UN ENFANT PRODIGE? E’ DI AUGUSTA MARCO DANIELE, GIOVANE RIVELAZIONE TEATRALE, NELL’ANTIGONE AL TEATRO GRECO IN QUESTI GIORNI A SIRACUSA

ENFANT.jpgAUGUSTA. Marco Daniele nasce ad Augusta il 4 luglio, festa nazionale negli USA,  di dodici anni fa e sin dai primi anni della sua vita i genitori hanno notato una certa indole  che lo induceva a rendersi protagonista nell’àmbito familiare  imitando attori, cantanti ecc. o trasformandosi in personaggi creati da lui,  che lo rendevano simpaticamente buffo e divertente durante le sue esibizioni. Durante passate vacanze estive svolte in un lido della Marina Militare, quando Marco aveva solo 6 anni veniva notato e richiesto  da Andrea Sciuti,  regista teatrale augustano,  per affidargli un ruolo. Da quel momento Marco ha iniziato la sua prima avventura nell’àmbito teatrale, interpretando brillantemente il ruolo di “Ninuzzu” in una commedia dal titolo “Cincu fimmini e un Tarì”  di Pino Giambrone, ottenendo, da esordiente, ovazioni e commoventi applausi, anche per via della giovanissima età.Nel mese di maggio 2011, per interessamento della compagnia “teatro stabile  Gravina” di Catania, a Marco  viene assegnato il ruolo di  “Pippineddu” in “Miseria e Nobiltà”, commedia diretta dal regista nonché direttore artistico Franco Torrisi della stessa compagnia, che opera  al  teatro Don Bosco di Catania, ottenendo grandi consensi a scena  aperta e tanti incoraggiamenti a proseguire da parte del pubblico. Nell’ aprile del 2012 Andrea Sciuti,  direttore artistico della compagnia “U Tiatru do Suli”, crea per Marco un personaggio da inserire nella commedia “U Paraninfu”: anche qui Marco dà ancora prova del suo innato talento.Nel mese di maggio 2012, per la presentazione di un nuovo libro scritto dalla attrice, regista e scrittrice catanese, di origine augustana,  Mara Di Maura, dal titolo “Seduta su un muro di marzapane e un pugno di fragole” Marco ha assolto il compito di voce recitante  ( bimbo impiegato insieme ad altri attori tutti adulti ) nel leggere delle pagine di buona qualità letteraria.

 

Sempre nel maggio 2012,  con la compagnia “Teatro stabile Gravina “, Marco è stato impiegato a far parte di un simpatico e impegnativo ruolo in  San Giovanni decollato”. Anche in questo caso per Marco viene inventato il personaggio spalla di un  cieco che  si esibisce in un esilarante duetto applauditissimo.Nel mese di luglio 2012 il piccolo monellino in questione per la festa del patrono di San Giovanni La Punta (CT) è stato chiamato per prendere parte a una divertentissima farsa sulla mala sanità dal titolo “Occhio non vede..” diretta  da e Gianni Sciuto  conosciutissimo attore e regista catanese,  dando ancora una possibilità a Marco per potersi esibire il un lungo monologo perdifiato recitato in Italiano , nel ruolo del figlio di un paziente. Testo ancora una volta inventato e composto personalmente dal virtuoso e caro amico regista, mosso dal grande attaccamento e stima che nutre nei riguardi del piccolino, che definisce sempre come  il suo pupillo e attore preferito.Il 17  gennaio 2013 Marco ha vestito i panni di Sebi Mazza nella commedia “Pranzo di Natale”richiesto dal maestro e produttore Toni Musumeci (stessa persona che ha lanciato Enrico Guarneri “Litterio”) nonché regista della stessa commedia , rappresentata al  teatro Odeon di Lentini Marco, nonostante abbia interpretato fin ora quasi sempre commedie dialettali, parla correttamente l’Italiano senza inflessioni dialettali e si esprime con buone capacità di dizione. Le sue pagelle scolastiche con il  massimo dei voti da sempre, non gli impediscono anche di assolvere i suoi  impegni sportivi nell’ambito del calcio con ottimi risultati. E’ un bambino particolare che esprime una simpatia intrisa di scaltrezza,che danno un’impronta non comune alla sua natura bizzarra, dolce e decisa nello stesso tempo. Il suo è un  carattere  estremamente puntiglioso, attento e tenace nel portare a termine tutte le sue cose, e nello specifico i suoi ruoli a lui affidati, compiuti sempre con gioia e divertimento , aiutato da una straordinaria capacità mnemonica e perspicace  adattabilità ai tanti ruoli  diversi. E’ protagonista dell’ Ultimo Tramonto “un bellissimo cortometraggio, scritto e diretto dal giovanissimo regista cinematografico  Antonio Ignoto , ispirato dalle qualità interpretative e espressive del piccolo attore,  che hanno indotto  il regista  a realizzare questa bellissima e toccante storia assegnandogli il ruolo di   protagonista. “Frequentando da un anno la scuola dell’INDA,  è stato scelto e inserito per un ruolo i n occasione della   rappresentazione classica di  “Antigone” di Sofocle, a partire dal 12 maggio fino al 23 giugno con la  regia di Cristina Pezzoli,  con, fra gli altri, protagonista Ilenia Maccarrone, Maurizio Donadoni, Isa Danieli. Marco Daniele, enfant prodige? Glielo auguriamo di cuore

