altro impianto, quello della Polimeri Europa. I malcapitati sono stati intossicati dalla nube, spostatasi  col vento, e sono stati prontamente trasportati all’ospedale Muscatello di Augusta e all’ospedale Umberto I di Siracusa per i primi accertamenti. Una dozzina di loro sono stati ricoverati, mentre gli altri, almeno questa volta, sono potuti tornare a casa. Spetterà alla Procura di Siracusa fare chiarezza sull’episodio, visto che in termini di sicurezza e prevenzione qualcosa non ha funzionato.

       Giuseppe Tringali