AUGUSTA/ FA RIDERE E PIANGERE IL TEATRO STABILE A CITTA’ DELLA NOTTE

Di primissimo ordine la prova attoriale di Pippo Zanti, diretto da Mauro Italia

Foto0389Foto0384AUGUSTA. Oltre mille le presenze per il Teatro Stabile di Augusta al Teatro Cannata di Città della Notte, la compagnia diretta da Mauro Italia che ha concluso la seconda rassegna del consorzio Teatro in Movimento, ha portato in scena temi sociali importanti e di grande impatto emotivo. Troppo spesso si tende a ridurre la commedia popolare a  un semplice frullato di costumi, usanze e luoghi comuni appartenenti a una determinata cultura, dimenticando il grandissimo lavoro di ricerca socio culturale che si trova dietro uno spettacolo di questo genere. Così lo spettatore che siede in sala in attesa di assistere a una commedia popolare ė preparato e pronto a ridere di gusto dimenticando per qualche ora la realtá frustrante che lo attende ogni giorno fuori dal teatro. Francesca Sabáto Agnetta, con il suo lavoro, riesce a ribaltare completamente questa visione classica della commedia popolare. “U sapiti com’é” questo é il titolo della commedia messa in scena, ha una trama che da una parte diverte per la comicitá brillante degli interpreti, e dall’ altra commuove per la sensibilità  dello studio dell’animo umano. La trama dello spettacolo ruota  intorno a una storia d’amore fra una madre, Donna Gati, Graziella Spinali anziana saggia e ammalata che si appresta a vivere gli ultimi giorni della sua vita, ė un figlio, Cola interpretato da Pippo Zanti, affetto da un ritardo mentale e considerato da tutti ” u babbu “. Tra amori, tradimenti, intrighi, gas e topos siciliani, la vicenda andrá avanti fino al sorprendente finale.  La regia affidata all’attore Mauro Italia sorprende per la cura dei particolari e per lo studio approfondito del testo originale della Agnetta riadattato per l‘occasione dal regista. L’aspetto emozionale è infatti posto in primo piano, come si nota dalla conclusione dei tre atti, al termine dei quali corrisponde sempre una scena carica di pathos. La comicità naturalmente fa da padrona, e in questo maestro assoluta è senz’altro il protagonista,un  sorprendente Pippo Zantim, abile nel rendere perfettamente il duplice aspetto di Cola, quello allegro e gioioso e quello triste e consolato, che ha reso una prova attoriale di primissimo ordine. Ottima anche l’interpretazione di Giorgia Messina nel ruolo della frizzante Za Pidda, di Sabino Andriani nei  panni di Gartano e soprattutto Ninetta Lavio nelle vesti di Mara moglie grintosa e coraggiosa , e poi Domenica Pugliares nel ruolo di una Vennira passionale e provocante al punto giusto. Bravi anche Martina Giangrande , Giuseppe Trupia,  Pippo Solano, Davide Passanisi e Corradina Firrincieli. Eclettica e ben curata l’interpretazione dell’avvocato Mangia reso eccezionale da Santo Riffa. Le luci di Sandra Italia e Demetrio Morello della Loudness e le musiche composte per l’occasione da Mauro Italia si sono abbinate perfettamente alla rappresentazione, così come i costumi di Graziella Spinali che ci rimandano a una Sicilia della prima metà del Novecento. Una nota di merito va  alla elaborata scenografia di Santo Riffa e Corradina Firrincieli. Uno spettacolo seguito e vissuto fino in fondo. E se ê vero che nel teatro é più difficile far ridere che piangere.  lavoro del Teatro Stabile di Augusta ha lasciato veramente soddisfatto il numeroso pubblico intervenuto, l ‘alternanza di lacrime e sorrisi infatti, ha suscitato grandi emozioni e profonda riflessione. Del resto, cos’ è il teatro se non emozione?

    I.M.

L’Associazione “ Teatro Stabile di Augusta “inaugura il nuovo anno sociale con una festa per bambini