 

  G.C.Nella foto, Marco Daniele in costume di scena al teatro greco

 

GARA DI CANZONI NAPOPLETANE NEL CARCERE DI AUGUSTA, CON ENZO MAIORCA PRESIDENTE

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AUGUSTA Si è svolta il 27 marzo la prima edizione del festival semiserio di canzoni napoletane “Brucoli CantaNapoli” . L’idea era nata durante un recital di poesie condotto dal professor Giorgio Càsole quando, dopo brani della Divina Commedia, la poesia “A livella” di Totò , spinse alcuni detenuti in maniera spontanea a esibirsi  in canzoni napoletane. La direzione ha quindi indetto una gara canora del repertorio classico e popolare napoletano. Tantissime le richieste, tantissimi i detenuti che si sono esibiti. I brani andavano da Tu vo fare l’americano a Guaglione, a O surdato nnammurato. Ma ad aprire non poteva che essere Zappatore. Grande entusiasmo del pubblico, composto da detenuti, insegnanti e volontari. Appaluditissima l’insegnante di canto Silvana Laudicina che aveva preparato i concorrenti con una serie di prove. A decidere i vincitori, premiando primo secondo e terzo classificato, una qualificata giuria esterna presieduta da Enzo Maiorca. Vincitori ex equo C.B. e G.S. con Resta cu mme e Tu ca nun chiagne.
Bellissima la scenografia, dipinta dal detenuto albanese A B, ergastolano dal cuore di artista che in questi giorni ha iniziato, nell’ambito di un progetto dell’associazione “Libera” a dare lezioni di pittura, come già negli anni scorsi a studenti del Liceo Megara di Augusta. Si replicherà l’anno prossimo.
   Lina Solarino

DAL CARCERE DI AUGUSTA, CANTI “LIBERATORI” E DI SOLIDARIETA’

 

Da 22 anni il direttore, Antonio Gelardi, attua iniziative di risocializzazione.

Raccolti 1840 euro per detenuti indigenti. Le ristrettezze finanziarie pubbliche sono lo spettro dei carcerati

