Una lezione sul tema “ La città e l’uomo” – La realtà sociale nella città di oggi: diagnosi e terapia
AUGUSTA – Lunedì 15 aprile, alle ore 17.30, presso l’aula magna del 2° Istituto di Istruzione Superiore di Augusta, dove si svolgono regolarmente le lezioni dell’ associazione UNITRE sede di Augusta, alla presenza dei numerosissimi alunni iscritti ai corsi e dei rappresentanti dei Club Service, che rispondono ai bisogni delle comunità locali e del mondo, tra questi la Sig.ra Stella Giamblanco, Presidente della Fidapa, l’Avv. Pietro Amara, Presidente del Rotary e il Dott. Gaetano Roggio, Presidente del Kiwanis, si è tenuta un’ interessante lezione sul tema “La città e l’uomo”, ovvero “La realtà sociale nella città di oggi: diagnosi e terapia”, presentata da un docente d’eccezione, Monsignor Giuseppe Costanzo, nel passato professore di esegesi e lingue bibliche, dal 2008 arcivescovo emerito di Siracusa. “La città è il luogo dove abitiamo, lavoriamo, ci relazioniamo; dove si concretizza la nostra convivenza sociale” – dice il vescovo – “A volte la città è sentita come “amica”, cioè abitabile, luogo di umanizzazione e di crescita umana; altre volte si presenta come “nemica”, ossia come un luogo che contraddice la qualità della vita, delle relazioni, quando non è segnata dalla disumanità e dalla barbarie………. Nella città il male si fa più evidente, tuttavia è proprio la città che permette la socialità, la solidarietà, la “communitas”; è la città che fa uscire dalla logica della tribù e del clan e consente di vivere la pluralità, la diversità” – Poi aggiunge – “La città, oggi, vive una crisi profonda. Una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma anche sociale e soprattutto culturale e spirituale. Il tema è vasto e complesso. Mi limito, perciò, ad alcune annotazioni essenziali. Ho trovato molto utile un articolo di P. Bartolomeo Sorge, il quale, ricorrendo ad una immagine – afferma – che hanno perso il loro significato i tre luoghi – simbolo, intorno ai quali la città è nata e si è costruita nel tempo e dai quali – fino a non molti anni fa – traeva alimento:
Ø la Piazza, che è sempre stata il luogo per eccellenza della vita sociale e delle relazioni interpersonali degli abitanti;
Ø il Palazzo di Città, cuore pulsante della vita amministrativa e politica;
Ø la Cattedrale (o la Chiesa), segno e culla dell’unità spirituale della popolazione.
Oggi, questi simboli si sono offuscati. La città ha perso l’anima. C’è in atto – accanto alle altre crisi – una crisi di cittadinanza ed è venuto meno il senso del “bene comune”.
La lezione termina alle ore 19 circa, con un messaggio chiaro e cristiano:
“Mettiamoci alacremente al lavoro, confidando nella presenza e nell’aiuto dello Spirito di Dio. Senza scoraggiarci, se non vediamo subito i frutti del nostro impegno. Quello di oggi, infatti, è il tempo dell’emergenza educativa, e dunque tempo non di mietitura, ma di semina. E “chi semina nel pianto, mieterà nella gioia”.
Giuseppe Tringali – Nella foto: al centro mons. G. Costanzo, a sinistra il dott. S. Cannavà, a destra il presidente unitre dott. G. Caramagno