downloadAUGUSTA. Tra le molteplici produzioni normalmente di tipo teatrale che caratterizzano l’associazione, questa volta si è inventato una festa dei bimbi, infatti in occasione della Befana ha organizzato nei locali del suo “Piccolo” un momento dedicato ai più piccoli. Animazione e giochi sono stati i protagonisti della serata con alla fine l’arrivo della tanta aspettata befana che al galoppo della sua scopa impagliata è atterrata sul palcoscenico del Piccolo, da li ha distribuito le tradizionali calze colme di regali e dolciumi offerte dallo Stabile. Gradita anche un esibizione canora da parte delle piccole Annalisa, Lucrezia e Ludovica.  Dolci e rinfresco sono stati offerti anche ai genitori dei piccoli intervenuti che hanno accolto con pari entusiasmo l’evento.  A coordinare la serata Giorgia Messina che con il gruppo delle donne dell’associazione: Maria Napoli, Ninetta Lavio, Antonia Greco e Corradina Firrincieli, hanno gestito l’evento sotto l’attenta direzione artistica di Mauro Italia. La semplicità deve essere alla guida di questo nuovo anno e il teatro Stabile, dice Mauro Italia, vuole dare alla città il suo modesto contributo, già il Piccolo inaugurato lo scorso anno, ha regalato con grande risposte un’isola culturale in pieno centro storico e un palcoscenico a tutti gli appassionati di teatro e spettacolo in genere. Diverse le produzioni teatrali messe in scena al Piccolo con compagnie arrivate anche da altre città siciliane che con orgoglio e gratuita disponibilità si sono espresse con la loro arte, cosi come tantissimi diversi talenti augustani. Con l’augurio di un Buon 2015 Il Teatro Stabile di Augusta vi invita a gustarvi la sua nuova produzione in debutto a metà marzo al Teatro Città della Notte.

  I.M.

DI GRANDE IMPATTO “LA CURA DEL PONTE”, AL TEATRO STABILE DI AUGUSTA

ponteAUGUSTA – Un fine settimana di grande impatto al Piccolo del Teatro Stabile di Augusta infatti per la direzione artistica di Mauro Italia è andato in scena “La cura del Ponte“, di Mario Alessandro Paolelli, con Mario Sorbello e Alessandro La Rosa, spettacolo che ha girato l’ Italia in una turné seguitissima. La cura del ponte è un tuffo nella tragica e dura realtà di tutti i giorni, quella che ci fa incontrare un clochard che si trascina stancamente con un carrello con dentro chissà cosa… E’ un modo per ripensare i rapporti con i propri figli, spesso gestiti con superficialità, in nome dello stress da arrivismo, accumulando soldi ma trascurando proprio le cose più preziose: gli affetti. Tali situazioni innescano conflitti generazionali e di conseguenza spingono ad avvicinare il più delle volte i figli alla tossicodipendenza. Questo dialogo tra un ventenne ed il barbone, trattato in maniera eccellente da i due attori ospiti del Piccolo ad Augusta, è inizialmente difficile, ma poi i due iniziano a raccontarsi svelando allo spettatore due esistenze già segnate dalla vita, dagli errori propri e da quelli degli altri. Lo spettacolo ha colpito il pubblico presente nelle due serate inchiodandolo alla poltrona, Con queste opere particolari che caratterizzano il cartellone del piccolo teatro e la risposta del pubblico, dice Mauro Italia, si sottolinea  la fame di cultura che la nostra città attraversa, e che il Teatro Stabile si riconferma realtà ed isola culturale di passione e voglia di esserci.

     L.M.

EN PLEIN PER MAURO ITALIA & C. A CITTA’ DELLA NOTTE

miAUGUSTA. Applausi a scena aperta, sinceri e calorosi per il gli attori del Teatro Stabile di Augusta, protagonisti della commedia “L’Articolo 1083” di Russo Giusti, in una versione ridotta, in scena al Teatro Cannata di Città della Notte. L’esilarante commedia teatrale, andata in scena, è stata presentata in occasione della rassegna teatrale del consorzio Teatro in Movimento. Uno spettacolo, in tre atti, basato sulla comicità contrapposta a momenti di grande morale e riflessione, lavoro esaltato dalle ottime prestazioni degli attori che hanno dato vita ad una serie di variopinte gag, imprevisti, giochi linguistici arricchiti gradevolmente nel dialetto siciliano che ha catturato il pubblico in sala trascinandolo in briose risate. Teatro gremito, infatti, le persone hanno abbracciato con scroscianti applausi la compagnia teatrale, tributandone un più che meritato successo. L’opera, che vede impegnato nella regia Mauro Italia, documenta il legame alla cultura contadina di un tempo con il suo vissuto e i suoi personaggi, cultura ignorata dai giovani che vedono nella storia uno spaccato d’altri tempi che sottolinea genuinità e morale. Protagonista è Padrone Isidoro, interpretato da Pippo Zanti, alle prese con il dramma di una ragazza incinta, interpretata da  Domenica Pugliares, provocata e indispettita dai capricci di un’avida sorella, interpretata da  Giorgia Messina, che cerca di spodestare il fratello delle proprietà . La vicenda si svolge agli inizi degli anni ’40 in un  paesino siciliano. Gli attori dello stabile  con grande verve comica, si sono calati nei personaggi, con la grinta tipica di attori consumati e l’evidente amore per il teatro. L’opera è stata offerta con  una chiave di lettura molto spassosa del finale, che ha emozionato il pubblico e con un’ottima ambientazione di scenografie e materiali di scena, realizzate da Nuccio Garilli, così come i costumi e i trucchi.