carc.jpgAUGUSTA.  Si è conclusa la due giorni di concerti a scopo benefico destinati a pubblico esterno, nella sala teatro del carcere di Augusta. Grazie a un importante sforzo organizzativo 310 persone hanno fatto ingresso in istituto e hanno assistito agli spettacoli.  L’associazione del Buon Samaritano, onlus che collabora con la direzione, ha raccolto 1800 euro che destinerà all’acquisto di generi di pulizia e di vestiario per detenuti indigenti . L’iniziativa si è resa necessaria dal momento che la situazione della finanza pubblica non consente  all’amministrazione penitenziaria di provvedere per intero all’acquisto di prodotti di pulizia per i detenuti . Si ricorre,  quindi, di solito a un contributo di solidarietà da parte di enti benefici. In questo caso ci si è rivolti  ai membri della comunità esterna,  che hanno fatto  accesso  in istituto per assistere agli spettacoli.  Applauditissimo il coro dell’istituto , la Brucoli swing brother’s band, diretta  dalla maestra Silvana Laudicina , esibitosi in vari brani, tra cui La libertà,in  ricordo di Giorgio Gaber,  di cui  ricorre il decennale della morte.  Il direttore del penitenziario, Antonio Gelardi, che da 22 anni attua iniziative per risocializzare i detenuti, ha così commentato questa nuova iniziativa, volta anche a raccogliere fondi: “La presenza , numerosa,  della società esterna ha fatto sì che in un orario, la sera , in cui nel carcere cala il silenzio o i rumori sono quelli dei cancelli che si chiudono, risuonasse la musica .Fra il pubblico anche magistrati , avvocati e molta gente comune che non aveva mai varcato le soglie del carcere . Da parte di tutti emozione,sorpresa e materia di riflessione”  Da tempo, dunque,  la casa di reclusione punta su un ventaglio di strumenti per attuare la risocializzazione o comunque per consentire alle persone detenute di coltivare i loro interessi; fra questi le arti espressive, teatro (a partire dal 1991 con  Giorgio Càsole),la pittura, l’arte, il canto.Queste attività sono state occasione di incontro con la società esterna: un detenuto ha insegnato pittura a studenti del liceo Mègara, altri della stessa scuola hanno frequentato un laboratorio di ceramica congiunto detenuti- studenti . Da due anni, questo è il terzo,  un gruppo di detenuti e di studenti porta avanti   teatrale che produce alla fine dell’anno uno spettacolo . Da due anni, inoltre, gli spettacoli di canto e quelli teatrali vengono aperti alla cittadinanza, gene comune: chi vuole si prenota a una casella mail e la direzione, effettuati i necessari controlli,  autorizza l’ingresso . Più di mille persone hanno fatto così ingresso negli ultimi anni in istituto.Il coro, la  Brucoli swing brother’s band , diretti da Silvana Laudicina opera da tre anni;; fra gli spettacoli più recenti uno dedicato a Franco Battiato , presente l’artista che si è poi esibito cantando un brano; l’anno scorso il Tribute to Lucio Dalla. C’è molto, moltissimo da dire sull’effetto liberatorio di canto e teatro, e non poco è stato detto al convegno siracusano sul “Pianeta carcere”, organizzato dal DIARIO a Palazzo Vermexio a Siracusa, nello scorso  ottobre, cui parteciparono il direttore Gelardi e il nostro Giorgio Càsole, ma contiamo di poter registrare al riguardo le osservazioni dei diretti interessati, non appena sarà possibile varcare la soglia del carcere.

   Diletta Càsole

LA NUOVA STAGIONE A CITTA’ DELLA NOTTE STA PER PARTIRE

DAL 18 NOVEMBRE, DANZA, MUSICAL E PROSA NELLA GRANDE SALA CANNATA, MENTRE IL CINEMA E’ APERTO OGNI GIORNO CON SPETTACOLI DI PRIMA VISIONE

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AUGUSTA. I figli dello scomparso patron Cannata non  demordono. Non si sono fatti abbattere dalla improvvisa e tragica fine dell’ottantenne fondatore dell’imponente struttura che sorge sul bivio Augusta-Villasmundo, Città della notte, che comprende un albergo, una sala ristorante,. Una modernissima discoteca, due sale cinematografiche, dove ogni sera vengono proiettati film di prima visione, a costi contenuti rispetto alle grandi città, ma soprattutto con l’unica sala teatrale del circondario, la grande sala dedicata proprio al patron, che tante energie, soprattutto ecomonico-finanziarie , ha speso per realizzarla,  per inseguire e concretizzare un antico sogno, un sogno probabilmente anacronistico, in un tempo in cui i cinema prima e i teatri dopo sono stati chiusi e chiudono. Nonostante le enormi difficoltà nel sostenere l’impresa avviata da Cannata,  la famiglia ha voluto varare la quinta stagione artistica di Città della Notte, la terza sotto la direzione del maestro Marcello Giordano Pellegrino, che l’ha presentata qualche giorno fa, nell’elegante hall-bar della struttura. Non ci saranno repliche come nelle due “faraoniche” gestioni Pupin, ma una sola rappresentazione a partire dalle 19,3°, orario ritenuto più consono per l’area provinciale in cui è collocata la struttura, quando è notorio che nelle grandi città, come Catania, gli spettacoli  serali non incominciano mai prima delle 21,15. Tenendo fede ai suoi intendimenti, il direttore artistico anche quest’anno ha programmato spettacoli di danza, musicale e prosa. E si inizierà proprio con la più prestigiosa compagnia di danza  il 18 novembre, essendo prima ballerina Emanuela Bianchini, diretta dal coreografo Mvula Sungani. Seguiranno altri spettacoli prestigiosi, fra cui l’unico concerto in Sicilia del celebre menestrello italiano Angelo Branduardi, attualmente in tournèe per l’Europa.  L’abbonamento a otto spettacoli è di 1923 euro, con riduzione per Cral e associazioni.

Diletta Càsole

 

Fanno divertire i ragazzi del laboratorio teatrale del liceo Megara di Augusta – diretto da Giorgio Càsole

 

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AUGUSTA. Ce l’hanno fatta i ragazzi del laboratorio teatrale del liceo Mègara, diretto da Giorgio Càsole, docente di lettere nel medesimo liceo. Ce l’hanno fatta a far riempire l’auditorium del civico palazzo San Biagio, nonostante varie concomitanti  eventi locali e nazionali, e a far divertire gli spettatori con la parodia dei manzoniani “Promessi  sposi”, “I promessi sposi per scherzo”, titolo della parodia, II tempo dello spettacolo “I Talenti del liceo”, ideato e condotto dallo stesso docente- regista. Nel primo tempo si sono esibiti talenti canori quali Vanessa Bontempo, Alessio Gianino, Daniele Manzella e Veronica Timmmoneri. Nel 2° tempo, Adriano Gulino, Davide Spatola, Peppe Orlando conti, Giulia Gentile, Mirko Tringali, Daniele Mancini, Paola Baio, Ludovica Fava, Raimondo Iozzia, Alessia Bellistri, Gaia Petracca, Federica Costanzo, Gabriele Gulino, Vito Pantaleo, tutti impegnati in doppie e triple parti. No spettacolo à stato di tale gradimento che è stato richiesto di replicarlo in estate in città e a scuola alla ripresa per un pubblico più ampio.

    F. F.    nella foto, da sin. Giorgio Càsole, Adriano Gulino, Davide Spatola, Peppe Orlando Conti, Giulia Gentile, Mirko Tringali, Daniele Mancini, Paola Baio, Ludovica Fava, Raimondo Iozzia, Alessia Bellistri, Gaia Petracca, Federica Costanzo, Gabriele Gulino, Vito Pantaleo

 

GRANDE ATTESA PER SAVERIO LA RUINA, PLURIPREMIATO AUTORE E INTERPRETE

In scena l’intenso monologo Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria

Sabato 12 e domenica 13 maggio alla sala Musco, ore 20:45

 