I.M.

AUGUSTA/ IL “TEATRO STABILE” DIVENTA SEMPRE PIU’ STABILE

Giorgio Càsole racconta un po’ di storia del teatro augustano

teatr

AUGUSTA.  IL “Piccolo” di Milano è stato il primo teatro stabile in Italia. Nacque, nel secondo dopoguerra,  per iniziativa di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, intellettuali e uomini di teatro. Strehler è stato per quasi mezzo secolo il più celebrato regista teatrale italiano. Secondo Paolo Grassi il teatro non dev’essere un fatto elitario, ma deve rappresentare un servizio per la collettività, come il servizio dell’erogazione dell’acqua e della luce.  Grassi e Strehler convinsero gli amministratori comunali di Milano a fare del Piccolo una struttura pubblica, con una gestione finanziata dal Comune per  tentare di imprimere una svolta all’offerta di teatro, che non fosse quella fondata solo sul ritorno economico. La struttura pubblica, inoltre, dava agli attori la possibilità di radicarsi nel territorio, evitando  le trasferte faticose delle compagnie di giro.  Per questo il “Piccolo” fu denominato teatro stabile di Milano. Pochi anni dopo,  sorsero altri teatri stabili un po’ in tutt’Italia, sull’esempio dello stabile milanese, diretto dalla diarchia Grassi-Strehler, il primo direttore organizzativo-gestionale, il secondo direttore artistico e regista. Strehler è stato un regista carismatico, ma non unico.  Alla sua scuola si sono formati registi che hanno lavorato al “Piccolo”, ma anche per altri teatri, pubblici e no. Per tutti ricordiamo Lamberto Puggelli, scomparso nell’agosto del 2013,  regista di molti spettacoli e, per qualche anno, anche direttore artistico del Teatro Stabile di Catania, nato quest’ultimo per impulso di Mario Giusti, giornalista, e di Turi Ferro, attore di razza, entrambi catanesi. Anche Augusta ha  oggi un “piccolo” teatro stabile, piccolo davvero: appena trenta posti, con una pedana che funge da palcoscenico. Si trova in Via X Ottobre, 3:  angusti locali che, però, sono stati adattati con gusto e con perizia per ospitare “eventi” non solo teatrali: c’è  persino una sorta di foyer con bar annesso. La struttura non è però pubblica, ma privata. E’ un vecchio locale che un privato ha affittato a un’associazione teatrale, sorta nel 1983, su iniziativa di Sergio Sillato e di Maria Napoli, denominato, in un primo tempo, “Gruppo filodrammatico Pietro Sillato”.

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Nuovo debutto, con risate piene, per il Teatro Stabile di Augusta, per la regìa di Mauro Italia

  

stabilx.jpgMomenti di emozione e grande partecipazione di pubblico giovedi e venerdi al Teatro Comunale, la compagnia Teatro Stabile di Augusta ritorna in scena con una nuova produzione,” Donna Palma ha il Microbo” farsa in due atti di A.Russo Giusti, autore tra i preferiti di Mauro Italia  che ne ha curato adattamento e regia, una storia molto comica che ha divertito il pubblico presente, attori di augusta avvolti in scene e costumi di magistrale fattura, la cura dei particolari, degli arredi e delle attrezzature sceniche hanno dato quel tocco di veridicità a un racconto del passato che regala il sapore della semplicità di tempi lontani, storia fatta di personaggi e di caratterizzazioni uniche che hanno del surreale pur rimanendo nei toni fortemente legata alla cultura della nostra terra, divertente e soprattutto mai volgare come è costume del Teatro Stabile e sa regalare come sempre momenti di sano umorismo e spensieratezza. Graziella Spinali è la Donna Palma, bettoliera e mamma di Bettina interpretata da Ninetta Lavio, la vittima della storia è Sabino Andreani, Mario nella scena, forestiero di passaggio aggredito dal cucciolo Titì piccolo e reale pastore maremmano, sul palcoscenico Santo Riffa eclettico medico condotto, Angelo Lanteri, Pina Trovato, la bella Giorgia Messina. Il simpatico Pippo Zanti, Mimmo Passanisi, l’autoritaria guardia Pippo Solano alle prese con il rivale agente dai metodi e tic fuori dal comune interpretato dallo stesso Mauro Italia. Il commento musicale che ha appassionato la sala è stato suonato  dal vivo dal giovane maestro Giovanni Di Mauro. Un’allegra serata all’insegna del sano divertimento che apre la nuova stagione dell’associazione.

M. I.