saverio.jpgCATANIA – «Spesso, ascoltando le storie drammatiche di donne dei paesi musulmani, mi capita di sentire l’eco di altre storie, di donne calabresi dell’’inizio del secolo scorso, o della fine del secolo scorso, o di oggi. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto d‘onore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava». Saverio La Ruina, cofondatore del gruppo Scena Verticale e nome tra i più noti della drammaturgia contemporanea italiana, racconta così il suo Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria, l’intensa pièce teatrale di cui è autore, regista e interprete e che gli è valsa, tra gli altri riconoscimenti, il prestigioso premio premio UBU (migliore attore e migliore novità italiana, edizione 2007). Lo spettacolo, che ha già raccolto gli elogi di critica e pubblico, andrà finalmente in scena anche a Catania sullo storico palco del teatro Musco, sabato 12 e domenica 13 maggio (ore 20:45) nell’ambito di Te.St., la rassegna che il Teatro Stabile di Catania dedica ai più diversi e stranianti linguaggi della scena contemporanea. Partendo dall’emblematica storia di una donna calabrese, lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Raccontando la storia di una piccola donna in un piccolissimo villaggio, ci racconta della condizione della donna nel villaggio globale.  In Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste una in particolare. La “piccola”, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione, che parla in un dialetto stretto che pare quasi cantato. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici eppure sempre amari. Un monologo doloroso e feroce ma dolce e ironico a un tempo, con il quale il noto e pluripremiato attore e autore contemporaneo porta in scena il degrado di un certo pensiero maschile e maschilista, narrando l’ennesimo caso di sopraffazione familiare perpetuata ai danni di una donna. Il femminicidio e l’annichilimento fisico e culturale ai danni della donna sono dunque il fulcro dell’intera pièce, che riporta all’attenzione del pubblico l’importanza di riflessione su una piaga sociale tristemente tornata di grande attualità. È dello stesso avviso Giuseppe Di Pasquale, direttore dello Stabile etneo, che sottolinea: «Inserendo Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria all’interno del cartellone Te.St. 2011-2012, l’ente teatrale catanese non solo riconferma la sua attenzione verso i nuovi linguaggi della drammaturgia contemporanea di qualità, ma rinnova inoltre un impegno sociale cui il teatro non dovrebbe mai sottrarsi. Una scelta coraggiosa e coerente con il tema della stagione, significativamente intitolata “Donne. L’altra metà del cielo”, e interamente dedicata all’universo femminile

Caterina Andò

 

La Lupa con Guia Ielo

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Venerdì 4 maggio ore 21, al teatro Brancati di Catania in scena lo spettacolo di successo “La Lupa” di Giovanni Verga con Guia Jelo. Un adattamento a cura di Turi Giordano , che ne firma anche la regia, e della sua interprete d’eccezione Guia Jelo, che magistralmente da vita a una Gnà Pina, finita e sconfitta, folle, sola, increpata e scura come la sciara ma eterna come l’Etna . Accanto alla bravissima Guia Jelo, nel ruolo di Mara Ilena Maccarrone ; Andrea Galatà è Nanni Lasca. Completano il cast Elisabetta Alma,Fabio Costanzo,Franco Colaiemma , Roberto Fuzio, Iridiana Petrone, Giovanni Santangelo e con Emanuele Puglia nel ruolo di Malerba e la partecipazione di Nellina Laganà nel ruolo di zia Filomena. Una rilettura della novella in cui il rosso della lava riflette il sentimento della passione della Lupa, tumulto e immedesimazione che rivivono nelle musiche originali di Matteo Musumeci , nelle scene e costumi di Giuseppe Andolfo e nei movimenti coreografici di Silvana Lo Giudice.

Una produzione Teatro della Città, fino a domenica 6 maggio.

Stagione teatrale “BIATU A CU CI VENI” prodotta da “TIATRU D”O SULI” di Augusta

Giorno  22 Aprile p.v.  presso il teatro comunale di Augusta si terrà la rappresentazione da parte del “TEATRO STABILE GRAVINA” della commedia di Nino Martoglio  “SAN GIOVANNI DECOLLATO”, nell’ ambito della stagione teatrale “BIATU A CU CI VENI” prodotta da “TIATRU D”O SULI” di Augusta

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Nino Martoglio chiese nel 1905 a Giovanni Grasso di rappresentare il suo ultimo lavoro “San Giovanni Decollato” e gli venne opposto, dal critico di quella compagnia un netto rifiuto perché il lavoro era ritenuto “debole e non rappresentabile. Mai giudizio si è dimostrato nel tempo inesatto, considerata la fortuna che il lavoro ha avuto nel suo lungo cammino teatrale a cominciare dai successi ottenuti da Angelo Musco che, dopo avere portato al debutto la commedia nel 1908, ne fece un suo cavallo di battaglia. Sullo sfondo della “Civita” di Catania, Martoglio ambienta la sua storia dando vita al personaggio di “Mastru Austinu” il calzolaio devoto a San Giovanni Decollato, con il quale intesse un supplichevole quanto esigente rapporto fatto di simpatici monologhi tendenti ad ottenere da Santo il “miracolo” che possa risorvegli buona parte dei suoi problemi coniugali. Con ricchezza di colore popolare, l’intreccio della trama diventa un affresco di suoni e di parole che ci riporta alla scoperta di quel mondo dove la fantasia lascia il posto alla memoria del nostro passato.

    Turi  Natoli

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   TIATRU D’O SULI

Un altro grande classico del nostro teatro la seconda edizione di “BIATU A CU CI VENI” che ha visto nel suo programma la Musica, il Teatro e il Cabaret. Allargando l’offerta abbiamo voluto dare al pubblico di Augusta quella diversificazione  delle proposte artistiche che la nostra città merita tentando di uscire da un provincialismo che non può che far male, ed il successo ottenuto conferma che la scelta fatta non è stata per nulla negativa. Crediamo fermamente che non si debba restare chiusi nel proprio bossolo, convinti di essere i migliori solo perché qualche parente o amico ci ha concesso bonariamente il suo applauso. Aprendo le finestre della propria mente si può solo migliorare. Continueremo su questa strada cercando di fare tesoro degli errori commessi, nel rispetto del pubblico, unico giudice del nostro lavoro. Un doveroso e sincero ringraziamento va al Comune di Augusta per aver concesso il Teatro che ha ospitato tutte le rappresentazioni e per l’impegno che sta profondendo per il restauro di questa struttura che noi, -rischiando a volte  di diventare antipatici- abbiamo sistematicamente sollecitato, alla Provincia Regionale di Siracusa, agli Sponsor e a tutti gli amici e simpatizzanti che in ogni forma ci hanno sostenuto. Augurando a tutto il nostro pubblico buon divertimento diamo appuntamento alla prossima stagione con la terza edizione di “BIATU A CU CI VENI” .

       Il Presidente  Sergio Sillato

 

“P²: prometeo e peppino impastato”, per la regia dell’augustano Alessio Di Modica.

Primavera all’insegna della legalità di Area Teatro

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Questo è il titolo dello spettacolo che in scena il 3 marzo al cine teatro Odeon di Lentini. Protagonisti gli studenti del Liceo Classico Gorgia di Lentini. Il progetto rientra nel Piano Operativo Regionale di Educazione alla legalità, è stato realizzato grazie all’impegno della scuola, della dirigente Maria Ada Mangiafico dell’istituto Gorgia progetto in rete con Il comprensivo G. Marconi del preside  Filadelfo Scamporrino referenti per i due Istituti rispettivamente il professore  Silvio Pellico e la prof.ssa Silvan Andronaco. Lo spettacolo è il momento conclusivo del progetto. In scena 15 ragazzi raccontano la storia di Prometeo e di Peppino Impastato entrambi traditori verso i padri, il primo perché donò il fuoco agli uomini e subì una punizione tremenda da parte di Zeus : incatenato su un monte un’aquila di giorno gli mangiava il fegato e di notte gli ricresceva, così tutti i giorni.  Il secondo  perché si schierò contro la mafia pur essendo figlio di un mafioso e pagò questa rottura “culturale” con la gogna mediatica seguita alla sua morte per mano della mafia, ma  per  molti  anni lo definto un terrorista suicida durante un attentato. Il linguaggio usato  è stato quello dei pupazzi , la tragedia greca e  la spregiudicatezza drammaturgica del teatro contemporaneo in una miscela innovativa, divertente ed efficace per veicolare messaggi e coinvolgere i ragazzi. A guidare il lavoro la compagnia AREATEATRO : Alessio Di Modica  che ha curato la regia e la scrittura dello spettacolo e Corrado Portuesi che ha curato la parte della scenografia  facendo costruire  ai ragazzi pupazzi, di cui alcuni giganti, con materiale di riciclo solido. Studenti e pupazzi  dunque si son mossi tra i toni drammatici della tragedia greca, e quelli ironici e grotteschi  dei pupazzi, in una messa in scena corale tra la danza  e l’espressività fisica teatrale personale di ognuno: gli Dei come i padrini lottano per il potere, le Oceanine corrono sul monte  in aiuto di Prometeo come gli amici di Peppino impastato sul luogo dell’omicidio, infine la voglia di sognare, di guardare in alto e di volare universale nei tempi  libera tutti: pupazzi incatenati, attori mascherati, corpi uniformati.  La compagnia  Area Teatro ormai ci ha abituati alla sua originale modalità di fare e  insegnare teatro a misura di studente, che fa del teatro un viaggio  di scoperta personale. Il liceo classico Gorgia vanta il primato di essere stata la prima scuola in Italia ad avere realizzato uno spettacolo su queste due figure una che proviene dal teatro antico e ci propone il tema dell’eroismo e l’altro che viene dall’impegno civile  e ci propone il tema della lotta alla mafia. Gli studenti in scena sono Alfio Brunno, Adriana Brunno, Ludovica Brunno, Giulia Catania, Alessia Commendatore, Elenia Centamore, Naomi Del Popolo, Giusy Dettori, Giovanni Gibilisco, Ylenia Ippolito, Giorgio Pistritto, Roberta Ristuccia, Federica Sapienza, Giordana Sicura, Alberto Vasile.

  AREATEATRO

AL BRANCATI DI CATANIA, LA MUSICA E’ ASSASSINA, MA SI RIDE

Domani 13 Marzo alle h 21 debutta al Teatro Vitaliano Brancati di Catania , una prima nazionale assoluta : “Tu Musica assassina” di Manlio Santanelli (foto sotto) . Sul palco diretti da Angelo Tosto:Ileana Rigano, Filippo Brazzaventre , Camillo Mascolino, Valentina Ferrante e Giovanni Santangelo.

 

Manlio%20Santanelli.jpgLa tendenza al crimine, è una gramigna che, se sottoposta ai raggi solari di un forte movente, può germogliare anche all’interno di coloro di cui diresti: “Ma che brave persone!”  E tuttavia, ogni qual volta si verifica un evento più o meno efferato, i preposti alla sua indagine si accaniscono a cercare, nei precedenti dell’autore del crimine, elementi, dettagli o traumi infantili che ne possano aver condizionato la personalità. E’ il momento in cui anche i più inermi cittadini, magari per il solo fatto di trascorrere ore e ore davanti a una scacchiera, vengono sottoposti a un “terzo grado”. Se ne evince che per molti esponenti delle forze  di polizia anche il più innocuo hobby, coltivato in maniera smodata, prima o poi si tradurrà in una imprevedibile strage. E così , il paradosso diviene realtà ! Proprio come la vicenda che sconvolge la tranquilla esistenza di due coniugi colpevoli soltanto di amare la musica classica con un trasporto pressoché patologico. Aggiungasi che lui, direttore di banca, non solo è escluso dall’elenco degli abbonati all’Associazione Musicale della sua città, ma è anche costretto ad avere sotto gli occhi un subalterno e la sua consorte che, grazie a uno scherzo del caso, hanno ereditato una tessera che consente loro di assistere a tutti i concerti della stagione, tutto questo via via sospinge il direttore di banca e sua moglie verso l’abisso. Ma come sono buffi, quanto fanno ridere nel loro impaccio, coloro che dall’oggi al domani contano di trasformarsi in assassini s più o meno seriali! Dietro la comicità: la solitudine e l’amarezza. Dietro la rabbia e la frustrazione: la comicità, a tratti spinta sino al parossismo. Una girandola di emozioni multicolor!

Si replica sino a domenica 1°aprile 2012.